venerdì 16 ottobre 2009

Intoppo nel prg

Piazza Armerina. Intoppo per il piano regolatore generale della città dei mosaici. Quando tutto, ormai, sembrava andare liscio l’assessorato regionale al territorio e ambiente ha chiesto chiarimenti su alcuni aspetti del complicato iter di adozione dello strumento urbanistico. La regione, in particolare, ha chiesto lumi circa le fasi adozione in cui secondo l’esposto di un cittadino, ben 4 consiglieri comunali avrebbero votato senza averne diritto in quanto incompatibili. Infatti, la normativa prevede che i consiglieri comunali che in qualche maniera abbiano terreni di proprietà o riconducibili a loro parenti non possano adottare lo strumento urbanistico. Il piano regolatore della città dei mosaici è stato adottato con una delibera il 19 gennaio del 2006 sotto la presidenza di Basilio Fioriglio. A votare quella delibera furono i consiglieri Calogero Cimino, Giuseppe Falcone, Ranieri Ferrara, Basilio Fioriglio, Lina Grillo, Renato Incardona, Filippo Miroddi, Teodoro Ribilotta, Giuseppe Venezia. I nove allora si dichiararono tutti compatibili ed approvarono il piano. In quella fase, alcuni atti propedeutici non furono approvati da tutti e nove ma da un numero minore di consiglieri comunali. La regione ha chiesto dei chiarimenti perché un cittadino piazzese ha fatto ricorso chiedendo di annullare la delibera di adozione in quanto, sempre secondo questo cittadino, ben 4 consiglieri comunali dei 9 che hanno adottato la delibera del 19 gennaio sono incompatibili perché o loro stessi o dei loro parenti hanno terreni che subirebbero un aumento di valore con l’approvazione del piano. Il sindaco della città dei mosaici, Fausto Carmelo Nigrelli, butta però acqua sul fuoco. “Si tratta di una richiesta di chiarimenti legata da un esposto all’assessorato al territorio. Il cittadino ha chiesto di annullare il piano. I nostri uffici hanno già risposto all’assessorato regionale. Da parte nostra non c’è nessuna preoccupazione. Sul piano non ci sarà nessuna ricaduta. Ammesso e non concesso – continua Carmelo Nigrelli - che ci sia un problema del genere non si può mettere in discussione tutto il piano regolatore generale. Una norma stabilisce che l’eventuale dimostrata, quindi con una sentenza passata in giudicato, incompatibilità di un consigliere comunale implica l’annullamento della previsione di piano solamente sull’area del consigliere comunale eventualmente incompatibile. A noi comunque – dice ancora il sindaco - non risulta che ci sia nessun caso di questo tipo. E’ un tentativo mal destro di cercare di bloccare il PRG, non rendendosi conto che la sua approvazione è un momento fondamentale per la programmazione della città. Presentarsi ai bandi con un piano approvato è un motivo di premialità. Peraltro – conclude il sindaco Nigrelli – il CRU ha già esaminato il piano e lo ha valutato in maniera eccellente. La regione ha un ruolo amministrativo. Credo non dovrebbero esserci ritardi e sorprese ma ovviamente dobbiamo aspettare che cosa ne pensa la regione”.
Agostino Sella

Patrizio Roccaforte dice 10 NO al nuovo parcheggio di Piazza Falcone e Borsellino (Ex Piazza Europa).

