giovedì 10 gennaio 2008

Prestifilippo partorisce "politicamente" finalmente il settimo assessore: E' Totuccio Martello

Dopo tre anni di lungo travaglio Maurizio Prestifilippo, ha "partorito", politicamente s'intende, il settimo assessore. E' un altro suo uomo di fiducia, Totuccio Martello (nella foto), a lui vicino sin dalla campagna elettorale. Nel comunicato dell'amministrazione pubblicato sul sito del comune si sottolinea come Martello sia "vicinissimo al consigliere di area Mpa" Giovanni Scollo, che come ricorderete, ha salvato Prestifilippo dalla sfiducia, mettendosi contro il partito che però lo ha buttato fuori. Insomma il "prestigiatore", alla fine ha messo tutti nel sacco, compresi i suoi. Addirittura ha fatto pure passare Martello come un uomo di Scollo. Non avrà la maggioranza in consiglio ma i suoi uomini sono tutti uniti e compatti su di lui e questo rafforza non poco il sindaco. Nessuno dei suoi assessori si è sognato finora di contraddirlo. Sembrano tutti aver fatto voto di "obbedienza", come quello che fanno i preti. Chi non ha "obbedito", come Roberto Rossitto, ha avuto legnate senza pietà, è stato messo fuori dalla "congregazione politica" ed è sparito dalla scena politica. E non contraddirà il sindaco neanche il buon Totuccio, chiamato a dirigere in nostro tanto odiato traffico cittadino e la pulizia municipale. Intanto pare che l'Mpa voglia fare un altro favore al sindaco ripresentando un'altra mozione di sfiducia, ma ormai nessuno ci crede. Sarebbe però una telenovela degna di questo nome. Tornando a Martello ecco la nota ufficiale dell'amministrazione: «Totuccio Martello è un uomo di notevole esperienza nel campo della motorizzazione e dei trasporti - ha osservato il Sindaco - è animato da grande volontà di affrontare la cronica difficoltà del traffico nella nostra città. Sono sicuro che, insieme agli altri componenti della Giunta, darà un importante contributo per l'attuazione del Programma e per l'ammodernamento dei sistemi di mobilità urbana a Piazza Armerina». Tra le deleghe di martello ci sono la Mobilità urbana, Trasporti, Viabilità e Traffico, Polizia Municipale. Martello ha giurato stamattina ed ha voluto con se il suo amico, il Presidente della Commissione Cultura dell'Assemblea Regionale Siciliana, on. Pippo Gianni, venuto al giuramento, con una nuova e fiammante auto blu giudata da un autista, per rendere omaggio al nuovo assessore della comunità piazzese, alla faccia dei costi della politica.
Agostino Sella

Assemblea del PD. Molte polemiche e nessuna decisione.

Piazza Armerina. Assemblea del PD in vista delle primarie del 27 gennaio per l’elezione del segretario tra le polemiche. Una cinquantina di attivisti hanno discusso fino a tarda sera delle modalità dell’elezione del nuovo segretario. Presenti il coordinatore provinciale Giuseppe Arena, Ethel Consiglio responsabile regionali del partito per gli Enti Locali Ethel Consiglio, i deputati Tumino, Termine e Crisafulli. La scopo della riunione era quello di spiegare le modalità previste dal regolamento per l’elezione degli organi direttivi del partito che prevedono l’elezione di un coordinamento che al suo interno eleggerà il segretario. Il coordinamento dovrebbe essere eletto nelle primarie del 27 gennaio ed ad avere diritto al voto saranno i 914 elettori che si sono recati alle urne lo scorso 14 ottobre per l’elezione del segretario nazionale. Insomma, niente elezione diretta del capo del partito, come invece sembrava all’inizio ma solo l’elezione di un coordinamento che poi dovrebbe addirittura a scrutinio segreto eleggere il leader. Molte schermaglie in assemblea con interventi a volti anche nervosi e tanto lavoro di corridoio per trovare alcune proposte comuni tra le diverse anime del partito veltroniano. A Piazza, infatti, il partito pur essendo vivo come dimostrano le presenza di ieri, è lacerato dalla lotta tra le varie componenti. La più numerosa è quella che fa capo a Veltroni composta dagli ex diessini di Stazzanti e Andamo e dall’ex sindaco della Margherita Ivan Velardita. Meno numerosa, almeno secondo il dato delle primarie, quella legata all’onorevole Tumino, che ha tra le sue fila la consigliera Lina Grillo ed il consigliere provinciale Massimiliano La Malfa. Poi ci sono altre componenti autonome come quella legata all’ex segretario dei DS Angelo Bonaventura. Durante l’assemblea, nonostante i molti interventi non si è deciso su come proseguire il percorso che porta al 27 gennaio. L’unica cosa certa è che sabato la componente Veltroni, a cui appartiene anche l’ex segretario diessina Ranieri Ferrara, si deve riunire per definire gli uomini da proporre e le proprie strategie. A breve, la stessa cosa dovrebbe fare anche la componente guidata da Carmelo Tumino. Infine si dovrebbero, prima del 27, fare alcune assemblee per decidere il numero e le modalità delle liste. Comunque in molti si auspicano una scelta condivisa anche se ad oggi, soprattutto a causa delle lacerazione per la mozione di sfiducia a Prestifilippo, l’incomunicabilità è alta. “Speriamo che si facciano queste benedette assemblee – dice in tono polemico Angelo Bonaventura – ci sono stati tre mesi e tutti sono stati immobili. Prima di dire qualcosa aspetto con ansia le assemblee”. “E’ necessario convocare subito assemblee pubbliche – dice Salvatore Roccaverde – per evitare che le scelte importanti vengano affidate ai “ soliti noti “, magari davanti ad un bar”. Quasi tutti comunque hanno le bocche cucite. Qualcuno però si aspetta che il nuovo segretario sia una donna. “Non vedo perché non potrebbe essere una donna il nuovo segretario – dice qualcuno nei corridori – sarebbe un vero segnale di rinnovamento della politica”.
Agostino Sella

