Piazza Armerina. L’osservatorio  medico ospedaliero incontra il vescovo per la questione ospedale. Ieri, infatti,  una delegazione di medici formata da Sergio Rossitto, Ninni Ciancio,  Giuseppe Fanzone, Gino Ramunno e Sebi Arena ha raggiunto Monsignor  Michele  Pennisi nei suoi uffici di via La Bella per una riunione che si  è protratta per circa due ore. “Il Vescovo – si legge in una nota diffusa  dall’oseervatorio dei medici - nell’accogliere l’appello indirizzatogli dagli  operatori sanitari presenti, ha informato di tutte le iniziative intraprese nei  confronti degli esponenti sanitari della Usl di Enna e del Governo regionale,  comprese quelle ispirate dalla Conferenza episcopale siciliana.  L’Osservatorio  ha informato il vescovo dello status della lotta cittadina contraria  all’attuazione dello schema di decreto Russo e pure al SIOEN di Francesco Iudica  che è l’ipotesi di rimodulazione dei quattro ospedali ennesi elaborato dal  Direttore della Usl 4. Su quest’ultimo “parto creativo” – continua il comunicato  dell’osservatorio dei medici - si è incentrata la massima preoccupazione poiché  risulta chiaro che la sua attuazione significherebbe la fine dell’ospedale di  Piazza Armerina il quale sarebbe ridotto ad un mero luogo di accoglienza  sanitaria con qualche ambulatorio e un reparto di lungodegenza. Il piano SIOEN  di Iudica – dice ancora il comunicato - servirà a smantellare l’ospedale nella  sua peculiarità di luogo di cura per acuti con la perdita inestimabile di  diversi reparti di degenza come la Cardiologia, l’Ostetricia e la Pediatria,  mentre gli altri reparti come la Chirurgia, l’Ortopedia e l’Urologia sarebbero  relegati ad una operatività di piccola e media complessità mediante una gestione  del malato di tipo Five Week Surgery, sistema assolutamente irrealizzabile dove  non ci sia anche la presenza di un normale reparto di chirurgia. E’ stato  chiarito, semmai ce ne fosse ancora bisogno – continua la nota dell’osservatorio  - che tutta la iattura del nostro ospedale nasce dalla caparbia e decisionista  volontà della regione di effettuare un grosso e drastico taglio dei posti-letto.  Da qui l’appello affinché venga rivisto l’indice di “2,1 posti-letto x mille  abitanti” assegnato alla nostra provincia e del diritto di averlo innalzato  almeno al 3 x 100  in modo da avere a disposizione il numero di 540  posti-letto necessari ad una decente sanità e tali da salvare anche l’ospedale  di Piazza. Il vescovo  Pennisi – conclude la nota dei medici - ha mostrato grande  solidarietà allo sforzo che la comunità sta facendo per salvare l’ospedale ed ha  ricordato, anche con un suo documento, che, pur riconoscendo la necessità di  combattere gli sprechi, la sanità deve essere al servizio dell’uomo e per questo  è necessario coniugare cura e sollecitudine umana, scienza ed assistenza,  diritto alla salute e solidarietà, ricerca ed  etica”
 Agostino Sella