“Caro Presidente, mi vedo costretto  a comunicarti il disagio dei socialisti nella coalizione di centro sinistra. Se  il disagio continuerà ti abbandoneremo”. E’ il cuore della lettera aperta del  segretario provinciale dello SDI, Totuccio Miroddi, al presidente della  provincia Cataldo Salerno. Una lettera di fuoco che accusa il PD, di  “vampirizzare” i partiti alleati della coalizione. Insomma, un vero e proprio  avvertimento del leader dei socialisti ennesi che preannuncia possibili nuovi  scenari nel centro sinistra. “Lo SDI è impegnato nella costruzione del Partito  Socialista, con altri soggetti politici ed autorevoli personalità – continua  Miroddi - attraverso la costituente socialista. Non saranno certo le defezioni  di due ex iscritti allo SDI dalle modeste doti politiche ed intellettuali a  sgomentarci – dice Miroddi riferendosi all’adesione al Pd di Nasonte e  Sanfilippo - Ma ormai questi sono fatti che riguardano solo loro e la loro  coscienza. Ciò che invece mi preme rappresentarti - continua Miroddi - è che se  il Partito Democratico nasce tentando maldestramente di “vampirizzare” i partiti  alleati della coalizione, sappi, caro Presidente che non si poteva scegliere  viatico peggiore”. Poi Miroddi attacca senza mezzi termini il leader ennese  Mirello Crisafulli. “Pensavamo che la tua elezione a presidente, che sostenemmo  con energia in una campagna elettorale dall'esito tutt'altro che scontato,  mettesse la parola fine ad una sconcia pratica annessionistica messa in atto  soprattutto dai vertici provinciali dell'ex PCI-PDS-DS ma in parte anche da  quelli dell'ex DC-PPI-Margherita, in favore di una solidarietà tra contraenti.  Alla luce di quanto avvenuto nei giorni scorsi è maturata in noi la convinzione  che purtroppo così non è. Con una differenza sostanziale rispetto al passato: se  anni fa i socialisti erano prostrati, avviliti, in balìa degli eventi, esposti  agli insaziabili appetiti dell’onorevole Crisafulli, oggi le cose sono  cambiate”. Infine Miroddi, minaccia la rottura con la coalizione. “Ti chiediamo  – dice alla fine della lettera a Salerno - un chiaro pronunciamento sui rapporti  tra i partiti della coalizione, che sia in netta discontinuità con il riemergere  di pratiche che speravamo ormai archiviate. Se, malauguratamente, ciò non  dovesse avvenire, ci troveremmo costretti non già a riconsiderare la nostra  collocazione politica”.
mercoledì 5 settembre 2007
I socialisti minacciano di uscire fuori dalla Provincia
Seminario politico di Alleanza Siciliana
Piazza Armerina. “Una  vera e propria scuola politica tra identità e futuro”. Si tratta di “Triqvetra  
Agostino  Sella
Nasce il Partito Democratico
Piazza Armerina. “Non facciamoci del  male, come siamo abituati a sinistra, ma cogliamo l’occasione del Partito  Democratico”. Con queste parole 
Nasce il Comitato di Piano Marino
Piazza Armerina. Sono 80 famiglie,  abitano in contrada Piano Marino ed hanno deciso di fare un comitato per  valorizzare la loro contrada. A capo del comitato il combattivo Mario Gagliardo,  un settantenne in pensione, che è stato eletto presidente il 27 agosto. “Per  prima cosa – dice Gagliardo – farò un grande striscione con la scritta “Comitato  Piano Marino” e lo metterò nella strada che porta alla contrada così tutti  sapranno che c’è un comitato che da oggi cercherà di valorizzare tutta  
Intervista a Michelangelo Trebastoni, futuro direttore della Villa Romana del Casale

Dottore Trebastoni, quando si  insedierà quali sono le prime tre cose che farà per 
Innanzitutto cercherò di sistemare una volta per tutte  la questione dei commercianti. Non è possibile che una querelle di questo tipo  vada avanti da mesi senza trovare nessuna soluzione e con un fortissimo ritorno  di immagine negativo. Poi cercherò di vigilare per fare in modo che i 25 milioni  di euro dei Por e dei Pit vengano speso nel migliore dei modi. Infine cercherò  di pianificare meglio la promozione della Villa Romana in Italia e soprattutto  nel resto del pianeta.
Sembra che la Villa non decolli come  volano dell’economia locale. Perché?
Ad oggi è mancata una regia generale di coordinamento di  tutte le azioni. Il direttore di un museo di così grande importanza deve essere  giorno dopo giorno sul posto di comando e assumere il ruolo di principale attore  di tutti i processi che si svolgono attorno al monumento. Mi pare che ad oggi  questo non è avvenuto.
La Villa è visitata da 600.000  persone l’anno. Piazza Armerina da appena 50.000. Come pensa di aumentare la  stanzialità turistica nella città.
Dico di più. 600.000 visitatori l’anno sono pochi. Si  può benissimo arrivare ad un milione. La Villa è patrimonio dell’umanità ed ha  potenziali straordinarietà. Piazza, peraltro, ha tante strutture ricettive che  meritano di lavorare di più. Occorre creare sistema e non lavorare ognuno per i  fatti propri. Cercherò di mettere insieme tutti e creare un prodotto turistico  del centro Sicilia che possa competere con altri comparti del territorio isolano  adesso più forti di noi.
Lei è anche un consigliere comunale  del Mpa. Qual è la vostra posizione sul  sindaco.
Sono convinto che ormai Prestifilippo sia arrivato al  capolinea. Ha dimostrato di non avere capacità amministrativa e di creare un  clima di continua “guerriglia politica”, mentre questa città ha bisogno di pace  e collaborazione. Io peraltro ho firmato il documento preparatorio alla mozione  e penso la sfiducia sia la strada maestra. So che tra poco saranno depositate le  firme che consentirà di portare la mozione in aula. Noi del Mpa saremo la pronti  votarla a meno che Prestifilippo non abbia il coraggio di azzerare la giunta  senza se e senza ma. Ma chiedergli di azzerare è come chiedere l’apparizione  della Madonna. Sarebbe un miracolo.
Ma in politica i miracoli avvengono,  ogni tanto.
Si ma i miracoli li fanno le persone umili, non ci ha un  approccio arrogante alla politica. L’azzeramento immediato è la condizione posta  dal Mpa. Lo abbiamo deciso insieme i sei consiglieri vicini al movimento di  Lombardo in un vertice a Piraino con gli assessori regionali Colianni e  Interlandi. Il sindaco ha tempo fino al 30 settembre. Se non azzererà entro  quella data lo manderemo a casa. 
Chi sono
Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.comTUTTI GLI ARTICOLI
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