lunedì 19 novembre 2007

Teatrino a Piazza, politica ad Enna. di Carmelo Nigrelli

Situazione speculare quella del centro destra e del centro sinistra a Piazza. Il quadro complessivo che ne emerge è di desolante impotenza.
Ma procediamo con ordine. Nel centro destra il sindaco dice di essere disponibile a risolvere la contrapposizione con Mpa, ma non a cambiare gli assessori. Se mai, potrebbe attribuire il settimo assessorato, mai assegnato, agli uomini di Lombardo. Nel Movimento per l'Autonomia tre su sei dei consiglieri sono disponibili a un tale accordo al ribasso, mentre gli altri tre tuonano pretendendo tre assessorati e la vice sindacatura. Il sindaco non sembra cedere, non solo per testardaggine, ma perché è obiettivamente difficile decidere chi sacrificare, come ben spiega Agostino Sella sul suo blog.La questione, con tutta evidenza non è che marginalmente politica e, in ogni caso, non riguarda Piazza.Nessuna discussione, nessun confronto sugli esiti di tre anni e mezzo di amministrazione da salotto, buona per guadagnare ai suoi rappresentanti qualche tavolo d'onore nelle serate dei club service e a consentire qualche viaggio a spese di Pantalone, con la scusa di fiere e mercati, possibilmente del turismo. I consiglieri del Mpa vogliono l'assessorato per questioni di potere e prestigio, senza alcun progetto per la città. Come sempre. Il Sindaco non vuole cedere perché in questi anni ha cercato di assumere il piglio del decisionista e dell'uomo-che-non-si-piega, ma, così come si è evidentemente ritenuto soddisfatto del nulla prodotto in questi anni, non ritiene di dovere cambiare strategia e qualità dell'azione amministrativa.Di fronte all'incapacità di trovare una soluzione politica, ché, infatti non di questione politica si tratta, ma solo di spartizione del supposto tesoro, la questione viene avocata ai leader provinciali che dovrebbero decidere le soluzioni buone per l'amministrazione di Piazza, non sulla base di quanto serve alla città, ma degli equilibri che servono loro in vista delle provinciali di aprile 2008. E su questa base, si spartiscono le spoglie della seconda città della provincia.Prosit!Dall'altra parte dello schieramento, il centro sinistra di burloni e giocherelloni viene - giustamente - richiamato dagli zii ennesi. I segretari e i consiglieri che avrebbero dovuto fare opposizione all'amministrazione, in questi tre anni hanno solo saltuariamente svolto il loro compito, impegnati soprattutto in estenuanti contrapposizioni tra loro. Le infinite mancanze dell'amministrazione comunale sono state taciute e politica di Ds e Margherita (quando esistevano) è scomparsa mentre, per fare finta di essere fieri avversari del sindaco, avviavano discussioni infinite sulla Presidenza del Consiglio, prima, e sulla mozione di sfiducia, dopo. L'atteggiamento su quest'ultima vicenda ricorda tanto quei finti bulli che ogni tanto capita di incontrare, che cercano la rissa e poi, mostrando in modo molto appariscente la loro rabbia e la voglia di menar le mani, gridano agli intervenuti: "tinìtimi, tinìtimi, sennò l'ammazzo!" puntando sulla solidarietà degli astanti che, infatti trattengono il violento, per "evitare che si rovini". Ma, se nessuno lo trattiene, il bullo si guarda intorno tra l'incredulo e l'angosciato pensando: "e ora? Vuoi vedere che mi tocca azzuffarmi veramente?".Così i valorosi dirigenti del centro sinistra hanno urlato per mesi e mesi "tinìtimi, tinìtimi, sennò l'ammazzo!" e, quando nessuno li ha più tenuti, sono caduti con il culo a terra e ora si guardano tra loro attoniti: "e ora? Vuoi vedere che dobbiamo presentare davvero la mozione?".Anche qui, in mancanza di un'autorità politica di un qualche valore riconosciuta in città, è stato necessario l'intervento dei dirigenti di Enna che, ieri, dovrebbero avere convinto i consiglieri e gli ex segretari di Piazza che la mozione era ed è atto politico (sebbene depotenziato dal teatrino degli ultimi mesi) e come tale va portato fino in fondo contro un'amministrazione comunale quanto meno fallimentare.Prosit! agli esponenti del centro sinistra di Piazza.Le due situazioni speculari hanno però prospettive diverse. Nel centro destra, sin da quando è stato introdotto il sistema bipolare nel 1993, non è mai emerso un politico capace di tratteggiare una strategia di sviluppo per la città e, ancora oggi, i vari protagonisti battagliano solo sulle poltrone.Nel centro sinistra, invece, c'è da recuperare una capacità politica più volte mostrata nel passato anche se non sempre premiata dall'elettorato e c'è, soprattutto, lo strumento, sempre che si voglia e si sappia usare.Il Partito Democratico a livello locale dovrebbe servire a questo: superare le contrapposizioni personalistiche sterili e costruire una strategia di sviluppo della città nel quadro del più ampio sviluppo della provincia di Enna, in cui ciascuno potrebbe poi avere il giusto ruolo.Sarebbe indispensabile, per questo, aprire confronti non tra i soliti dieci autoproclamati dirigenti del Pd, ma con tutta la cittadinanza o, almeno, con il migliaio di cittadini che hanno votato alla primarie. Invece i sostenitori di Veltroni e quelli di Letta sembrano solo preoccupati di farsi dispetti reciproci e di cercare posizioni di vantaggio nella redistribuzione degli incarichi di partito: entro il 23 dicembre si dovrebbe eleggere il segretario comunale, ma senza assemblee sulla situazione politica locale, tutto si concretizzerà, certamente attorno al 15-16 dicembre, con una elezione in cui si confronteranno solo i clientes dei due schieramenti, senza confronto tra linee politiche.Triste spettacolo finora, ancor più triste se questa previsione dovesse avverarsi.Rivolgo dunque un appello a chi può decidere: organizzare due, tre assemblee del Pd sulle prospettive politiche locali e, nel frattempo, portare la sfiducia in Consiglio. Ma fate in fretta, il tempo è quasi scaduto.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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