giovedì 6 settembre 2007

Troppi tumori in provincia di Enna. Scorie nucleari a Pasquasia?

Piazza Armerina. “In provincia di Enna pare che si muoia di tumori più che a Milano nonostante ci sia meno inquinamento”. A rilanciare ancora una volta il grido di allarme sui tumori sono in una nota congiunta il vice presidente del consiglio provinciale Giuseppe Mattia e il consigliere comunale piazzese Giuseppe Falcone, entrambi componenti di Forza Italia. “ Abbiamo l’impressione che sulla lotta ai tumori ci sia meno impegno di prima da parte delle istituzioni. Questo delicato problema deve essere affrontato con sinergia da parte di tutti”. In effetti alcuni dati che paiono incontestabili dimostrano che sono alti i casi di tumore e leucemie tra gli abitanti della provincia ennese nell'ultimo decennio. “A Enna – continuano i due forzisti - secondo alcuni dati dell’Istat il tasso di mortalità per cancro è il più alto di tutta la Sicilia con 16 persone su 10.000 che muoiono ogni anno per tumori o alte malattie dell'apparato respiratorio. Addirittura – continua i due - a Milano il dato è di 12 persone ogni 10 mila e anche Torino e Genova stanno meglio di Enna, con 11 morti ogni 10 mila residenti. Inoltre, cercando nelle carte abbiamo scoperto che uno studio epidemiologico citato in un’interpellanza all’ARS dal gruppo del PDCI, ha dimostrato che soprattutto nel territorio di Pietraperzia e Barrafranca c’è stato un inquietante incremento di tumori, carcinomi e sclerosi a placche”. Poi Mattia e Falcone riprendono la necessito dell’istituzione del registro dei tumori. “Occorre dicono i due se non è stato ancora fatto, istituire il registro dei tumori, qualunque sia il suo costo. E’ uno strumento indispensabile per monitorare la il tasso di mortalità e prendere gli opportuni provvedimenti”. Per alcuni l’incremento dei tumori è legato alla chiusura delle miniera di Pasquasia. Pare che il governo abbia chiuso la miniera per depositarvi scorie nucleari. Su questa questione nel 2004 il deputato regionale Tumino aveva fatto una interrogazione parlamentare. Ad oggi però non ha avuto nessuna risposta. Un altro protagonista della vicenda Pasquasia è boss Leonardo Messina, che conosceva bene la miniera poiché ci lavorava. Il pentito di mafia, durante un interrogatorio, riferì delle gallerie e delle scorie. Inoltre parlò dei contatti, che a suo dire, teneva lui stesso con il Sisde i servizi segreti nazionali.

Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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