giovedì 1 ottobre 2009

Trasferimento mercato: I cittadini protestano contro il trasferimento parziale del mercato settimanale

Perché spostare il mercato così in fretta? Perchè spostare solo una parte del mercato? Vogliono distruggere anche il mercato settimanale?” Questi sono alcuni degli interrogativi che stamani venivano sussurrati da molti cittadini che tradizionalmente, il giovedì, si recano tra le vie cittadine dove si svolge il mercato . Oggi dovrebbe essere stato l’ultimo giorno del mercato settimanale in piazza Falcone e Borsellino (alias Piazza Europa). Da giovedì prossimo, 8 ottobre, chi deciderà di acquistare un capo di abbigliamento, dovrà recarsi nell’area adiacente il campo sportivo Sant’Ippolito mentre chi deciderà di acquistare del cibo dovrà recarsi in via Caltanisetta in pieno centro cittadino. L’aria che si respirava stamani al mercato non era delle migliori. Anche alcuni dei venditori ambulanti sembravano contrari al trasferimento. Tutti a far notare il malcontento dei cittadini ma nessuno sembra ancora deciso a prendere una posizione ufficiale in nome e per conto della rispettiva organizzazione di categoria. Del resto ciò andrebbe a cozzare con il parere favorevole al trasferimento che le due organizzazioni maggiormente rappresentative (Confesercenti e Confcommercio) hanno dato nelle diverse sedute della commissione commercio su aree pubbliche. Voci di corridoio ci informano che in settimana entrante qualcuno degli operatori commerciali su aree pubbliche potrebbe prendere ufficialmente una posizione di netto rifiuto al trasferimento del mercato disposto dall’amministrazione Nigrelli. Allo stato dei fatti si tratterebbe soli di voci. Ad ogni modo qualunque siano gli sviluppi della situazione la piazza Europa, da giorno 8 ottobre a giorno 10, è interessata ad una festa popolare programmata da tempo. L’unico che stamani ha detto la sua è Salvatore Cimino dei Cobas commercio: “Una follia dividere il mercato quando ancora non sappiamo i tempi per il trasferimento del settore alimentare che resterebbe in via Caltanisetta creando parecchi disagi ai cittadini piazzesi che saranno costretti ad attraversare la città per recarsi al campo sportivo e poi in pieno centro cittadino se decidessero di acquistare del cibo. Perché questa fretta?”

Più di 400 i cittadini che hanno consegnato le bollette di acqua e rifiuti per i relativi ricorsi. Successo per Bascetta e i Cobas

La lotta di Luigi Bascetta per la municipalizzazione della fornitura dell’acqua e della raccolta dei rifiuti solidi urbani continua a ritmo serrato. Da alcuni giorni che il leader dei Cobas invita i cittadini a fare ricorso contro AcqueEnna e contro l’Ato rifiuti che, a parere di Bascetta, sono colpevoli di non rispettare due sentenze della Corte Costituzionale. Più di 300 le persone che già hanno consegnato le bollette al leder dei Cobas come ci spiega lo stesso Bascetta “Questa città ha bisogno di legalità e di qualcuno che faccia credere che ancora la giustizia in Italia esiste - commenta il dirigente sindacale che spiega nei particolari il contenuto dei ricorsi - guardi in materia di acqua noi contestiamo il comportamento di AcquaEnna che sta inviando nelle case dei nostri cittadini l’intimazione alla sospensione del servizio di fornitura dell’acqua se gli utenti non pagano le bollette. E’ vergognoso perché AcquaEnna sembra che abbia dimenticato la sentenza della Corte Costituzionale n. 335 del 2008 con la quale si è dichiarato illegittimo la riscossione delle somme a titolo di depurazione che richiede ai nostri utenti.” Anche per il pagamento delle bollette per la raccolta dei rifiuti solidi urbani Bascetta sembra ravvisare delle irregolarità “Per quanto attiene alle bollette di raccolta dei rifiuti la nostra organizzazione sindacale – afferma Bascetta - contesta che il 10% di Iva data dagli utenti non è dovuta pertanto ciò che chiediamo è il rimborso di questa somma non dovuta così come stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 238 del 16 luglio del 2009.” Luigi Bascetta continuerà la sua battaglia tutto domani e sabato in piazza generale Cascino dalle ore 10 alle ore 13.
Foto in alto: Luigi Bascetta segretario provinciale dei Cobas.

