di Marta Furnari
L’Aima, Associazione Italiana Malattia di Alzheimer, scende ancora una volta in campo per far sentire la voce dei malati e dei familiari di questa grave malattia neurodegenerativa. Il presidente della sezione ennese di Aima, Salvatore Loretta, insieme ai componenti del direttivo, dopo l’ultima riunione svoltasi presso la sede dell’associazione, che si trova presso l’ospedale “Chiello” di Piazza Armerina, ha deciso di inviare una lettera alle istituzioni amministrative del Comune di Piazza Armerina per sensibilizzare le stesse sulla mancata realizzazione di alcune strutture e di aiuti in favore dei malati.
Loretta ci racconta:”Ho inviato una lettera al sindaco Carmelo Nigrelli, all’assessore alla solidarietà sociale, Lina Grillo, all’assessore alla sanità, Innocenzo Di Carlo, al presidente del consiglio comunale, Giuseppe Venezia, ai capigruppo e ai consiglieri, in cui chiarisco la grave situazione, che ormai si trascina da troppo tempo, vissuta dai parenti e dagli assistiti. Infatti quello che è emerso nel corso dell’ultima riunione è che le famiglie continuano a protestare ma non vengono ascoltate: le istituzioni fanno orecchie da mercanti”.
Loretta ha comunicato all’amministrazione comunale l’azione che l’associazione di volontariato intraprenderà: “In occasione della Giornata Mondiale Alzheimer 2012, l’Aima, l’associazione più rappresentativa a livello nazionale dei malati affetti da questa malattia neurodegenerativa desidera conoscere i motivi per i quali il Comune di Piazza Armerina, che ricordo è il Comune Capofila del Distretto Socio-Sanitario, ad oggi non ha attivato quel centro diurno per i malati affetti da demenza, già finanziato e più volte annunciato ed enfatizzato attraverso i media, preferendo l’organizzazione di convegni e tavole rotonde ripetitive ed inutili, che nulla hanno prodotto nel venire incontro alle esigenze dei malati”. Loretta continua: “Vogliamo denunciare l’indifferenza e l’insensibilità dell’amministrazione comunale nel non avere ad oggi sentito la necessità di consultare, tramite l’Aima, i malati e le loro famiglie allo scopo di attuare un servizio appropriato e adeguato. La mancanza di qualsiasi iniziativa mirata a salvaguardare l’Uva, Unità di Valutazione Alzheimer presso l’ospedale di Piazza Armerina, sia come servizio sanitario diretto ai malati del territorio, sia come coordinamento aziendale Asp di Enna, lasciando che l’Aima da sola –precisa Loretta- difendesse a tutti i livelli sia il servizio che la struttura. La mancata programmazione della assistenza domiciliare a favore di questa fascia di malati . La mancata consultazione dell’Aima a livello di progettualità nei rispettivi Piani di Zona”.
Loretta conclude proponendo:“Pertanto la richiesta di Aima è quella di dar vita quanto prima ad un incontro affinché ognuno, per le proprie competenze, permetta all’Aima di rappresentare le esigenze e le necessità dei malati e delle proprie famiglie allo scopo di realizzare interventi e iniziative socio-sanitarie adeguate e appropriate”.
Marta Furnari