mercoledì 30 ottobre 2002

Lantieri risponde a Terzaghi

In risposta al Terzaghi del blog.
Un Terzaghi così competente che non ha il coraggio di firmarsi, immagino men che mai raccoglierebbe una mia sfida in un pubblico confronto tra tecnici!Tant’è… risponderò e continuerò a farlo ed a firmarmi finché riterrò utile il dibattito per una corretta informazione. Ritengo doveroso focalizzare alcuni punti che non sono affatto marginali, ma che non son mai venuti fuori dai vari confronti e commenti:

• La realizzazione del parcheggio di Piazza Europa NON È A COSTO ZERO PER IL COMUNE DI PIAZZA ARMERINA!Tutt’altro! Essa graverebbe sul misero bilancio comunale per circa 1.000.000 di euro!Infatti la somma prevista dal progetto per realizzare quel tipo di parcheggio è di circa 2.880.000 euro. La Regione ne finanzia circa 1.880.000, la somma mancante va coperta dalla cassa del Comune: dunque l’opera ha un costo INIZIALE certo per il Comune di circa 1.000.000 di euro! Io ho esaminato con attenzione il progetto (non so se l’ha fatto Terzaghi),e, a mio avviso, le variazioni in corso d’opera saranno necessarie ed inevitabili. Vero è che tutti i progetti hanno una previsione di somme per imprevisti pari al 5% dell’importo dell’opera, ma tale somma non basterà a coprire il costo delle varianti che io presumo saranno necessarie , pertanto il Comune dovrà (per completare i lavori) finanziare totalmente ogni maggiore costo derivante dalle variazioni, PERCHÉ LA SOMMA EROGATA DALLA REGIONE È FISSA. Spero che su questo punto, tutt’altro che trascurabile, mi sia data l’opportunità di confrontarmi con i tecnici che operano nel territorio. Vorrei , inoltre sapere da Terzaghi, qual è la scelta progettuale da me fatta in merito al parcheggio. Io non ne ho mai portate avanti alcuna e sono d’accordo con lui quando dice che “la realizzazione di ogni opera edilizia, dalla più grande alla più piccola, può avere diverse scelte”. Giusto! Allora perché sposare questa scelta brutta e rischiosa come l’unica possibile? Ha mai preso in considerazione il Terzaghi che si può recuperare la piazza spendendo meno? Ha mai preso in considerazione il Terzaghi che si potrebbe garantire lo stesso numero di posti macchina senza stravolgere il sito? che il progetto regalerebbe per esempio ai clienti del supermercato una bella vista su un muraglione anziché l’attuale scorcio sul centro storico? Sicuramente “ la realizzazione di ogni opera edilizia ha diverse scelte progettuali”, ma quella sposata dal Terzaghi è certamente l’unica da cestinare perché antieconomica e antipaesaggistica.

• Per quanto riguarda il trattato sulle fondazioni, il Terzaghi ci poteva risparmiare il copia incolla dai libri di testo sulla tecnica delle fondazioni! Tutto si può fare! Possiamo progettare di spianare l’Himalaia, possiamo progettare il ponte sullo Stretto, possiamo progettare di allargare il canale di Panama (infatti lo stanno facendo), ma ci dobbiamo sempre chiedere quanto costa e se ci serve o se possiamo trovare una soluzione meno invasiva e più economica. Qui sta la bravura della soluzione progettuale: UTILITÀ, FATTIBILITÀ (rispetto dell’ambiente), COSTI.A questo punto bisogna entrare nel merito delle considerazioni tecniche fatte dal Terzaghi che ci rassicura sulla scrupolosità delle indagini e sulla bontà della scelta progettuale. Io ho delle perplessità in merito alla esatta valutazione dei dati tecnici posti alla base del progetto e la sua approvazione non basta a fugare legittimi dubbi che vorrei sciogliere se avessi degli interlocutori a cui porre le mie domande. Non dimentichiamoci quanti progetti “regolarmente approvati” hanno causato danni enormi e morti su tutto il territorio!

Ultima considerazione: come mi posso confrontare pubblicamente con un anonimo Terzaghi? Discorsi fatti così “sono solo polemiche e beghe politiche che non interessano come non dovrebbero interessare a quei politici sani che hanno a cuore le sorti della nostra città.”


