lunedì 17 settembre 2007

Scorie nucleari anche a Floristella?

Ricevo e pubblico un commento che mi sembra interessante del valgurnerese Carmelo Parrinelli ...Cavolo... dice cose pesanti... leggete!!!
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E' giusto e doveroso far chiarezza su una annosa controversia attuata tra chi è scettico e chi è disfattista, sulla tanto nominata miniera di Pasquasia e le eventuali scorie nascoste al suo interno.Nel 1997 l'On. Grimaldi, allora Assessore al Territorio e Ambiente presso la Regione Sicilia, sollevò le sue preoccupazioni su l'alto tasso di mortalità e malattie leucemiche e tumorali in provincia di Enna e di Caltanissetta. Da uno studio di un noto oncologo, il Dr. Cammarata, emersero risultati allarmanti. In particolare, Grimaldi fece notare come in una cittadina come Enna, sì capoluogo, ma il più povero d'italia, non ci fossero industrie capaci di alterare in tale modo i valori dei cittadini fino a causarne la morte. Eppure le cose non quadravano; ci si poteva trovare davanti a un dilemma di difficile soluzione, non avendo di fronte agli occhi la causa evidente di patologie tumorali. Ma ciò che non si vede non è detto che non esista; infatti ben presto l'onorevole cominciò a pensare a quella miniera e alle parole di un pentito di mafia, tale Leonardo Messina che al Procuratore Vigna disse di aver assistito a scorribande di strani camion che nella notte scaricavano barili e barili di materiale radioattivo nelle profondità di Pasquasia. Tale dichiarazione fece crescere in Grimaldi tutta la preoccupazione possibile, tanto da tentare di entrare nella miniera per constatare di persona quanto affermato dal Messina. Però fu respinto...così riferisce in una intervista del 2001 rilasciata al giornalista ennese Angelo Severino: «Quando cercai di entrare a Pasquasia con dei tecnici, con degli esperti del mio assessorato, ebbi grande difficoltà ad accedervi, perché non volevano che entrasse la televisione. Non volevano nel modo più assoluto che si vedessero i pozzi. Quando poi sono riuscito ad entrare all'interno della miniera, la cosa più strana che vidi era che uno di quei pozzi, che loro chiamavano bocche d'aria o sfiatatoi enormi e profondi di diametro più di 15 metri, era stato riempito con materiale che di sicuro era stato trasportato all'interno della miniera per chiudere, per tappare in modo definitivo quella bocca. E non si tratta di materiale buttato dentro casualmente come può verificarsi in una miniera temporaneamente chiusa, come quando qualcuno che vede una pietra e che la butta dentro. Qui si tratta di TIR carichi di materiale che poi hanno buttato dentro appositamente per seppellire e nascondere un qualcosa».Negli anni successivi, durante la protesta dei cittadini di Scanzano Jonico (Matera) in una riunione straordinaria a Palazzo Chigi fra i ministri Matteoli, Marzano, Giovanardi, Pisanu e del sottosegretario Letta, la miniera di Pasquasia fu individuata come una valida alternativa per lo "stoccaggio" dei rifiuti altamente nocivi. Una sorta di "legalizzazione" di quanto già avvenuto presumibilmente già dagli anni 70.I risultati di una ricerca dell'autorevole "Il Sole 24 ore" ha riconosciuto, suo malgrado, come la città con il più alto tasso tumorale d'Italia. Pensate, si muore più nella Provincia ennese che nella sola città di Milano che è zeppa di industrie inquinanti, smog e fumi nocivi. Come è possibile? A Enna quante aziende ci sono? e quelle che ci sono producono più inquinamento delle "grandi" milanesi?Di recente, la morte di un giovane valguarnerese, Salvatore Profeta, ha rialzato il sipario su questa annosa controversia, lasciando presagire scenari ben più allarmanti. Pasquasia non sarebbe la sola. Anche Floristella (nella foto) e Grottacalda, due ex miniere di zolfo, sarebbero state indicate come presunti giacimenti di scorie nucleari occultate. A memoria d'uomo ricordo diverse morti premature e per particelle tumorali. A Valguarnera oltre agli anziani, i giovani muoiono di tumore e non per malaugurati incidenti come nel resto d'Italia.Incredibile, direi. Ma facciamo qualche passo indietro.Cancellando Scanzano Jonico dalla lista dei possibili siti di stoccaggio, il consiglio dei ministri individuò ben tre luoghi alternativi, tutti siciliani: La miniera di Salinella (Enna); una ex miniera di zolfo tra i comuni di Agira e Assoro; e vicino Resuttano, in zona di Caltanissetta. Quanto detto viene confermato da Sergio D'Offizi, dell'Area Territorio e Ambiente della Sogin, azienda che si occupa di nucleare. Da quelle dichiarazioni nacquero e crebbero altre polemiche; però poi tutto è tornato a tacere. Che fine hanno fatto quelle scorie? e quelle che il pentito Messina ha detto di aver visto a Pasquasia?Fatto sta che la tipologia del terreno ennese e nisseno è molto ambito dall'eco mafia perchè al suo interno è possibile occultare di tutto, perfino armi.Però il tipo di arenaria e argilla, puntellata da falde acquifere che quando sgorgano in superficie vengono usate per irrigare campi e abbeverare le bestie...e possono finire nell'organismo umano. Troppi giovani muoiono ogni anno in Provincia di Enna e forse, con presunzione, si vuole far credere al popolino che la signora morte ha cambiato i piani...ovvero, morire di gioventù anzichè di vecchiaia.

