domenica 8 marzo 2009

Oggi, lunedì 9 marzo 2009, alle 19 assemblea del PD.

Hotel Selene.
Ordine del giorno.
1. tesseramento.
2. conferenza organizzativa del 29 marzo.

Summit alla Villa. Ci sono anche Cuffaro e Crisafulli. Il cuffacrisafullismo non tramonta mai.

Piazza Armerina. Summit ieri mattina alla villa Romana del Casale. I cumuli di rifiuti che stazionavano davanti l’ingresso nei giorni scorsi sono spariti. Ma i lavori procedono sempre a passo di lumaca. E la viabilità dell’ennese è sempre da terzo mondo. All’appello per fare il punto della situazione sullo stato dei cantiere c’erano proprio tutti. C’era l’alto commissario Vittorio Sgarbi, l’assessore regionale ai beni culturali Antonello Antinoro, il presidente delle provincia di Enna Pippo Monaco, il sindaco di Piazza Armerina Carmelo Nigrelli e tutto lo staff che guida i lavori di restauro. Erano presenti anche due potenti della politica siciliana come Totò Cuffaro e Mirello Crisafulli, che con i restauri della villa romana c’entrano poco. Peraltro la partecipazione del duo Crisafulli-Cuffaro ha richiamato in contrada Casale decine di politici locali provenienti dai paesi vicini, arrivati per chiedere consigli ai loro leader di riferimento. Insomma, un summit per il restauro del sito che per poco non si trasformava in una sorta di incontro politico-elettorale. Segno che il cuffacrusafullismo è tutt'altro che morto. Ma torniamo alla Villa. Antinoro dice che tutto va bene “Abbiamo definito un percorso di ulteriore restauro che dovrà necessariamente concludersi al più presto. Entro la fine dell’anno – dice l’assessore - non dovremmo avere più operai tra i piedi. Abbiamo riaperto il vecchio percorso. Lo abbiamo comunicato ai “tour operator” e adesso dobbiamo prepararci per la chiusura dei lavori”. Vittorio Sgarbi invece non si smentisce mai. E’ l’unico che anima la giornata. Se l’è presa con il direttore della Villa Romana Maria Costanza Lentini rea, secondo lui, di rallentare i lavori. “La Lentini non può creare dubbi su un intervento coralmente condiviso ormai da anni. Si lamenta di cose, come i micropali o la gru, previste dal progetto sin dall’inizio. Si possono fare dei ritocchi. Però, il tempo di riflessione è finito è il tempo dell’esecuzione. A questo punto – dice Sgarbi – possiamo anche cambiare il direttore della Villa. Non perché io sia il capo. Ma perché dobbiamo chiudere i lavori”. Il sindaco piazzese, il professore universitario Carmelo Nigrelli, sperava invece di trovare il cantiere in fase più avanzata. “Lo stato dei lavori è meno avanzato di quando sperassi – dice Nigrelli - anche se i ritardi sono comprensibili considerando che abbiamo avuto l’inverno più piovoso degli ultimi 10 anni. Spero che con la buona stagione il cantiere possa essere organizzato per concludere i lavori al più presto possibile”. Verso fine mattinata tutti la squadra, da Cuffaro a Sgarbi, è andata a trovare il vescovo della diocesi piazzese Michele Pennisi per visitare il museo diocesano. Comunque, a parte le polemiche, la villa ha riaperto i battenti il 3 marzo. I turisti che arriveranno, immondizia e strade permettendo, non torneranno a casa delusi. Vedranno comunque più della metà dei 2500 metri quadrati di superficie mosaicata. Il restauro dei pavimenti è quasi concluso. Manca solo l’applicazione dell’ossalato di ammonio, un prodotto che renderà lucidi i mosaici. In questi giorni è in corso la fase più delicata, cioè quella del montaggio della copertura. Una parte della nuova è già visibile nella zona delle terme. Adesso tutti aspettano la fine dei lavori. Dovrebbe essere entro la fine di ottobre. Ma in Sicilia il condizionale è d'obbligo.
Agostino Sella
ps. Ringrazio per la foto Roberto Palermo

