1348 - 2010
Piazza Armerina festeggia oltre sei secoli e mezzo, per la precisione 662 anni, dal ritrovamento, la Sua Regina, Maria SS. delle Vittorie Patrona del Popolo piazzese e della sua Diocesi.
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“Farebbero bene il gruppo degli autonomisti di occuparsi del centrosinistra e dare più peso alla concertazione non a parole ma con i fatti, ed avviare un nuovo processo per dare alla Città un governo stabile e che abbia rispetto del programma presentato agli elettori.” L’indipendente Basilio Fioriglio attacca i cinque autonomisti del Pd. Lo fa con una lunga nota in cui invita Franco Azzolina, Giuseppe Capizzi, Luca Failla, Calogero Centonze e Fabio Monasteri ad essere più coraggiosi “Ricordo agli autonomisti di raccontare gli antefatti al max emendamento presentato in aula “ in gran segreto” e che io ho votato.” Poi l’indipendente Fioriglio sposta il tiro sull’abbondono dell’aula da parte dei cinque ribelli “In quale occasione gli autonomisti avevano comunicato la loro intenzione di abbandonare l’Aula? In politica nulla avviene per caso, tutto deve essere concordato e non con segnali di fumo, ma parlando; in democrazia ciò si chiama responsabilità politica. Ricordo che con l’abbandono dell’aula la maggioranza avrebbe dovuto approvare l’atto con solo 7 consiglieri, trattandosi di consiglio in prosecuzione.” Il bilancio di previsione, infatti, è passato con il voto determinante del consigliere dell’Udc Cursale “Quello che è accaduto in C.C. alcuni giorni fa – commenta l’indipendente Basilio Fioriglio - sancisce la spaccatura all’interno del centrosinistra che deteneva la maggioranza anche in consiglio comunale e invito a prendere atto della nuova situazione politica ed in particolare che la sua stessa parte politica gli vota contro chiedendogli di venire a riferire in consiglio comunale. Invito, pertanto, i consiglieri di avere il coraggio politico di future azioni adeguatamente forti per un cambiamento radicale dell’attuale ristagno politico, amministrativo, economico e culturale frutto di una politica oggi asservita a disegni esterni che soffocano la speranza della Città di rivivere tempi migliori che i nostri avi e padri hanno costruito.”
La città dei Mosaici pronta ad ospitare i Diavoli Rossi di Nicosia. L’assessore allo sport Giuseppe Di Prima tende la mano al presidente dei Diavoli Lo Faro visto le difficoltà che sta attraversando l’unica realtà pallavolista di livello rimasta in provincia di Enna. La squadra, che ha disputato il campionato di serie B maschile, non si è ancora iscritta e da quanto ci dice l’assessore Di Prima i problemi legati al palazzetto di Nicosia sembrano insuperabili “Ho saputo delle difficoltà dei Diavoli Rossi di Nicosia e ho voluto chiamare il presidente Lo Faro per esternagli la mia personale solidarietà e la disponibilità della città di Piazza Armerina ad averli nella nostra città per continuare la stagione agonistica” questo il commento del giovane assessore allo sport Di Prima. L’ipotesi di un trasferimento della società pallavolista di Nicosia non sembra un ‘ipotesi peregrina “Il presidente – conferma l’assessore Di Prima – mi ha assicurato che sta valutando tutte le possibili soluzioni compresa quella di trasferirsi nella nostra città che vanta una tradizione importante avendo disputato, nel passato, campionati di pallavolo ad alti livelli e che troverebbe gente competente e disponibile ad aiutare la squadra più rappresentativa della provincia nel settore della pallavolo.” Il Palaferraro, di Piazza Armerina, ha tutte le carte in regola per disputare un campionato di serie B e porterebbe al seguito della squadra un numero di tifosi che sogna di avere un nuovo team di pallavolo di un certo livello “Abbiamo tutte le carte in regola per disputare dei campionati ad alti livelli” conferma l’assessore Di Prima, “il nostro palazzetto è in condizioni di perfetta fruibilità e i Diavoli Rossi troverebbero anche terreno fertile in molti giovani che giocano a pallavolo con le nostre società che disputano campionati minori. “ L’unico problema da risolvere è la vicenda della mancata iscrizione dei Diavoli Rossi “Mi è stato detto dal presidente – dice l’assessore Di Prima – che in questi giorni si metterà in contatto con la federazione per chiedere una deroga per l’iscrizione al campionato di serie B e così salvare la pallavolo nella nostra provincia.” 
Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com