Carmelo Parrinelli

Condanna antisindacale: il comune non ci sta

Piazza Armerina. Il comune non ci sta alla condanna per comportamento antisindacale inflittagli dal giudice del lavoro di Enna e presenta opposizione alle sentenza. Nei giorni scorsi, il giudice del lavoro di Enna, Pierpaolo Gori, ha accolto il ricorso del sindacato FP CGIL provinciale ed ha condannato il comune piazzese per comportamento antisindacale per non aver attivato l’informazione e la concertazione per il piano di miglioramento dei servizi di Polizia Municipale e con la sentenza ordina la cessazione del comportamento illegittimo e la rimozione di ogni effetto. Adesso ad intervenire nella vicenda per spiegare le ragioni del comune è l’assessore agli affari generali e contenzioso, l’avvocato Vincenzo Cammarata “l’amministrazione – dice Cammarata – ha ritenuto opportuno proporre opposizione alla decisione adottata dal Giudice del Lavoro, pur nel rispetto delle valutazioni espresse nella sentenza, si ritiene che la fattispecie in esame non rientri tra quelle per le quali è obbligatorio attivare la procedura dell’art. 7 del CCNL 1.4.99 che prevede, appunto, l’obbligo della informazione periodica ai soggetti sindacali da parte dell’ente sugli atti a valenza generale dei contratti di lavoro, l’organizzazione degli uffici e la gestione complessiva delle risorse umane. Comunque – continua l’assessore Vincenzo Cammarata – prescindendo dalle valutazione di merito che saranno attenzionate nelle sedi istituzionali, è comunque necessario precisare come sia del tutto fuori luogo ritenere che i comportamenti dell’amministrazione siamo stati intenzionalmente indirizzati a prevaricare le prerogative delle organizzazioni sindacali verso le quali c’è invece massima sensibilità. Piuttosto – continua Cammarata – è auspicabile che le legittime iniziative adottate siano ispirate al riconoscimento di una tutela generale del lavoratore e non a protezione di particolari posizioni non oggettivamente meritevoli di positive risposte”. Poi Cammarata con le dichiarazioni finali alla nota lancia un messaggio di dialogo ai i sindacati di categoria. “Auspichiamo pertanto – conclude l’avvocato Vincenzo Cammarata – che si possa avviare una stagione di fattiva collaborazione con i sindacati e fare cessare quella ove il giusto della polemica, sovente gratuita, sembra prevalere sulla necessita di un sereno confronto”.
Agostino Sella

Gagliano da il via alla "consulta degli anziani"

Piazza Armerina. “Il 27 settembre ci sarà la prima riunione della consulta degli anziani, una cosa veramente nuova per la nostra città che migliorerà la qualità della vita degli anziani”. L’assessore alle politiche sociali Carmelo Gagliano (nella foto) è soddisfatto di aver raggiunto un importante obiettivo per il suo settore di governo. “Quando mi sono insediato – dice Gagliano – alcuni sindacati con in testa la CGIL mi hanno spinto a fare la consulta degli anziani dicendomi che era in tanti altri comuni. Mi sono subito dato da fare e ho stilato un regolamento che è stato approvato all’unanimità da tutto il consiglio comunale. Adesso finalmente – continua Gagliano – la consulta diventa realtà. Sarà un punto di partenza importante per le nuove proposte che possono arrivare dal mondo degli anziani”. La consulta avrà lo scopo consultivo e potrà suggerire all’amministrazione tutte le iniziative che riterrà opportune per migliorare la qualità della vita degli anziani. “L’età media – dice Gagliano - è sempre più alta e quindi occorre affrontare le problematiche con una visione più ampia. Della consulta faranno parte tanti spezzoni importanti della società che certamente metteranno sul tavolo proposte e questioni importanti”. All’inizio i componenti della consulta saranno i rappresentati dei sindacati di categoria, in particolare di CGIL, CISL, UIL, CNA, ACLI, ed un rappresentante dell’Asl 4. Inoltre sarà parte integrante dell’organo consultivo il commissario straordinario del centro diurno anziani e il presidente della quarta commissione consiliare permanente, l’esponente del Mpa, Elisa Volturo. “Voglio anche sottolineare – dice ancora l’assessore alla solidarietà Carmelo Gagliano – che la consulta sarà a costo zero. Già nel 2001, quando ero consigliere comunale, insieme ad altri colleghi abbiamo fatto una ricerca ed eliminato una serie di commissioni inutili che influivano in maniera negativa sul bilancio del comune. Invede – conclude Gagliano - la consulta degli anziani non costerà un solo euro al comune e al tempo stesso sono convinto diventerà uno dei punti di forza del settore. Certamente gli anziani saranno i protagonisti. Infatti i sindacati di categoria potranno delegare una persona anziana che potrà rappresentare il proprio ente in seno alla consulta”.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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