Antinoro sulla villa "tutto procede bene"

Umberto Pisano della Notarbartolo sollecità interventi sulla viabilità

Vorremmo sollecitare con urgenza l’intervento della Giunta Nigrelli sul sistema della viabilità urbana, anche perché stiamo verificando, non senza rammarico, che i costi sociali ed economici di una rete di comunicazione fatiscente stanno diventando insostenibili.
Esistono delle zone dove circolare con un veicolo può esporre a seri rischi l’incolumità delle persone e che proprio per questo meritano di essere attenzionate con priorità e maggiore impegno da parte dell’Amministrazione.
Il riferimento obbligato è la via Sotto Giardino Garibaldi, dove la sede stradale, oltre ad essere rivestita da lastre di basalto completamente lisce e particolarmente sdrucciolevoli, presenta una pendenza assai pericolosa, che potrebbe essere ridimensionata con un intervento nel tratto finale che conduce verso la via Tripoli.
Non crediamo che opere come queste, volte a tutelare la sicurezza degli utenti della strada, siano così gravose da mandare in dissesto il Comune.
Ci auguriamo che questo, come tanti altri appelli che abbiamo lanciato, non rimanga ancora una volta inascoltato.

Umberto Pisano

Associazione antimafia “Emanuele e Leopoldo Notarbartolo

Enzo Germanà. Un'opera contro gli stupri.

Piazza Armerina. Ha preso un vecchio lenzuolo strappato, lo ha bucato gli ha appeso delle casette in legno e ne ha fatto un’opera d’arte in onore delle donne. Enzo Germanà è cosi. Ricicla tutto, anche l’impensabile. Per la festa delle donne di oggi ha realizzato una struttura verticale, alta circa 3 metri. “Ho voluto – dice Germanà – a rappresentare tutte le donne del mondo che vengono stuprate negli angoli nascosti delle loro case. Ho voluto per questo rappresentare le donne di tutte il mondo, senza distinzione di razza, colore o lingua”. Orami sono centinaia le opere realizzate dall’artista piazzese. Lo scorso mese ha installato alcune sue creature a Noto una delle capitali del barocco siciliano. Ma si lamenta Germanà “Alcune volte – dice lui – Piazza Armerina mi sembra un paese freddo. Per fare entusiasmare la gente ci vuole l’impossibile. Molti rimangono insensibili anche ai tempi importanti della società”. L’opera di Germanà è installata al museo diocesano dove oggi si conclude una rassegna sulla festa delle donne. L’opera si caratterizza per essere realizzata tutta con materiali riciclati. Un telaio di infisso preso dalla dismissione del telaio del Minissi alla Villa Romana del Casale, a cui è collegato un lenzuolo vecchio di 50 anni. Nel lenzuolo sono state ricavate delle finestrelle dove sono appese delle piccole casette di legno colorate. Il lenzuolo è tutt’attorno graffettato con piccole graffe multicolori. Alla base per sostenere l’intera intelaiatura un blocco preso da una vecchia abitazione. Insomma un’opera leggera per comunicare un tema forte come lo stupro. Germanà, lavora spesso con le scuole e con i centri educativi dove trasemette ai più giovani la sua creatività.
Agostino Sella

Stelle Azzurre U19. Vince la fase interprovinciale PGS. Adesso le regionali.

Piazza Armerina. I ragazzi delle Stelle Azzurre hanno vinto la fase interprovinciale di calcio a 5. Una grande impresa considerato che si tratta di una squadra con ragazzi tutti al di sotto dei 19 anni che hanno vinto con squadre di categoria libera. Protagonisti dell’impresa tutti i ragazzi che hanno dato il massimo delle loro possibilità. A parlare i due capitano Filippo Giongrandi ed Andrea Mulè. Entrambi, hanno trascinato il quintetto in una serie di vittorie con le squadre di San Cataldo, Caltanissetta e Canicattì. Lo score della squadra è di tutto rilievo con 4 vittorie, un pareggio ed una sconfitta. Adesso, i ragazzi del centro salesiano di via Garibaldi 75, parteciperanno alla fase regionale del campionato regionale salesiano, che si svolgerà a Kastalia nel mese di giugno. “La cosa più bella – dice il portiere saracinesca Filippo Giongrandi – è quella si essere arrivati a questo risultato dopo due anni di cammino. Siamo maturati come gruppo, sia sotto il profilo psicologico che tecnico. Lo dimostrano i pochi gol che abbiamo subito durante il campionato”. L’ultima vittoria delle Stelle Azzurre è arrivata proprio nei giorni scorsi grazie alla netta vittoria con la Don Bosco di Canicattì allenata da Cesare Calabrò. A parlare, Andrea Mulè, fulcro centrale attorno il quale si sviluppa il gioco della squadra, per molti un talento naturale “Il fatto di aver ripetutamente battuto squadre con gente più grande di noi e di aver vinto questa fase del campionato ci da consapevolezza dei nostri mezzi. Arriveremo alla fase finale di giugno con grandi stimoli per affrontare le squadre di Catania, Palermo e Messina. Lo scorso anno ci siamo classificati quinti in tutta la Sicilia, ma quest’anno puntiamo alla vittoria. Ormai abbiamo consolidato un gruppo che lavora insieme da due anni ed il prossimo anno con ogni probabilità faremo il campionato federale di serie D”. Le Stelle Azzurre stanno partecipando anche al campionato U.17 che si concludendo in queste settimane. Ecco i ragazzi nella foto in altro da destra a sinistra. Andrea Palma, Roberto Maggio, Luca Achille Azzolina, Danilo Larganà, Andrea Mulè. In basso Filippo Giongrandi, Ismaele Palumeri e Giuseppe Trombino.
Agostino Sella

Ragazzi ex tossicodipendenti danno la loro testimonianzia nella scuola della Di Gangi

Piazza Armerina. Ragazzi ascoltano le esperienze di ex tossicodipendenti per evitare di cadere nel tunnel della droga. Accade nella città dei mosaici, grazie all’attività dell’istituto professionale Maria Quattrino diretto da Lidia Di Gangi. Ieri, sono stati tanti e interessati che hanno partecipato all’incontro nell’ambito di una attività di educazione alla salute, nel quale, il progessor Filippo Cocilovo, ha trattato con i suoi allievi tematiche relative alla prevenzione e al recupero delle tossicodipendenze. All’incontro hanno preso parte Giuseppe Monachella e Marino Ambrosi, responsabili della comunità “Incontro” e un gruppo di giovani ex tossicodipendenti ospiti della comunità che hanno letteralmente catalizzato l’attenzione degli studenti socializzando le loro esperienze personali. Il dibattito ha immediatamente suscitato molte curiosità e si è progressivamente arricchito di interventi dei ragazzi della comunità provenienti da svariati percorsi ed esperienze. Tutti, sono stati direttamente coinvolti in storie di dipendenza. Persone, talvolta in situazioni di acuto disagio, che grazie al loro ingresso in comunità hanno potuto dare una svolta positiva alla loro esistenza e avere la possibilità di affrancarsi dalle devastazioni della droga. Il Dirigente Scolastico professoressa Lidia Di Gangi nel rivolgere un plauso al Prof. Cocilovo per aver curato l’attività progettuale, cosi commenta. “L’incontro con i giovani della comunità – dice la Di Gangi - è stato vissuto dai nostri allievi come un’occasione unica per riflettere sulla prevenzione e sulle innumerevoli tentazioni a cui quotidianamente i giovani sono sottoposti, tentazioni che sono talmente tante che è difficile codificarle ed elencarle tutte. Si cade spesso nel baratro della tossicodipendenza, si inizia un percorso di vita inqualificabile dal punto di vista della salute fisica e mentale, ecco perché è fondamentale ascoltare queste testimonianze e farne tesoro”. All’incontro farà seguito una visita presso la comunità di Gela, il progetto si concluderà con la visita di don Piero Gelmini, fondatore della comunità “ Incontro”, prevista per le fine del mese di Aprile.

Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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