giovedì 20 gennaio 2011

Francesco Galati: portiamo temporaneamente la Venere a Palazzo Trigona.

Piazza Armerina. “In attesa che la chiesa di San Domenico venga ristrutturata portiamo la Venere di Morgantina a Palazzo Trigona”. La proposta è quella di Francesco Galati, dirigente del settore turistico del comune piazzese che sulla scorta del ritardo per la realizzazione della sede che deve accogliere la statua proveniente dal Paul Getty Museum di Malibù mette sul tavolo della discussione una serie di considerazioni.
“Prima di tutto – dice Francesco Galati - voglio affermare che la Venere è degli aidonesi e nessuno gliela vuole togliere. La mia proposta è solamente legata al fatto che la Venere, non può essere accolta in un sottoscala, luogo non idoneo, come ha autorevolmente affermato il preside della facoltà di ingegneria ed architettura della Kore Giovanni Tesoriere. Potremmo – dice ancora il dirigente piazzese – portarla a Palazzo Trigona, una palazzo seicentesco di grandissima importanza storica ed architettonica e collocarla temporaneamente in una delle sue straordinarie sale piene di stucchi e affreschi barocchi. Sarebbe una cornice ideale in attesa che venga definitivamente ristrutturata la chiesa aidonese di San Domenico. In questo modo il nostro turismo, compreso quello di Aidone, ne trarrebbe grandissimo beneficio. I turisti troverebbero la Dea ubicata in un luogo idoneo e potrebbero visitare anche Morgantina ed Aidone che sono i luoghi dove la Venere è stata ritrovata e che peraltro fanno parte integrante e sostanziale del costituito Distretto Turistico. Credo – aggiunge ancora Francesco Galati – che sia la soluzione migliore per evitare cattive figure davanti al mondo. Il rischio è che le migliaia di turisti che andranno a visitare la straordinaria statua che proviene dal museo americano possano, piuttosto che parlare della Venere, discutere del cattivo modo con cui non siciliani curiamo i nostri beni facendo cosi una pessima pubblicità a tutto il territorio. Dobbiamo renderci conto – conclude Francesco Galati – che se valorizziamo al massimo tutti i beni che la storia ci ha lasciato, come la Venere, la villa romana del Casale, Morgantina, Palazzo Trigona, i musei ed i centri storici di Piazza e Aidone, potremmo vivere solo di turismo. Sono convinto che i nostri fratelli aidonesi potrebbero accettare questa proposta, soprattutto per il loro interesse, nel massimo spirito di collaborazione tra comuni che nella storia hanno avuto grandi punti di incontro.


Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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