venerdì 13 dicembre 2013

Fwd: comunicato cobas

Che bello!!.....Tutta l'Italia insorge e Piazza Armerina, (come sempre!) dorme beata e sorniona….Tutta l'Italia si sta ribellando per una società più giusta ed umana e i piazzesi calano il capo e stanno come sempre lamentosi e coraggiosi solo e soltanto a parole……vergogna!!!...Quanto sono bravi a combattere dentro i bar e nelle piazze ma quando si tratta di fare veramente la rivoluzione e di combattere insieme a milioni di persone veramente coraggiose che rischiano la denuncia, l'arresto, il freddo, la fame, la salute, i piazzesi spariscono come neve al sole……Sono solo pochi quelli sui quali si può sperare e sui quali si può costruire una piattaforma politica, sociale e rivendicativa positiva e progressista….e io a questi pochi mi voglio rivolgere!!!!

Cari amici e compagni cittadini coraggiosi e dignitosi, attiviamoci ora mentre l'Italia si sta svegliando e sta prendendo consapevolezza dello stato di minorità e di bisogno nel quale è stata tenuta da un migliaio di ladri che ci governano,…formiamo un comitato di cittadini desiderosi di rivoluzionare la condizione di schifo nella quale viviamo, attiviamo presidi di lotta e di presenza a testimonianza che Piazza Armerina fa parte del consesso degli uomini liberi e che hanno dignità da vendere…facciamolo per i nostri figli, per dare loro una speranza, per non vergognarci domani quando rimarranno senza futuro e senza certezze. Per la difesa dei diritti sociali e del lavoro, per i beni comuni e i servizi pubblici, contro le banche e i potentati che ci affamano e che ridono alle nostre spalle. Casa, istruzione, salute, previdenza, trasporti, formazione, conoscenza e cultura sono beni comuni sociali, di cui i servizi pubblici rappresentano la garanzia di universalità. Non possono essere privatizzati e gestiti con logiche di profitto.

Trent'anni di pensiero unico liberista hanno trasformato i beni comuni ed i servizi pubblici in beni economici e i diritti universali in merci da comprare. Vogliono un orizzonte in cui ciascun individuo si trovi solo e proiettato sul mercato del lavoro in diretta competizione con tutti gli altri. Vogliono far scomparire ogni spazio pubblico e con esso i diritti sociali, del lavoro e di cittadinanza.

Oggi più che mai, diritti del lavoro, beni comuni e servizi pubblici sono sotto attacco con l'avanzamento dei processi di privatizzazione e il deterioramento dei servizi pubblici, privati di risorse finanziarie e di personale, mentre aumentano senza soluzione di continuità le spese militari e di guerra.

E' ora di cambiare. E' ora di dire basta a questa continua sottrazione di diritti sociali e di cittadinanza. E' ora di dire basta alla precarizzazione del lavoro e della vita.

Per questo invitiamo tutti i cittadini che si sentono liberi a ribellarsi e a farsi promotori di mobilitazione e di iniziative di sensibilizzazione. A cominciare dal nostro Comune!!!

Coordinatore Prov.le COBAS

Luigi Bascetta