giovedì 22 gennaio 2009

«Dovrebbe chiamarsi Nemici, non Amici»

Piazza Armerina. "Si chiama Amici ma dovrebbe chiamarsi Nemici". Rosa Linda Romano, piazzese ventiduenne, volontaria dei salesiani, attacca la trasmissione di Maria De Filippi, che in questi giorni sta catalizzando l’attenzione dei ragazzi. Lei, Rosa Linda, coi ragazzi ci sta ogni giorno. Tutti i pomeriggi è l’animatrice di un gruppo di adolescenti nel centro educativo salesiano di via Garibaldi. Dice Rosa Linda: "Riparte il serale di Amici di Maria de Filippi, e puntuale torno a chiedermi: come può intitolarsi Amici un talent show dove la prima cosa che va in onda dopo la sigla è l’rwm in cui il componente di una squadra attacca un componente dell’altra squadra, o meglio, lo sfidante, analizzandone tutti i difetti e i perchè, secondo lui, non dovrebbe essere al serale, non merita di vincere, non sarà mai alla propria altezza, eccetera . Insomma - continua Rosa Linda Romano - di amichevole in ciò c’è proprio poco. Non c’è sana competizione, le squadre si attaccano e denigrano continuamente; inizialmente viene mostrato da ogni componente un certo spirito di squadra, ma anche questa viene meno nel momento in cui si arriva alla fase finale e sempre più vicina si fa la vittoria, che spetta soltando ad un ragazzo della scuola. Credo che più che un talent show, Amici stia diventando un reality come tutti gli altri, ormai anche i giovani talenti hanno a disposizione un confessionale e la loro vita all’interno della scuola viene spiata 24 ore su 24". Poi l’animatrice dei giovavi si pone una domanda sui valori: "Mi chiedo, inoltre: qual è il messaggio che arriva ai giovani che seguono il tanto amato programma? Cos’è importante, avere talento e coltivarlo o essere in grado di soppraffare gli altri e apparire più in gamba? Concludo - dice la Romano - questa riflessione: la parola "talento" mi rimanda alla parabola dei talenti di Gesù (Matteo 25,14-30). La vera chiave di lettura dei talenti che abbiamo ricevuto non potranno mai darcela i media e neanche Amici, credo, ci riuscirà".



Agostino Sella

Mattia e Tudisco sul concorso per ragionire capo

Piazza Armerina. “Il centro destra deve portare in aula la questione relativa al concorso del ragioniere capo”. Giuseppe Mattia, leader del Movimento per l’autonomia accelera sulla vicenda Centonze. Il presidente del consiglio comunale è, infatti tra i partecipanti del concorso per il posto di ragioniere capo del comune piazzese. Per il Movimento di Mattia Calogero Centonze non dovrebbe partecipare al concorso essendo la seconda carica della città. “Se lo vuole fare - dice - dovrebbe prima dimettersi da presidente del consiglio comunale. Nessuna polemica personale – continua Giuseppe Mattia che precisa – come il problema che si pone è solo di natura politica ed etica non è una guerra contro l’uomo Centonze ma un problema di regole e principi morali che vanno fissati e rispettati. Su questa vicenda ci stiamo giocando la credibilità nostra e dei nostri partiti. L’Mpa non ci sta. Chiede – dice il Mattia - la convocazione di un consiglio comunale dove alla luce del sole si possa affrontare la questione morale con onestà intellettuale e senza pregiudizio alcuno. Facciamo appello – continua il segretario del movimento di Lombardo - alle forze politiche del centro destra affinché la vicenda relativa al concorso di ragioniere capo, indetto dal comune, venga portata in aula”. Per adesso solo due le firme sulla richiesta del consiglio comunale fatta allo stesso Centonze, quelle di Trebastoni e Falcone. Il resto del centro destra fa orecchie da mercante. Si registra solo una dichiarazione del coordinatore del partito di Forza Italia. Quella del caso Centonze è una vicenda molto imbarazzanti per l’amministrazione comunale – dice Fabrizio Tudisco - Trovo che ci sia il conflitto di interessi perché Centonze non è una persona come tutti gli altri ma è presidente del consiglio comunale. La sua partecipazione non è moralmente ammissibile. Non ritengo però – dice il leader forzista Fabrizio Tudisco - che se debba occupare il consiglio comunale. Deve essere lo stesso presidente Calogero Centonze, semmai a fare un passo indietro e dimostrare che la politica è una cosa seria e che chi la fa non può avere privilegi. Eppoi, è una situazione che appartiene tutta al centro sinistra che deve trovare una soluzione”. Nel centro sinistra, sia nel PD che nelle forze politiche extra consiliari, pare siano d’accordo alla partecipazione di Centonze al concorso. Nessuno infatti ne parla ne a favore e neanche contro.

Missione a Palermo di Lina Grillo e Angelo Ferrigno per i lavoratori del reddito minimo.

Piazza Armerina. Se non ci sarà un intervento del governo regionale i lavoratori del reddito minimo saranno a spasso tra una settimana. Il 27 gennaio finiscono i fondi per finanziare i loro progetti. Per scongiurare la fine del servizio missione a Palermo dei politici dei comuni ennesi. Presso gli uffici dell’assessorato al lavoro retto dall’assessore Incardona si sono recati il sindaco di Barrafranca Angelo Ferrigno, Lina Grillo, assessore alle politiche sociali del comune piazzese. Inoltre, per il comune di Leonforte c’era Francesco Sinatra, per quello di Agira Maria Teresa Vaccaro. Presenti, insieme alla CGIL ed alla UIL, anche i comuni di Caltanissetta, Delia e San Cataldo. “Siamo stati ricevuti dagli esperti dell’assessore Incardona per i problemi che riguardano i lavoratori del reddito minimo – ha dichiarato l’assessore piazzese Lina Grillo - Abbiamo, insieme agli altri comuni, presentato un documento e fatto delle proposte sia al governo che all’assemblea regionale. Chiediamo – continua la Grillo – che venga modificata la legge n. 17 del 2008. Vogliamo che non venga chiesto ai comuni di mettere il 20%. Chiediamo inoltre che possano rientrare in questa categoria di lavoratori sia le persone che hanno percepito redditi minimi come i pensionati e sia coloro i quali per si sono autosospesi temporaneamente per fare altri lavori. Occorre riprendere lo spirito originario della legge. E’ l’unico modo per aiutare queste persone” Il documento presentato all’assessorato al Lavoro è stato sottoscriutto da tutti i presenti tranne dalla UIL. Molto soddisfatto anche il primo cittadino di Barrafranca, Angelo Ferrigno. “Sono molto contento della riunione – dice Ferrigno – questi lavoratori hanno bisogno di questa legge a causa delle difficoltà economiche che sta attraversando la nostra società. Inoltre – dice ancora il primo cittadino di Barrafranca – questi lavoratori sono estremamente utili a comuni perché hanno un ruolo importante nella gestione di molti edifici pubblici. Sono convinto – conclude Angelo Ferrigno – che se ci dimostriamo uniti come ieri a Palermo vinceremo questa battaglia. Io sono uno che pensa positivo. In questo caso la nostra unione può far diventare realtà la nostra proposta”. I lavoratori dei cantieri di servizio sono diverse centinaia in provincia di Enna e Caltanissetta.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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