Ieri pomeriggio alle ore 17,30 nella Basilica Cattedrale solenne celebrazione eucaristica presieduta da Sua Eccellenza il Vescovo Mons. Michele Pennisi.
Una giornata particolare oggi, perché vede il “rientro a casa” seppure solo per oggi dell’icona di Maria SS. Delle Vittorie (in mostra fino a 27 febbraio al Museo Diocesano), rientro motivato e voluto dal popolo di Dio per la S. Messa, che ricorda il tragico terremoto dell'11 gennaio 1693, allorquando una scossa devastatrice, alle ore 21,00 percorse distruggendo in un solo colpo, l'intera Val Di Noto e parte della L'Apocalisse arrivò in Sicilia con la furia distruttrice che spazzò via secoli di storia, fermandosi ai piedi della nostra città, salvata miracolosamente dal Vessillo di Maria SS. delle Vittorie, che dal 1348 anno del suo ritrovamento, ha sempre avvolto con il suo manto protettivo la nostra città.
In questa quartina che ancora oggi viene ricordata, si riassume lo slancio corale di fede del popolo che attribuisce alla Madonna la protezione per lo scampato pericolo."All’unnici ‘i jnnaru a vintun’uraSi vitti e nun si vitti terranova;S'unn’era ppì Maria, Nostra Signura,Sutta li petri fussi terranova".
Una giornata particolare oggi, perché vede il “rientro a casa” seppure solo per oggi dell’icona di Maria SS. Delle Vittorie (in mostra fino a 27 febbraio al Museo Diocesano), rientro motivato e voluto dal popolo di Dio per la S. Messa, che ricorda il tragico terremoto dell'11 gennaio 1693, allorquando una scossa devastatrice, alle ore 21,00 percorse distruggendo in un solo colpo, l'intera Val Di Noto e parte della L'Apocalisse arrivò in Sicilia con la furia distruttrice che spazzò via secoli di storia, fermandosi ai piedi della nostra città, salvata miracolosamente dal Vessillo di Maria SS. delle Vittorie, che dal 1348 anno del suo ritrovamento, ha sempre avvolto con il suo manto protettivo la nostra città.
In questa quartina che ancora oggi viene ricordata, si riassume lo slancio corale di fede del popolo che attribuisce alla Madonna la protezione per lo scampato pericolo."All’unnici ‘i jnnaru a vintun’uraSi vitti e nun si vitti terranova;S'unn’era ppì Maria, Nostra Signura,Sutta li petri fussi terranova".