martedì 30 dicembre 2008

Nigrelli. "Il 2009 sarà un anno di svolta"

«Il 2009 sarà un anno di svolta per Piazza Armerina. Nonostante le difficoltà sussistono le condizioni per utilizzare al meglio le opportunità che verranno dalla riapertura della Villa romana del Casale, in primavera». È ottimista in sindaco Carmelo Nigrelli in occasione della conferenza stampa di fine anno tenuta presso la sala delle luci con i giornalisti accreditati e alla presenza del vice sindaco Ribilotta e degli assessori Grillo e Di Prima.
Una conferenza stampa che non è stata introdotta da una relazione del primo cittadino che ha preferito sottoporsi alle domande libere dei cronisti per quasi due ore. Tantissimi i temi trattati, in primo luogo le emergenze che hanno afflitto i primi sei mesi del suo mandato.
«I problemi legati alla raccolta dei rifiuti, alla distribuzione dell’acqua, alla paventata chiusura del Chiello nel quadro della riorganizzazione del sistema ospedaliero non derivano da scelte effettuata a livello comunale, ma sono conseguenze di politiche sbagliate effettuate dalla Regione. Il Comune, tuttavia, ha affrontato nel modo migliore possibile le tre emergenze, coinvolgendo l’intera rappresentanza consiliare e tutta la popolazione. Per molti apsetti le nostre scelte sono diventate punto di riferimento anche per altri comuni, anche fuori provincia.»
Una parte non piccola della conferenza stampa è stata dedicata alle politiche turistiche e culturali. Il primo cittadino ha rivendicato azioni concrete e rapide nella direzione di costituire una «massa critica» di attrattori nel centro storico che possano giustificare il prolungamento della permanenza di viaggiatori e turisti. «Tra qualche settimana apriremo il “Centro espositivo Monte Prestami” i cui lavori sono stati collaudati poco prima di Natale. Qui verranno ospitate mostre di lunga durata (almeno tre mesi ciascuna) e la mostra-mercato permanente dei prodotti del territorio. In primavera sarà ultimata la Pinacoteca comunale e nel frattempo si sta già provvedendo al progetto espositivo e al restauro delle opere che dovranno essere lì collocate. Nell’ultima riunione di Giunta prima del Natale – continua Nigrelli – abbiamo approvato il progetto, donato dal prof. Giuseppe Pagnano, delle teche che ospiteranno i preziosi volumi antichi della Biblioteca, in una Mostra permanente del libro antico che sarà inaugurata in primavera nel Coro dei Gesuiti. Qualche giorno fa, con mons. Pennisi abbiamo concordato che sigleremo un protocollo d’intesa con il quale il Comune prenderà in gestione la Commenda dei cavalieri di San Giovanni per farne la mostra permanente del Palio dei Normanni. Si tratta della sede più giusta perché è la chiesa più antica in città. Qui verranno collocati i palii dipinti da artisti contemporanei e consegnati ai quartieri vincitori negli ultimi anni, oltre a quanto temporaneamente esposto qualche anno fa a Palazzo di città».
Un’azione a 360 gradi, quella del Sindaco per promuovere il patrimonio artistico cittadino e che lo ha spinto a trattenere per sé le deleghe ai Beni culturali e al turismo.
Nel 2009 si attendono anche risultati nel settore delle attività produttive. «Stiamo finalmente per riaprire la fiera zootecnica che da quasi un anno era stata sospesa. Forse potrebbe tenersi già l’ultima domenica di gennaio o, al più tardi, l’ultima domenica di febbraio. La fiera sarà pubblicizzata nelle principali città siciliane con il nome ritrovato nel libro di Chiarandà del 1654 “Fiera di Piazza” e lo slogan “la più antica fiera zootecnica di Sicilia”.
Resta il tempo per chiedere qual è la cosa più bella accaduta in questi sei mesi e quale quella più brutta. E Nigrelli non ha esitazioni: «la cosa più bella che è accaduta è la piena sintonia che ci è creata con gli assessori e che, all’inizio, non era scontata. Condividamo profondamente lo scenario strategico e le azioni da realizzare e c’è una piena fiducia reciproca. Inoltre, dopo le prime settimane di difficoltà, si sta creando una coesione importante con il gruppo consiliare del Pd, la cui attività è essenziale per raggiungere gli obiettivi che i cittadini ci hanno affidato. Ma sono soddisfatto anche del comportamento dei consiglieri di opposizione che non compiono azioni strumentali, ma sempre costruttive e con i quali il dialogo è serrato»
«La cosa più brutta è invece la presa di coscienza piena dell’estensione della fascia di famiglie in difficoltà alle quali il Comune non riesce a dare risposte risolutive. Non si tratta delle classiche sacche di marginalità, ma, spesso, di nuove povertà, di famiglie “risucchiate” al di sotto della soglia di povertà dalla crisi economica, dalla contrazione delle occasioni di lavoro. Nel 2009 occorrerà moltiplicare gli sforzi per loro.»