Sebastiano Lantieri

Lazzaro Terzaghi (chi cavolo è? Forse il nipote di Terzaghi) su Piazza Europa

Ciao Agostino, di seguito ti invio un commento all'intevento dell'Ing. Lantieri ma è troppo lungo per essere pubblicato; io te lo invio vedi tu cosa farne se pubblicarlo sul tuo blog o cestinarlo. Ovviamente spero che lo pubblicherai in quanto al di là della lieve nota polemica ma quando ci vuole ci vuole (che mi ha fatto propendere per l'anonimanto) penso sia abbastanza interessante.
Karl von Terzaghi (NELLA FOTO)
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Caro Agostino spero vorrai pubblicare il mio commento all'articolo dell'Ing. Lantieri, anche se anononimo (sai non si sa mai), in quanto penso possa far chiarezza sull'intervento del suddetto e possa fornire alcuni dati tecnici sul progetto del parcheggio di Piazza Europa che ho avuto modo non solo di avere tra le mani ma anche di "studiare".
A chi voglia chiarirsi le idee chiedo di leggere fino in fondo il mio commento.
Considerazioni sull’intervento dell’Ing. Lantieri:
............(omissis)
L'ingenere Lantieri, ed è bene ricordarlo, è un rappresentante di spicco di uno dei partiti che attualmente sta all'opposizione e stretto parente di una importante componente della giunta provinciale dello stesso partito; pertanto è legittimo pensare anche che il suo sia un intervento da politico di opposizione e da tecnico..................(omissis)
Lui stesso dice che non è contrario al parcheggio in Piazza Europa ma a quel progetto adducendo delle motivazioni che di tecnico hanno ben poco ancor di più se fatte da un esperto come è universalmente considerato l'Ing. Lantieri.