Il comune anticipa un mese ai lavoratori dei contieri di servizio

Piazza Armerina. “Abbiamo deliberato una spesa di 45 mila euro per coprire le mensilità dei 69 lavoratori piazzesi del cantiere di servizio”. Lo annuncia l’assessore alla solidarietà sociale del comune piazzese Carmelo Gagliano. “In attesa che il governo regionale approvi la finanziaria abbiamo messo noi le somme nella speranza di averle rimborsate – dice Gagliano – ma non potevamo lasciare senza stipendio le famiglie”. Alla decisione della giunta ha dato anche l’assenso la conferenza dei capigruppo convocata d’urgenza dal presidente del consiglio Filippo Miroddi. Adesso i lavoratori sono a posto per un mese, ma persiste ancora un punto interrogativo sul loro futuro. Infatti, difficilmente il comune potra, farsi carico di coprire la spesa di 45 mila euro al mese per coprire le altre mensilità. “I lavoratori – dice ancora Carmelo Gagliano – rappresentano figure importanti per la città. Lavorano nel settore del verde pubblico, nel trasporto dei disabili ed in altre attività della città. Faremo di tutto per andare incontro alle loro esigenze, ma speriamo che la regione al più presto approvi la finanziaria per evitare problemi alle famiglie”
Agostino Sella

Niente stipendi per i lavoratori dei cantieri di servizio.

Piazza Armerina. Guai in vista per i 1456 lavoratori dei cantieri di servizio della provincia Ennese. Un decreto di ieri dell’assessore regionale al lavoro ed alla previdenza sociale Formica ha di fatto tagliato le gambe ai lavoratori che si vedono senza la sicurezza delle somme che dovrebbero coprire il loro stipendio. I lavoratori sono da un paio di settimane in stato di agitazione. Nei giorni scorsi hanno incontrato prima il prefetto di Enna e poi il vescovo piazzese Michele Pennisi. Entrambi si sono ripromessi di fare quanto nelle loro facoltà per risolvere la questione. A Piazza i lavoratori impegnati con i cantieri di servizio sono circa una quarantina. “Lotteremo ad oltranza – dice Michele Billeci, uno dei lavoratori – fino a quando non avremo assicurato la continuità dei progetti per sostenere e portare avanti le nostra famiglie. Siamo stati ad Enna, abbiamo incontrato il Vescovo, ma se non ci assicurano lo stipendio ed il lavoro per almeno un anno andremo anche a Palermo”. L’arrivo del decreto per i lavoratori è stata una doccia fredda. La regione, attualmente, non è in grado di assicurare la sostenibilità per loro, anche a causa delle vicende che riguardano da vicino il presidente Cuffaro, legato alla sentenza che lo riguarda da vicino per concorso in associazione mafiosa. Se infatti i giudici dovessero confermare la sentenza, Cuffaro potrebbe dimettersi paralizzando l’attività legislativa dell’assemblea regionale ed i lavoratori dovrebbero aspettare almeno altri 5 mesi prima che l’assemblea torni a legiferare. Il problema riguarda tantissime famiglie della provincia ennese. A Barrafranca i lavoratori interessati sono 268, 354 a Leonforte, 203 ad Enna e 151 ad Agira. Adesso, secondo la circolare emanata dalla regione dovrebbero essere i comuni, a pensare agli stipendi dei lavoratori. Dice infatti la circolare: “I comuni, sulla base delle rispettive situazioni locali, potranno valutare l’opportunità o meno di pubblicare un apposito bando, per invitare i soggetti destinatari a produrre istanza di ammissione”. Insomma, secondo la circolare, i comuni se hanno somme disponibile, possono continuare i progetti con i loro fondi, in attesa che la regione provveda a rimborsare i soldi. “Non possono fare finta di niente – continua Michele Billeci – la crisi avanza e noi siamo i più colpiti. Siamo precari da 10 anni ed adesso con un colpo di spugna vogliono cancellarci, ma noi non glielo permetteremo. Vogliamo risolvere questo problema non per uno due mesi ma vogliamo una stabilizzazione sicura. Contiamo nel buon senso dei nostri amministratori”.
Agostino Sella