10 NO AL PARCHEGGIO COPERTO IN PIAZZA FALCONE E BORSELLINO.

1) NO perché non abbiamo bisogno di un parcheggio. Lo abbiamo già: è la stessa Piazza. Ci sono da 200 a 240 posti. Se organizziamo anche gli spazi a valle ne potremo avere qualche altro ancora. Sposteremmo, così, la gente più vicino ad una parte del nostro centro storico: la Castellina, rivitalizzandola. Si dirotterebbe anche parte del traffico verso la zona ovest del paese decongestionando il centro.
2) NO perché è falsa e demagogica l’idea che il parcheggio potrà incrementare posti di lavoro. La nostra comunità possiede già da anni, da secoli, un patrimonio storico ed artistico che, semplicemente, se utilizzato potrebbe incrementare la nostra economia e quindi incrementare i posti di lavoro. Perché non cominciamo da lì?
3) NO perché la “logica” che “… non si può perdere il finanziamento” è strumentale. Questa logica è stata quella che negli anni 80/90 ha portato all’inutile spreco di territorio mediante la edificazione di palestre, palazzetti dello sport, macelli, asili chiusi oppure ospedali e presidii sanitari sovradimensionati ed ora ingestibili, tanto da volerli chiudere.
4) NO perché anche l’idea che i lavori di costruzione possano portare “lavoro” è falsa. Basta prendere atto di due cose: che non è certo che l’impresa che si aggiudicherebbe i lavori possa essere locale, anzi è molto difficile; e che, in genere, le imprese preferiscono utilizzare la propria manovalanza fidata, portandosela dai paesi di provenienza. Lavorerebbe solo qualche raccomandato estremo ad uso e consumo di qualcuno.
5) NO perché non si può neanche sostenere la tesi che “ … siccome la sinistra ha da sempre sponsorizzato il parcheggio, adesso, che amministra, non si può tirare indietro”. Semplicemente perché non è una tesi razionale. I presupposti che 10 anni fa hanno indotto una scelta possono, oggi, non essere più veri ed attuali. Per esempio, e solo per banale esempio: i turisti che hanno visitato la Villa Romana nel 2000 sono stati circa 423.000, nel 2008 circa 311.000. Oppure che questo progetto ha avuto la luce quando non si prevedevano le strisce blu. Ecché, non si può riconsiderare una propria posizione alla luce di nuove e diverse considerazioni?
6) NO perché nessuno ha detto chi gestirà o come sarà gestito un immobile di quel genere. Sarà da solo capace di ripagarsi le spese di gestione? Quanto costerà gestirlo? E se le spese saranno elevate lo terremo chiuso come chiuso è il resto del nostro patrimonio? Le chiese, i palazzetti dello sport, gli asili,…? O lo dovremo demolire come abbiamo demolito la fontana di piazza Senatore Marescalchi? Con rammarico, racconto di aver visto dei turisti in difficoltà di fronte ai bagni di Santa Rosalia chiusi. Eppure è una struttura di 10 metri quadrati. Un servizio necessario quanto, se non più necessario, dei parcheggi.
7) NO, quindi, perché prima di mettere altra “carne sul fuoco” dobbiamo imparare a gestire ed usare con profitto quello che già abbiamo. I fatti dimostrano che non sappiamo o non siamo nelle condizioni di sostenere il patrimonio che già abbiamo. Dobbiamo pensare, costruire e riorganizzare un patrimonio che sia sostenibile.
8) NO perché non si può “sistemare” la piazza Falcone e Borsellino senza tener conto del contesto: Cinema Ariston e capannoni ex Industriale.
9) NO perché anche l’idea che la mega struttura edilizia serva da volano al centro storico è demagogica. Perché? I turisti non vengono perché non ci sono posti auto o perché non c’è niente da vedere? È tutto chiuso! Oppure: non si fa la ZTL perché mancano i posti auto o perché qualche categoria non è d’accordo?
10) NO, infine, perché la piazza, così com’è oggi, è della massima versatilità. Rappresenta un cuscinetto, un polmone, riesce ad assorbire le dinamiche cittadine naturalmente, senza sforzi, senza ulteriori adattamenti. Oggi, così com’è, è di tutti. E domani? Potremmo, anzi dovremmo, solo cercare di farla più bella.

patrizio roccaforte

Il sindaco sulla richiesta di chiarimenti al PRG

Cosa sta succedendo attorno al Piano Regolatore Generale?

Tutti aspettano la notizia del giorno. Le domande sono le stesse: Cosa sta succedendo dietro il piano regolatore generale? La Procura sta indagando? L’altro ieri è pervenuta al Comune una nota assessoriale da Palermo con la quale si comunicava che si sono registrate delle anomalie nella delibera di approvazione del piano urbanistico della città e pare che alcuni consiglieri, che avrebbero votato quella delibera nel 2006, siano in una posizione di presunta incompatibilità. Quali conseguenze potrebbero prodursi sul piano politico, amministrativo e giudiziario? In che modo ora l’amministrazione dovrà rispondere all’assessorato territorio e ambiente? Si corre il rischio che venga annullato l’intero piano regolatore generale? Quanti soldi sono stati spesi dall’approvazione del piano a oggi? Difficile dare risposte concrete a queste domande che troveranno una soluzione nei prossimi giorni. La situazione è alquanto delicata e il rischio di fare killeraggio mediatico è a un passo. Non è questa la nostra intenzione ma quella di capire cosa ci sia stato eventualmente di anomalo in una vicenda che potrebbe coinvolgere e stravolgere l’intero arco politico piazzese. Se la Procura stia indagando credo che sia ovvio e nelle cose. Non conosciamo i diversi filoni di indagine che sono in corso ma da indiscrezioni pare che siano diversi e abbracciano molteplici aspetti. Bisogno solo lasciar lavorare gli apparati investigativi nell’assoluta tranquillità confidando nella giustizia e se qualcosa di illegale sarà accertato salterà fuori. Solo allora potremmo lasciarci guidare da conclusioni sul piano etico e politico che ora sembrano non mature. Difficile capire le reazioni del mondo politico piazzese. La sensazione e che dietro questa vicenda si gioca una posta alta che potrebbe avere sviluppi inaspettati.