La rissa tra detenuti pone un quesito allarmante: E' assicurata la sicurezza degli agenti di polizia penitenziaria?

La maxi rissa tra detenuti scoppiata all’interno del carcere sito in contrada Cicciona a Piazza Armerina ha aperto inquietanti e terribili scenari. In primo luogo la sicurezza all’interno della struttura penitenziaria. E terribile pensare che un personale ridotto all’osso sia chiamato a controllare e vigilare una novantina di detenuti che popolano il carcere piazzese. Chi scrive non vuole certamente alimentare polemiche con la Direzione della struttura penitenziaria ne con il comandante del carcere di contrada Cicciona, Picicuto, che riteniamo preparato, sensibile e disponibile al confronto. Ma al contrario vogliamo solo affermare con forza che la sicurezza dei nostri agenti ci sta a cuore. La rissa scoppiata sabato scorso poteva avere conseguenze drammatiche per due agenti di polizia penitenziaria, peraltro, esperti e con tanti anni di servizio alle spalle che si sono trovati di fronte almeno una ventina di detenuti coinvolti nella rissa che pare sia scoppiata per futili motivi. Non sappiamo ufficialmente i provvedimenti che saranno presi nei prossimi giorni. Con ogni probabilità, dopo la relazione sull’accaduto da parte della direzione del carcere di contrada Cicciona il Provveditorato della Polizia Penitenziaria di Palermo potrebbe disporre il trasferimento dei detenuti coinvolti nella rissa in altre strutture e ci auguriamo che i vertici del carcere di Piazza Armerina colgano l’occasione per rivendicare a chi di competenza la carenza di organico che investe da parecchio tempo il carcere della città e chiedere con forza il potenziamento del personale al fine di impedire che si registrano brutti e violenti episodi come quello di sabato. Forse l’intervento dei Carabinieri, con il capitano Michele Cannizzaro, e del capo della Polizia dott. Giancarlo Consoli, che pare abbiamo avuto il permesso di entrare dentro la struttura penitenziaria il giorno della rissa, hanno dato al brutto episodio una risonanza mediatica che potrebbe risultare decisiva per porre al primo posto dell’analisi dei problemi che vive la struttura penitenziaria la sicurezza degli agenti di polizia penitenziaria e il noto problema del sovraffollamento di detenuti che vive l’istituto di reclusione che dovrebbe contenere metà dei detenuti attualmente ospitati. Intanto emergono nuovi particolari sulla rissa che ha visto coinvolti i detenuti catanesi con un gruppo di extracomunitari. La violenta rissa è scoppiata al primo piano, nella sala adibita alla socializzazione dei reclusi. Celermente gli agenti di polizia penitenziaria, avuto il via libera del capo posto, hanno aperto la cella per tentare di sedare i rivoltosi. Nella violenta colluttazione per uno degli agenti intervenuti è stato necessario il ricorso al pronto soccorso del Chiello dopo aver preso un violento colpo sul capo: prognosi di dieci giorni. Momenti terribili che hanno costretto la direzione a chiamare in aiuto le forze dell’ordine che sono intervenuti a sirene spigate. In prima linea il capitano dei Carabinieri della città Michele Cannizzaro, il capo della Polizia Giancarlo Consoli e il comandante della Polizia Municipale Piero Viola. Momenti terribili che per fortuna non hanno fatto registrare feriti gravi.