Quattro babbo Natale in giro per la città a distribuire caramelle.

Piazza Armerina. Erano quattro i Babbo Natale in giro per la città in questi giorni. Nei giorni di festa hanno allietato bambini e malati per le vie cittadini. Una iniziativa del tutto spontanea di 4 piazzesi Nino Di Catania,Carmelo Di Catania, Salvatore Di Bartolo. "Non facciamo parte di nessuna associazione in particolare - dice Carmelo Di Catania - ma eravamo troppo annoiati e soprattutto avevamo voglia di fare sorridere la gente in questo Natale che, per la verità, ci è sembrato piuttosto monotono. Sarà per via del fatto che tutti stanno in famiglia, ma non c'era un bel clima. Allora - continua Carmelo Di Catania, con Salvatore Di Bartolo con mio padre e con Mario Berardi abbiamo deciso di vestirci di Babbo Natale ed andare per le vie cittadine. Devo dice - continua Di Catania - che è stato realizzato tutto a "honoris causa". Cioè abbiamo fatto tutto a spese nostre, ci siamo comprati i vestiti ed abbiamo comprato le caramelle che abbiamo dato ai bambini. I quattro Babbo natali hanno girato per le vie cittadine,negozi e piazze. Ieri sono stati anche nei reparti dell'ospedale Chiello dove hanno cercato di fare sorridere tutti i malati che hanno passato le festività natalizie nel nosocomio piazzese.
Agostino Sella

Si è concluso il progetto "giovani x i giovani" presso l'oratorio salesiano

Piazza Armerina. Si è concluso il progetto “Giovani per i giovani” realizzato dall’associazione Don Bosco 2000 nell’ambito del programma Europeo Gioventù in Azione. Il progetto ha coinvolto e reso protagonisti giovani con età superiore ai 15 anni all’interno di una dinamica educativa che ha avuto lo scopo di renderli protagonisti del progetto. Lo scopo principale dell’azione finanziata per un totale di 9 mila e ottocento euro dall’agenzia nazionale per i giovani è stato è quello di allontanare i ragazzi dalla strada. Quasi tutta l’azione educativa è stata realizzata all’interno dei locali dell’oratorio salesiano di via Garibaldi 75, dove dal 1999 un gruppo di giovani e cooperatori salesiano sta portando avanti un oratorio nello stile dell’animazione salesiana. Il progetto è stato basato sul protagonismo giovanile. Il ragazzi dai 15 anni in su, protagonisti del progetto hanno realizzato dei momenti ludici e laboratoriali sul tema dei diritti dei minori. La prima è coincisa con la preparazione dei ragazzi protagonisti del progetto mentre nella seconda i ragazzi più grandi hanno coinvolto quelli più piccoli realizzando le azioni da animatori. Le attività sono state coordinate dalla tutor del progetto, la psicologa Cinzia Vella. “Grazie ai temi portanti del progetto – dice Cinzia Vella - diritti dei minori e soprattutto integrazione multiculturale, verrranno aumentate tutte le consapevolezze giovanili circa i temi dell’intercultura e della mondialità. Attraverso il laboratori si sono affrontati temi concreti che aiutino l’inclusione sociale delle persone emerginate, siano esse della stessa città o proventianti da altre realtà estere. Le tematiche hanno avuto soprattutto lo scopo si aumentare ed incrementare il senzo di tolleranza dei giovani ed a capire che la diversità è una ricchezza e non un limite. I giovani animatori – conclude la Vella - potranno proporre negli anni successivi la stessa esperienza, magari con altri bambini proveniente dagli ambienti più agiati, che però hanno anche bisogno di approfondire, studiare e prendere coscienza dei valori europei”.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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