sabato 15 maggio 2010

...........................................................Capigruppo di loro stessi...........................................................

ARAI
Solo nel 2009, la conferenza dei capigruppo, è costata alle tasche dei cittadini piazzesi oltre 25 mila euro.
I partecipanti alla conferenza del centro destra sono 7 su 8 consiglieri comunali.
Manca solo Paternicò rappresentato da Gagliano.
Tutti gli altri rappresentano se stessi.
E' UNA VERGOGNA. UN GRUPPO DEVE ESSERE FORMATO
ALMENO DA DUE PERSONE.

I consiglieri comunali dovrebbero servire la città, amarla.
Ai consiglieri è riconosciuto il gettone di presenza nelle commissioni e nei consigli comunali.
Le sedute delle conferenze dei capigruppo, pur essendo spesso inutili, pullulano.
Spesso danno l'impressione che si riuniscono solo per percepire il gettone di presenza.
Infatti ogni conferenza volano 60 euro circa a componente.
Eppure, gli uffici, hanno scritto in mille lingue, che alla conferenza dei capigruppo
non spetta il gettone di presenza.
Lo dice il ministero. Lo dice la corte dei conti.
Ma loro, capigruppo di loro stessi sono temerari.
Insistono.
Oltre al gettone di presenza delle commissioni e dei consigli comunali (che gli spetta)
vogliono anche quello della conferenza dei capigruppo (che non gli spetta).
IL CENTRO SINISTRA E' COMPLICE.
Ha i numeri per cambiare lo statuto ed invece tace
Se questi sono i politici piazzesi questa città non ha speranza.

Lillo Bruno sugli interventi di Piano Duilio e della Commenda.

Studenti dell'Ipia al Senato

Piazza Armerina. "Sono presenti in tribuna gli studenti dell'Ipia "G. B. Giuliano di Piazza Armerina. Rivolgiamo loro il nostro saluto e gli auguri per le loro attività scolastiche". Sono le parole del Presidente del Senato, Renato Schifani. Un saluto ed un augurio rivolto agli studenti ed agli insegnanti dell'Istituto professionale "G.B. Giuliano" di Piazza Armerina. Una nota che è stata ufficializzata dal resoconto stenografico della 364ema seduta del Senato della Repubblica.
"E' stato un momento di grande coinvolgimento emozionale - sottolinea il professore Gaetano Corvaia, tra i promotori del progetto "Assemblee Elettive - Lo scorso anno una delegazione dei nostri studenti era stata ospite di una seduta della Camera dei deputati. Abbiamo così dato seguito al nostro progetto di Educazione alla Legalità. Una serie di attività che annovera anche la nostra presenza, lo scorso anno, tra gli scranni di Sala d'Ercole a Palermo, in visita presso l'assemblea regionale Siciliana". 
Gli studenti del'istituto armerino, nel corso dell'anno, hanno approfondito le dinamiche che sottendono al corretto funzionamento delle Assemblee elettive. Un processo di formazione extracurriculare che gli studenti hanno particolarmente apprezzato.
"Abbiamo dovuto operare una selezione di merito - aggiunge il professore Domenico Oliveri, responsabile del progetto di "Educazione alla Legalità" - Le richieste di partecipazione che ci sono giunte sono risultate di gran lunga superiori alle nostre aspettative. A riprova del fatto che sui giovani, spesso, si operano facili giudizi di merito. Adeguatamente stimolati e motivati, gli studenti, riscuotono successi formativi straordinari. Confesso che anche io sono rimasto piacevolmente stupito. Sono proprio questi accadimenti che conferiscono piena dignità alla nostra professione sempre più bistrattata".
I due docenti dell'Ipia "G.B. Giuliano", hanno già pianificato per il prossimo anno un nuovo appuntamento. Dopo la partecipazione all'Assemblea regionale, alla Camera dei Deputati ed al Senato della Repubblica, è stata programmata per il prossimo anno scolastico una visita al Parlamento europeo. "Abbiamo voluto seguire un percorso logico - commenta il professore Gaetano Corvaia - Una sequenza logica che consentirà ai nostri studenti di costruire una mappa concettuale completa. Un percorso logico-legislativo che muove dal Parlamento regionale per giungere a quello Europeo". Un attività che assume una connotazione particolare per un istituto di formazione professionale. "Abbiamo voluto sfatare un altro falso mito - conclude il professore Domenico Oliveri - Quello che vede confinati gli studenti degli istituti professionali in un range di attività formative tecniche e professionali. Il nostro intento di educatori, rimane quello di formare cittadini, prima ancora che tecnici".
Agostino Sella

Sequestri alla Altecoen Indagini della Procura di Palermo. Sui termovalorizzatori. La GdF acquisisce documenti e pc

da www.lasicilia.it


Si è conclusa nel tardo pomeriggio di mercoledì la perquisizione presso gli uffici della Altecoen, perquisizione eseguita dai militari della Guardia di Finanza nell'ambito dell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia (Dia) di Palermo sulle possibili infiltrazione mafiose nell'affare dei termovalorizzatori. 
Una inchiesta che è stata avviata da alcuni anni e che ha visto una accelerazione dopo le recenti dichiarazioni rese dal Governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, che è stato sentito al riguardo anche dai magistrati della Procura della Repubblca di Palermo.
Gli uomini delle Fiamme gialle, nel corso della perquisizione negli uffici della Altecoen hanno sequestrato una grande mole di documenti cartacei oltre ai computer e sequestrato pure materiale di supporto informatico.
Documenti, quelli posti sotto sequestro, che adesso verranno esaminati alla ricerca di eventuali conferme ai sospetti della Procura antimafia di Palermo che però oltre ad indagare sulle infiltrazioni di esponenti di Cosa nostra sulla realizzazione e la gestione dei termovalorizzatori, indaga anche su un presunto giro di corruzione e concussione che sarebbe stato il supporto necessario a far procedere le procedure per l'aggiudicazione degli appalti.
Sull'ipotesi di interessi mafiosi su quello che il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo ha definito "l'affare del secolo" stavano già indagando le Procure di Catania e Messina, ma il fascicolo degli inquirenti palermitani comprende accertamenti su quello che sarebbe "il sistema di rotelle oliate" a suon di mazzette.
Sistema che consente poi a Cosa nostra di mettere le mani sulle grandi opere, attraverso il sistema di società che grazie alle "Ati", associazioni temporanee presentano le offerte e si aggiudicano gli appalti.
La Altecoen entra nell'inchiesta perché partecipò alla gara d'appalto, poi annullata dalla Corte di giustizia europea, senza la necessaria documentazione antimafia, anche se venne successivamente esclusa.
Sembra che gli inquirenti di Palermo concentrino parte della loro attenzione sulla Altecoen, per la sua partecipazione alla gara in mancanza della certificazione antimafia.
La nota diffusa dalla Guardia di finanza di Palermo sottolinea che la delega ricevuta riguarda anche ipotesi di corruzione.
E quindi, di conseguenza, le indagini della Procura e dei militari delle «Fiamme gialle» punteranno anche a ricostruire e chiarire eventuali flussi di denaro verso amministratori, politici e funzionari pubblici, a qualunque titolo coinvolti nella vicenda, dalla decisione di realizzare i termovalorizzatori all'individuazione dei 4 siti, alla stesura del bando di gara all'espletamento della stessa gara.
Giulia Martorana

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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