sabato 31 gennaio 2009

Oggi è don Bosco. Auguri anche a te....

13 famiglie tornano nelle loro case. Il costone dell'Itria è stabile

Piazza Armerina. Dopo un anno di calvario, 13 famiglie, torneranno nelle loro case. Si risolve, finalmente, il calvario dei nuclei famigliari, cominciato dopo il crollo della chiesa Itria, avvenuto il 29 dicembre 2007. Da allora, tutte case circostanti la chiesa, quelle a ridosso della via Stradonello, sono state evacuate per verificare le condizione statiche delle zona. Da quella data si sono succeduti una serie di incarichi a professionisti e società specializzate che hanno verificato la tenuta di tutto il costone adiacente la chiesa. In questi giorni è prevista l’ordinanza del sindaco Fausto Carmelo Nigrelli, che preso atto delle relazioni dell’ufficio di protezione civile diretto dall’ingegnere Walter Procaccianti, dovrebbe rimandare le famiglie nelle proprie abitazioni. Dopo il boato del 29 dicembre del 2007 che ha visto un muro laterale della chiesa dell’Itria crollare come nulla, si è proceduto ad una serie di indagini dell’area con un incarico dato all’ingegner Sebastiano Lantieri ed al geologo Salvo Sinagra da parte dell’allora sindaco della città dei Mosaici Maurizio Prestifilippo. I due professionisti si sono avvalsi di due società specializzate che hanno effettuato una serie di prove con vetrini, fessurini ed inclinometri. Tali prove hanno dimostrato che solidità del terreno a monte della chiesa non presenta eccessivi pericoli per le case che vi sono costruite sopra. Pare che il crollo del muro sia stato dovuto ad una anomalia del canale fognario che passa sotto la via Itria adiacente la chiesa. Intanto in questo anno il comune ha pagato l’affitto alle 13 famiglie che hanno dovuto cambiare il loro domicilio. “Le indagini che sono state effettuate quest’anno – dice il capo della protezione civile piazzese Walter Procaccianti – sono state indispensabili. Adesso sappiamo che non ci sono pericoli e che le famiglie possono tornare senza problemi nelle loro abitazioni”. Le case evacuate sono proprio quelle sotto il costone dello Stradonello. Già una trentina di anni addietro quel versante è stato caratterizzato da una immensa frana. Ieri, la terza commissione consiliare, ha sentito la relazione di Procaccianti sullo stato del procedimento della questione Itria. Mentre si torna verso la normalità per le abitazioni non si può dire la stessa cosa per la chiesa che ancora è transennata nella parte che è stata interessata dal crollo. Lo stato delle chiese piazzesi, dell’Itria come della Catena, non versa certo nelle migliori condizioni statiche. Si aspettano finanziamenti dalla regione che possano consolidare i due importanti monumenti dell’architettura piazzese.

giovedì 29 gennaio 2009

Incontro degli operatori della comunicazione diocesani.

Piazza Armerina. “Una casa comune dove i giornalisti possano confrontarsi tra di loro”. E’ stata questa la proposta venuta fuori dal convegno organizzato dall’Ufficio delle comunicazioni sociali della diocesi piazzese dopo il convegno dal titolo “La notizia come oggetto del desiderio”. Per l’occasione decine di operatori della comunicazioni sociale della diocesi hanno ascoltato la relazione di don Liborio Palmeri vicario generale della diocesi trapanese che ha parlato di tutti gli aspetti sociali che ci sono attorno alla notizia giornalistica. A coordinare ed organizzare l’incontro che la diocesi organizza ogni anno in prossimità della festività di San Francesco di Sales patrono dei giornalisti, il responsabile dell’ufficio di comunicazione diocesano don Pino Rabita. Dopo la relazione di Liborio Palmeri si è aperto un ampio dibattito che ha visto l’attiva partecipazione dei presenti. Tra gli interventi quello del dirigente regionale del consigliere regionale dell’Assostampa Associazione Siciliana della stampa Concetto Prestifilippo che ha proposto che “la diocesi in quanto luogo laico possa diventare la sede per un dibattito costante tra gli operatori della comunicazione provinciale”. Prestifilippo ha anche sottolineato come il luogo dei giornalisti non possa coincidere con un luogo delle istituzioni. La proposta di Prestifilippo è stata accolta da Pino Rabbita. Al dibattito è anche intervenuto il rappresentante provinciale dell’Assostampa Ivan Scinardo che ha affrontato il tema dell’ordine dei giornalisti. Presenti anche molti altri operatori della comunicazione in particolare i collaboratori del settimanale della diocesi piazzese.
si sono confrontati.

Nuovo commissariato di Polizia nell'area dell'ex mercato ortofrutticolo.

Piazza Armerina. Una nuova ubicazione per il commissariato di Polizia. A comunicarlo è stato il sindaco del comune piazzese Fausto Carmelo Nigrelli, che ha anche annunciato illustrato le strategie per la realizzazione del nuovo posto di polizia. L’area prevista per la nuova ubicazione è quella dell’ex mercato ortofrutticolo, una zona in disuso da una decina di anni, ma posizionata in un punto strategico della città dei mosaici. Quest’anno servirà per la preparazione del progetto della nuovo posto di Polizia. Carmelo Nigrelli formulerà un bando di progettazione articolato in due fasi al quale potranno partecipare i migliori architetti italiani. Nella prima fase verranno presentate delle migliori 5 idee che parteciperanno alla seconda fase. Poi chi vincerà realizza il progetto esecutivo che potrebbe essere pronto entro il 2009. Un progetto da realizzare in una parte dell’area che presumibilmente si aggirerà dai 2 ai 3 milioni di euro. Per la realizzazione del nuovo comando, il comune piazzese accenderà un nuovo mutuo con la cassa depositi e prestiti che in parte potrà essere coperto grazie all’affitto pagato dal ministero dell’Interno per l’occupazione dei nuovi locali. Se l’affitto non basterà a coprire la rata del mutuo allora interverranno le casse del comune della città dei mosaici. Vorrebbe subito cambiare ubicazione agli uffici del commissariato il vice questore aggiunto Giancarlo Consoli. “A noi sta bene che il comune si è reso disponibile a realizzare una nuova sede – ha detto il 39enne dirigente di polizia - Da quanto mi sono insediato ho subito notificato le difficoltà ad operare nei luoghi in cui ci troviamo adesso che sono inadatti ad accogliere un commissariato importante come il nostro che in questo momento conta ben 42 persone”. L’attuale commissariato di Polizia è adesso ubicato nei locali di una palazzina in via Manzoni, in una sorta di luogo condominiale. Si trova nei locali seminterrati, stanze poco adatte ad ospitare un corpo dello stato a garanzia dei cittadini. Per l’affitto di quei locali il ministero paga 39 mila euro all’anno, circa 3250 euro al mese. Con la nuova ubicazioni tanti problemi verranno risolti. L’area dell’ex mercato ortofrutticolo è ideale. Si trova nella parte sud della città, ed al lato opposto rispetto alla localizzazione della caserma dei Carabinieri.

mercoledì 28 gennaio 2009

Tre arresti per l'omocidio Avvenia. Tra cui lo "scienziato"

Arrestati Aldo Consoli (detto lo scienziato per il suo atteggiamento mite e saputello, foto al centro), Giuseppe La Rosa, Roberto e La Rosa per l'omicidio di Giuseppe Avvenia avvenuto alla Castellna nello scorso ottobre.

Musiche per Don Bosco. Venerdì ore 19. Coro della chiesa di San Giovanni

Piazza Armerina. Oggi, dopo 44 anni, riapre il coro della chiesa di San Giovanni Evangelista. Alle 19, nell’ambito dei festeggiamenti per la festa di Don Bosco, un trido di violini dell’orchestra dell’Università Kore di Enna, si esibirà nel seicentesco coro della chiesa. Il coro, ha una serie di straordinarie valenza di carattere artistico ed architettonico. Fino a quando erano presenti nel vecchio convento le suore Benedettine veniva utilizzato soprattutto dalle monache di clausura. Poi, con l’avvento delle suore salesiane a partire dal 1907, fu soprattutto utilizzato come luogo per le riunioni delle suore e come area per i cantori della chiesa. Poi dal 1965 il coro della chiesa è rimasto chiuso per riaprire oggi al pubblico ed ai turisti della città dei mosaici. Oggi si esibirà un trio di violini, che diletterà il pubbliche con musiche di Johann Sebastian Bach, Antonio Vivaldi e Johann Pachelbel. I violini suoneranno nelle mani di Sergio Adamo, Fabio Distefano e Laura Verde. Un trio di tutto rispetto che svolge l’attività musicale all’interno dell’orchestra della Università Kore diretta dal maestro Massimo Leonardi. Alla manifestazione sarà presente il vescovo della diocesi piazzese Monsignor Michele Pennisi ed il sindaco di Piazza Armerina. La serata, è infatti stata inserita all’interna del programma dei week and arte e gusto organizzati dal comune della città dei mosaici. La chiesa di San Giovanni è una delle maggiori testimonianze artistiche piazzesi. Il suo interno è interamente affrescato con dipinti appartenenti alla scuola del pittore fiammingo Guglielmo Borremans, che nel 600 con una schiera di artisti al seguito dipinse una serie di chiese nel centro Sicilia. I dipinti nonostante i restauri realizzati dalla soprintendenza negli scorsi anni, abbisognano però ancora di una serie di interventi che li facciano tornare al loro splendore originale. La chiesa, di proprietà dell’Opera Pia Trigona Geraci, è attualmente retta da Monsignor Antonino Scarcione. Nei giorni scorsi, si finanziamento dell’Opera Pia è stata completata la revisione dei tetti per difendere i dipinti dalle infiltrazioni di acqua piovana che negli anni scorsi hanno minacciato l’integrità delle opere pittoriche della volta della chiesa.
Agostino Sella

lunedì 26 gennaio 2009

Lo scheicco Mansour, perso Kakà compra hotel a Piazza Armerina?

