martedì 15 gennaio 2008

La commissione cultura al Vescovo ed al Sindaco: "presto una legge speciale per Piazza"

Piazza Armerina. Ci sarà presto una legge per il centro storico piazzese. E’ questo il risultato portato a casa dal Vescovo Michele Pennisi e dal sindaco Maurizio Prestifippo insieme ascoltati dalla commissione Cultura dell’Assemblea Regionale Siciliana presieduta dall’onorevole Pippo Gianni. Una mattinata dedicata alla cittadina piazzese in cui il Vescovo, accompagnato da padre Paci ed il sindaco insieme all’assessore Paola Di Vita hanno spiegato alla commissione i gravi disagi ed gli ingenti danno che il centro storico della città dei mosaici ha subito. “Siamo contenti della prontezza della commissione che ha acconto le nostre proposte – dice il Vescovo Michele Pennisi – Abbiamo illustrato i reali problemi del centro storico. Entro 48 ore la protezione civile presenterà alla segreteria della presidenza una relazione per dichiarare lo stato di emergenza”. Oltre ai danni alle chiese dell’Itria e di Santa Veneranda, altri monumenti come ad esempio la chiesa della Neve versano in condizioni pessime, con il serio rischio di poter crollare da un momento all’altro. Contento anche il sindaco Prestifilippo “Il presidente della commissione sta mantenendo fede agli impegni presi. E’ importante che la commissione abbia adottato una risoluzione che impegna il governo alla salvaguardia del centro storico. Se otterremo il risultato di una legge speciale saranno risolti molti problemi delle nostre strutture e Piazza Armerina avrà una opportunità senza pari anche per la vivacità che ne conseguirà nel tessuto economico”. Della commissione fa parte anche il deputato Edoardo Leanza e Alessandro Pagano. “Piazza Armerina merita una legge speciale –dice Leanza – ci siamo impegnati a preparare un disegno di legge da portare in assemblea. Quando vengo nella città dei Mosaici penso sempre alla chiesa della Neve, uno straordinario esempio di architettura barocca che ha bisogno di un restauro urgente”. Insomma, qualcosa si muove. Enti civili e religiosi sono uniti per un progetto che dovrebbe dare una svolta al centro storico piazzese. “Ho visto il Vescovo molto impegnato – dice Leanza – lavorando insieme riusciremo ad avere una legge speciale”.
Agostino Sella

Che bella sinistra!!! A Enna l'Ato in Campania Bassolino. Ed i cittadini pagano!!!

Rifiuti, sinonimo di affari e n’drangheta. Almeno così è in Campania. Ad Enna la n’drangeta non c’entra, la mafia, forse neanche, però possiamo dire, senza passare per dissennati, che nell’ennese “rifiuti” sono sinonimo di “casta politica”, sprechi e clientela. Da qualche anno, da quanto poi sono state inventate le Ato, ossia le società territoriali che gestiscono i rifiuti, il rapporto tra rifiuti e politica, intesa non come servizio ma come gestione del potere per fini personali, è diventato molto più stretto. Insomma da quanto la politica è entrata in maniera preponderante nella gestione dei rifiuti sono aumentati gli sprechi. Adesso ci spieghiamo meglio. Fino a qualche anno addietro, erano i comuni a gestire la raccolta dei rifiuti solidi urbani. Davano in appalto il servizio a ditte private e pagavano ogni anno il conto. Magari qualche politico tirava la giacca all’impresa di turno, però non vedevamo strade sommerse dai rifiuti, come spesso avviene adesso. Poi la politica ha inventato le Ato. Niente più ditte, ma una grande società pubblico-privato che gestisce i rifiuti. Ecco i risultati. Pessimi per i cittadini: bollette raddoppiate, servizio carente, strade sporche. Ottimi per la politica: creazione di posti di sottogoverno e di lavoro, pagati con i soldi delle bollette raddoppiante cittadini. Alcune cifre: Ad Enna tra Ato e Sicilia Ambiente, una società parallela all’Ato, lavorano ben 552 dipendenti. Significa che per smaltire i rifiuti in provincia di Enna occorre in media 1 persona ogni 320 cittadini. Insomma… non poco. Peraltro, ai vertici dell’Ato, fino a qualche settimana addietro c’erano i nostri amati deputati, nazionali e regionali Crisafulli, Tumino, Grimaldi e compagnia bella. Dopo aver amministrato peggio di un condominio l’ente hanno lasciato il testimone ai sindaci che se la devono vedere con un debito già contratto di oltre 60 milioni di euro (pari a circa 116 miliardi di vecchie lire). Pare che entro la fine del 2008 si dovrebbe arrivare a 80 milioni di euro. Debiti che sono sulla pelle dei circa 180 mila abitanti della provincia ennese, che a fine anno si ritroveranno ad avere circa 450 euro a testa di debito per la spazzatura. Debiti contratti, però, non tanto e non solo per il costo del servizio che occorre svolgere per tenere pulite le strade ma piuttosto dalla necessità di garantire i livelli occupazionali. E i livelli occupazionali di chi?!? Ma dei partiti, di centro destra e di centro sinistra, che hanno messo negli uffici i loro “amici più fedeli” con lauti stipendi e rimborsi. Qualche mese addietro in un convegno organizzato da un partito è emerso che dibattito è emerso chiaramente che l'organico dell'ATO è sovradimensionato, ed è venuto fuori altrettanto chiaramente che le assunzioni sono state fatte senza alcun criterio di evidenza pubblica ma solo ed esclusivamente in base a bieche logiche clientelari. Niente concorsi pubblici, ma solo chiamate dirette. Tutto alla faccia dei cittadini poveretti che pagano le bollette. Ma insomma ci rendiamo conto! Ma miei cari politici alzate le testa e volate alti!!! Se si guardano con attenzione i dipendenti della grosso carrozzone si vede come quasi tutti siano riconducibili, per legami di parentela, di partito o di altro tipo, ad esponenti politici, in particolare dell’amministrazione provinciale. Così questa provincia non va avanti. Sarà un provincia con l’università, ma che avrà poco a vedere con la dignità politica. Poi ci sarebbe tanto da dire sul versante della qualità della raccolta, in cui i dati per fortuna non sono quelli della Campania. La produzione di rifiuti ad Enna nel 2006 ha registrato un incremento pari allo 0,1 %, passando dalle 13.937 tonnellate del 2005 alle 13.948 tonnellate del 2006. Nel 2006 sono state raccolte in modo differenziato 1.208 tonnellate, pari all’8%. Certamente si potrebbe fare di più. La produzione media nazionale di rifiuti è di 1,5 kg/giorno/ab. Ad Enna è di 1,35 kg per abitante pari a circa 494,6 chilogrammi abitante all’anno; 1,35 chilogrammi abitante al giorno. Per raggiungere gli obiettivi di legge sarebbe necessario aumentare la raccolta differenziata a 0,5 kg/ab/giorno. Ogni famiglia di 4 persone dovrebbe raccogliere separatamente circa 2 chili di rifiuti al giorno. Ci si può riuscire anche con qualche “raccomandato” in meno che negli uffici dell’Ato con i soldi dei cittadini sbriga le faccende del suo politico di riferimento.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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