mercoledì 6 aprile 2016

Evento di presentazione del Decreto di Entella A2 ad Enna: un messaggio di pace di oltre 2000 anni fa

“UNA STORIA ANTICA DI SOLIDARIETÀ E ACCOGLIENZA: IL DECRETO DI ENTELLA A2 PER GLI ENNESI”


Ad una società sempre più multietnica, fortemente disorientata da guerre fratricide e attacchi terroristici e divisa tra gare di solidarietà e xenofobia, può capitare che sia il mondo antico, a distanza di parecchi secoli, a dare una bella lezione di unione e amicizia tra genti di stirpe e cultura diverse. È con questa profonda convinzione che Maurizio Di Pietro e Sergio Gioacchino Parrino, Sindaci di Enna e Contessa Entellina, il prossimo 8 Aprile alle ore 16.30 presso la Sala Cerere di Palazzo Chiaramonte ad Enna rinnoveranno un patto di alleanza di oltre duemiladuecento anni fa in occasione della manifestazione dal titolo “Una storia antica di solidarietà e accoglienza: il Decreto di Entella A2 per gli Ennesi”. L’evento, promosso dalle due amministrazioni comunali e dalla Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Enna in stretta collaborazione con il Laboratorio di Scienze dell’Antichità della Scuola Normale Superiore di Pisa diretto da Andrea Giardina, Professore Ordinario di Storia Romana e Vice-direttore della Normale, intende ricordare uno tra i più interessanti documenti epigrafici in lingua greca rinvenuti in Sicilia, il ‘Decreto A2’ appartenente al gruppo dei celeberrimi ‘Decreti di Entella e Nakone’, con l’intento di ridare vita ad un messaggio di concordia e fratellanza tra popoli lontanissimo nel tempo ma non estinto, anzi quanto mai attuale.
Emanati dalle due antiche città elime di Entella (il sito archeologico oggi in territorio di Contessa Entellina) e Nakone (antico centro ancora oggi non identificato, probabilmente da ricercarsi nella Valle del Belice) e incisi su otto piccole tavolette bronzee (se ne conosce un nono esemplare, ritenuto falso), i ‘Decreti di Entella e Nakone’ appartenevano verosimilmente ad un unico complesso epigrafico che, sulla base dei riferimenti storici menzionati, sembrerebbe databile agli anni della prima guerra punica (264-241 a. C.) o a quelli immediatamente successivi. Le circostanze misteriose del ritrovamento, purtroppo avvenuto per mano dei tombaroli in un momento imprecisabile del secolo scorso, così come quelle molto travagliate del riconoscimento nel mercato delle antichità di illecita provenienza, non consentono di ricostruire la genesi di questi preziosi documenti, che rappresentano oggi una fonte importantissima per la ricostruzione delle vicende storiche della parte occidentale dell’isola in età ellenistica. Tuttavia grazie al lungo e meticoloso lavoro di ricerca dedicato ai decreti dal Professore Giuseppe Nenci, principale studioso - oltre che, in qualche caso, anche artefice del recupero nel mercato antiquario - di questi documenti sin dagli anni Settanta e direttore del Laboratorio di Scienze dell’Antichità della Scuola Normale Superiore dal 1984 al 1999, è stato possibile ricontestualizzarli sia dal punto di vista storico che archeologico.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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