Lo stesso ad un ceto punto da esperto si trasforma in veggente quando dice che il progetto sarebbe destinato a "disastro certo".
L’ing. Lantieri vorrebbe inoltre essere libero di dare un contributo tecnico alla valutazione dell’opera ma, se fosse un tecnico libero da preconcetti come dice di essere, dovrebbe essere lui stesso a non voler esercitare questa libertà in quanto sa che la sua ipotetica scelta progettuale può essere diversa da quella fatta dai progettisti del parcheggio di piazza Europa ma questo non vuol dire che la sua scelta è l’unica valida tecnicamente e che quindi quella dai progettisti è da cestinare. La realizzazione di ogni opera edilizia, dalla più grande alla più piccola, può avere diverse scelte lui dovrebbe saperlo e non ammetterlo e già segno di malafede.
Su una cosa sono d’accordo con l’Ing. Lantieri sul fatto che non bisogna definire “…idiota una persona che chiede chiarimenti su argomenti che non conosce o carte che non può saper leggere” ma definirei senz’altro idiota chi dopo aver avuto spiegato l’argomento o le certe continua a far finta di non capire per avvallare scelte precostituite e suggerite magari dal proprio l’ider o referente politico.
Considerazioni tecniche:
E' vero che l'attuale sito della piazza Europa è il risultato di un riempimento con terreno di riporto di una antica depressione morfologica, ma tutti i tecnici e a maggior ragione quelli esperti sanno che sul terreno di riporto si può costruire. Infatti le fondazioni di un'opera edilizia si distinguono in fondazioni indirette e fondazioni dirette; le prime sono i famosi pali di fondazione che vengono ammorsati nel terreno stabile superando quindi le criticità che potrebbero rappresentare i terreni fondazionali come, tra gli altri, quello di riporto. Le seconde sono le fondazioni superficiali che poggiano sul terreno superficiale previa asportazione del terreno cosidetto vegetale. Queste si dividono a loro volta in travi rovesce e platee; le travi rovesce sono delle fondazioni nastriformi (immaginate delle travi perimetrali collegate tra di loro e ai pilasti e ad altre travi longitudinali sulle quali poi si costruiranno i muri) che scaricano il peso della struttura su una porzione limitata di terreno che corrisponde appunto alla larghezza della trave. Le platee invece sono delle fondazioni sempre superficiali ma che occupano tutta la superficie del fabbricato per cui scaricano il suo perso su una superficie molto più ampia aumentando di conseguenza la portanza del terreno fondazionale cioè il peso che il terreno riesce a sopportare su ogni centimetro quadrato. Il progetto del parcheggio di Piazza Europa prevede appunto fondazioni a platea; tale progetto ovviamente è frutto anche di un calcolo cioè, conosciute le caratteristiche meccanico-fisiche del terreno dove deve essere costruito il fabbricato e le sue condizioni di staticità, le fornisce un geologo che esegue delle indagini geognostiche nel sito come per esempio trivellazioni con prelievo di campioni, e di laboratorio dove i campioni prelevati vengono sottoposti ad indagini per la determinazione dei parametri meccanico-fisici con i quali l’ingegnere può progettare e dimensionare le fondazioni e l’intera opera. Ovviamente la scelta progettuale spetta all’ingegnere che comunque non può prescindere da quanto detto ed accertato dal geologo. Da quanto detto e ritornando al nostro discorso, i progettisti di piazza Europa hanno fatto la loro scelta progettuale e hanno effettuato dei calcoli con i quali hanno dimostrato che il sito è idoneo a “sopportare” la struttura così come da loro progettata. Vi dirò di più: esaminando le carte progettuali ho notato che i calcoli sono stati effettuati tenendo conto anche dei parametri sismici previsti dall’ultima legge sismica entrata in vigore il luglio appena trascorso. Infine, ma avrei ancora tante cosa tecniche da raccontarvi, il terreno che viene asportato per la costruzione del parcheggio (circa tre metri di spessore per tutta l’area della piazza) esercita un peso sul terreno sottostante e eliminandolo lo stesso peso può essere occupato da quello dell’opera edilizia (il buon Terzaghi lo dice da decenni sembra che solo l’Ing. Lantieri non l’abbia recepito).
Quindi il progetto una volta terminato non è immediatamente cantierabile ma ha bisogno di tutte le autorizzazioni e i visti previsti per legge (Genio Civile, Soprintendenza ai beni culturali, Vigili del Fuoco, Uffico tecnico comunale, etc), cioè ogni ente prende il progetto lo esamina in tutte le sue parti relazione geologia, calcoli, architettonico e se è tutto a posto lo approva se no lo boccia o se necessita di modifiche lo restituisce per apportare le correzioni necessarie: il progetto di piazza Europa è stato approvato senza remore. A questo punto delle due l’una o tutti i tecnici dei vari enti che hanno esaminato il progetto sono incompetenti e quindi l’Ing. Lantieri ha il dovere di andare in procura per denunciare la presenza di incompetenti in uffici strategici per l’incolumità della gente o gli stessi impiegati sono complici di non so quale complotto per cui l’Ing. Lantieri ha, anche in questo caso, il dovere di recarsi in pretura per denunciare la presenza di criminali in uffici strategici per l’incolumità della gente.
Per quanto riguarda le paventate varianti in corso d’opera tutti i progetti sono soggetti ad imprevisti e varianti che comunque vengono preventivamente tenuti in conto dal punto di vista finanziario (sono nel capitolato) anche questo l’Ing. Lantieri lo dovrebbe sapere visto che molti dei suoi numerosi progetti sono sati oggetto di varianti in corso d’opera.
In merito al gusto estetico dell’Ing. Lantieri non possiamo che prenderne atto tenendo comunque in conto che i quadri di Picasso non a tutti piacciono ma ciò non toglie che quelli siano delle opere d’arte. Il parcheggio di piazza Europa parte a zero dal lato Gen. Cascino (adiacente alla via dove si mettono quelli che vendono panini per intenderci) per fuoriuscire gradatamente sino a raggiungere un’altezza di 2,90 metri circa nell’angolo basso della piazza (di fronte al distributore di carburanti) e tornare a zero accanto il retro dell’ufficio postale.
Questi sono i fatti tecnici in parole molto semplici per essere compresi da chi tecnico non è e che ovviamente possono essere approfonditi in incontri anche pubblici dove ci si può liberamente confrontare; ma se ciò deve essere fatto lo si faccia subito in quanto i circa 2.700.000 euro andranno persi se entro dicembre 2009 il progetto di piazza Europa non viene reso esecutivo ed espletata la relativa gara d’appalto.
Tutti gli altri discorsi sono solo polemiche e beghe politiche che a noi cittadini non interessano come non dovrebbero interessare a quei politici sani che hanno a cuore le sorti della nostra città.

Karl von Terzaghi

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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