Montagna di Marzo vista da Seby Arena

I giovani del PD per LUMIA

Siamo un gruppo di persone tesserate o simpatizzanti del PD del circolo di Piazza Armerina e vorremmo intervenire a sostegno della mozione "Prima di tutto la Sicilia" che vede candidato alla segreteria regionale l'On. Beppe Lumia.
La scelta di sostenere tale lista parte da alcune considerazioni da parte di persone "libere" che vorrebbero appartenere ad un gruppo politico "libero".
Liberi da vecchi schemi partitici, da un partito che considera i propri iscritti come semplici numeri, sui quali pesarsi, confrontarsi e programmare, invece che laboratorio culturale nel quale discutere e confrontarsi, indipendentemente da logiche faziose, senza posizioni preconcette né logiche di stretta appartenenza.
Liberi dal gioco delle strutture partitiche sovra territoriali, che pretendono comportamenti "allineati" uccidendo di fatto lo spirito democratico del partito, che ricade sempre in logiche di tessere e correnti.
Liberi dal malcostume non solo politico e giuridico, ma prima di tutto morale, convinti senza dubbio che bisogna promuovere una netta divisione fra ciò che è giuridicamente perseguibile e ciò che è moralmente deprecabile: chi deve guidare il PD siciliano non solo non deve essere stato condannato ma deve dimostrare di essere persona moralmente integerrima, al di là delle sentenze dei tribunali, e circondata da referenti anch'essi moralmente ineccepibili.
Liberi da un' antimafia fatta di retorica e propaganda, a favore invece di un' antimafia vera e concreta, fatta di idee realizzabili e realizzate, che sia in grado di mettere fine prima di tutto al potere economico della malavita organizzata per poi creare quella serie di iniziative sociali e amministrative in grado di far decollare lo sviluppo sociale della nostra Regione.
Queste sono solo alcune delle nostre idee, ma ci sembrano le più rappresentative del motivo per cui desideriamo che a guidare il PD siciliano sia Beppe Lumia. In lui troviamo l'uomo politico che esce dagli schemi troppo formalizzati del nuovo PD, che parla un linguaggio nuovo, sospinto dal basso, dalla gente comune, e non espressione di nomenklature vecchie nei temi, nel linguaggio e nelle idee.
Francesco La Delia, Riccardo Lionti, Benedetto Napoli, Paolo Parlascino, Andrea Arena, Simone Profeta, Rosario Adamo

La Venere di Morgantina tornerà. Ma nel 2011. Se va bene.

Piazza Armerina. La Venere di Morgantina tornerà in Sicilia. Ma nel 2011. Infatti, se fino ad oggi si pensava che la famosa statua tornasse durante la prossima primavera, dal ministero dei Beni culturali ci dicono che non si muove dal Getty Villa, il museo di Los Angeles dove è custodita, almeno fino al 31 dicembre 2010. Quindi, considerato il tempo della burocrazia per il “rimpatrio”, la scultura scolpita da uno degli allievi di Fidia nel IV secolo a.C, potrà arrivare, se le pratiche saranno espletate con celerità, nel 2011. A parlare dal ministero è la dottoressa Cristina Papadopulos, dirigente del ministero retto attualmente dal ministro Sandro Bondi “Secondo la convenzione sottoscritta con il Getty Museum il 25 settembre 2007 – dice la Papadopulos - la statua dell’Afrodite di Morgantina resterà in prestito presso il museo di Los Angeles fino al 31 dicembre 2010 e sarà esposta con la legenda “prestata dalla repubblica italiana – regione siciliana”. Nel momento in cui la statua rientrerà in Italia il ministero e la regione siciliana si accorderanno per dare in cambio per un periodo quadriennale al Getty una statua di pari pregio oppure altre opere della stessa importanza. Tuttò ciò che è successivo al rientro della statua sarà concordata tra le parti. Ancora non ci sono contatti tra il ministero e la regione. Abbiamo abbastanza tempo per concordare. Se c’è un accordo – conclude la Papadopulos - la statua potrebbe, dopo i 4 anni tornare, al Getty. Tutto è sottoposto ad intese che ci saranno tra il ministero dei Beni Culturali, la regione Siciliana e il Getty Museum”. Insomma, la statua ritornerà ma nel 2011. Ci sarà quindi più tempo per organizzare l’accoglienza. Se arrivasse adesso tutti sarebbero impreparati. Non si sa dove dovrebbe essere ospitata, il sistema viario è ancora quello delle mulattiere di una volta, non c’è un adeguato raccordo tra i sistemi turistici locali e in particolare con quello della villa romana del Casale, vero e proprio attrattore turistico, che ospita dai cinque ai seicentomila visitatori l’anno quando va a pieno regime. La storia della statua della Venere è tipica di quelle opere d’arte trafugate e finite nel mercato internazionale. Il primo documento per il trasferimento della Venere è datato 18 marzo 1986. E’ una sorta di fattura, scritta a mano e del tutto priva di una parvenza di autenticità, in cui tale Renzo Canavesi, vende per 400 mila dollari la statua ala ditta Robin Fined, una società londinese. In seguito la statua fu acquistata nel 1988 dal Getty Museum per la straordinaria cifra di 18 milioni di dollari. Intanto attorno alla statua persiste un mistero. Quella esposta al Getty Villa, potrebbe non essere tutta originale. Infatti, secondo quando ha dichiarato nel 1989 il capo dei trafugatore Giuseppe Mascara, la statua durante il suo trasferimento è stata tagliata in tre pezzi. Pare – sempre secondo le dichiarazioni di Mascara – che la testa fosse stata venduta in Svizzera. Quindi, il capo della Venere attualmente a Los Angeles potrebbe appartenere ad un altro reperto.
Agostino Sella

