mercoledì 21 novembre 2007

La sfiducia? Ormai una minestra riscaldata.

Piazza Armerina. “Ormai la mozione di sfiducia è una minestra riscaldata”. E’ questo quello che si dice in alcuni ambienti della sinistra piazzese, dove all’improvviso è calato un profondo silenzio sulla mozione di sfiducia a Prestifilippo. Nella colazione prodiana dove pare siano forti i dissidi interni, dopo il fuoco degli scorsi mesi, tutti hanno le bocche cucite e non rilasciano dichiarazioni sulla mozione di sfiducia. Un mese addietro una riunione con la presenza di tutto il “gota” del centro sinistra ennese, aveva deciso di raccogliere nuovamente le firme per ripresentare la sfiducia. In quella riunione c’erano tutti: i consiglieri comunali del centro sinistra, i deputati regionali e nazionali del coalizione prodiana, Tumino, Crisafulli, Galvagno e Termine. Avevano deciso di ripresentare una seconda mozione dopo il fallimento della prima. Addirittura avevano prevista una manifestazione pubblica domenicale per coinvolgere i cittadini nelle azioni politiche contro la giunta Prestifilippo. Ma, nonostante gli indirizzi dei leader, ad oggi non tutti i consiglieri hanno firmato. Sul documento della nuova sfiducia mancano le firme di due consiglieri del PD, Grillo e Venezia. Il nuovo documento, pare sia nelle mani di Filippo Miroddi, che da giorni aspetta una telefonata di Elio Galvagno, che dovrebbe annunciargli la disponibilità delle firme mancanti. Ma in pochi ci credono. “Si è perso l’attimo propizio – dicono dalla base del centro sinistra – se la mozione era presentata al momento opportuno aveva buone probabilità di vittoria. Invece hanno dato il tempo a Prestifilippo di recuperare il rapporto con l’Mpa. Se devono presentarla si muovano, qualche spiraglio c’è ancora”. Il più insofferente è il consigliere provinciale di Forza Italia, Giuseppe Mattia, che ha in atto un procedimento di espulsione da Forza Italia per essersi schierato per la mozione, ed adesso si sente tradito dal centro sinistra. A risolvere i problemi a Prestifilippo stanno tentando le segreterie provinciali. Proprio sugli equilibri della giunta piazzese, che dovrebbe vedere l’ingresso dell’Mpa, si dovrebbero incontrare a giorni i partiti del centro destra per ricevere una proposta da parte di Ugo Grimaldi, che però, non ha ancora convocato il tavolo degli alleati a causa del virus influenzale che lo ha colpito. Nei giorni scorsi, anche AN, aveva alzato la voce chiedendo visibilità in giunta.
Agostino Sella

PRG bloccato nel pantano...

Piazza Armerina. Il Piano regolatore generale si blocca in dirittura d’arrivo. Dopo l’avvenuta adozione avvenuta circa un anno fa tutto si è impantanato nei meandri della burocrazia comunale. Per concludere l’iter di adozione il consiglio comunale, presieduto dal socialista Filippo Miroddi (nella foto), dovrebbe solamente approvare le controdeduzioni alle osservazioni dei cittadini, che già da qualche mese sono state consegnate alla segreteria del comune dal professore Dato. La situazione, peraltro, è piuttosto confusa. Da un lato i sei consiglieri del PD, Cimino, Grillo, Venezia, Ribilotta, Capizzi ed Incardona, hanno chiesto con una lettera la nomina di un commissario ad acta alla regione, sostenendo che l’opposizione fa ostruzionismo. La lettera dei sei è stata redatta dopo che alcuni consiglieri del centro destra capitanati da Lo Verme, dopo essersi dichiarati incompatibili, hanno invece dichiarato la propria compatibilità partecipando alle votazioni e stravolgendo gli equilibri. Dall’altro il presidente del consiglio Miroddi che si dice “perplesso della lettera dei sei consiglieri. Abbiamo fatto 99 – dice Filippo Miroddi – non vedo perché non dovremmo fare 100. L’unico problema è che Dato non si è più presentato in consiglio comunale a spiegare le ragioni delle sue controdeduzioni. Adesso – dice Miroddi – abbiamo fatto un ordine del giorno “bipartisan” e chiesto la presenza di Dato in aula. Sono convinto che appena ci sarà il progettista non potremmo concludere l’iter. Il problema dell’impantanamento non è politico – continua Miroddi – ma burocratico. Una cosa è certa, io andrò avanti senza sosta. Peraltro - conclude il presidente del consiglio – è stato il “cavallo di battaglia” della sinistra in consiglio comunale. La richiesta del commissario ad acta del PD è proprio difficile da capire”. La richiesta dei consiglieri veltroniani pare abbia sorpreso anche l’assessorato regionale al territorio e ambiente. L’architetto della regione che segue il PRG piazzese si è detto “sorpreso” della richiesta del commissario ad acta a questo punto dell’iter, e sta preparando una relazione di risposta alla lettera che presto sarà nelle mani del presidente del consiglio Miroddi. Dispiaciuta si dice anche l’assessore ai lavori pubblici Paola Di Vita “Mi dispiace – dice la Di Vita – che il consiglio si spogli delle sue funzioni”.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI