domenica 4 novembre 2007

Sfiducia: il centro sinistra rilancia con la benedizione dei "capi". Lo Verme "faccio quello che dice il partito"

Piazza Armerina. Il centro sinistra rilancia la mozione di sfiducia dopo l’annullamento della prima. Ieri mattina in un albergo della città un summit con tutti i “pezzi grossi” della sinistra ennese - i deputati Crisafulli, Galvagno, Termine e Tumino - ha emesso il nuovo verdetto: “subito una nuova mozione di sfiducia, Prestifilippo deve andare a casa. Dopo la presa di posizione del Movimento per l’autonomia ci sono tutte le condizioni. Non perdiamo più tempo”. Alla riunione erano presenti i consiglieri del centro sinistra ed una delegazione di Forza Italia composta da Mattia e Falcone, che per essersi schierati per la sfiducia hanno in atto un provvedimento di espulsione. “non ci buttano fuori, sono solo chiacchiere – dice Mattia – abbiamo le nostra ragioni”. Soddisfatto del summit Tumino “Tutto è andato serenamente – dice Tumino – adesso, probabilmente martedì, ci incontreremo con il Mpa e FI e faremo un documento unico”. Comincia a muoversi la macchina organizzativa: domenica prossima tutti i promotori della mozione scenderanno in piazza per una manifestazione pubblica e lunedì prossimo dovrebbe avvenire il protocollo dela nuova sfiducia firmata da centro sinistra, Mpa e Falcone. “Questa volta non ci dovrebbero essere difficoltà – dicono dal Pd – il percorso è quello giusto e condiviso da tutti”. Prestifilippo nonostante la mobilitazione pare tranquillo. “Se presenteranno una nuova mozione - dice il primo cittadino – la affronteremo con la stessa dignità e serenità con la quale abbiamo affrontato la prima”. Nonostante il pericolo di perdere la poltrona di Sala delle Luci pare che Prestifilippo non azzeri la giunta come chiesto dal Mpa. “Dobbiamo prendere atto che l’interruzione dei rapporti con l’Mpa sembra irrecuperabile, ma adesso cambieranno gli equilibri del centro destra nella provincia” dice Prestifilippo alludendo alle amministrazioni in cui FI appoggia sindaci dell’Mpa come Barrafranca. Ma l’Mpa non demorde e le indicazioni di Colianni per votare la mozione di sfiducia sembrano chiare. Della corazzata lombardiana dopo Trebastoni, Fioriglio e Manuella esce allo scoperto anche Vittorio Lo Verme che dichiara: “io sulla sfiducia seguirò senz’altro le indicazioni del mio partito”. E’ probabile che sulla stessa linea di Lo Verme sia anche la giovane consigliera del Mpa Elisa Volturo. Se è così la sfiducia passerà raggiungendo i 13 voti necessari, altrimenti Prestifilippo ne uscirà rafforzato nella sua azione amministrativa.
Agostino Sella

Il Vescovo: no ai criminali stranieri e neanche ai gesti di vendetta squadrista di stampo razzista

Enna. “No ai gesti violenti di criminali venuti da paese stranieri ma anche ad inammissibili gesti di vendette squadriste di stampo razzista che non sono degni della tradizione italiana”. Dopo ultime questioni sulla vicenda dei romeni in Italia, è questo l’appello del vescovo Michele Pennisi, che ieri ad Enna ha celebrato la Festa dell'Unità nazionale e delle Forze Armate. “Questa festa – dice Pennisi - ci offre l'occasione per festeggiare l'unità nazionale raggiunta a prezzo di sacrifici di tante persone che rimane un bene da salvaguardare , nel rispetto delle legittime autonomie locali. L’unità nazionale per essere effettiva deve affrontare con decisione le questioni irrisolte del divario tra nord e sud del Paese a partire dalla questione cruciale dell’occupazione e delle reti di comunicazione che rischiano di aumentare l’isolamento delle regioni meridionali e di pregiudicare il loro sviluppo futuro in vista dell’allargamento dell’area di libero scambio. La questione meridionale rimane ancora, una “questione nazionale” e “una questione etica” che implica la responsabilità di tutto il Paese. In questa giornata – ha detto ancora Pennisi - oltre a pregare per il bene comune della nostra Patria e commemorare i tutti i caduti di tutte le guerre e degli atti di violenza, vogliamo esprimere la nostra riconoscenza a quanti, militando nelle forze armate e di polizia affrontano ogni giorno il pericolo per difendere la legalità, garantire la sicurezza dei cittadini, tutelare la giustizia e la pace. Questo compito – continua Pennisi - è più urgente nei nostri giorni in cui assistiamo a gesti di inaudita violenza da parte di criminali venuti anche da paesi stranieri, ma anche a inammissibili gesti di vendette squadriste di stampo razzista da parte di alcuni che non sono degni della tradizione dell’Italia patria del diritto aperta all’accoglienza e alla solidarietà verso gli immigrati che sono rispettosi delle legalità a partire dall’esperienza di tanti nostri connazionali emigrati all’estero. La giustizia e la sicurezza di tutti i cittadini – conclude il Vescovo - deve essere garantita non da vendette private ma di chi è preposto a garantire l’ordine pubblico ed amministrare la giustizia contando nella collaborazione e nella stima di tutti i cittadini onesti”.
Agostino Sella

Il sindaco dopo la mozione sfumata.



Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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