venerdì 21 agosto 2009

Germano Crocco, coordinatore del Palio "Grazie al popolo del Palio"

Caro Agostino, conclusasi la manifestazione Palio dei Normanni, mi corre doveroso utilizzare il tuo blog per un affettuoso saluto, un particolare ringraziamento a tutti i partecipanti ed una semplice disamina del Palio edizione 2009.


Quest’anno, grazie ai molteplici ed accorati appelli lanciati dal tuo blog , agli articoli di Guglielmo Bongiovanni e di Roberto Palermo, l’età media dei partecipanti si è notevolmente innalzata vedendo tra le truppe di Ruggero il Normanno la partecipazione di seri professionisti, politici , studenti universitari e gente motivata di ogni età .


Spente le luci e riposti i costumi ai complimenti si sono sovrapposte le critiche, ma anche queste sono giuste, purché non sterili e vuote, perché dalla loro valutazione si potrà prende spunto per un Palio migliore e dagli effetti più efficaci.
La nostra è una manifestazione in cui credere, o la ami o la odi, quindi ogni disprezzo ogni critica ogni negatività deve essere svincolata da giudizi personali o di parte.
Ma forse in pochi hanno notato che:
-Tutti i ruoli del Palio sono stati occupati e, cosa che non accadeva da anni, si è anche formato un plotone in più rispetto le precedenti edizioni.
-Credevamo che non fosse giusto precludere la manifestazione a ultra 50 enni e i fatti ci hanno dato ragione, nel Palio ci ha anche creduto e ci crede ancora il signor Angelo Capizzi che con i suoi 71 anni ha superato le selezioni come cavaliere giostrante del quartiere Canali , vestendo ancora una volta l’abito del figurante.
-Le prove di selezione al Campo S. Ippolito si sono svolte in maniera pacata e senza alcun incidente, abbiamo affidato a seri professionisti la parte zooiatrica, ai Dott.ri Veterinari Gellina e Atanasio, e la parte tecnica, ai Sig. ri Crisafulli, Giunta e Manuella, i quali sono stati all’altezza dei compiti affidatigli seguendo costantemente tutte le fasi con grande professionalità.
-L’allarmismo iniziale sulla riduzione delle Dame, Notabili, Ancelle e Paggi, è stato superato direi in maniera apprezzabile infatti si sono avuti dei cortei più snelli e più attinenti alla realtà storica rappresentata.
-La preoccupazione di alcuni sulla riduzione dei Tamburi è stata superata; avevamo ragione, si può suonare anche in 8 (Otto) per gruppo , il problema non è nella quantità dei tamburi e delle trombe ma nella qualità dei musicanti, e debbo dire che nonostante la riduzione dei musici, i gruppi si sono organizzati, il livello di preparazione dei figuranti è stato più alto pur mantenendo i numeri stabiliti dal Tavolo di Lavoro.
-Nonostante le critiche che parlano di un cerimoniale freddo e stereotipato, si è ritornati all’antico protocollo della giostra fortemente voluto dal Sindaco Carmelo Nigrelli, dall’Assessore Calogero Cimino e condiviso dal sottoscritto, infatti solo dopo la lettura del bando che attribuiva la vittoria al quartiere Castellina, l’Arena S. Ippolito è esplosa in una forte ovazione, e vi è stata una sola premiazione, quella del Conte che dona il Vessillo al Quartiere vincente.
Chi ti scrive, caro Agostino , ama il Palio, ci crede e vi lavora tutto l’anno incessantemente, sacrificandovi passatempi , famiglia e tempo libero.
Da Guerriero a Notabile e da Gran Magistrato a Coordinatore ho vissuto sempre con estremo impegno il mio ruolo collaborando da prima con l’Azienda di Soggiorno e Turismo successivamente con ogni Amministrazione Comunale, indipendentemente dal colore politico e dalla simpatia personale con l’assessore di turno.
Penso che il Palio debba essere un momento culturale, un confronto di tradizioni e non una semplice festa di paese, e quindi cerchiamo tutti insieme di riportarlo al rango che merita, facciamo si che diventi una vetrina internazionale del turismo e che sia il fiore all’occhiello della nostra città.
Infine, un sentito ringraziamento e un saluto particolare va ai miei stretti collaboratori che, ancora adesso e per molti giorni ancora, lavoreranno insieme a me, per la parte del Palio che nessuno conosce o ignora: la raccolta di tutti i materiali utilizzati con inventario e spedizione alle ditte.
A Conclusione della manifestazione mi sarebbe piaciuto stringere la mano a tutti coloro che hanno partecipato, materialmente non è stato possibile, ma il loro sforzo, la loro presenza, il loro entusiasmo e l’alta motivazione mi portano a essere certo che il Palio è ancora una storia in cui credere.

Grazie al Popolo del Palio

Il Coordinatore del Palio dei Normanni
Germano Crocco

Giuseppe Di Prima sulla pulizia della villetta e altro

In risposta alla nota delle famiglie residenti alla villetta ed in riferimento alla succesiva del Difensore Civico, comunico che la pulizia delle aiuole dagli escementi dei cani e dai resti delle serate d'estate è stata effettuata ieri. L'impegno è quello di tenere sotto controllo i luoghi con una pulizia quotidiana tale da rendere i posti puliti e fruibili. Inoltre di concerto con l'ufficio ambiente si sta eleborando un intervento di disinfestazione antizecche. Considerato il reale problema del randagismo colgo l'occasione per invitare i cittadini ad un comportamento più consono e civile per i bisogni deglii animali, fermo restando che ognuno di noi si dovrebbe premunire di sacchetto e paletta raccogli feci, in quanto le aiuole e le Ville non debbono e non possono essere considerate luogo dei bisogni dei cani.
Giuseppe Di Prima

Ieri sera spettacolo dei Taverna Umberto I. E DI ANTONIO VENTURINO

Mi stanno tutti cazziando nei commenti perchè non ho scritto che c'è stato anche lo spettacolo di Antonio Venturino che io apprezzo molto e di cui ho molta stima
Ma io allo spettacolo non c'ero.
Ho postato solo una mail che mi è arrivata.

Pertanto mi scuso con Antonio, tutta la città sa il suo valore.

Anzi vi dico di più. Fossi sindaco me lo chiamerei come assessore.

Una vera svolta ha bisogno di gente come lui e non di professionisti della politica e degli orticelli.




Ieri sera, 20 agosto, all'altrio biblioteca, magico concerto del gruppo piazzese Taverna Umberto Primo.
Inaspettato il pubblico che ha accalcato l'atrio, con tanta gente in piedi che acclamava l'esibizione del duo .
. Grazie alla passione e all’amore per la musica e per le tradizioni, i due fratelli Giuseppe e Gianfilippo Santangelo ci hanno portato con le loro note a respirare ancora quell’aria accogliente e cordiale, quella voglia di lavorare e quella bontà e generosità tipica del DNA dei siciliani.
Il nome del gruppo “Taverna Umberto I” è un omaggio ad un modo di vivere la vita fatto di cose semplici, di gesti importanti, di sentimenti sinceri verso il prossimo.
I due formano il gruppo Taverna Umberto nel 2007 fondendo le loro conoscenze in un unico filone musicale, la Musica d’Autore, che li porta ad esplorare nuove sonorità come quelle popolari siciliane alla ricerca incessante delle proprie origini.
I Taverna Umberto Primo si sono esibiti in diversi Teatri e locali siciliani portando con loro un bagaglio di musica inedita e testi autobiografici, sempre tratti da storie vissute o immaginate, mischiando cover d’artisti italiani e internazionali, accoppiando qualche volta in spettacoli particolari culturali musica e poesia.
Nel 2008 realizzano il primo album autoprodotto con etichetta indipendente , intitolato “Taverna Umberto I - Parole dal Sud” un disco di otto brani, impregnato di colori siculi mediterranei.
I brani che hanno cantato ieri sera sono stati intensi, riportandoci a quella sicilianità che ognuno di noi ha dentro.
Un viaggio introspettivo che è partito da Piazza Armerina, dalla storica Taverna dei nonni da cui il gruppo prende il nome, ed è arrivato a far sentire le emozioni, i profumi, i sapori, i rumori tipici di questa terra, del suo senso ma, anche, dei suoi controsensi e delle sue contraddizioni.
Amore per la Sicilia è sicuramente il filo conduttore del gruppo .
Accanto alle splendide immagini che la musica ha suscitato in noi c'è stato lo spazio anche per la protesta, per la frustrazione di tutti quei giovani che vivono con disagio il fenomeno della disoccupazione, quelli che sono costretti ad emigrare verso zone più ricche ma in cuor loro desiderano restare nella terra natia.
Un altro spettacolo, quello di ieri sera, che a Piazza Armerina ci ha regalato una serata di musica e di riflessione, apprezzando ancora una volta i talenti che la nostra Città ha partorito.

Topi e ratti di Via Miraglia

Riceviamo dai cittadini di Miraglia


Una inquietante colonia di nuovi abitanti si aggira da tempo indisturbata in quel di via Miraglia: topi e ratti scorazzano sicuri e impuniti gorno e notte. Nonostante le numerose e reiterate segnalazioni, nonostante le indignate proteste da parte dei cittadini nei confronti dell'amministrazione comunale, a tutt'oggi nulla di concreto è stato attuato per ovviare a una situazione che sta diventando insostenibile saprattutto dal punto di vista igienico sanitario. Le promesse di una solerte deratizzazione ci sono state fatte, ma appunto di promesse trattasi. Sorge un dubbio: che si debba ricorrere a un novello "pifferaio" di Harmelin? Con la preghiera, però, di non condurre via anche i bimbi...

Lillo Cimino assessore alle feste: "Chi afferma che la festa Piazza d'estate è stata fallimentare afferma il falso"

di Guglielmo Bongiovanni. Ogni anno l’organizzazione della festa Piazza d’Estate è oggetto di critiche feroci. Qualunque sia l’amministrazione in carica la sensazione che spesso si avverte è quella che la kermesse estiva è utilizzata nel modo peggiore: spesso come strumento per misurare gli equilibri politici, oppure per porre in essere le tante sospirate e attese vendette politiche o peggio ancora per cercare di trovare capri espiatori. Quest’anno un colpevole sembra già essere in vista: Lillo Cimino (nella foto) assessore alle feste e tradizione. Del resto è il destino che gli dei hanno assegnato a chi si cimenta a gestire l’assessorato che si occupa della festa piazzese più importate dell'anno. L’ho incontrato ieri e disponibile come sempre ha risposto ad alcune domande.
Assessore sembra ormai etichettato come il responsabile della peggiore festa degli ultimi anni si sente di fare un bilancio dell’edizione di Piazza d’Estate 2009?
In politica è normale che ci sia sempre qualcuno insoddisfatto che critica. La critica se costruttiva non ha mai fatto male a nessuno specie se dettata da una onesta intellettuale che anima il comportamento e l'analisi del politico o dell’osservatore critico. Del resto tutto ciò appartiene ai ruoli che rivestiamo e alla parte che siamo destinati a recitare. Quello che trovo penoso e affermare o scrivere che l’estate piazzese è fallimentare ciò è assolutamente falso e prodotto di una cultura politica di basso profilo. Il programma della festa Piazza d’Estate prevede 35 serate consecutive con spettacoli ed eventi che hanno abbracciato tutte le fasce e i gusti dei nostri concittadini. Non si vedeva un’estate piazzese come quella di quest’anno da parecchio tempo. Lo dimostrano i complimenti fatti dagli operatori commerciali e la numerosa partecipazione popolare in ogni manifestazione che è andata in scena.
Rimane la pecca della serata in onore a Michael Jackson
Se una delle 35 serate va male ciò non può far scrivere che l’estate piazzese è fallimentare. Pensi al successo che hanno avuto in termini di presenza il concerto di Marco Carta, di Jenny B, di Pino Daniele e Fiorello. La partecipazione alle rappresentazioni teatrali che abbiamo organizzato all’atrio della biblioteca che hanno visto una platea gremita di spettatori. Basti dire del successo di pubblico ieri sera con lo spettacolo di Antonio Venturino e Giovanni Santangelo. Il successo di Miss Italia organizzata da Radio Mosaici. Il successo avuto con il ritorno del Festival della canzone armerina che ha visto la partecipazione di cantanti da Caltagirone, San Michele di Ganzaria, Mirabella Imbaccari ed Enna. Il successo della festa medievale tenuta in piazza Castello. Il programma di musica jazz voluto dal sindaco Nigrelli che è stato apprezzato anche da riviste settoriali e specialistiche tanto da definirlo uno dei programmi jazzistici più importanti e alti che si siano svolti in Sicilia.
E’ in grado di fornire i dati sulle presenze turistiche a Piazza Armerina?
Su quest’aspetto della vicenda sarà il Sindaco a fornire i dati ufficiali delle presenze turistiche nella nostra città e fare un bilancio complessivo sulla festa Piazza d’Estate 2009. Posso solo dire al riguardo che la nostra città, a differenza di altre, ha registrato in incremento turistico significativo che ci fa ben sperare in un processo economico virtuoso che abbia per scenario il nostro meraviglioso centro storico. Colgo l’occasione per ricordare ai piazzesi che stasera sarà in scena Litterio alle 21,30 presso l’atrio dell’istituto tecnico industriale.

Vasto incendio ieri in contrada Seminara. Venti ettari di terreno vanno in fumo

di Guglielmo Bongiovanni. Venti ettari di terreno vanno in fumo in poco più di tre ore. Grazie all’intervento di due squadre antincendio boschivo (Sab) del distaccamento del Corpo Forestale di Piazza Armerina, con una ventina di uomini e due autobotti, un elicottero del corpo forestale a supporto, una squadra dei vigili del fuoco di Piazza Armerina e alcuni uomini della protezione civile hanno evitato il peggio. L’ondata di caldo in questi giorni non risparmia Piazza Armerina. Ieri in contrada Vallone Seminare 20 ettari di terreni privati, pascoli, olivi e altri terreni incolti sono andati a fuoco e gli uomini delle due Sab sono riusciti a controllare le fiamme e evitare che il fuoco si spostasse nella direzione di alcune case di villeggiatura. Nessun danno a cose o persone ma per tre ore, dalle 14,30 alle 17.30, gli uomini del servizio antincendio sono stati impegnanti per evitare il peggio. Solo qualche albero di frutta incenerito e alcune recinzioni private. Nelle zone più impervie l’intervento dell’elicottero del Corpo Forestale ha riportato la situazione nella piena normalità. Anche la contrada Sambuco, ieri pomeriggio, è stata oggetto di un incendio di minore entità subito domato dalle Sab del corpo forestale. Il caldo dovrebbe continuare ancora per qualche giorno. Solo per il fine settimana è previsto l’arrivo di una perturbazione che dovrebbero far scendere la colonnina di mercurio a temperature più sopportabili e nella media stagionale.