Acume investigativo e contributo all'arresto di noti pregiudicati del luogo. Premiato il vicecomandante della polizia municipale Gianni Velardita

Premiato dall’associazione Nazionale dei Vigili Urbani il vicecomandante della Polizia Municipale di Piazza Armerina Gianni Velardita. Il suo alto acume investigativo, l’elevata professionalità e l’intesa opera di controllo del territorio in collaborazione con le altre forze di Polizia Statali sono le motivazioni che hanno portato una delle associazioni più rappresentative della Polizia Municipale ha conferire un premio al vicecomandante piazzese Gianni Velardita. Un riconoscimento che non può che riempirci d’orgoglio e che è simbolo della preparazione dei nostri vigili urbani. “Riconoscimento nazionale per attività meritorie” si legge nell’attestato accompagnato dal riconoscimento dell’impegno del vicecomandante Gianni Velardita nel territorio piazzese e del suo contributo per combattere la microcriminalità e contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti e il contributo fornito alle forze di Polizia per gli arresti di noti pregiudicati del luogo. La premiazione è avvenuta lo scorso 7 ottobre a Città del Mare Terrasini in provincia di Palermo. A premiare il nostro vicecomandante Velardita il Colonnello della P.M. Castrense Gangi di Monreale. L’evento assume una particolare rilevanza della preparazione del vice di Piero Viola poiché a essere premiati sono stati solo 25 agenti di P.M. che hanno visto riconosciuti il duro lavoro e i molteplici compiti cui è chiamato l’agente di P.M. “E’ una grande soddisfazione” si è limitato a dichiarare Gianni Velardita che pone in evidenza il lavoro di gruppo di un comando che nonostante le difficoltà oggettive che vive ha svolto negli ultimi mesi delle operazioni importanti “Il premio va anche a tutti i nostri agenti impegnati quotidianamente nel duro lavoro. E un premio a tutto un comando che cerca di lavorare per il bene della città ogni giorno cercando di essere vicino alle esigenze della collettività. Personalmente mi sento onorato di portare questa divisa al servizio della città e della legge e lo scorso 7 ottobre ancora una volta è stato riconosciuto il nostro duro lavoro che non si limita alle sole contravvenzioni per violazione del codice della strada.”
Foto in alto: Gianni Velardita vicecomandante della Polizia Municipale di Piazza Armerina.

Nasce il comitato spontaneo PER PIAZZA

Riceviamo e pubblichiamo:
Si è costituito il comitato spontaneo di cittadini denominato PER PIAZZA. Il comitato, apolitico, si pone come principale obiettivo la sensibilizzazione delle pubbliche amministrazioni per la presa di coscienza e l’eventuale risoluzione di problemi legati alle politiche giovanili ed allo sport.
La prima “battaglia” riguarda il recupero e la messa in funzione della piscina coperta, di proprietà provinciale, posta all’interno dell’area che ospita l’Istituto Tecnico Industriale “E. Majorana” di Piazza Armerina. Da anni a Piazza Armerina si auspica l’apertura di una struttura natatoria al coperto di proprietà pubblica, visto che l’utenza locale, comprese le scuole, è costretta a spostarsi su Enna, Caltagirone o Caltanissetta.
Il progetto di recupero dell’impianto preesistente è stato possibile grazie alla costituzione in rete di alcuni Istituti scolastici locali che hanno aderito all’accordo di programma per la realizzazione e la gestione di un centro risorse PON Azione 4 – Misura 4.1.
I 280.000,00 € spesi sono serviti a ristrutturare completamente la vasca semiolimpionica e rimpicciolirla per adeguarla alle norme attuali, sostituire e mettere a norma l’impianto di depurazione e riscaldamento delle acque, acquistare e mettere in posa la struttura tensiostatica che ricopre l’impianto natatorio. Purtroppo in corso d’opera le spese sono aumentate sensibilmente per cui, per completare il progetto, servono ancora circa 100.000,00 € per piastrellare tutta la superficie coperta (vasca esclusa), realizzare spogliatoi e servizi (igienici, uffici,magazzini) ed acquistare l’impianto di aerazione.
Nonostante gli sforzi del Dirigente Scolastico dell’ITI dott.ssa Lucia Giunta, ad oggi l’Amministrazione Provinciale non ha i fondi per completare e rendere fruibile dalla cittadinanza armerina e da quelle limitrofe la piscina, e nonostante la possibilità esistente di completare l’opera con fondi privati, chi di competenza preferisce non affrontare il problema regalando alla città l’ennesima opera incompiuta.
Esiste tra l’altro una delibera di Giunta Provinciale, datata 13 novembre 2003, per la realizzazione e la gestione dell’impianto in questione con tanto di impegni economici analitici, accordo sottoscritto dall’allora presidente prov.le dott. Cataldo Salerno, dall’allora sindaco di Piazza Armerina dott. Maurizio Prestifilippo e dai dirigenti scolastici dei quattro istituti di istruzione superiore che hanno aderito al centro servizi.
Non si può permettere che un impianto di tale importanza rimanga inutilizzato, anche perché si corre il reale rischio di deperimento delle strutture e dei macchinari, senza considerare che qualcuno ha già pensato bene di apportare dei danni, operando dei tagli alla struttura tensostatica.
Per cui chiediamo a tutti i cittadini che volessero aderire al comitato di partecipare per rendere più forte la nostra voce.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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