martedì 15 novembre 2011

Svelato il mistero dell'insegna dell'Ospedale sparita


Mentre ancora i piazzesi aspettano che il sig. Baldari, manager dell'Azienda ospedaliera provinciale, riapra il punto nascita nell'Ospedale della nostra Città e del suo grande comprensorio, quest'oggi è apparso un articolo sul blog dell'amico Agostino Sella sulla scomparsa dell’insegna dell’Ospedale Michele Chiello.
Abbiamo sentito il consigliere comunale Carmelo Gagliano, nonché operatore sanitario presso al struttura ospedaliera piazzese, che testualmente ci ha detto:
l’insegna è stata rimossa dal personale volontario dell’ospedale che a proprie spese sta provvedendo a ripararla con la risistemazione dei neon;  inoltre si sta provvedendo a fare sistemare la segnaletica esterna al fine di consentire a chi giunge in ospedale di individuare subito il Pronto Soccorso ed i reparti.
Ritornando all'apertura dei reparti di Ostetricia e Ginecologia, chiediamo a gran voce al manager Baldari di rispettare la sentenza del TAR di Catania, vinta dal Comune di Piazza Armerina, che ha sospeso l’arbitraria chiusura dei reparti del nosocomio piazzese e di attenersi a quanto stabilito dalla VI Commissione Sanità della Regione Siciliana, parere assunto di concerto con l’Ass. Massimo Russo e il Presidente della Regione Raffaele Lombardo, ovvero di rinviare il decreto di riordino dei punti nascita in Sicilia a dicembre 2012; e aggiungiamo noi “per poi riparlarne 'forse' dopo le elezioni regionali di primavera 2013”.
Dice il Presidente della Regione “Sono certo che le strutture sanitarie utilizzeranno il tempo a loro disposizione per far crescere ulteriormente i loro standard strutturali e assistenziali, perché temi così importanti vanno affrontati nel giusto clima di collaborazione e sempre nell’interesse dei siciliani”.
Per cui, senza SE e senza MA, invitiamo il sig. Nicola Baldari per quanto sopra esposto, di RIAPRIRE IMMEDIATAMENTE il Punto Nascita dell’Ospedale Chiello di Piazza Armerina, arbitrariamente chiuso, che tanti disagi sta causando alle partorienti, alle famiglie, e all’economia di indotto del comprensorio piazzese.
                                                                               Filippo Rausa

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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