Piazza Armerina. Perso Kakà, lo sceicco Mansour vuole comprare gli alberghi della città dei mosaici. La notizia in questi giorni ha fatto il giro del web. Alcuni siti a carattere nazionale hanno diffuso l’intenzione dello stramilionario sceicco di voler investire a Piazza Armerina. Pare che dopo la decisione del fuoriclasse brasiliano di Ricardo Izecson dos Santos Leite, Kaká detto Kakà di rimanere a Milano lo sceicco Mansuor vuole rimanere aggrappato all’Italia investendo nel centro della Sicilia. Sembra che ci siano stati dei contatti tra Mansour e un imprenditore piazzese per la cessione di un noto albergo. Lo sceicco vorrebbe far diventare l’area attorno alla città dei mosaici, ricca di boschi e caratterizzata da un ambiente naturale di straordinaria bellezza, il luogo ideale per i ritiri delle squadre di calcio che riempiono gli stadi di tutta Europa. Mansuor oltre alla realizzazione di un mega centro sportivo, con campi di calcio, tennis , piscine coperte, saune, con annessi diversi centri benessere, voglia anche realizzare un istituto gemmologico per lo studio delle pietre preziose. Per verificare la notizia abbiamo raggiunto al telefono il dottor Silvio Pranio, proprietario del Park Hotel Paradiso il più grande hotel della provincia di Enna. “Ad onor del vero devo dire che i miei avvocati hanno avuto dei contatti con degli emissari degli arabi fino alla scorso mese. Ma, per quanto mi riguarda, mi è sembrato un affare, almeno per adesso, privo di elementi concreti. Ancora – dice Silvio Pranio – non ho visto ne arabi e neanche sceicchi. Anche se mi piacerebbe incontrarne qualcuno. Certamente li farei mangiare bene.”. A Piazza Armerina, soprattutto in questi ultimi tempi, le notizie di acquisti faraonici di società più o meno reali, non sono una novità. Qualche mese addietro sembrava conclusa l’operazione “Rinascita” che doveva realizzare una serie di alberghi di prima qualità nel centro storico attraverso l’acquisizione e la ristrutturazione di antichi palazzi. Operazione, che però, al momento pare sia fallita o parzialmente congelata. Insomma, prima dovevano acquistare gli americani, poi per qualche tempo è girata la notizia che ad impossessarsi delle meraviglie piazzesi dovevano essere i bergamaschi, ed adesso è la volta degli arabi e dell’amato sceicco Mansour. Ma per adesso, l’unica verità è che Piazza, nel bene e nel male, rimare in mano ai piazzesi.
Agostino Sella

93 opere nel nuovo piano triennale. Ecco come sarà Piazza nei prossimi anni

Piazza Armerina. Completamento di Sant’Anna, impianti fotovoltaici negli edifici comunali, nuovo commissariato di Polizia, campi per i bambini nei quartieri, nuovo stadio di calcio in contrada Santa Croce. Sono solamente alcuni degli interventi inseriti nel Piano triennale delle opere pubbliche approvato dalla giunta guidata da Fausto Carmelo Nigrelli. Un elenco di 93 opere che nel giro di un decennio potrebbe cambiare radicalmente il volto della città dei mosaici. “Abbiamo cercato – ha detto il sindaco convocando i giornalisti – di individuare uno scenario strategico per lo sviluppo sostenibile del territorio. Abbiamo individuato una griglia di riferimento che coincide con gli interventi strutturali più significativi che riguardano la nostra città. Non andremo avanti alla giornata, ma attraverso un piano di interventi che tengano conto di una programmazione strategica. Stiamo mettendo in piedi un parco progetti di tutto rispetto che ci permetterà di accedere ai bandi che di volta in volta le istituzioni regionali ed europee metteranno a concorso”. Un altro degli interventi innovativi inseriti nel piano triennale è la realizzazione delle scale mobili che collegheranno il quartiere Monte con la zona dei Canali. “Vorremmo realizzare questo intervento – ha detto Nigrelli – con i fondi del Poin, ossia il piano per la rete dei siti Unesco che sta coordinando l’assessore Tudisco, insieme ai dirigenti del settore programmazione della provincia di Enna”. Tra gli interventi più innovativi quelli della realizzazione dei pannelli fotovoltaici negli edifici pubblici non ubicati nel centro storico e la riqualificazione di Piazza Boris Giuliano, uno dei luoghi più frequentati dai giovani dell’intera provincia. “Per la riqualificazione di quella piazza – dice Nigrelli – faremo un concorso di progettazione invitando grandi architetti europei”. Nel piano triennale anche la previsione di uno stadio in erba sintetica, già peraltro previsto dal PRG, da realizzarsi in contrada Santa Croce. “Una volta realizzato lo stadio – dice il sindaco – potremo anche procedere alla ridefinizione dell’area del Sant’Ippolito in cui realizzeremo una piazza adatta per il palio dei Normanni”. E’ rimasto con la destinazione turistico ricettiva il Ex Cinema Ariston “Per la verità – ha detto Nigrelli – è una destinazione a cui non credo molto”. In nuovo commissariato di Polizia, invece, dovrebbe essere ubicato nell’ex area del mercato ortofrutticolo. Adesso il Piano triennale varato dalla giunta dovrà essere approvato dal consiglio comunale presieduto da Calogero Centonze. Nei prossimi giorni sarà al vaglio della conferenza dei capigruppo sui maggioranza che di opposizione.
Agostino Sella

Anche Roberto Velardita (AN) critica Grimaldi

Piazza Armerina. Dopo le polemiche a distanza tra Tudisco e Grimaldi dei giorni scorsi, l’assessore provinciale incassa la solidarietà della sezione piazzese di Alleanza Nazionale. Ieri, è stato diramato un comunicato del segretario Roberto Velardita. “Il nostro interlocutore di Forza Italia è Fabrizio Tudisco. Poco importa il commissariamento-farsa voluto da Grimaldi. Una delle colpe attribuite a Tudisco è quella di non assumere iniziative politiche nei confronti della colazione di centro sinistra che “disamministra” la città. Mi chiedo – dice Velardita –dove era l’onorevole Grimaldi quando la città era governata dal centro destra e dal suo pupillo che si è dimesso anzitempo per rincorrere il suo sogno di essere comodamente seduto in una poltrona a Palazzo dei Normanni lasciando la coalizione di centro destra in totale dissesto? Dov’era sempre l’onorevole Grimaldi quando dopo la sconfitta al primo turno delle amministrative sempre il suo pupillo dava indicazioni dal palco di votare per il candidato del centro sinistra? L’onorevole Grimaldi – continua Velardita nella nota – sta giocando delle battaglie personali alla provincia ed adesso a Piazza Armerina contro il presidente Monaco e contro l’onorevole Leanza, battaglie che certamente perderà. Il trasformismo politico dell’onorevole Grimaldi e del suo gruppo non convincono più nessuno. A Piazza – conclude Roberto Velardita – solo adesso qualcuno si rende conto dell’errore commesso per avere permesso al centro sinistra di governare. La città è allo sbando economicamente e strutturalmente. L’egemonia esercitata da 3 assessori della giunta sui consiglieri comunali di centro sinistra li ha resi delle semplici comparse senza alcun potere decisionale anche grazie alla totale mancanza dell’opposizione di centro destra”.
Agostino Sella

domenica 25 gennaio 2009

Ieri si è sposato un mio grande amico, nonchè fratello di mio fratello. Mauro Bonanno. Ha sposato Maria Vittoria Cimino. AUGURI....


Domenica 1 febbraio sit in di solidarietà per la Palestina in Piazza Generale Cascino

Cari amici,

mediterraneoforpeace.it sta organizzando per la prossima domenica, primo febbraio, un sit-in di solidarietà e informazione sulla Palestina e a sostegno di una pace senza paura in MO. L’iniziativa si terrà nella piazza Generale Cascino di Piazza Armerina (En) a partire dalle ore 10,00.
Saranno distribuiti volantini e presentati documenti a supporto della campagna che abbiamo iniziato tramite il sito.

I punti salienti del nostro impegno sono:
a) sostenere l’adozione a distanza di bambini palestinesi superstiti;
b) boicottaggio commerciale non-violento dei prodotti israeliani e delle aziende italiane ed estere che commerciano con lo Stato di Israele;
c) ricerca di soluzioni pacifiche al conflitto con la promozione del dialogo fra i popoli e fra le confessioni;
d) rifiuto dell’antisemitismo e condanna delle spregevoli azioni perpetrate in Italia e nel mondo in danno di cittadini di fede ebraica o nei confronti delle loro attività economiche;
e) diffusione e “socializzazione” di una corretta informazione sui fatti di Gaza e sul conflitto israelo-palestinese.

Vi chiediamo di aderire anche con un semplice messaggio email e, se possibile, di essere presenti.
Sul sito daremo informazione delle adesioni pervenute.

A presto e grazie per l’attenzione,
Salvatore Giordano e Antonella Santarelli.

Elenio Mancuso alla corte di Baudo

Piazza Armerina. Domani parteciperà ad una selezione davanti ad una commissione presieduta da Pippo Baudo. Elenio Mancuso, giovanissimo piazzese purosangue, è ormai ad un passo dal successo. Orami da qualche tempo calca i palcoscenici più importanti del panorama dello spettacolo italiano. Ma non si tratta di un ballerino o un cantante. Elenio Mancuso ha la passione di recitare. E’ un attore. Frequenta il quinto anno di giurisprudenza all’università di Catania. Sin da bambino si è avvicinano al teatro ma le più importanti esperienze le ha confezionate dal 2003 ad oggi. Il 22enne Mancuso ha frequentato laboratori pratici e teorici di recitazione Sicilia fino a quando ad inizio 2008 ha cominciato a studiare dizione e recitazione cinematografica proprio a Roma. Da allora tantissime soddisfazioni: vince in Sicilia il concorso “Star sprint” classificandosi al primo posto come attore e nell'ottobre 2008 conquista anche il primo posto nazionale alle finali di Fiuggi del medesimo concorso ricevendo anche il premio della giuria tecnica (concorso andato in onda su Sky). Nel frattempo il giovane attore piazzese viene notato da diversi registi e produttori. Continua ed esibirsi nei teatri. Ma il vero salto lo compie approdando alla Rai nel manifestazione dedicata ai “nuovi talenti” alla fine dell'anno scorso. Da allora comincia l’avventura televisiva culminata 21 novembre scorso con l'esibizione nel programma "uno mattina" condotto da Eleonora Daniele e Michele Cucuzza in onda su rai 1. Grazie alla sua ottima performance nel programma, tra l'altro con il parere positivo del'attore Giuseppe Pambieri, Elenio viene convocato nuovamente presso gli studi Rai. Domani 26 Gennaio di sarà dinnanzi la commissione artistica Rai presieduta dal siciliano Pippo Baudo. L'esibizione ed il responso sarà possibile vederlo sul sito raihttp://www.nuovitalenti.rai.it/. Elenio Mancuso non è il primo giovane piazzese salito alla ribalta nelle cronache nazionali dello spettacolo. Lo scorso anno, Giulia Piana, 20enne anch’egli della città dei mosaici, si ritrovo sulle prima pagine dei giornali in quanto sorpresa del programma Amici di Maria De Filippo.
Agostino Sella

Tudisco passa al contrattacco. "Grimaldi è politicamente alla frutta"