Ricominciano le attività della comunità del Crocifisso

La Parrocchia SS. Crocifisso, ubicata nel cuore del centro storico di Piazza Armerina apre l’anno pastorale 2009-2010 domenica 4 Ottobre, festa di S. Francesco patrono d’Italia. Nella comunità, caratterizzata da un forte senso di appartenenza operano diversi gruppi dalla Confraternita alla Associazione Portatori-Portatrici, dai numerosi volontari dell’Associazione Sole-Luna. L’impegno nel sociale è rivolto soprattutto nei confronti dei giovani per evitare devianze di ogni genere è cresciuto di anno in anno per la generosità e disponibilità di tutti i gruppi operanti in Parrocchia. Anche quest’anno sono presenti nella realtà diversi novizi sia nella Confraternita come anche tra i portatori e le portatrici, segno di nuove vocazioni che sentono viva la chiamata di Dio per solennizzare la Settimana Santa a Piazza Armerina. Riprende anche l’attività del gruppo sportivo Sole Luna che anche quest’anno si affilierà alla PGS e porterà avanti le attività sportive di calcio a 5, volley, basket, danza sportiva e di gruppo. Lunedi 28 Settembre si è riaperta l’attività dell’oratorio serale dalle 19.00 alle 21.00, dove i ragazzi dispongono di calcio balilla e ping pong. L’impegno di quest’anno si è potenziato con l’oratorio pomeridiano dove tutti i ragazzi saranno seguiti nell’attività di dopo scuola per la generosa disponibilità di diversi insegnanti. A guidare la celebrazione di apertura sarà Don Miroslaw Janiak guida lungimirante ed illuminata della parrocchia SS. Crocifisso, assertore convintissimo che solo l’incontro con Gesù Eucaristia dà gioia, forza e slancio ad ogni battezzato. Il 3 ottobre, ha proposto una veglia che sarà animata dalle 21.30 alle 22.30 di giorno 3 ottobre perché tutta la Comunità possa meglio prepararsi all’apertura dell’anno pastorale e dare così un valido contributo al convegno diocesano che si terrà nel mese di Novembre.
Agostino Sella

IL vescovo Pennisi. 'La difesa dell'autonomia non puo' essere il cavallo di troia per scardinare lo Stato'.

(ASCA) - Roma, 30 set - 'La difesa dell'autonomia non puo' essere il cavallo di troia per scardinare lo Stato'. Lo afferma mons. Michele Pennisi, escovo di Piazza Armerina e membro del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani, interpellato all'ASCA nel giorno della presentazione a Roma del Congresso internazionale su don Luigi Sturzo che si terra' a Catania e Caltagirone dal 2 al 4 ottobre prossimi. Il vescovo fa riferimento proprio all'esempio del fondatore del Partito Popolare: 'Sturzo - spiega - era a favore del principio di sussidiarieta' e dell'autonomia regionale, purche' questo pero' fosse a discapito della solidarieta' nazionale, dell'assistenza reciproca tra regioni piu' ricche e regioni piu' povere'.

