mercoledì 23 giugno 2010

Basilio Fioriglio bacchetta Paternicò: "Una mozione di sfiducia si discute prima con le forze politiche poi si presenta in aula"

E’ stato Basilio Fioriglio, ieri sera in consiglio comunale, il primo consigliere che ha preso posizione sulla proposta di mozione di sfiducia posta in aula, nei giorni scorsi, dal consigliere del Pdl Rosario Paternicò. Una timida posizione che se da un lato sembra chiara nel contestare le forme e i metodi seguiti dal collega del Pdl, dall’altro, sembrerebbe voler dire che il documento letto dal consigliere Paternicò sia meritevole di attenzione politica. “Il consigliere Paternico avrebbe dovuto parlare con le forze politiche rappresentante in quest’aula prima di presentare un documento politico di quella valenza che potrebbe rivestire un significato importante per il futuro della città” pare che siano state queste le parole pronunciate dal consigliere Basilio Fioriglio. Nessun altro consigliere del centro destra si è sentito in dovere, comunque, di dare una lettura politica al documento letto in aula consiliare da Rosario Paternicò. La seduta poi è andata avanti con l’esame dei punti all’ordine del giorno. Particolare attenzione per il primo punto che verteva sulle problematiche legate all’avvio del nuovo piano del traffico specificatamente nella via Machiavelli, Carducci, Manzoni, Petrarca e Libero Grassi. A prendere parola il consigliere Carmelo Gagliano che lamentava che la scelta operata dall’amministrazione Nigrelli abbia appesantito la viabilità nella zona sud della città creando non pochi disagi alla circolazione e danni agli operatori commerciali della zona che denunciano un calo di profitti pari al 50%. “La precedente amministrazione aveva fatto lo stesso tentativo. Ma resosi conto che i problemi in materia di viabilità crescevano dopo tre giorni è tornata indietro. Non si capisce perché questa amministrazione non vuole mettere in discussione le proprie scelte quando sono sbagliate e vanno danno della città. Così come – continua Gagliano - non sappiamo quanti soldi l’amministrazione ha speso per realizzare le modifiche di viabilità nella zona sud della città”. Il sindaco Nigrelli ha precisato che a breve la quantificazione dei soldi spesi sarà portata a conoscenza del consiglio comunale e ha chiarito che i lavori in materia di viabilità non sono ancora finiti per poter avere un quadro complessivo dei risultati prodotti. La vicenda del piano urbano del traffico era stata portata in aula dalla richiesta di nove consigliere comunali, sia di centro destra che centro sinistra.

ECCO L'INTERVENTO INTEGRALE DI FIORIGLIO

Fioriglio: Cosa pensa di fare l'amministrazione sul Piano Casa?

Piazza Armerina. “Piano casa. Cosa pensa di fare il comune della nostra città”. E’ questo il sunto di una interrogazione presentata dall’ex presidente del consiglio comunale Basilio Fioriglio ha presentato all’attenzione del sindaco piazzese Fausto Carmelo Nigrelli. Fioriglio vuole sapere se l’amministrazione ha intenzione di porre di limiti ai contenuti del decreto che prevede l’ampliamento della superficie della abitazioni esistenti. Il comune, entro il 22 luglio, potrebbe – se lo ritiene – limitare l’applicazione del decreto. Se invece non dovrebbe essere posto in essere nessun atto da parte della politica locale il decreto sarebbe recepito senza nessuna modifica. Fino ad oggi nessuna presa di posizione ufficiale ès tata presa dagli organi politici piazzese. Per intervenire, gli amministratori locali, hanno ancora un mese di tempo considerato che occorre definire tutte le eventuali modifiche al decreto entro il 22 luglio 2010. Dice Basilio Fioriglio nella sua interrogazione: “Premesso che la Regione Siciliana in attuazione dell’intesa tra Stato e Regione del 1.04.2009, in data 23.03.2010 ha approvato la L. n. 06/2010, emanando le nuove norme per il rilancio dell’economia attraverso l’attività edilizia e la riqualificazione del patrimonio edilizio, etc. L’art. 2, della suddetta legge – continua Fioriglio - disciplina gli interventi edilizi di ampliamento per gli edifici esistenti e l’art. 6 c. 4° che i Comuni possono deliberare entro il termine perentorio di 120 giorni, provvedimenti riferiti alla limitazione dell’applicabilità delle norme di cui agli artt. 2 e 3 ad immobili o zone del proprio territorio, sulla base di specifiche ragioni di carattere urbanistico, paesaggistico e ambientale. Alla luce delle superiori disposizioni normative ed in considerazione della scadenza dei termini previsti “22.07.2010”; – conclude l’ex presidente del consiglio comunale della città dei mosaici - chiedo al sindaco Fausto Carmelo Nigrelli di conoscere quali iniziative l’Amministrazione Comunale ha intrapreso o intende intraprendere, per un’eventuale salvaguardia del nostro patrimonio urbanistico, qualora né ravvisasse la necessità, al fine di evitare deturpamento architettonico. La presente richiesta scaturisce da una mia modesta interpretazione legislativa, avendo voluto il legislatore trasferire alla competenza dell’Ente Locale l’attenzione nel salvaguardare il proprio territorio, ove c’è ne fosse bisogno”.
Agostino Sella

Assemblea di Libera a Piazza Armerina - Intervista a Umberto Di Maggio presidente di Libera Sicilia. Di Rosa Linda Romano

Il 12 e 13 giugno, a Piazza Armerina presso il plesso Fontanazza della Scuola Elementare “Rocca Chinnici”, l’associazione Libera per la lotta contro la mafia ha organizzato la manifestazione “Libera tutti in Piazza”, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale.
A meno di 24 ore dalla nomina, abbiamo intervistato Umberto Di Maggio (nella foto a destra), presidente di Libera Sicilia.

