venerdì 14 settembre 2007

Le indennità dei consiglieri comunali, degli assessori e del sindaco.

Piazza Armerina. “Spendiamo per le spese delle politica 385 mila euro all’anno al lordo delle ritenute fiscali, euro più euro meno”. Lo dice il presidente del consiglio comunale Filippo Miroddi, che per un atto di trasparenza verso i cittadini ha reso pubbliche le indennità percepite dai politici piazzesi. “Ci sono troppe speculazioni in giro. Qualcuno mette ad arte voci infondate – dice Miroddi – credo che sia giusto e opportuno comunicare tutte le indennità, anche perché non c’è niente di male e i cittadini devono essere informati di tutto”. Quindi si spendono oltre settecentocinquanta milioni l’anno delle vecchie lire per pagare le indennità a coloro che si prendono cura della “cosa pubblica”. Infatti, i politici locali, al pari di quelli regionali e nazionali percepiscono una indennità per il tempo che mettono a disposizione per governare la città. Le cifre non sono certo quelle dei parlamentari ma rispetto a qualche anno addietro, quando ai consiglieri comunali veniva riconosciuto il gettone di presenza, sono abbastanza significative. Ecco nel dettaglio tutte le indennità al lordo delle trattenute fiscali. Partiamo da primo cittadino. Il sindaco nel 2006 ha percepito al lordo 40.996 euro, in media circa 3.400 al mese. Gli assessori, secondo lo schema del presidente del consiglio hanno percepito 18.448 euro lordi per tutto l’anno, pari a oltre 1500 euro al mese. Facendo due conti la giunta comunale, sindaco e i sei assessori costano ai cittadini circa 150 mila euro l’anno, ritenute fiscali comprese. Andiamo al consiglio comunale. I consiglieri percepiscono una indennità lorda di 759,19 euro al mese circa un milione e mezzo delle vecchie lire. Il presidente del consiglio ha una indennità di circa 850 euro lordi al mese mentre qualcosa in meno il vice presidente. Insomma alla fine tutte le indennità del consiglio comunale ammontano per un anno a circa 185.000 comprese le ritenute fiscali. Sui costi della politica il dibattito in questi giorni è infuocato, soprattutto dopo l’iniziativa di Beppe Grillo del “vaffanculo day”. In una legislatura, che dura cinque anni, le casse comunali devono sborsare per le indennità circa milione e settecento mila euro, una cifra da molti ritenuta spropositata. E’ comunque un problema a tutti i livelli. I politici italiani, dai parlamentari ai consiglieri comunali, sono quelli tra i più pagati al mondo. Tutti i politici dicono che i costi sono alti, ma poi, da Roma a Palermo le azioni politiche sono poche. Qualche settimana Tuffato aveva proposto una legge per ridurre le indennità ai politici siciliani. E’successo un pandemonio e tutto è stato rimandato. Ma non si sa a quando.
Agostino Sella

Lo Verme rimprovera in sindaco

Piazza Armerina. “Non vedo cosa centra la mozione di sfiducia al sindaco con le prossime elezioni provinciali. Il sindaco Prestifilippo pensi a governare la città che alla politica ci pensano le segreterie dei partiti”. Vittorio Lo Verme, consigliere comunale del Mpa, e uomo molto vicino a Raffaele Lombardo mette i puntini sulle “i” in riferimento alle dichiarazioni di Maurizio Prestifilippo che qualche giorno fa aveva dichiarato: “se non c’è accordo tra le forze di centro destra in special modo con il Mpa non si può lottare per avere un nostro rappresentante a concorrere per la presidenza della Provincia regionale di Enna”. A Lo Verme la dichiarazione di Prestifilippo non è piaciuta “Non vedo cosa centri l’elezione provinciale con la mozione di sfiducia. Su questa questione noi siamo stati chiari con il sindaco. Se vuole il nostro appoggio Prestifilippo deve fare in tempi stretti due cose: riequilibrare la giunta perché così non va bene e definire un programma insieme ai partiti di centro destra di fine legislatura. Se questo non ci sarà il partito deciderà cosa fare. Ma sono convinto che Maurizio Prestifilippo per dare continuità alla sua azione ascolterà le nostre richieste. Ricordo a me e a lui che il Mpa oggi conta già 6 consiglieri comunali e domani è possibile che ne conti anche sette”. Lo Verme vuole evidenziare la compattezza del MPA “Anche se qualcuno cerca di marciarci sopra devo dire che il nostro movimento è unito e comunque prenderà una posizione unitaria. Siamo tutti sulle posizioni di Colianni e quindi di Raffaele Lombardo. Se qualcuno pensa di utilizzare la mozione di sfiducia per dividerci si sbaglia di grosso. Siamo un partito ha due obiettivi fondamentali: lavorare per la nostra città e per la provincia. Tutti noi stiamo già cercando di individuare le persone giuste per far si che l’Mpa piazzese possa avere un consigliere provinciale degno di questo nome”.
Agostino Sella