Mattia riattacca Nigrelli

Piazza Armerina. A 15 mesi dall’insediamento della Giunta Nigrelli, dura presa di posizione del coordinatore dell’Movimento per l’Autonomia Giuseppe Mattia. In proposito la sezione locale dell’Mpa ha diramato il seguente comunicato: “La relazione annuale del sindaco evidenzia l’assenza di concreti provvedimenti a beneficio della città, che versa quasi in uno stato di abbandono. Si registra soltanto la ripresa del vecchio programma elettorale: grandi idee, ma irrealizzabili con le casse comunali desolatamente vuote. L’evidente declino delle proprie responsabilità (tutto sarebbe colpa della Provincia, della Regione, delle precedenti amministrazioni) maschera il vuoto che sta alla base di questo governo cittadino, che non coinvolge nelle proprie decisioni nemmeno i rappresentanti della cittadinanza democraticamente eletti al Consiglio comunale. L’ordinaria amministrazione è carente e inadeguata, quando non latitante o del tutto assente. I problemi di sempre, acqua, rifiuti, viabilità – continua Mattia - appaiono irrisolti. A fronte di un’enorme somma di denaro erogata per l’estate armerina, scarsi e insufficienti sono stati gli interventi per l’edilizia scolastica, visto che non si contano i casi di gravi ritardi e mancati controlli, con danni e pericoli per l’utenza. Quotidiane sono le lamentele della cittadinanza, che deve fare i conti persino con i tombini otturati che impediscono lo smaltimento delle acque piovane, provocando l’allagamento delle abitazioni, come denunciato da ultimo a Mattia dai residenti di Via T. Tasso. Ma la carenza maggiore – dice ancora Mattia - si registra sul tema della legalità. La legalità non è un concetto astratto, non basta sbandierarla: va applicata giorno per giorno, mentre il sindaco ha dimostrato di non esserne il garante, perché condannato per azioni antisindacali e coinvolto nella preparazione di concorsi discutibili, se non scandalosi. L’MPA auspica un reale coordinamento di tutte le forze di opposizione alla Giunta Nigrelli, e si impegna a contrastarne la fallimentare azione amministrativa senza ambiguità o trasversalismi. Chi non si sentisse di condividere, all’interno dell’mpa, questa linea programmatica, prevedendo scelte diverse, si auto-escluderebbe automaticamente dal partito, rendendosi necessaria una comunicazione agli organi direttivi”.
Agostino Sella

Continua l'operazione "cultura alla legalità" sposata dalla Polizia Municipale della città. Multato un supermercato

Continua da parte del Comando della Polizia Municipale di Piazza Armerina l’operazione “cultura alla legalità e prevenzione”. Ieri pomeriggio tre pattuglie con sei agenti di P.M. coordinati dal vicecomandante Gianni Velardita hanno elevato 40 contravvenzioni al codice della strada e multato un noto supermercato che nonostante il giorno di chiusura settimanale risultava aperto al pubblico. L’operazione di controllo del territorio rientra nella normale opera di prevenzione elaborata dai vertici della Polizia Municipale della città guidata dal comandante Piero Viola. L’obiettivo è quello di favorire la cultura della legalità nei comportamenti del cittadino piazzese. Ancora una volta registriamo per la cronaca un dato negativo: una buona parte delle multe elevate sono state dettate dalla violazione dei parcheggi destinati ai portatori di handicap. “Continueremo periodicamente l’operazione di controllo del territorio così come abbiamo programmato assieme al comandante Piero Viola – commenta Gianni Velardita vicecomandante – riteniamo che il nostro lavoro debba avere come obiettivo quello di favorire la cultura alla legalità e devo confessare che dai dati in nostro possesso e comparando il numero delle contravvenzioni fatte credo che in breve tempo si possa ottenere un’inversione di tendenza nel comportamento dei nostri automobilisti. Il nostro compito è quello di aiutare i nostri cittadini a rispettare la legge e saremmo soddisfatti il giorno in cui non riusciremmo a fare nessuna contravvenzione allora si che un grande passo avanti è stato compiuto non dalla polizia municipale della città ma dall’intera città verso l’obiettivo della legalità e dell’educazione stradale.”
Foto in alto: Gianni Velardita vicecomandante della Polizia Municipale di Piazza Armerina

Accusata di ricettazione viene assolta dal Tribunale

Si è concluso ieri il procedimento a carico della signora K.L.P. accusata del reato di ricettazione (648 c.p.) di un telefono cellulare. Il processo si è svolto dinnanzi al Tribunale di Enna in Composizione Monocratica, il quale ha accolto in toto le richieste dell'avv. Francesco Alberghina difensore dell'imputata assolvendo quest'ultima da tale grave accusa. La particolarità di tale vicenda è consistita nel riuscire a dimostrare come sia possibile che due diversi cellulari possano in qualche caso avere due identici codici Imei (ciò probabilmente perchè uno dei due telefoni era stato sottoposto ad un aggiornamente del software). la difesa è riuscita pertanto a far cadere questa pesante accusa dimostrando che anche la tecnologia non è perfetta.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI