domenica 28 dicembre 2008

400 mila euro di beneficienza donati dalla diocesi di Michele Pennisi.

Piazza Armerina. Quasi 400 mila euro per opere di beneficienza. E’ questo della diocesi piazzese del vescovo Michele Pennisi, un Natale non solo di parole ma anche di fatti. Denari che andranno a finanziare una serie di iniziative di carattere solidale in tutto il territorio diocesano. I soldi provengono dall’esercizio 2008 dei fondi dell’otto per mille. Ecco il dettaglio dei 382.552,03 Euro assegnati. Centoventimila euro andranno a numerose persone bisognose che risiedono nella diocesi attraverso le parrocchie e la diocesi. Quaranta mila euro saranno suddivisi per i quattro centri di assistenza che quotidianamente lavorano con gli immigrati nei centri di Piazza Armerina, Gela, Enna e Niscemi. Altre 40 mila euro andranno invece ad altre opere caritative diocesane. Ad usufruire dei fondi elargiti da Pennisi sarà anche il fondo antiusura diocesane che riceverà 14.500,00 euro. Verranno anche donati 16,665,42 per opere caritative parrocchiali mentre 35.000,00 andranno alla Fondazione Monsignor Di Vincenzo una realtà all’avanguardia che opera per il recupero dei carcerati. Contributi di solidarietà anche per la Caritas Diocesana che avrà 100 mila euro mentre 20 mila euro andranno a progetti caritativi e di promozione umana. Insomma, un bel segnale per questo Natale in un momento in cui la crisi economica è all’ordine del giorno. Il gesto di monsignor Pennisi è stato anche realizzato da altri prelati come il cardinale di Milano che ha messo fondi per gli indigenti della diocesi milanese. “Il Natale non è una bella favola – ha detto Pennisi durante l’omelia di Natale - che ogni anno viene riproposta in una grande varietà di forme, ma è invece un avvenimento realmente accaduto, che ha cambiato la storia, anche se molti fingono di ignorarlo, e magari tendono ad occultare i simboli che lo richiamano cercando di trasformare la festa di Natale in quella delle luci d’inverno. Per chi prende sul serio il Natale – ha detto ancora Pennisi - per chi crede nel fragile Gesù di Betlemme, cambia profondamente il modo di stare nel mondo e nella storia. L’unico comportamento sensato diventa quello di Gesù, nel senso di orientare le proprie energie e le proprie speranze lungo la sua stessa linea di orizzonte: la solidarietà con tutti, la sconfitta della paura e della morte. Credere nel Natale non può dissociarsi dal credere ad una reale solidarietà tra gli uomini. L'augurio migliore che possiamo farci – ha concluso il Vescovo nella sua omelia- è quello di non sciupare il mistero del Natale e di non scambiare la speranza che nasce dal bambino Gesù con la favola del vecchio babbo natale che lascia il mondo nella tristezza e nella solitudine dopo averlo illuso con qualche balocco”

Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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