PD: lavori in corso per l’elezione del segretario cittadino

di Salvatore Roccaverde
Ho partecipato ieri sera alla riunione del Partito Democratico, indetta dal coordinamento provinciale per illustrare il regolamento per lo svolgimento delle Assemblee di Circolo, per l’ elezione dei segretari e dei coordinamenti cittadini e dei delegati alle Assemblee provinciali, previste per il 27 gennaio p.v. Una riunione molto attesa, ricca di partecipanti, presieduta dal coordinatore provinciale avv. Arena, con la presenza dei leader massimi del nascente partito. E’ stata una riunione molto vivace, ricca di spunti di riflessione, a tratti anche nervosa. Ma sostanzialmente corretta, anche se il lungo periodo di “vacatio” organizzativa e di direzione politica antecedente e successiva alla primarie del 14 ottobre, ha determinato uno stato di disagio, e in alcuni momenti anche di tensione, in molti partecipanti che sicuramente avevano tante cose da dire sullo stato attuale di costruzione del partito e sulle sue prospettive politiche nella nostra Città. E vorrei fermarmi qui, perché la riunione si è conclusa senza alcun calendario di nuovi incontri, prima del 27 gennaio, con delusione di tutti i partecipanti che aspettavano e si aspettano ancora nuove riunioni politiche prima di arrivare a scegliere in maniera democratica e trasparente i nuovi dirigenti del PD di Piazza Armerina. Fatta questa doverosa premessa, vi propongo a caldo qualche mia riflessione, in parte riprendendo argomenti emersi nel corso del dibattito.
· Le regole. Quelle contenute nel regolamento, emanato dal PD regionale, sono in gran parte condivisibili, ma alcune sono a mio avviso assolutamente in controtendenza rispetto al principio delle primarie . Mi riferisco in particolare all’elezione dei segretari cittadini che dovrebbe scaturire direttamente dall’assemblea e non dal coordinamento, e che va quindi fatalmente a riproporre logiche spartitorie e di potere ben lontane dallo spirito con cui si è votato il 14 ottobre. Il segretario cittadino dovrà avere una forte autorevolezza politica e morale che solo una elezione ampia di primo grado può assicurare, attraverso la presentazione di una o più candidature autorevoli proposte dalle varie anime del partito. Si potrebbe obiettare che il nuovo regolamento prevede una procedura diversa, ma ieri sera è stato pure detto che alcune regole saranno modificate ( come quella sulla presentazione delle liste che dovranno essere presentate tre giorni prima e non mezz’ ora dopo l’inizio dell’ Assemblea). Perché quindi non modificare anche le regole relative all’ elezione del segretario cittadino?
Mi auguro quindi che il coordinamento provinciale valuti attentamente la questione, oltre a stabilire, come previsto da regolamento, il numero esatto dei componenti del Coordinamento Cittadino. Francamente, 94 componenti
( un decimo degli elettori del 14 ottobre), mi sembrano un po’ troppi per la nostra Città. Ne basterebbero al massimo una cinquantina, se non si vogliono paralizzare e svilire per il futuro i nuovi organismi.
· Come arrivare al 27 gennaio. E’ assolutamente indispensabile che qualcuno legittimato a farlo fissi un calendario di incontri per arrivare preparati e in maniera democratica all’elezione del 27 gennaio. Il dibattito appena cominciato ieri sera deve necessariamente continuare per approfondire strategie politiche e programmi politici a breve e media scadenza. Con un confronto serrato sui problemi concreti della nostra Città e della nostra Provincia, con la partecipazione più ampia possibile degli elettori del 14 ottobre, e la presenza dei possibili candidati alla segreteria che dovranno manifestare in maniera chiara la loro disponibilità ed esporre in maniera anche più convincente i loro progetti.
L’ organizzazione e la gestione di tali incontri potrebbero essere legittimamente assunte dal Comitato Promotore Cittadino istituito per le primarie di ottobre, o dagli eletti alla Costituente regionale e nazionale o dal deputato locale o dagli ex segretari DS e Margherita. Chiunque di loro o tutti insieme.Purchè ci si riunisca in maniera pubblica, aperta a tutti gli elettori del 14 ottobre. E subito. In tal modo, come è stato opportunamente sostenuto ieri sera da tanti, il problema se presentare una sola lista o più liste, si risolverebbe più facilmente e in maniera unitaria. Evitando, come purtroppo è avvenuto in questi mesi di “ vacatio”, che le scelte importanti per la nostra Città vengano affidate ai “ soliti noti “, magari davanti ad un bar, o al caso.
Questa non è democrazia.
Salvatore Roccaverde

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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