Piazza Armerina. “Il mio commissariamento è illegittimo. Frutto dell’azione fallimentare di Ugo Grimaldi ormai ridotto politicamente alla frutta”. Fabrizio Tudisco, assessore provinciale al turismo, interviene subito dopo l’intervento del capogruppo Spedale. E’ un fiume in piena. Non ha gradito il commissariamento del partito e la missione piazzese di Calogero Lo Ciulo e Sergio Malfitano. “Hanno fatto una riunione di carbonari, erano quattro gatti, peraltro senza tessere di Forza Italia. Ormai da 6 mesi Grimaldi ed i suoi amici consumano contro di me e la giunta guidata da Pippo Monaco attacchi sistematici e privi di fondamento. Più lavoro per la provincia più mi attaccano. Stupisce l’atteggiamento di Grimandi – continua Tudisco – che negli ultimi giorni ha dichiarato che non intende aderire con il suo gruppo al PDL e che invece trovi il tempo di commissariare il coordinamento di un partito che su scala nazionale vive una stasi politica a causa delle imminenti assemblee costituenti. Stupisce ancora come non inizi ad occuparsi, anche se tardivamente, delle politiche di sviluppo del territorio dal sua comoda poltrona di Montecitorio”. Poi l’assessore provinciale parla della sua azione politica nella città dei mosaici. “In questi mesi ho condotto una forte azione politica a Piazza fatta di contatti con le altre forze politiche del centro destra e supportato dal capogruppo Carmelo Gagliano. Grimaldi anziché dare seguito ai risentimenti ed ai rancori dei pochi intimi che gli sono rimasti vicini e consumare atti di arroganza politica tramite anche gli sterili e polemici interventi del consigliere Sergio Malfitano contro il presidente della provinciale Giuseppe Monaco e l’onorevole Edoardo Leanza, rifletta almeno una volta sulle cose giuste da fare”. Infine Fabrizio Tudisco si toglie qualche sassolino dalle scarpe. “Purtroppo è sotto gli occhi di tutti che Grimaldi è stato l’artefice della vittoria del centro sinistra a Piazza Armerina. Grimaldi farebbe bene a riflettere su chi ha determinato la spaccatura del centro destra a livello locale. Le sue scelte hanno anche determinato, e me ne rammarico fortemente, l’insuccesso del nostro candidato alle regionali ed alle comunali. Grimaldi stia comunque tranquillo. La nuova classe dirigente del PDL guidata da Edoardo Leanza saprà portare il partito fuori dal pantano in cui è stato cacciato da 15 anni di fallimentare politica fatta di atteggiamenti nichilisti e privi di lungimiranza”
Agostino Sella

La replica dei medici di famiglia

Dopo l’accusa di ieri i medici di famiglia si difendono, ed anzi, passano al contrattacco. Lo fanno con una lunga nota di Domenico Politi, Segretario Provinciale FIMMG, Federazione Italiana Medici di Medicina Generale di Enna. Dice Politi “a tutela dell’immagine e del decoro professionale dei medici di medicina generale si rammenta che ci si trova in presenza di un meccanismo amministrativo-burocratico che crea delle disfunzioni inammissibili. In effetti la truffa c’è, ma a subirla sono solo i medici di famiglia che debbono pure sopportare le disfunzioni di un sistema, logoro e stantio, nonostante le chiare leggi in proposito. Si cerca di mascherare dietro un presunto danno erariale le manchevolezze di questa pubblica amministrazione, che non è mai stata in condizione di assicurare elenchi completi e corretti degli assistiti in carico ad ogni medico di famiglia; danno erariale peraltro inesistente in quanto i deceduti vanno comunque tolti dagli elenchi, con i conseguenti totali recuperi di somme indebitamente percepite dai medici. Nessun danno quindi all’erario. C’è invece un danno patrimoniale per i medici che, a causa dei deceduti in elenco e che loro non possono togliere, non hanno la possibilità di acquisire nuove scelte. Danno patrimoniale ancor più accentuato dalla mancanza, negli elenchi dell’ASL di cittadini regolarmente assistiti e che, magari, risultano ancora in carico a medici che hanno cessato la propria attività o che non risultano in carico a nessun medico: il numero di questi soggetti è di gran lunga più grande del numero dei soggetti deceduti. Il finanziamento del sistema sanitario nazionale in tutta Italia avviene per quota capitarla: tanti sono i soggetti di una qualsiasi regione, quante sono le quote che la regione percepisce. Una parte di questa quota (Euro 40,00 di base pro-capite circa) rappresenta l’emolumento annuale del medico di famiglia. A fronte di circa 52.000 deceduti in tutta la Sicilia ancora risultanti negli elenchi, vi sono alcune centinaia di migliaia di soggetti ufficialmente non in carico ai medici di famiglia. Considerando che le quote per questi soggetti sono erogate dallo Stato alle regioni e che quest’ultime le distribuiscono alle singole ASL in base alla popolazione residente e che le ASL non versano ai medici di medicina generale tutte le quote di loro pertinenza , si potrebbe anche ipotizzare il reato di indebito arricchimento da parte delle ASL. Un plauso all’azione della GdF che ha però evidenziato solo una parte delle incongruenze del sistema, augurandoci che il lavoro da loro svolto egregiamente possa portare alla soluzione di tutta la problematica. Noi medici di famiglia, nel nostro campo, siamo persone del fare”.
Agostino Sella

sabato 24 gennaio 2009

Sgarbi. "La villa si apre senza alcun indugio il 3 marzo"

Piazza Armerina. “Si conferma, senza alcuno indugio, la riapertura del sito archeologico Villa Romana del Casale nel giorno di martedì 3 marzo 2009”. Per tranquillizzare gli operatori turistici, questa volta scende in campo direttamente Vittorio Sgarbi, alto commissario per i lavori di restauro nel sito archeologico dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’Umanità. Il critico d’arte più famoso d’Italia, ha scritto di suo pugno una nota che ha inviato in data 19 gennaio a all’assessore ai regionale ai Beni Culturali Antonello Antinoro, al soprintendente di Enna, Beatrice Basile, al direttore del Museo Archeologico della Villa del Casale, Maria Costanza Lentini, al direttore dei lavori per la Villa del Casale Guido Meli, al responsabile unico del procedimento Rosa Oliva, al sindaco del comune di Piazza Armerina Carmelo Nigrelli ed al presidente della Provincia di Enna Giuseppe Monaco. In effetti i lavori alla villa romana procedono, a rilento ma procedono. Le persistenti piogge degli ultimi giorni hanno causato una serie di imprevisti non di poco conto. Intanto, secondo le parole di Sgarbi una cosa è certa. La Villa aprirà il 3 marzo. Probabilmente non tutta la copertura sarà completata. In questo momento i tetti in lesto si stanno realizzando in un cantiere di falegnameria nelle parti dell’agrigentino. Tutto poi verrà assemblato in loco. Intanto il restauro dei mosaici è stato completato. Manca solamente l’ultima mano. Tutte le superficie mosaicate dovranno essere trattare con un nuovo ritrovato della tecnica restaurativa. Si tratta dell’ossalato di ammonio. Un prodotto innovativo già testato dal CNR. Un prodotto che darà un forte risalto alle tessere restaurate che saranno così sempre caratterizzate dai colori caldi e vivaci. Con il trattamento dell’ossalato i mosaici del Casale torneranno a splendere come ai tempi dei romani. Torneranno ai tempi della loro messa in opera, come erano 2000 anni fa. Ci si può quindi preparare all’apertura della villa. Il 3 marzo sarà quindi un giorno importante. Già per quella data una parte della copertura in legno sarà montata. Il percorso sarà ridefinito in funzione elle esigenze del cantiere. Dovrebbe essere conclusi anche i lavori dei parcheggi esterni alla villa romana. Dopo entro il 2010 arriverà anche la Venere di Morgantina che da New York arriverà ad Aidone. Con l’arrivo della Venere la provincia ennese assumerà un ruolo importante nell’offerta turistica siciliana. Tra la Villa restaurata e la Venere di Morgantina, molti turisti che arriveranno in Sicilia, saranno felici di fermarsi qualche giorno in più nel cuore dell’isola.
Agostino Sella

venerdì 23 gennaio 2009

La storia di Gaetano e di sua sorella... Vive raccogliendo cicoria.

Piazza Armerina. Vende cicoria e ricava 10 euro al giorno. Vive cosi Gaetano, 24 anni, un ragazzo solo e malinconico. La sua sembra una storia di altri tempi, piena di tristezza e disperazione. Quando era piccolo è stato investito da un auto che gli ha spappolato la milza. Da allora vive in perenne difficoltà. In questo periodo dorme a Raddusa. Ogni giorno, però, raggiunge la città dei mosaici per vendere la sua cicoria. “Raccolgo nei campi la verdura e riempio 10 borse. Li vendo un euro a borsa.” dice. Il biglietto di andata e ritorno della tratta Raddusa-Piazza Armerina costa 3 euro e cinquanta. Gli rimangono 6,5 euro al giorno per campare. Deve farseli bastare per tutto. Gaetano parla anche della sorella. Una ventenne che vive senza fissa dimora con il suo fidanzato. E’ incredibile quello che dice “Mia sorella in incinta di 4 mesi dorme nella macchina con il suo fidanzato. Nei boschi. Non ha nulla, neanche una casa”. Nella casa di Raddusa Gaetano abita con altre due persone. Ma non dice chi sono. “Mia sorella non può dormire in quella casa, ci sono solo tre letti. Eppoi quando andiamo a raccogliere la verdura, cheffà rimane sola?”. Qualche anno fa qualcuno lo ha raccolto dalla villa Garibaldi. Dormiva sul giardino. I servizi sociali piazzesi hanno sul suo carico un corposo fascicolo. Per qualche anno è stato seguito. Tempo fa gli hanno dato anche una casa. Ma Gaetano non è costante. E’ difficile da seguire. Sfugge come un’anguilla. “Non voglio far pace con mio padre – dice – lui mi vuole morto. Non ho nessuna pensione e nessun sussidio”. Probabilmente ha tutte le caratteristiche per essere considerato invalido ed avere il sostegno che la normativa italiana prevede. Ma forse non ha mai completato le pratiche per avere la pensione. Gaetano è conosciuto a Piazza Armerina. Sono tanti quelli che comprano la cicoria da lui. I soliti si mette vicino l’ex Inam, vicino piazza Senatore Marescalchi. Tanti sono quelli che lo aiutano. Chi gli da magliette, pantaloni, giubbotti. Tutto gli dura una settimana. Una volta sporchi, Gaetano butta gli indumenti. Forse avrebbe bisogno di qualcosa di diverso. Di una comunità che si prenda cura di lui. Di una società diversa da quella globalizzata fatta di Facebook e Mc Donald.
CKIKKA QUI PER VEDERE LA VIDEO INTERVISTA
Agostino Sella

Un comunicato di Bascetta.

Luigi, ti prego la prossima volta di essere più breve altrimenti queste cose non le legge nessuno.
Serenità. Agostino
In questi giorni all’interno del nostro Comune si vive un clima surreale, come di quando si aspetta l’arrivo di uno Tsunami che debba travolgere tutto e tutti. Si aspetta solo la scintilla o la scusa per fare scoppiare la “rivolta” di chi per ora sta in silenzio solo per onestà mentale, per spirito di servizio e per senso di responsabilità. Mi spiego!...Il mese di gennaio di solito è mese di raccolta e di integrazione del proprio non certo trimalcionico, luculliano e pantagruelico salario mensile dei dipendenti comunali....Negli anni passati, già di questi tempi, ci trovavamo in tasca indennità di turnazione, reperibilità, festivo, straordinario, indennità di disagio, di responsabilità e quant’altro spetta in termini di salario accessorio e cominciavamo a guardare il futuro con maggiore speranza e voglia di fare. Quest’anno, invece, sembra un anno biblicamente maledetto e le “piaghe d’Egitto” si chiamano ritardo inenarrabile nella liquidazione del salario accessorio, carichi di lavoro indefiniti, unità di personale oberate da erculee fatiche gestionali e contabili lasciate sole allo sbaraglio di fronte alle esigenze salariali e indennitarie sacrosante dei colleghi che stanno appena uscendo da una criteriazione e da una selezione “meritocratica” predisposta nelle progressioni economiche orizzontali che noi, e, ci tengo a precisare, solo noi COBAS stiamo cercando di sospendere per evitare di fare “scannare” i poveri tra loro con grave nocumento e malessere per tutta la macchina amministrativa e istituzional-gestionale. Altra benzina messa nel fuoco e nessuno si prende la briga di finirla e di smetterla di tirare la corda dei dipendenti appartenenti alle categorie “suddite”. Ma è tanto difficile capire come stia per scoppiare “una bomba” micidiale all’interno della struttura organizzativa del Comune?...Ma ci vuole così tanto a capire che si sta facendo perdere la pazienza anche ai “santi”?...Abbiamo effettuato delle progressioni verticali per una tanto sbandierata “urgenza” impellente e ineludibile!...Ebbene, a distanza di più di 4 mesi non si riesce a fare un organigramma che giustifichi finanche elementarmente le motivazioni che sono state poste alla base di quelle famigerate progressioni!...Dipendenti promossi e dotati giuridicamente dei titoli che si guardano in cagnesco, uffici e servizi che non sono mai “partiti”, gangli gestionali nevralgici e strategici paralizzati così all’improvviso e non si provvede a intervenire in maniera chirurgica e strutturale ma con interventi “tampone “ e surrogati di simil fattura, dipendenti che da anni aspettano un trasferimento e dipendenti che ottengono trasferimenti in tempo reale, alla faccia della più elementare forma di democrazia gestionale, fosse anche solo di facciata!..Ora è il momento di dire basta! Finiamola di prenderci e di prendere in giro 204 dipendenti che aspettano solo che gli venga riconosciuto il giusto e il dovuto!...Che si potenzino gli uffici con disposizioni di servizio chiare, obiettive e senza in guardare in faccia nessuno!...Come si possono liquidare, anche solo per coscienza, indennità di posizione e di risultato, ad alcune posizioni apicali che si trascinano uffici e servizi che sono allo sbando, carenti, disastrosi e, in alcuni casi, ( e voglio usare un eufemismo), direi assenti!....Per non parlare dei dipendenti a loro assegnati che, ogni giorno, esprimono con il loro volto e la semplice espressione della faccia, cosa sentono, cosa provano e come lavorano!....E parlo di cifre dell’ordine di decine di migliaia di euro!...non certo di bruscolini o di briciole come quelle che spettano alle categorie A, B e C!...Perchè non si riescono a trovare le risorse per fare progredire unanimamente e contemporaneamente 47 dipendenti e quasi si inorridisce ogniqualvolta il sottoscritto e il collega della RSU Grasso Giansalvatore parlino di interventi a pioggia per “coprire” le aspettative di tutti i colleghi dipendenti?...Perchè non lo si fa pure per i dirigenti?...Sono forse dotati di doti superiori o non sono soggetti alla “fallatio” o all’”error”?...Perchè l’intervento “a pioggia” deve valere solo per loro e non anche per noi?...E’ questa discriminazione che fa serpeggiare la rabbia tra le centinaia di dipendenti che devono sempre sorbirsi le stesse e inveterate espressioni quali : “non ci sono soldi!”, “ora vediamo!”, “non è possibile per tutti!” e simili altre ridicolaggini!...Noi chiederemo immediatamente l’apertura di un tavolo tecnico per definire una volta per sempre i carichi di lavoro e la strutturazione degli uffici con le unità di personale ben definite e giuridicamente normate…Dobbiamo finirla con lo spettacolo pietoso di dipendenti che sono sprovvisti di tutto ma dai quali si pretende tutto, dipendenti ai quali vengono elargite integrazioni orarie e altri completamente dimenticati, straordinario assegnato ad personam senza nessuna regolamentazione o pianificazione, e mi voglio fermare qui!...Se no rischio di farmi venire il terzo infarto!
Passiamo ora a un altro tristissimo capitolo: quello del personale doppiamente precario e, cioè, i componenti dei cantieri di servizio e dei progetti sociali che sono stati abbandonati al loro destino senza nessuna certezza e senza nessuna tutela. Siamo in un momento di crisi internazionale evidente e si parla tanto di solidarietà!...Ebbene perché non riusciamo a trovare le risorse per queste 70 famiglie che hanno solo la colpa di essere nel bisogno?...Perchè non cominciamo a tagliare del 30% le indennità dirigenziali e le indennità per consulenze, al segretario generale, al vicesegretario, ai revisori dei conti, ai tanti che mangiucchiano attorno alla macchina comunale e cominciamo seriamente a sostenere i lavoratori che sono in difficoltà finendo così di prenderci ipocritamente in giro!....Perchè deve essere solo il nostro Sindaco a dare lezioni di stile e di serietà con l’autoriduzione della sua indennità e non altre figure istituzionali?...Perchè ci si arrabatta tanto per istituire, con costosissimi concorsi, il “Ragioniere Capo” o il “Comandante di P.M.?”..Abbiamo varie figure professionali che rispondono al profilo professionale richiesto: perché dobbiamo ricorrere al concorso esterno proprio in questo momento di estremo bisogno?...Abbiamo già un Comandante di P.M. che, detto per inciso e, non certo per cortigianeria, riscuote stima e rispetto all’interno del Corpo!..Che gli si stipuli un contratto quinquennale e basta!..Piuttosto che si pensi a stabilizzare definitivamente il personale contrattista che da decenni aspetta questa “liberazione” dalla spada di Damocle dell’incertezza e della precarietà!...E ‘ da quasi vent’anni che questo Comune non bandisce un concorso esterno per profili che non siano dirigenziali, serio e vero, quasi 80 persone sono andate in pensione ma di ricambio non se ne parla!....Se sono follie o falsità le cose che dico, ditemelo per piacere!...
E, per ultimo, ma non ultimo per importanza, tante mamme vengono a lamentarsi dal sottoscritto del fatto che da diversi giorni non possono usufruire del pulmino scolastico, specie per i disabili che sono costretti alla segregazione a casa con la privazione di un diritto fondamentale e vitale per la loro giovanissima età e per lo sviluppo della loro personalità così delicata!..Non è possibile!...E’ assurdo! Preghiamo il Sindaco e l’Assessore alla Solidarietà che sono persone sensibili e estremamente competenti ad intervenire con tutta la loro forza e il loro carisma perché sono sicuro che sono i primi a soffrirne. Dobbiamo sbracciarci tutti e contribuire al bene comune. Ritardateci pure i pagamenti delle indennità ma i bambini no!...Non è giusto!

Piazza Armerina, 22-01-09 Il componente COBAS della RSU comunale
Bascetta Luigi

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CONCORSI
Concorso pubblico, azienda ospedaliera della Valtellina e della Valchiavenna per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di cinque posti di dirigente medico. Scadenza 19 febbraio 2009.
Vedi: http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=4&datagu=2009-01-20&task=sommario&numgu=5&tmstp=1232724051640

Concorso pubblico, presso la fondazione irccs policlinico «san matteo» di Pavia per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di complessivi dodici posti del ruolo sanitario nella qualifica di dirigente medico. Scadenza 19 febbraio 2009
Vedi: http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=4&datagu=2009-01-20&task=sommario&numgu=5&tmstp=1232724051640

Concorso pubblico, presso l’istituto nazionale per lo studio e la cura dei tumori «fondazione Giovanni Pascale» di Napoli per titoli ed esami, per la copertura di sei posti di collaboratore amministrativo professionale e di sedici posti di assistente amministrativo. Scadenza 19 febbraio 2009.
Vedi: http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=4&datagu=2009-01-20&task=sommario&numgu=5&tmstp=1232724051640

Concorso pubblico, presso la Regione Piemonte per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di quattro posti di dirigente delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche della riabilitazione, della prevenzione e della professione di ostetrica, presso l'A.S.L. VCO Omegna. Scadenza 19 febbraio 2009.
Vedi: http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=4&datagu=2009-01-20&task=sommario&numgu=5&tmstp=1232724051640

Concorso per ragioniere capo e questione morale. di Salvatore Roccaverde

Sto seguendo sui siti e sui mezzi di informazione la polemica cittadina relativa al concorso per ragioniere capo e dico subito che mi sembrano fondati e condivisibili gli argomenti di chi ha sollevato il problema, l’associazione Notarbartolo, e di quanti hanno espresso la loro opinione sui mezzi di informazione, chiedendo la riapertura dei termini e la modifica del bando.
La questione, come è noto, ha un duplice aspetto.
Il primo riguarda la legittimità della clausola “speciale” inserita nel bando di concorso che prevede come requisito di accesso l’esperienza triennale di responsabile del servizio economico finanziario nella pubblica amministrazione; l’altro è relativo alla partecipazione al concorso stesso dell’attuale Presidente del Consiglio Comunale.
Sul primo problema ritengo che, trattandosi di un con concorso pubblico, non possa essere ristretto l’ambito dei partecipanti con una clausola che peraltro sembra non essere contemplata nel regolamento comunale sull’organizzazione degli uffici e dei servizi e che lo stesso bando definisce come “ speciale”. Certo, è interesse della Pubblica amministrazione cercare un dirigente di un servizio importante, come quello economico-finanziario, tra coloro che possono vantare una lunga esperienza nel settore, ma questo non può portare a discriminare coloro i quali, in possesso dei titoli di studio fondamentali (laurea specialistica e abilitazione professionale) previsti dalla Legge, hanno le conoscenze e le competenze di base per ricoprire quel ruolo. Sicuramente il possesso di una lunga esperienza nel settore potrebbe dare maggiori garanzie all’ Ente, ma essa può essere valutata come titolo ai fini della graduatoria finale.
Questo avviene normalmente nei concorsi per titoli ed esami banditi dalle varie Amministrazioni dello Stato. Il che non significa che sia il modo migliore per selezionare impiegati e funzionare della Pubblica amministrazione, tant’ è che esistono forme diverse di reclutamento ( chiamata diretta, concorsi per soli titoli, progressioni verticali per anzianità o concorso,ecc.).
Ma il concorso “ pubblico” per definizione è aperto ad una platea ampia di possibili concorrenti e non è detto che, se impostato bene, condotto con rigore e trasparenza, non possa selezionare il candidato più preparato. Viva quindi la meritocrazia.
Una clausola come quella prevista nel bando del concorso in questione, non solo limita la partecipazione di tanti giovani preparati, con il rischio teorico di vedere penalizzato il merito, ma induce anche il sospetto che è solo l’esperienza a determinare la capacità di saper dirigere un settore di vertice. E allora, tanto vale continuare a dare incarichi, come avviene da tanti anni nel nostro Comune, avendo come unico o principale criterio quello della vicinanza politica, più che l’esperienza. Questo criterio, tuttavia, facciamo osservare che di norma si applica per i direttori generali di ministeri e l’alta burocrazia ( il cosidetto spoil system).
A livello di Enti locali, ritengo che sarebbe preferibile ricorrere al classico concorso. Gestito con trasparenza e rigore, lo ripeto, anche perché memore di concorsi fasulli ( nella Sanità, nelle Università, nei concorsi di ammissione alle facoltà a numero chiuso e via discorrendo) dove si sa già chi deve vincere.
Ma si può precostituire il vincitore anche con altri sistemi, per esempio con una scarsa o tardiva pubblicazione di bandi o con requisiti “ speciali” di accesso come nel caso nostro.
Quindi il problema di cui parliamo non è banale, ma investe tout court la politica e l’etica pubblica. Specie quando, come nel nostro caso, c’è un altro aspetto che lascia perplessi: la partecipazione al concorso dell’attuale Presidente del Consiglio Comunale, la seconda più importante carica istituzionale della Città.
Forse il paragone è eccessivo, ma ve li immaginate voi Fini o Schifani ( o magari la Pivetti che era più giovane) partecipare ad un concorso di alto profilo burocratico alla Camera o al Senato? Ma anche un Presidente di Provincia, un Sindaco, candidarsi a ricoprire un ruolo nell’ambito dell’Amministrazione in cui svolgono la loro funzione istituzionale ?
La legge prevede già in questi casi l’incompatibilità tra le due funzione e non c’è alcuna norma che vieti esplicitamente di partecipare al concorso per poi,in caso di vittoria, dimettersi dall’incarico politico.
Ma è una questione etica e di opportunità politica dimettersi dall’ incarico istituzionale prima di partecipare al concorso . Altrimenti si dà la sensazione che si possa essere in qualche modo favoriti, proprio per l’incarico ricoperto.
Dalle riflessioni precedenti mi pare che le persone interessate , i responsabili istituzionali e gli esponenti del PD che governano questa Città , dovrebbero trarre le dovute conseguenze e non aspettare che una rinnovata ondata di sdegno si levi dalla cittadinanza. O che discutibili esponenti politici di centro-destra, ancora non lontani da sospetti e accuse su voti di scambio e comportamenti eticamente riprovevoli, si facciano paladini della moralizzazione della vita pubblica della nostra Città. In tal caso al danno si aggiungerebbe la beffa. Nei riguardi ovviamente di tutti i cittadini onesti che hanno creduto e credono ancora nel rinnovamento della politica della nostra Città, iniziata con l’elezione di Nigrelli a Sindaco.
Salvatore Roccaverde

300 euro al mese per 25 piazzesi poveri

Piazza Armerina. Per 25 cittadini poveri della città dei mosaici, tra cui una extracomunitaria, un po’ di respiro. E’ stata finanziata, dall’assessorato regionale alla famiglia, una azione per il risanamento economico e sociale che prevede lavoro per 25 persone che appartengono alle fasce più deboli della popolazione piazzese. A mettere a posto tutte le carte per il finanziamento regionale è stato l’assessore piazzese alle politiche sociali, la democratica Lina Grillo. “Venticinque persone – dice la Grillo – potranno usufruire di circa 300 euro al mese in cambio di un servizio che dovranno prestare al nostro comune per un totale di 9 ore la settimana. Si tratta di persone appartenenti alle fasce più in difficoltà della popolazione piazzese”. Ad usufruire dell’aiuto regionale saranno infatti ex detenuti, gente a rischio di esclusione sociale. Tra di loro c’è anche un extracomunitaria. E’ la prima volta, nella storia del comune piazzese, che anche una cittadina straniera residente nella città dei mosaici riceve un sussidio, segno del miglioramento che si sta facendo nel campo dell’integrazione sociale. Le 25 persone sono state scelte dagli assistenti sociali dell’assessorato piazzese. “Abbiamo – dice Lina Grillo – suddiviso le persone che usufruiscono del sussidio per fasce di età. Una che va da 18 a 36 anni, una da 37 a 45 ed infine una oltre i 45. In questo modo possiamo alleviare i problemi di tutte le fasce della popolazione piazzese. Il finanziamento dell’assessorato regionale alla famiglia ammonta a circa 35 mila euro, mentre 3 mila e cinquecento euro è la somma con cui la giunta guidata da Carmelo Nigrelli ha cofinanziato il progetto. In tutti i 25 cittadini lavoreranno per 5 mesi. Dopo si spera in altre forme di finanziamento. “L’impiego di queste 25 persone – conclude l’unico assessore donna della giunta nigrelliana – avverrà all’interno dei servizi comunali. Qualcuno presterà servizio nelle palestre, qualcun altro nel servizio dei pulmini. Ci saranno poi alcuni di loro che andranno a fare l’accoglienza nelle varie mostre che in questo momento ci sono, come quella dei marmi colorati”. Insomma, in un periodo di crisi congiunturale profonda un piccolo supporto a chi è in difficoltà. Molte famiglie, infatti, con l’aumento dei prezzi hanno grosse difficoltà ad arrivare alla fine del mese.
Agostino Sella

giovedì 22 gennaio 2009

«Dovrebbe chiamarsi Nemici, non Amici»

Piazza Armerina. "Si chiama Amici ma dovrebbe chiamarsi Nemici". Rosa Linda Romano, piazzese ventiduenne, volontaria dei salesiani, attacca la trasmissione di Maria De Filippi, che in questi giorni sta catalizzando l’attenzione dei ragazzi. Lei, Rosa Linda, coi ragazzi ci sta ogni giorno. Tutti i pomeriggi è l’animatrice di un gruppo di adolescenti nel centro educativo salesiano di via Garibaldi. Dice Rosa Linda: "Riparte il serale di Amici di Maria de Filippi, e puntuale torno a chiedermi: come può intitolarsi Amici un talent show dove la prima cosa che va in onda dopo la sigla è l’rwm in cui il componente di una squadra attacca un componente dell’altra squadra, o meglio, lo sfidante, analizzandone tutti i difetti e i perchè, secondo lui, non dovrebbe essere al serale, non merita di vincere, non sarà mai alla propria altezza, eccetera . Insomma - continua Rosa Linda Romano - di amichevole in ciò c’è proprio poco. Non c’è sana competizione, le squadre si attaccano e denigrano continuamente; inizialmente viene mostrato da ogni componente un certo spirito di squadra, ma anche questa viene meno nel momento in cui si arriva alla fase finale e sempre più vicina si fa la vittoria, che spetta soltando ad un ragazzo della scuola. Credo che più che un talent show, Amici stia diventando un reality come tutti gli altri, ormai anche i giovani talenti hanno a disposizione un confessionale e la loro vita all’interno della scuola viene spiata 24 ore su 24". Poi l’animatrice dei giovavi si pone una domanda sui valori: "Mi chiedo, inoltre: qual è il messaggio che arriva ai giovani che seguono il tanto amato programma? Cos’è importante, avere talento e coltivarlo o essere in grado di soppraffare gli altri e apparire più in gamba? Concludo - dice la Romano - questa riflessione: la parola "talento" mi rimanda alla parabola dei talenti di Gesù (Matteo 25,14-30). La vera chiave di lettura dei talenti che abbiamo ricevuto non potranno mai darcela i media e neanche Amici, credo, ci riuscirà".



Agostino Sella

Mattia e Tudisco sul concorso per ragionire capo

Piazza Armerina. “Il centro destra deve portare in aula la questione relativa al concorso del ragioniere capo”. Giuseppe Mattia, leader del Movimento per l’autonomia accelera sulla vicenda Centonze. Il presidente del consiglio comunale è, infatti tra i partecipanti del concorso per il posto di ragioniere capo del comune piazzese. Per il Movimento di Mattia Calogero Centonze non dovrebbe partecipare al concorso essendo la seconda carica della città. “Se lo vuole fare - dice - dovrebbe prima dimettersi da presidente del consiglio comunale. Nessuna polemica personale – continua Giuseppe Mattia che precisa – come il problema che si pone è solo di natura politica ed etica non è una guerra contro l’uomo Centonze ma un problema di regole e principi morali che vanno fissati e rispettati. Su questa vicenda ci stiamo giocando la credibilità nostra e dei nostri partiti. L’Mpa non ci sta. Chiede – dice il Mattia - la convocazione di un consiglio comunale dove alla luce del sole si possa affrontare la questione morale con onestà intellettuale e senza pregiudizio alcuno. Facciamo appello – continua il segretario del movimento di Lombardo - alle forze politiche del centro destra affinché la vicenda relativa al concorso di ragioniere capo, indetto dal comune, venga portata in aula”. Per adesso solo due le firme sulla richiesta del consiglio comunale fatta allo stesso Centonze, quelle di Trebastoni e Falcone. Il resto del centro destra fa orecchie da mercante. Si registra solo una dichiarazione del coordinatore del partito di Forza Italia. Quella del caso Centonze è una vicenda molto imbarazzanti per l’amministrazione comunale – dice Fabrizio Tudisco - Trovo che ci sia il conflitto di interessi perché Centonze non è una persona come tutti gli altri ma è presidente del consiglio comunale. La sua partecipazione non è moralmente ammissibile. Non ritengo però – dice il leader forzista Fabrizio Tudisco - che se debba occupare il consiglio comunale. Deve essere lo stesso presidente Calogero Centonze, semmai a fare un passo indietro e dimostrare che la politica è una cosa seria e che chi la fa non può avere privilegi. Eppoi, è una situazione che appartiene tutta al centro sinistra che deve trovare una soluzione”. Nel centro sinistra, sia nel PD che nelle forze politiche extra consiliari, pare siano d’accordo alla partecipazione di Centonze al concorso. Nessuno infatti ne parla ne a favore e neanche contro.

Missione a Palermo di Lina Grillo e Angelo Ferrigno per i lavoratori del reddito minimo.

