Piazza Armerina – “Comune Vergogna" questo è il grido sdegnato del presidente del comitato quartiere Monte Filippo Rausa. Topi e ringhiere divelte al centro della protesta del presidente del quartiere più antico della città. “E’ l'unica frase che viene in mente ai residenti di via Marco Trigona – spiega Filippo Rausa - dove da più di una settimana, nonostante ripetute segnalazioni, anche autorevoli, come quella del nostro comitato di quartiere, sia ai vertici dell'amministrazione comunale che dell'ufficio tecnico, non si interviene per rimuovere un pezzo di ringhiera divelto che da una settimana rimane scaraventato a terra e quel che è più grave non si è effettuato alcuna protezione e messa in sicurezza del tratto mancante.
Sindaco Carmelo Nigrelli e ingegnere capo Mario Duminuco, dove siete?", chiede Filippo Rausa: "Una vicenda da denuncia penale, se qualche bambino cade dal quel tratto di ringhiera mancante finisce sugli spuntoni appuntiti in ferro della ringhiera sottostante dopo un volo di almeno di tre metri. Credo che non vi sia altro da aggiungere e commentare.” Le proteste non finiscono qui perché alle ringhiera divelte si aggiungono i topi “E mentre si pensa ai massimi sistemi nel centro storico, in vista di un futuro che non c'è, la vita quotidiana si riempie di storie di ordinaria inefficienza. Da diverse settimane – continua il presidente del quartiere Monte Filippo Rausa - nella parte bassa del quartiere i residenti lamentano la presenza costante di numerosi topi, che a quanto pare fuoriescono da abitazioni chiuse da decenni, in particolare in via Dionisio, via Barbera e strade limitrofe. La presenza di questi grossi roditori – lamenta Filippo Rausa - sta causando una certa apprensione tra i residenti, in quanto nel corso delle ore pomeridiane e della sera i topi indisturbati sembrano i padroni incontrastati di strade, fili della luce, tetti, ed ogni luogo utile per la ricerca di cibo, nell’intendo di violare una delle tante residenze familiari ivi presenti.” In merito alla derattizzazione apprendiamo dall’ufficio protezione ambiente che è stata richiesta una variazioni in bilancio di 7000 euro circa per una nuova campagna contro i topi che possa avere inizio prima della fine dell’anno.