Piazza Armerina. Problema acqua ai primi posti dell’agenda delle amministrazioni comunali della provincia che cercano di risolvere il problema della cronica mancanza d’acqua nei comuni dell’ennese. Ieri, vertice intercomunale tra i comuni di Valguarnera, Piazza Armerina ed Assoro. Nella sala delle Luci, sede del sindaco di Piazza Armerina con il primo cittadino piazzese Carmelo Nigrelli c’erano il sindaco di Assoro Giuseppe Capizzi accompagnato dal responsabile dell'Ufficio Tecnico e l'assessore ai lavori pubblici del comune di Valguarnera Gaetano Parisi. Alla riunione hanno partecipato i geometri Orlando e Lorito dell'Ufficio ambiente e i vertici di Acquaenna, il presidente Franz Bruno, l'ingegnere Alessandro Dottore. Al centro dell'incontro il problema del pozzo "Pellicano" un pozzo scavato in contrada Castani e che serve l'acquedotto del comune di Valguarnera oltre che 44 utenze fuori dal centro abitato. Nei giorni scorsi il pozzo è stato chiuso su richiesta dell'Ausl con ordinanza dell'Ingegnere capo del comune di Piazza Armerina perchè non sono rispettate le norme sanitarie. "Le acque del pozzo - conferma il sindaco di Piazza Fausto Carmelo Nigrelli - nel luglio scorso sono state dichiarate non inquinate e utilizzabile per i consumi umani dall'Arpa, l'Agenzia regionale per la Protezione dell'Ambiente. Tuttavia all'interno della fascia di rispetto di 200 metri che la legge impone, esistono alcune decine di case che scaricano le acque sporche con fosse disperdenti vietate dalla normativa. Questa situazione è all'origine della richiesta dell'Ausl." Il lungo confronto tra le parti ha consentito di giungere a una soluzione che in qualche maniera risolve il problema. La società Acquaenna garantirà alle 44 utenze allacciate al pozzo in questione l'erogazione di acqua potabile dall'acquedotto di Valguarnera con la realizzazione di un “bypass” che sarà operativo tra un paio di giorni. Nel frattempo i sindaci di Piazza Armerina Carmelo Nigrelli e di Assoro Giuseppe Capizzi prescriveranno ai proprietari delle case che insistono dentro la fascia dei 200 metri di adeguare gli scarichi entro 90 giorni. Trascorso questo termine, gli uffici tecnici, Acquaenna e l'Ausl verificheranno il raggiunto rispetto della normativa e il pozzo verrà riaperto”.
Agostino Sella
Agostino Sella