Piazza Armerina. Se non ci sarà un intervento del governo regionale i lavoratori del reddito minimo saranno a spasso tra una settimana. Il 27 gennaio finiscono i fondi per finanziare i loro progetti. Per scongiurare la fine del servizio missione a Palermo dei politici dei comuni ennesi. Presso gli uffici dell’assessorato al lavoro retto dall’assessore Incardona si sono recati il sindaco di Barrafranca Angelo Ferrigno, Lina Grillo, assessore alle politiche sociali del comune piazzese. Inoltre, per il comune di Leonforte c’era Francesco Sinatra, per quello di Agira Maria Teresa Vaccaro. Presenti, insieme alla CGIL ed alla UIL, anche i comuni di Caltanissetta, Delia e San Cataldo. “Siamo stati ricevuti dagli esperti dell’assessore Incardona per i problemi che riguardano i lavoratori del reddito minimo – ha dichiarato l’assessore piazzese Lina Grillo - Abbiamo, insieme agli altri comuni, presentato un documento e fatto delle proposte sia al governo che all’assemblea regionale. Chiediamo – continua la Grillo – che venga modificata la legge n. 17 del 2008. Vogliamo che non venga chiesto ai comuni di mettere il 20%. Chiediamo inoltre che possano rientrare in questa categoria di lavoratori sia le persone che hanno percepito redditi minimi come i pensionati e sia coloro i quali per si sono autosospesi temporaneamente per fare altri lavori. Occorre riprendere lo spirito originario della legge. E’ l’unico modo per aiutare queste persone” Il documento presentato all’assessorato al Lavoro è stato sottoscriutto da tutti i presenti tranne dalla UIL. Molto soddisfatto anche il primo cittadino di Barrafranca, Angelo Ferrigno. “Sono molto contento della riunione – dice Ferrigno – questi lavoratori hanno bisogno di questa legge a causa delle difficoltà economiche che sta attraversando la nostra società. Inoltre – dice ancora il primo cittadino di Barrafranca – questi lavoratori sono estremamente utili a comuni perché hanno un ruolo importante nella gestione di molti edifici pubblici. Sono convinto – conclude Angelo Ferrigno – che se ci dimostriamo uniti come ieri a Palermo vinceremo questa battaglia. Io sono uno che pensa positivo. In questo caso la nostra unione può far diventare realtà la nostra proposta”. I lavoratori dei cantieri di servizio sono diverse centinaia in provincia di Enna e Caltanissetta.

mercoledì 21 gennaio 2009

Con una bombola vuole minacciare il sindaco. Arrestato.

Piazza Armerina. Entra al comune. Ha in mano una bombola a gas. Cerca il sindaco per minacciarlo. Vuole a tutti i costi un sussidio. Interviene prontamente la polizia e lo arresta. Erano circa le 14 e 30 di ieri, quando Michelangelo Perla, porta il panico negli uffici del comune della città dei mosaici. Perla fa intrusione nelle scale della sede centrale di Atrio Fundrò. Ha in mano una bombola con qualche residuo di gas dentro. Arriva nel corridoio che conduce nella stanza del sindaco. Minaccia i dipendenti. “Non ho un euro – gli dice – voglio i soldi. Voglio parlare subito Carmelo Nigrelli, il sindaco”. Alcuni dei dipendenti entrano nel panico. Il vice segretario Giuseppe Buscemi non si fida, ha paura. Compone il numero del comandante dei vigili urbani. “Dopo la telefonata di Buscemi ho fatto subito recare una pattuglia al comune – dice il comandante Pietro Viola – ed allertato immediatamente la polizia”. In pochissimo tempo arrivano in piazza Garibaldi anche gli uomini della polizia di stato. Tre pattuglie agli ordini del vice questore aggiunto Giancarlo Consoli. Nel giro di qualche minuto, Michelangelo Perla, disoccupato di professione, si ritrova in manette. Nei suoi confronti un accusa di tentata violenza aggravata, minacce gravi e tentata violenza a pubblico ufficiale. Ad ammanettarlo 6 uomini della polizia. Consoli dirige le operazioni con saggezza. Non è facile fermale Perla che continua a minacciare con la bombola in mano. Collaborano alle operazioni anche i vigili urbani. “Lo porteremo nella casa circondariale di Enna – diceva ieri pomeriggio al nostro telefono il 39 enne vice questore aggiunto Consoli – dove sarà a disposizioni del GIP per tutte le indagini del caso”. Insomma, i disoccupati esasperati sono sempre di più nella città dei mosaici. Perla che ha 42 anni però non e nuovo a questo tipo di proteste. Insieme a Camerino quest’estate si trovava anche lui sui tetti del comune. Già nella scorsa legislatura si era incatenato davanti Sala delle Luci. Grazie alle catene ebbe un piccolo incarico in una cooperativa. Sembra però che alcuni, della disoccupazione, ne facciano un mestiere. Per la verità, Michelangelo Perla ha avuto numerosi datori di lavoro. Ha lavorato con l'Ato e con Sicilia Ambiente. “Sono stato un "cent'unista" con la forestale”, diceva qualche tempo fa con orgoglio. Perla è divorziato, ha due figli a carico, uno di undici ed una di tredici anni, che il magistrato ha affidato alla madre di lui. “Gli assistenti sociali mi hanno mandato al Sert – diceva qualche tempo fa - e mi hanno rovinato la vita con tutte le cose che mi hanno dato, mi hanno distrutto. Di mia moglie meglio non parlarne – diceva ai tempi del suo incatenamento davanti sala delle Luci - è stata un’esperienza fallimentare. Per fortuna c’è mia madre che accudisce i bambini. E’ lei che li cura come una mamma”.
Agostino Sella

Bonus fiscale. C'è tempo fino al 28 febbraio

Piazza Armerina. “Il bonus fiscale è stato prorogato. C’è tempo fino al 28 febbraio. Chi ne ha diritto ha ancora tempo per fare la richiesta”. Carmela Raffaele 42enne, è la responsabile della Camera del Lavoro della città dei mosaici. I suoi uffici di via Umberto, in questi giorni sono affollati di utenti che vogliono usufruire della misura varata dal governo di Silvio Berlusconi, ma la giovane sindacalista chiarisce una serie di questioni. “Hanno voluto fare capire che il bonus è per tutti ma non è così. Ad esempio – dice la Raffaele - i disoccupati non ne hanno diritto. E’ assurdo come dicono di voler aiutare i poveri e poi lasciano fuori dal bonus proprio i disoccupati. Ne hanno invece diritto i pensionati ed i lavoratori. Per un singolo pensionato il bonus mensile è di 200 euro, per 2 persone 300 euro, per un nucleo di 3 persone è di 450 euro, per 4 persone 500 euro, ed 600 euro per famiglie con 5 persone. Per i nuclei famigliari con 6 persone o più il bonus arriva a 1000 euro. Non occorre superare però alcune fasce di reddito. Si parte da 15 mila fino a 36 mila euro a famiglia”. Insomma, il vero problema è che gli uffici sono soprattutto affollati da persone che non hanno diritto ad avere il bonus. Ma qualcuno non ci sta “io veramente in televisione avevo capito che mi sarebbero spettati 1000 euro – dice un pensionato – ma mi spettano solo 200 euro. E’ la solita presa in giro. Ci dicono che ci devono aiutare e poi quando una fa le carte per avere i soldi scopre che è la solita storia. In televisione fanno solo pubblicità politica”.
Agostino Sella

martedì 20 gennaio 2009

Regolamento di Nigrelli per le rassegne teatrali

Piazza Armerina. “Riserveremo un apposito capitolo di bilancio per l’organizzazione delle rassegne teatrali e musicali”. Lo dice il sindaco della città piazzese, Fausto Carmelo Nigrelli, che proprio ha fatto approvare dalla giunta un regolamento per la concessione dei contributi ad enti ed associazioni teatrali. “L’amministrazione comunale – dice il sindaco Nigrelli - ritenendo obiettivo strategico quello di favorire e incrementare la realizzazione di rassegne teatrali e musicali al fine di garantire una adeguata offerta culturale alla cittadinanza ed al fine di consolidare il ruolo di Piazza Armerina quale centro attrattore per le attività culturali anche nei confronti dei residenti negli altri comuni del centro della Sicilia, ha riservato un apposito capitolo di bilancio al sostegno dell’organizzazione di rassegne teatrali e musicali. Tale capitolo – continua il sindaco - è destinato alla concessione di contributi ad Associazioni, Enti e Cooperative Teatrali e Musicali che organizzino rassegne o stagioni della durata di almeno quattro mesi”. Il regolamento prevede che le associazione non abbiano scopo di lucro ovvero, che siano costituite presso altre città, ma collaborino con Associazioni, Enti e Cooperative Teatrali di Piazza Armerina, che abbiano svolto attività artistica almeno negli ultimi tre anni e che abbiano, nella stagione precedente a quella per la quale si richiede il contributo, svolto almeno 20 rappresentazioni nell’ambito per il quale si chiede il contributo”. Alla redazione del regolamento ha anche collaborato l’assessore alle tradizioni Cimino “Il contributo – dice Cimino - potrà essere erogato fino all’esaurimento delle somme previste in bilancio e sarà assegnato a insindacabile giudizio da una commissione costituita dal Sindaco, dal dirigente del Servizio Beni e Politiche culturali e dall’Assessore ai Beni e Politiche culturali o da quello alle Feste e Tradizioni”. In attesa dell’approvazione di un apposito regolamento la cui proposta che verrà presto trasmessa al Consiglio comunale, per la stagione gennaio-giugno 2009, Associazioni, Enti e Cooperative Teatrali potranno presentare domanda entro il 31 gennaio 2009. Verranno prese in considerazione anche le richieste presentate nell’ultimo trimestre 2008.

Atto vandalico contro la polizia municipale. E' il terzo in un mese.

Piazza Armerina. Entrano di notte nelle sede della polizia municipale, rubano gli estintori e svuotano tutta la schiuma per terra. E’ il terzo atto vandalico nel giro di un mese nei confronti della polizia municipale della città dei mosaici. Il comandante del corpo di polizia Pietro Viola, chiede subito l’istallazione di un impianto di video sorveglianza dei locali ubicati nella centralissima via Generale Ciancio. “Riteniamo – dice il comandante della polizia municipale piazzese – che siano delle bravate. Ci sono dei ragazzi che ogni sera bivaccano nei pressi dell’edificio comunale. Sono entrati dalla porta laterale. L’hanno divelta ed hanno preso gli estintori del corpo scala centrale. I locali dei nostri uffici – dice il comandante – erano chiusi e fortunatamente non sono riusciti ad entrare. Poi – continua Pietro Viola – hanno svuotato la schiuma degli estintori per terra”. Insomma anche se il gesto ha l’aria di una bravata è il terzo episodio di tipo vandalico che si ripete nel giro di un mese. Prima è stata presa di mina un auto del parco macchine della polizia municipale. Si tratta di una punto a cui sono state tagliare due copertoni. Poi, qualche giorno dopo, alcuni vetri del palazzo municipale di via Generale Ciancio sono stati rotti. Per alcuni si tratterebbe di qualcosa di più di una semplice bravata. Una cosa è certa. Gli organi competenti stanno indagando per vederci meglio sulla questione. “Prendiamo atto di questi atti vandalici – dice sempre Pietro Viola raggiunto al telefono – noi siamo tranquilli e continuiamo a fare il nostro lavoro per migliorare questa città. Intanto – conclude il responsabile della polizia municipale piazzese – ho chiesto al sindaco di provvedere a far mettere un impianto di video sorveglianza che possa monitorare l’edificio in 24 ore su 24”. L’edificio preso di mira non è solo sede della polizia municipale. E’ un vero e proprio ufficio pubblico polifunzionale. Oltre i locali della polizia ubicati al primo piano è anche sede dell’ufficio del difensore civico e dell’ufficio del catasto al piano terra. Al secondo ed al terzo piano sono ospitati invece gli uffici del settore urbanistica e lavori pubblici. Ogni giorno quei locali sono visitati da centinaia di cittadini che cercano di sistemare le loro pratiche. Intanto già ieri si è provveduto a reinstallare gli estintori. Nella speranza, questa volta, che nessuno li distrugga.

lunedì 19 gennaio 2009

Conferenza sulla "croce" di Ucim e Cif

Piazza Armerina. Una conferenza per approfondire il tema della croce. E’ il momento formativo organizzato insieme da due importanti organizzazioni piazzesi che operano nel mondo della scuola e dell’universo femminile. Si tratta del Cif – Centro italiano femminile – e l’Ucim – unione cattolica insegnanti medi, che hanno deciso di organizzare insieme uno dei loro momenti formativi della loro programmazione annuale. Il tema scelto è stato appunto quello della “croce” e dei suoi significati a partire dall’epoca preistorica fino ai giorni nostri. L’evoluzione del significato della croce è stata trattato da uno dei massimi esperti di liturgia della diocesi piazzese nonché cerimoniere vescovile, Nino Rivoli, 45enne, insegnante di religione al liceo scientifico. Soddisfatte le due presidenti delle associazioni di promozione umana e sociale, Mirella Calcagno Scollo presidente dell’Uciim e Stella La Vaccare presidente del Cif Nino Rivoli, con l’ausilio una serie di supporti multimediali e grafici, ha tenuto l’attenzione degli intervenuti e dei partecipanti per circa un ora e mezza, parlando dei diversi contesti storici e sociali nei quali la croce ha avuto significato nell’evoluzione delle società del pianeta. Rivoli, è partito addirittura dal significato della Croce da prima della nascita di Cristo, quando questa aveva un valore non religioso ma mistico. Molto interessanti, oltre alla relazione del prete originario di Valguarnera che da anni vive a Piazza con la madre, anche la proiezione delle diapositive che hanno illustrato le maggiori opere d’arte scultoree e pittoriche, italiane e straniere, che avevano come soggetto la croce. L’incontro che hanno organizzato le due associazioni si è tenuto nel salone parrocchiale della chiesa di Santo Stefano, nel cuore del centro storico piazzese. All’incontro hanno partecipato anche numerosi fedeli delle parrocchie piazzesi. Rivoli, da qualche anno approfondisce il tema della croce che è stato anche l’oggetto della sua tesi di laurea in Teologia che ha conseguito con il massimo dei voti presso la facoltà teologica San Giovanni Evangelista di Palermo. Interessante, infine, anche l’intervento di Monsignor Antonino Scarcione, prevosto del capitolo Cattedrale, che è intervenuto dottamente, sull’importanza della croce nelle in una società in cui si tende all’eliminazione del crocifisso dai luoghi pubblici.
Agostino Sella

Oggi la giunta reitera lo stato stato di calamità per i danni delle piogge.

Piazza Armerina. La città si lecca le ferite. Dopo le persistente piogge degli ultimi giorni. Sono decine le frane in tutto il suolo comunale in uno dei territori più grandi della Sicilia con i suoi 303 chilometri quadrati. L’assessore al territorio, l’ingegner Tanino Guccio, è al lavoro con tutto lo staff della protezione civile coordinato dall’ingegner Walter Procaccianti, per quantificare l’entità dei nuovi danni relativi alle piogge degli ultimi 7 giorni. All’oltre milione di euro causato dalle prime piogge potrebbe aggiungersene almeno un altro. Domani si avrà il quadro completo. Guccio alle 11 del mattino relazionerà a tutta la giunta. E’ quasi certa una reiterazione della richiesta dello stato di calamità naturale. La richiesta verrà anche inoltrata al capo della protezione civile Guido Bertolaso. “I danni avuti con le ultime piogge – dice Guccio - hanno aggravato notevolmente lo stato di dissesto delle nostre strade sia urbane che periferiche oltre che ad accentuare i disagi già avuti e precedentemente descritti dal vostro giornale – ci dice Tanino Guccio – Ci sono danni gravi nella maggior parte degli edifici pubblici. In alcuni casi – continua l’assessore alle politiche del territorio della città dei mosaici – è messa in seria difficoltà la possibilità di garantire in maniera adeguata le attività scolastiche che al loro interno si svolgono. E’ una situazione grave che gli organi superiore devono considerare con molta attenzione. Per questi motivi l'amministrazione guidata dal sindaco Carmelo Nigrelli – continua il 48enne assessore - nella giornata di domani, provvederà a reiterare e trasmettere la richiesta di calamità, corredata dai relativi atti, alle suddette autorità nella speranza che possa essere riconosciuta permettendoci di recuperare le somme che oggi, con grande sforzo economico, stiamo anticipando per far fronte all'emergenza e quelle necessarie a potere ripristinare condizioni di vivibilità dei nostri edifici e di viabilità delle nostre strade adeguate”. In effetti il territorio piazzese dopo le piogge si presenta completamente dissestato. Le decine di strade interpoderali sono piene di cumuli di sabbia e piccole frane, che in alcuni casi, ne impediscono il passaggio alle auto. La frana più grande è avvenuta in contrada Indirizzo a pochi metri dal Santuario di Maria Santissima delle Vittorie la patrona della città. Notevoli i danni anche nel centro abitato ed in particolar modo nel centro storico. Il quartiere Monte è il più disagiato. I danni delle piogge sono più evidenti a causa dei lavori di rifacimento delle rete idrica in corso.
Agostino Sella

sabato 17 gennaio 2009

Due cani... a casa mia... Bolt e DJ.

Vi voglio raccontare una bella storiellina.
Qualche giorno fa, mentre mi recavo a casa, ho trovato dietro il cancello due piccoli cagnolini dentro uno scatolo e un barattolo di croccantini per dargli da mangiare.

"Cavolo" ho detto "chi è stato quel "cornuto" che li ha messi qua".

I miei figli e mia moglie appena li hanno visti subito hanno detto. "Non possiamo lasciarli fuori. C'è freddo. Moriranno. Mettiamoli da noi".

Cavolo! Ho cercato di dissuaderli, ma invano.

Ho detto però "Domani devono sparire da qua".

Infatti a casa ho già le 10, ormai famose, galline e 5 o 6 gatti.

"Anche i cani no - ho detto ai miei figli - chi gli da da manfiare? Le galline fanno le uova e non ci vuole, per dirla alla Camilleri "troppa addenzia", per i gatti la stessa cosa, ma i cani occorre accudirli!".

Intanto pesavo. Domani metto un annuncio sul blog e così vediamo se qualcuno li vuole.
Ma l'indomani niente annuncio. I miei tre cornutelli ne hanno fatto di tutti i colori, con la tacita complicità di mia moglie.
"Vogliamo i cani papà! Devono rimanere con noi! Non è giusto! Sei crudele". Tempo 5 minuti gli hanno dato anche i nomi. Uno si chiama DJ e l'altro Bolt (come il campione dei 100 metri piani)

Insomma, per tagliare corto il risultato finale è stato che i cani sono rimasti a casa mia. Sono riuscito a strappare solo un labile compromesso: i miei figli gli daranno ogni giorno da mangiare e si comporteranno meglio.

Finora, come era facile immaginare, ha funzionato il primo compromesso ma non il secondo.

Vorrei però fare un appello. Se qualcuno ha da lasciare altri cani, non li lasci dietro il portone di casa mia. Non è colpa mia se ancora non è pronto il canile comunale.

Intanto, come dice Roberto Palermo, i tempi per il canile si allungano.
Quindi i cani teneteveli voi o, se proprio non ne potete fare a meno, lasciateli dietro i portoni dove abitano amministratori.
Questi poveri animali li accudiranno loro.
Per non fare torto ecco gli indirizzi dei politici più in vista della nostra città. Due di sinistra e due di destra.

Nigrelli abita in via Intorcetta
Centonze in contrada Sant'Andrea vicino la chiesa
Mattia in via Capizzi
Tudisco in contrada Santa Croce.

Se qualche altro politico vuole candidarsi per avere cani dietro il portone può mandare una mail.
PS. Ho anche scoperto i gran cornuti che mi hanno lasciato i cani dietro il portone.
Sono avvistati. Prima o poi... gli lascierò dietro casa qualche elefante...

Monnezzopoli Enna. Guai per tutti. Crisafulli e Cocuzza sotto inchiesta. Costituzione in mora per i sindaci sulla vicenda dell'ATO.

di Antonio Di Giovanni. Da La Sicilia
PALERMO. Dopo quella del Cga, che ha accolto il ricorso presentato da Assoutenti circa l’entità delle tariffe, l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti alla società Sicilia Ambiente e l’affidamento della riscossione alla Serit Sicilia, sull’Ato Rifiuti EnnaEuno si abbatte la mannaia della Corte dei conti. Mentre è in corso la notifica ai soci (Provincia regionale e 20 amministrazioni comunali) della richiesta di costituzione in mora di 22 ex amministratori, dagli uffici della Procura contabile trapela la notizia di una denuncia per omissione d’atti d’ufficio a carico di Vladimiro Crisafulli e Serafino Cocuzza, ex presidenti dell’Ato coinvolti nell’inchiesta della Corte dei conti sulle irregolarità nelle assunzioni e, il secondo, anche in quella della Procura della Repubblica di Enna culminata con la richiesta di rinvio a giudizio per abuso d’ufficio.
Secondo la segnalazione partita dagli uffici di via Cordova, i due amministratori non avrebbero ottemperato alla richiesta istruttoria avanzata dal pm, rifiutandosi di fornire chiarimenti e documentazione. Da qui l’invio degli atti ai colleghi della Procura penale di Enna, gli stessi che nei giorni scorsi hanno chiesto il rinvio a giudizio per abuso d’ufficio per sette persone: oltre a Cocuzza, presidente e amministratore delegato fino al luglio 2004, l’amministratore delegato Antonio Cammarata, in carica dal 12 luglio 2004, quando venne avviata l’indagine e gli ex consiglieri d’amministrazione Giovanni Vitale, Giuseppe També, Francesco Santangelo, Claudio Cravotta e Piero Capizzi. Nei giorni scorsi il vice procuratore generale Gianluca Albo haformalizzato ai venti soci dell’Ato la richiesta di costituire in mora gli ex vertici dell’Ato per bloccare i termini di prescrizione del procedimento su ipotesi di «danno erariale derivante da tutti gli atti di gestione della società EnnaEuno spa con ripercussione negativa sul patrimonio dei soci pubblici».
Nel mirino del pm contabile ci sarebbero, in particolare, i danni patrimoniale derivati dalla vicenda delle "assunzioni facili" e della sue dirette conseguenze, tra le quali spiccano le sanzioni per milioni di euro irrogate dall’Inps e dall’Agenzia delle entrate. La costituzione in mora riguarda, oltre a Cocuzza e Crisafulli, Antonio Cammarata, Giuseppe Buscemi, Gioacchino Todaro, Francesco Santangelo, Giovanni Antonio Vitale, Cateno Cravotta, Giuseppe Tambè, Piero Capizzi, Michele Galvagno, Carmelo Tumino, Ugo Maria Grimaldi, Salvatore Termine, Francesco Costanza, Giuseppe Marchì, Giuseppe Nunzio Scornavacche, Giuseppe Assennato, Salvatore Ragonese, Maurizio Prestifilippo e Antonino Catania.