Paternicò muove delle critiche alla commissione che ha gestito la quintana del Palio "Regole applicate arbitrariamente"

di Guglielmo Bongiovanni. Rosario Paternicò, (nella foto) da tre legislature consigliere comunale, parla della 54à edizione del Palio dei Normanni. Lo fa a ragion veduta avendo da decenni indossato la casacca verde del quartiere Casalotto. Non cerca polemiche strumentali, o obiettivi politici neanche capi espiatori, ma come suo carattere gli impone dice liberamente la sua sull’ultima edizione della giostra normanna. La prima frecciata è rivolta all’associazione animalista Lav che ogni anno irrompe sulla scena del Palio chiedendone la sospensione. “Il nostro è un Palio pulito - afferma Paternicò – i cavalli sono di proprietà dei cavalieri e come tale rappresentano un capitale economico e affettivo che custodiamo con amore e disciplina, sono microcippati e alimentati con cibo naturale; in secondo luogo – continua Rosario Paternicò - i fantini non si vendono; in terzo luogo il nostro Palio è una rievocazione storica meravigliosa che va tutelata e migliorata di anno in anno. Se la Lav vuole fare bene il proprio lavoro che vada da altre parti a cominciare da Siena dove ogni anno assistiamo a spettacoli che a definir discutibili e poco”. Esaurito l’argomento Lav, Paternicò inizia la disamina della 54à edizione del Palio dei Normanni rivolgendo la sua attenzione sull’applicazione arbitraria di una serie di regole non scritte insieme alla violazione delle linee guide del Palio fissate nel 2007 ed elaborate allora da una commissione che a detta del Paternicò sarebbe stata qualificata e competente. Si parte con le procedure di selezioni dei cavalieri giostranti dei quattro quartieri storici. “La giuria nominata per le prove di selezione dei cavalieri giostranti con quali criteri è stata nominata? E quali criteri hanno mosso i giurati nelle tre prove di selezione? Come tutti ricordano il Comune ha affisso un bando che aveva scadenza il 13 giugno. A quella data nessuno aveva la documentazione necessaria a partecipare alla selezione a cominciare dal certificato emesso dal medico sportivo per uso agonistico. Poi improvvisamente una commissione, sul cui operato e competenza, ci sarebbe tanto da discutere ha modificato il bando eliminando il limite di età per la partecipazione al Palio e dichiarando, dopo aver consultato un medico che ha risposto via fax, che la manifestazione Palio dei Normanni non è una manifestazione sportiva. L’impegno del medico sportivo prevede una spesa per l’amministrazione comunale? In secondo luogo e mai possibile e lecito modificare le linee guide del 2007 solo dopo la scadenza del bando? Infine qualche sospetto mi viene anche durante la prove di selezione quando durante le prime due giornate non sono state rispettate le regole che regolano la partenza dei cavalieri cosa fatta poi la terza giornata delle selezioni. Perché?” L’attenzione del consigliere Paternicò poi si sposta sulla giostra tenuta al campo sportivo Sant’Ippolito: “Premesso che con gli orari siamo tornati all’epoca Velardita quando il Palio finiva all’una di notte. Premesso che non aver dato il punteggio totalizzato dai singoli quartieri nelle singole prove fa nascere in ognuno di noi dei legittimi sospetti, vorrei sottoporre a tutti coloro che amano il Palio alcune cose che dovrebbero essere riviste e migliorate. In primis non riesco a capire come mai tre su cinque cavalieri del Casalotto sono stati penalizzati per diversi motivi ma che personalmente mi fanno pensare ancora una volta ad una applicazione arbitraria delle regole stabilite anche nelle obiezioni mosse sul vestiario che avevano. Ancora una volta le linee guide del Palio stabilite nel 2007 credo che siano state messe di lato dalla commissione che ha gestito la giostra normanna. Infime mi chiedo perché i quattro quartieri storici non hanno fatto la sfilata a trotto all’interno dello stadio prevista storicamente per ringraziare il quartiere vincitore? Infine i tempi morti del Palio sono troppi. Lo spettacolo dei musici va fatto solo in Piazza Duomo e al Campo Sportivo no mentre il corteo riprende il suo cammino. Lasciatemelo dire il corteo deve marciare tutto in modo uniforme chi vuole vedere la famosa “nacata” vada a Catania in occasione della festa della patrona San’Agata. Infine i musici o vanno fatti esibire tutti o sarebbe meglio evitare di elargire privilegi per qualcuno. Ritengo infine – continua Paternicò - che i coordinatori devono essere due per ogni plotone di cui uno competente e preparato a svolgere il ruolo che è chiamato a compiere.” Percorsi obbligati l'ultima osservazione fatta dal consigliere Rosario Paternicò: "Dove erano i percorsi obbligati per noi cavalieri alla fine del Palio? Per tutti i cavalieri giostranti il Palio finisce nel momento in cui il nostro cavallo è nella sua stalla. Si erano previsti dei percorsi obbligati che ci avrebbero permesso di evitare macchine e moto all'una di notte anche quelli dimenticati." Per chiudere il cavaliere giostrante del quartiere Casalotto ha apprezzato la scelta di ridurre il numero di dame: “Che quest’anno il corteo abbia avuto più plotoni e meno dame mi trova d’accordo e a quanto pare la cosa è stata anche apprezzata dai cittadini che hanno visto sfilare il Palio il 13 e 14 agosto.”

