lunedì 18 agosto 2008

Camerino è sceso... finalmente. Nigrelli. "Non ha ottenuto nulla di più di quello che gli spetta"

Piazza Armerina. Alla fine Giuseppe Camerino, disoccupato già noto per essersi candidato alle scorse elezioni provinciali a Presidente della provincia con il Partito Comunista dei Lavoratori, dopo sette giorni di protesta, è sceso dal tetto di Palazzo di Città. Camerino, che nella protesta è stato affiancato dal collega disoccupato Michelangelo Perla, chiedeva un posto di lavoro a tempo indeterminato. Poi ieri, verso le due del pomeriggio, il colpo di scena. Camerino, dopo una continua opera di persuasione, è sceso dal tetto. Alla fine non ha ottenuto nessun posto di lavoro a tempo indeterminato ed è stato anche costretto a dimettersi dal dai Cobas, per evitare l’espulsione dal sindacato. Camerino, ha così rotto la sua alleanza con Luigi Bascetta, lo storico sindacalista piazzese che ha avuto parole dure nei confronti del suo ex compagno di viaggio. Dopo essere sceso dal tetto, Camerino, è stato subito condotto in caserma dalle forze dell’ordine che gli hanno contestato una serie di reati tra i quali la “messa in pericolo dell’ordine pubblico”, il “disturbo della quiete pubblica”, ed il “danneggiamento di immobili”. Non è stato possibile però procedere a misure di custodia cautelare. Nei sette giorni di protesta in cui Camerino si è trasferito sul tetto del comune i disagi provocati alla città sia in termini di ordine pubblico che di immagine sono state notevolissime. A causa della sua protesta è stato deviato più volte il corteo del Palio dei Normanni, la più importante manifestazione turistica della città dei Mosaici. Solo per un intervento deciso del Vescovo non è invece stato modificato il percorso della processione della patrona della città, Maria Santissima delle Vittorie. Sollevato, dopo la notizia del termine della protesta il sindaco Carmelo Nigrelli. “Sono contento che la protesta sia cessata. Spero – dice Nigrelli – che Camerino capisca che i gesti plateali noi aiutano a risolvere i suoi problemi. Posso essere d’accordo con lui che bisogna combattere le forme di precariato, ma bisogna essere realisti e cogliere le opportunità. A Camerino – precisa il sindaco - non abbiamo promesso nulla di più di quanto gli avevamo detto prima dell’inizio della sua protesta quando lo avevamo invitato a recarsi ai servizi sociali per partecipare alle attività lavorative previste dal piano di zona. Lui è autista e potrebbe essere inserito nelle attività che partono a settembre. E’ lo stesso percorso che possono seguire tutte le persone disoccupare che vogliono lavorare. Camerino – conclude Nigrelli – con la protesta non ha ottenuto nulla di più. Avrebbe avuto gli stessi diritti anche senza il suo gesto”.

Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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