Paternicò sulla mozione: sono inquadrato nella politica provinciale

Piazza Armerina. “Il centro sinistra sulla questione della mozione di sfiducia al sindaco Prestifilippo ha fatto finta che non esistessi e non ho capito il perchè”. Rosario Paternicò, classe 1967, e consigliere comunale dell’Udeur piazzese è piuttosto adirato dell’atteggiamento della coalizione piazzese. “Non so per quale motivo – continua Paternicò – mi hanno escluso da qualsiasi trattativa. Forse perché sanno che non sono uno a cui piacciono le cose già belle e pronte ed i vari Ferrara e La Malfa hanno paura di confrontarsi con me e la segreteria del mio partito”. In effetti la questione è piuttosto singolare. Infatti ad oggi, Rosario Paternicò, è l’unico consigliere comunale del centro sinistra che non ha firmato la mozione di sfiducia al Sindaco Maurizio Prestifilippo che conta già otto firme ed prima o poi dovrebbe approdare in consiglio. “La mia firma su quel documento ancora non c’è – dice Paternicò – perché prima devo capire alcune cose. Prima di tutto non vorrei che la mia città venisse commissariata per un tempo molto lungo. Se mozione ci deve essere si deve fare in modo di assicurare subito un alternativa seria a Piazza Armerina. Mi pare però – continua Paternicò - che è anche vice presidente del consiglio comunale che il centro sinistra non abbia un progetto ancora chiaro per un eventuale successione a Prestifilippo. Che cosa farà il centro sinistra dopo la mozione? Qual è il progetto politico della coalizione? Chi saranno gli uomini del centro sinistra che guideranno il rilancio piazzese?”. Dalle affermazione di Paternicò emerge un certo mal di pancia sui suoi rapporti con il centro sinistra piazzese. “Io sono del centro sinistra, ma fino ad oggi non ho potuto fare altro che prendere posizioni autonome rispetto al centro sinistra di piazzese. Spero che prima o poi possa ricredermi per ricominciare insieme un percorso comune. Faccio parte però - continua Paternicò - del centro sinistra provinciale. Pertanto ogni mia azione politica va inquadrata in questa ottica. Vorrei che dei progetti politici si discutesse nelle sedi opportune ed alla presenza di tutte le forse politiche. Forse, anche questa volta, DS e Margherita, hanno fatto azioni volte a superare le altre forze della coalizione che seppur più piccole rappresentano una importante fascia dell’elettorato. Mi auguro – conclude Paternicò - che questo atteggiamento prima o poi cambi per il bene di tutti e soprattutto della città”.
Agostino Sella

Giuseppe Mattia come Beppe Grillo.

Piazza Armerina. “Oggi la politica deve fare i conti con la protesta civile dei cittadini e la loro volontà di opporsi al potere vessatorio di chi utilizza le cariche politiche per imporre decisioni che danneggiano sistematicamente gli utenti”. Giuseppe Mattia, vice presidente del consiglio provinciale commenta così il parere del CGA di Palermo che ha accolto il ricorso di Assoutenti, sospendendo con un’ordinanza le tariffe di igiene ambientale 2006 e 2007. “Quando dicevamo - continua Mattia - che il sistema dell’ATO rifiuti era basato su norme illegittime avevamo visto giusto. La vittoria del ricorso è stata la vittoria dei cittadini che stanno imparando a difendersi dal sistema che non li garantisce nei propri diritti”. Insomma, il forzista Mattia, prova a calarsi nel ruolo di Beppe Grillo. “Per i vertici della politica – continua Mattia - piuttosto che organizzare coalizioni, partiti e campagne elettorali è arrivato il momento di fermarsi ed iniziare un percorso a servizio della gente. L’ATO rifiuti ha creato un disavanzo pari a circa 60 milioni di euro”. Poi Mattia lancia una frecciata ai sindaci ed in particolare a quello della sua città Prestifilippo che peraltro è del suo stesso partito. “Adesso i sindaci dovranno rivedere le loro posizioni e trovare soluzioni diverse da quelle che hanno scelleratamente perseguito nonostante gli ammonimenti di Assoutenti. A tal proposito, non posso non fare riferimento al sindaco della mia città Prestifilippo, il quale si è reso protagonista di una serie votazioni in sede di assemblea dei soci dell’ATO che hanno danneggiato i cittadini. Tra l’altro le sue posizioni non sono giustificate neanche da logiche di appartenenza politica! Prestifilippo – conclude Mattia - è stato determinante nell’approvazione delle tariffe 2006-2007 che hanno fatto lievitare i costi alle stelle danneggiando i cittadini e i commercianti che lui stesso rappresenta come presidente della Confcommercio. Ha votato tutte le delibere che portavano all’aumento delle tariffe! Stranamente è risultato assente solo nell’assemblea del 27 Luglio 2007 quando poteva essere determinante per la bocciatura del bilancio dell’ATO. Quando affermavo che Prestifilippo che è stato un cattivo acquisto per Forza Italia mi riferivo anche a queste sue posizioni all’ATO rifiuti che certamente i cittadini non possono accettare!”

Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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