Parte il telesoccorso. 200 anziani usufruiranno del servizio tra Piazza, Aidone, Barrafranca e Pietraperzia

Piazza Armerina. Parte il servizio di Telesoccorso. Da ieri, 200 anziani, dei comuni di Aidone, Barrafranca, Pietraperzia e Piazza Armerina, potranno usufruire del servizio di telesoccorso, teleassistenza e tele compagnia nell’ambito di un finanziamento regionale previsto dai piani di zona. Ieri, presso la sede dell’assessorato alle politiche sociali della città dei mosaici, l’assessore Lina Grillo, insieme alle cooperative “Il cerchio” e “Assomed” ha illustrato l’importante servizio per la popolazione anziana dei 4 comini del distretto socio-sanitario 24. Con l’attuale finanziamento saranno 88 gli anziani della città dei mosaici, 26 quelli di Aidone, 56 quelli di Barrafranca, e 30 quelli di Pietraperzia. Mentre il comune piazzese ha già segnalato gli anziani da assistere gli altri 3 comuni stanno completando gli elenchi da consegnare alle cooperative. Si tratta di una vera e propria svolta nell’ambito dell’assistenza alle fasce più deboli della popolazione. “Con questo servizio – dice Lina Grillo – contiamo di arrivare a fare assistere quanti più anziani possibili. Per adesso l’assistente sociale Maria Giordani ha stilato un elenco di circa 200 anziani che per età, condizioni sociali potrebbero usufruirne. Tra questi – continua l’assessore alle politiche sociali del comune piazzese ci sono anche ben 6 centenari della nostra città”. Insieme alla Grillo, alla conferenza stampa, tutto lo staff delle assistenti sociali compresa Roberta Marino, referente piazzese del gruppo “piano di zona”. Entusiasti i due presidente delle associazioni che devono svolgere il servizio Enzo Marchì de “Il cerchio” e Roberto Trovato di Assomed. Entrambi hanno illustrato nei dettagli il servizio. “L’obiettivo del Telesoccorso – – ha detto Enzo Marchì presidente de “Il cerchio” –è quello del mantenimento della persona anziana nella propria abitazione. Consegneremo agli anziani un dispositivo che gli permetterà di chiamare in qualsiasi momento la nostra centrale operativa con un marchingegno di viva voce. Praticamente gli anziani potranno portare come una collana un dispositivo che una volta azionato permetterà agli anziani da qualsiasi posto della loro abitazione di chiamare i nostri operatori”. Si tratta di alcuni congegni all’avanguardia - ha detto Trovato dell’Assomed – la nostra cooperativa gestisce questo servizio in altre parti della penisola. Certamente per gli anziani sarà un grande aiuto per migliorare la loro tranquillità”.
Agostino Sella

Nella foto
Enzo Marchì del Cerchio, Maria Giordani assistente sociale, Roberto trovato di Assomed, Lina Grillo assessore alle politiche sociali, e Roberta Marino assistente sociale

giovedì 15 gennaio 2009

Il CGA annulla tutte le bollette della spazzatura. Mattia. "E' la vittoria dei cittadini"

Piazza Armerina. “E’ la vittoria della giustizia e dei cittadini”. Giuseppe Mattia, segretario dell’Mpa, esulta per la sentenza del CGA che ha dichiarato illegittime le bollette sui rifiuti. Mattia, dell’illegittimità ne ha fatto in questi mesi il suo principale cavallo di battaglia politico. Adesso, dopo la sentenza del consiglio di giustizia amministrativa, il candidato a sindaco del centro destra delle scorse elezioni amministrative vinte da Nigrelli, torna alla ribalta delle cronache. “Lo abbiamo sempre detto che quelle bollette erano illegali. L’ho detto io e lo ha detto l’associazione Notarbartolo che in questi mesi è stata la principale avversaria di questo modo di gestire la cosa pubblica. Spesso – continua Giuseppe Mattia – questo argomento è stato usato a sproposito contro di me dai miei avversari politici che hanno voluto coprire questo sistema barbaro che in provincia di Enna ha i principali suoi artefici. I sindaci che si sono succeduti – continua Mattia – più volte hanno votato delibere favorevoli a questo sistema di potere pur di non scontrarsi con i vertici della politica. Mi auguro – continua Mattia - che dopo questa significativa sentenza si possa arrivare ad una linea comune”. Poi Mattia propone “Adesso il servizio deve ritornare ai comuni. Devono essere loro a gestire in prima persona il servizio della raccolta. L’Ato è stato un carrozzone politico che è servito a sistemare gente del potere sia di destra, ma soprattutto di sinistra. Ancora oggi ci sono amministratori che lavorano nelle file dell’Ato o di Sicilia Ambiente. Sono dei sottogoverni pagati con i soldi dei cittadini. E’ una vergogna. E’ giusto – continua Mattia – che se ne vadano a casa”. Mattia è un fiume in piena. “Io non dico che i cittadini non devono pagare. Ci mancherebbe. Ma devono pagare quello che è giusto. Le bollette devono essere rimodulare. Sono arrivate nelle case dei cittadini bollette astronomiche che fortunatamente – grazie all’apporto di un ufficio legale – sono in parte riuscito a fare annullare. Bollette che servivano non solo per pagare il servizio di rifiuti ma anche per contribuire al bilancio di società che poi assumevano gente segnalata dai politici ennesi. Un sistema corrotto di cui ne sono stato sempre il principale antagonista. Siamo stati i veri garanti degli operatori ecologici – conclude Mattia – gli abbiamo voluto garantire un serio lavoro che abbia alle spalle un azienda seria che garantisce tutti i diritti ai suoi dipendenti.”

Agostino Sella

mercoledì 14 gennaio 2009

Per non dimenticare... Giuseppe Fava

Da Pinerolo ci segnalano il vincitore della lotteria Italia. Pare sia piazzese.

Salve,
michelemangano1959@libero.it ti ha segnalato la seguente notizia:
Ciao AGo grazie che ci tieni sempre aggiornati ,qui a Pinerolo,grazie a te siamo sempre a Piazza,ti mando un articolo che ho letto su alice ciao
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Il vincitore della lotteria Italia 2008
Scheda:
http://oknotizie.alice.it/info/31e0184944bdfc88/il_vincitore_della_lotteria_italia_2008.html
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Meli tranquillizza sull'apertura della Villa Romana del Casale. "Il 2 marzo si apre"

Piazza Armerina. “Non c’è nessun problema. La villa aprirà ai turisti il 2 marzo. Gli operatori turistici possono stare tranquilli”. Sono le parole del direttore dei lavori per il restauro della villa romana del Casale, l’architetto Giudo Meli che rassicura gli operatori economici della città dei mosaici. “La villa comunque aprirà – dice Guido Meli – ci saranno dei percorsi interni alternativi se tutta la villa non sarà fruibile. Probabilmente in quella data – dice ancora Meli – saranno montate alcune parti della copertura che si sta assemblando in un cantiere a parte. I turisti e gli operatori commerciali posso fare il loro lavoro”. Insomma, anche i se i lavori procedono con difficoltà, la villa aprirà certamente entro i tempi annuncianti durante l’ultima visita di Vittorio Sgarbi. Intanto i turisti già nella primavera potranno ammirare i mosaici restaurati. Molte intanto le iniziative per la promozione della sito restaurato. Già nei prossimi giorni, l’amministrazione comunale si recherà alla Bit di Milano per cominciare a intraprendere contatti con i tour operator proprio in vista dell’apertura del sito. Un plastico restaurato della villa romana del Casale sarà anche presente nello stand della provincia di Enna che occuperà ben 80 metri quadrati della fiera del turismo più importante d’Europa. Insieme al plastico della villa romana del Casale alla Bit di Milano, l’assessore al turismo della provincia di Enna sta anche portando una riproduzione delle Venere di Morgantina, di cui entro il 2010 è previsto il rientro. Due eventi, quella del ritorno della Venere e del restauro della Villa Romana del Casale, che certamente daranno un’accelerata a tutto il flusso turistico ennese che per i prossimi anni si prevede in crescita. Intanto i lavori alla Villa procedono anche se i risultati non si vedono da vicino. E’ stata montata la gru e le coperture sono in fase di assemblaggio in un cantiere dell’agrigentino. Coperture di legno che riprenderanno l’originale copertura della villa. Intanto continuano anche i lavori del PIT 11 che hanno rimodulato i parcheggi a margine della villa romana. Solo questione di tempo ma il nuovo sito sarà tra a breve tra le attrazioni più importanti di tutto il meridione d’Italia. Ci si aspetta un inversione di tendenza dei visitatori dopo il calo delle presenze di oltre il 20% che si è verificato nel 2008.
Agostino Sella

Santo Stefano e San Filippo. Un prete due parrocchie.

Piazza Armerina. Due parrocchie diverse con un solo prete in comune. L’esperimento dell’accorpamento delle parrocchie è un fatto ormai assodato. L’ultimo unione è quelle delle parrocchie di San Filippo e Santo Stefano. Negli ultimi giorni, per celebrare il cammino comune ed il nuovo anno, le comunità parrocchiali delle due chiese si sono dati appuntamento nella vecchia commenda dei Cavalieri di Malta. A celebrare la messa, il parroco, Nino Rivoli, che ha voluto sottolineare l’importanza del nuovo cammino in comune. La messa, è stata celebrata in uno dei monumenti più antichi della città dei mosaici, la commenda dei Cavalieri di Malta risalente al 1200 dopo Cristo. “Siamo contenti di aver celebrato la messa insieme ai fedeli della parrocchia di San Filippo – dice Rosa Marino – dimostra come il nostro cammino va al di la dei singoli territori e che Cristo è l’unica cosa che ci lega tutti”. Entusiasta il parroco Nino Rivoli “La commenda è una bellissima chiesa dove è possibile leggere una parte della storia del cristianesimo piazzese che in questo monumento ha lasciato un grande segno. Ma – ha continuato Rivoli – la chiesa non rappresenta solo una architettura di pregevole fattura ma anche un simbolo ecclesiale importante”. Poi il parroco parla dell’esperienza delle due parrocchie. “Quella di Santo Stefano e di San Filippo non è una fusione – continua Nino Rivoli – ognuna di loro rimane parrocchia. Hanno in comune solo Gesù ed in questo caso il parroco. Non c’è l’unione ma la comunione”. Insomma una nuova esperienza che mira ad ottimizzare le risorse. La cosa positiva è anche quella che spesso si assiste a celebrazioni molto affollata piena di devozione come quella che si è tenuta alla Commenda con l’animazione del coro delle famiglie di Santo Stefano. Una esperienza simile di comunione parrocchiale è stata anche quella che si è realizzata nella chiesa del Carmine, appartenente alla parrocchia di San Filippo, animata dai fedeli della parrocchia del Casalotto.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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