Perché avete scelto Piazza Armerina come sede di questo evento?
Da quando siamo nati, questa è la prima assemblea di Libera in Sicilia. Libera non ha l’ansia di piantare le bandierine, di festeggiare la conquista di un territorio. Libera è un’associazione di associazioni che lavora territorialmente, che è presente oggi in tutte le regioni d’Italia, in trenta stati in Europa con quaranta associazioni e anche in Messico. Più che un’associazione noi siamo una rete, pertanto quando lavoriamo nei territori per creare questo cosiddetto associazionismo antimafia abbiamo ben chiaro che affinché le mafie nel nostro territorio – sto usando il plurale, sto dicendo mafie – cessino di esistere, come tutti auspichiamo, è necessario fare un patto; il patto è “Se ognuno fa qualcosa”, come diceva don Pino Puglisi a Brancaccio, se ognuno fa qualcosa e questo qualcosa è: lavoriamo nei territori, lavoriamo lì dove c’è bisogno, e la nostra Sicilia ha interamente bisogno di noi. Ecco perché abbiamo pensato a Piazza Armerina, provincia di Enna, un territorio al centro della Sicilia dove Libera non ha ancora la bandierina piantata, ma questa iniziativa è sicuramente un punto di partenza. Vogliamo unire tutte le forze che augurano un destino migliore a questa Terra, e per questa Terra intendo tutta la nostra regione.


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Per il risveglio di tutti noi...

La provincia di Caltanissetta vuole fare il distretto delle Miniere.

La Provincia Regionale di Caltanissetta ha presentato la richiesta di riconoscimento del Distretto turistico delle Miniere, dopo che la Regione siciliana aveva diramato le linee guida relativamente alla creazione dei distretti turistici nell’Isola (che possono essere territoriali o tematici, promossi da enti pubblici e con adesione di almeno il 30 per cento di soggetti privati). Il Distretto delle Miniere va ad istituirsi per iniziativa dell’Amministrazione provinciale presieduta dall’on. Giuseppe Federico, ed in particolare dell’Assessorato provinciale al Turismo guidato da Fabiano Lomonaco. “Il Distretto – spiega quest’ultimo - abbraccia i territori di 33 comuni interessati dal fenomeno storico dell’estrazione mineraria nella Sicilia centro-meridionale: va da Cianciana a Cattolica Eraclea e scendendo lungo la costa agrigentina risale nell’entroterra della valle del Platani fino a Villalba per ridiscendere verso Caltanissetta, Sommatino, Riesi e Butera fino al mare, per raggiungere poi Pietraperzia, Enna, Villarosa e Valguarnera con un percorso di oltre 200 km.”

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Approvato il progetto di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da realizzare sui tetti della scuola media Roncalli

La Giunta Municipale nella seduta del 21 giugno ha approvato il progetto di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da realizzare sui tetti della scuola media Roncalli.
Il progetto redatto dai tecnici dell’Ufficio Protezione civile e Ambiente è stato inviato già stamattina al Ministero per lo sviluppo economico che aveva pubblicato un avviso pubblico per finanziare “interventi a sostegno della produzione di energia da fonti rinnovabili nell’ambito dell’efficientamento energetico degli edifici e utenze energetiche pubbliche o a uso pubblico”.

Il progetto prevede la collocazione sui tetti della scuola di 225 pannelli che coprono una superficie complessiva di 360 mq e capaci di produrre 68 mila kWh.
«Con questo primo progetto iniziamo a dare concretezza alle politiche di rispermio energetico e la nostra città comincia a contrinuire alla riduzione di CO2 in atmosfera – afferma il Sindaco Fausto Carmelo Nigrelli. Fin dall’insediamento della mia amministrazione ci siamo occupati della questione energetica a cominicare da un primo studio che affidammo ad AzzeraCO2. il 2010 potrebbe essere l’anno della svolta. Infatti se il Ministero finanzierà questo primo progetto riusciremo a produrre energia con una fonte ad alto rendimento che creerà risparmio, ridurrà l’immisisone di CO2 in atmosfera e sarà un progetto-pilota. Inoltre nelle prossime settimana pubblicheremo un bando per inserire nell’impianto di pubblica illuminazione dei sistemi elettronici che porteranno a una riduzione dei consumi del 65%.»

L’azione antinquinamento dell’Amministrazione comunale non si ferma agli impianti di produzione di energia, ma è estesa anche a più piccolie ma significative azioni. Nei prossimi giorni verranno consegnate al comune cinque automobili necessarie per rinnovare il parco vetture a disposizione degli uffici. Quattro Panda e una Fiat Sedici a GPL verranno messe a disposizione dei vari settori dell’Ufficio tecnico e dell’Ufficio Politiche sociali.

«l’azione sull’energia assumerà una sempre crescente valenza di sistema – afferma Nigrelli – al punto che sto valutando se costituire uno specifico servizio che si occupi di politiche energetiche che potrebbe anche prevedere una figura di energy manager. Queste azioni hanno non solo una valenza economica, ma anche culturale perché mostrano come i tempi per le energie alternative siano ormai maturi.»

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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