domenica 24 novembre 2013

Domani 25 nov. “Un Tour all’Inferno – Viaggio alla scoperta dei diritti negati delle donne”.


In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, 25 novembre, all'Istituto di Istruzione Secondaria Superiore "Ettore Majorana", si svolgerà l'evento "Un Tour all'Inferno – Viaggio alla scoperta dei diritti negati delle donne".

L'attenzione verrà focalizzata sul mondo orientale, dove le donne sono oggetto di maltrattamenti e di abusi fisici e psicologici. Sotto le leggi, le usanze e le tradizioni degli Stati, create e redatte dagli uomini, gli inalienabili diritti delle donne sono negati e sacrificati.     


È un viaggio che ci porterà in Cina, dove le nascite delle bambine sono tenute sotto controllo per motivi economici e demografici; in Thailandia, dove molti occidentali si recano per abusare sessualmente di bambine in età puberale; nei Paesi dell'India, Afghanistan, Yemen ed Etiopia, dove avvengono i matrimoni  forzati delle spose bambine (5, 6, 7, 8 anni); nei Paesi del MAGHREB (Tunisia, Algeria, Marocco) dove le donne hanno l'osservanza di indossare il velo islamico, dal Burqua, al Hijab e Niquab; nei Paesi Subsahariani, dove le mutilazioni genitali vengono eseguite spesso dalle stesse mamme alle loro figlie attraverso la pratica dell'infibulazione.

Il viaggio nelle vite d'inferno delle donne si concluderà in Occidente, precisamente in Italia, dove ogni giorno gli uomini maltrattano, abusano e uccidono le donne che dicono di amare e di voler proteggere.

 

L'associazione DonneInsieme "Sandra Crescimanno" invita la cittadinanza e le Associazioni interessate a visitare l'evento, al quale, a partire dalle ore 11.00, parteciperanno una delegazione delle classi degli Istituti superiori e delle scuole medie piazzesi, al fine di sensibilizzare le giovani generazioni sul fenomeno della violenza di genere e di cercare di conoscere e comprendere le usanze e le tradizioni delle culture orientali. 

Francesco Galati e la sua ricetta sul turismo

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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