Un bambino di sei anni rischia di morire folgorato in pieno centro cittadino. Salvato dalla scarpe che indossava

di Guglielmo Bongiovanni. Evitata la tragedia ieri sera a Piazza Armerina. Intorno alle ore 22 un bambino, G.V. di sei anni, a passeggio con la famiglia per la via Chiarandà giunto all’altezza della via dei Mille tocca un palo dell’illuminazione e prende la scossa. Le scarpe di gomma che indossava, con ogni probabilità, gli salvano la vita. La corrente attraversa velocemente il corpo del bambino che cadendo a terra rimarrà stordito per alcuni minuti. Soccorso viene portato in un bar e dopo alcuni minuti si riprende. Immediato l’intervento della Polizia Municipale, con il suo vicecomandante Gianni Velardita, che ha evitato tragedie che sarebbero potuto accadere nel corso della serata. Erano le 22 quando la famiglia del bambino scendeva da via Chiarandà per recarsi ad ascoltare il concerto dei Romano Brothers. Insieme a papa e mamma il bambino, giunto all’incrocio di via dei Mille, metteva casualmente la mano sul palo dell’illuminazione elettrica. Il piccolo cade immediatamente a terra per la forte scossa elettrica che ha attraversato il suo corpo. Salvato solo dalle scarpe di gomma che indossava. Stordito viene subito accompagnato in un bar e dopo pochi minuti si riprende. Un dramma evitato dalla fortuna. E mai possibile che possano verificarsi simili episodi? Grazie all’intervento della Polizia Municipale con il suo vicecomandante Gianni Velardità si è evitato il peggio. Saputo dell’accaduto, il vicecomandante Velardita ordina agli agenti di piantonare il palo fino all’arrivo della Luxor, azienda che si occupa della manutenzione della rete elettrica della città. I tecnici dell’azienda hanno isolato il palo in attesa di un ulteriore sopralluogo dei tecnici che possa accertare la causa della dispersione di corrente. Nonostante si fosse totalmente ripreso il bambino è stato trasportato al pronto soccorso del Chiello di Piazza dove l’equipe medica in servizio ha riscontrato solo una piccola ferita al braccio. Dramma evitato solo grazie alla fortuna. Ma la domanda che si pone a chi di competenza è la seguente: Viene svolta l’attività di manutenzione dei pali della rete elettrica della città? In caso di risposta affermativa ogni quanti giorni vengono controllati? E mai possibile che si possano verificare simili dispersioni di corrente che potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini? Se fosse accaduto l’irreparabile chi avrebbe pagato? Giove ieri è stato clemente ma non sempre la fortuna è dietro l’angolo ad evitare l'irreparabile.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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