giovedì 15 novembre 2007

"Chiello e malasanità". Caro Sebastiano...

Caro Sebastiano, e non Sebastiano Arena, perché da almeno 15 anni quando ci scriviamo cominciamo con “caro Agostino” e “caro Sebastiano”,
ero indeciso se riprendere l’argomento o lasciarlo perdere, considerato il tono, ingiustificato, ingiusto, e peraltro “irricevibile”, usato da te che sei pure amico mio.
Vado subito per le vie brevi.
  1. Il caso di cui parlo nell’articolo esiste, non è inventato, è stato da me approfondito quanto meritava. La suora è rimasta al pronto soccorso per oltre 24 ore, i medici si sono “acchiappati” davanti a tutti, ecc, ecc. Sulle disquisizioni dell’ospedale di Caltanissetta non è il caso di entrarci nel merito, perché non è quello il problema, ma il teatrino creato dai medici…Peraltro, caro Sebastiano, tu stesso lo confermi tra le righe. Forse per il ruolo che ricopri ti sei spinto ad una difesa d’ufficio della tua classe, tra l’altro non essendo presente durante l’accaduto, come hai confermato tu stesso;
  2. che l’ospedale Chiello sia in dismissione, prima di me lo hai detto tu insieme ai tuoi colleghi. Ti ricordo, che durante il mese di luglio, voi medici, ne avete dette di cotte e di crude sull’ospedale in cui lavorate, inviando una durissima lettera al direttore generale. Una lettera, ripresa da me, per un articolo su La Sicilia che allego che inizia così “Al Chiello persiste uno stato di malessere costante. L’ospedale è in balia di chiunque notte e giorno. Non esistono ne portieri e ne vigilantes”. Lo gridano con forza, non gli utenti, ma i medici dell’ospedale piazzese che hanno proclamato lo stato di agitazione per le carenze ormai croniche del nosocomio”…In quella lettera scritta, ripeto, da voi medici, vi spingevate ad altre affermazioni del tipo “lo smantellamento dei servizi” ecc, e cose ancora più pesanti. Peraltro, non capisco perché qualche mese fa eravate in protesta ad oltranza ed adesso non lo siete più considerato che niente nei piani di Iudica è cambiato. Non capisco perché è calato il silenzio totale da parte di tutti sulla questione dell’ospedale.
  3. E ancora non capisco perché:

- a luglio, che scrivevo male dell’ospedale, riprendendo giudizi pessimi espressi da voi medici nella struttura in cui lavorate, la mia penna non era dittatoriale mentre adesso lo è;
- se voi, medici piazzesi, scrivete male dell’ospedale piazzese va tutto bene, se invece scrivo male io che sono un cronista piazzese (non sono giornalista) sono il peggior nemico dei piazzesi;
- se voi, medici piazzesi, scrivete male dell’ospedale piazzese in cui lavorate non infangate il nome del Chiello e danneggiate la sua immagine, se ci scrivo io, invece, il danno diventa enorme.

Non vorrei caro Sebastiano, che per prendere la difesa d’ufficio dei tuoi colleghi, di cui peraltro ho stima, hai preso qualche abbaglio?!?

Mi dispiace, però, il tono che hai usato e le parole, non certo leggere, nei miei confronti che credo, francamente, di non meritare.
Quando al fatto di “essere sollecitato da Santa Madre Chiesa” che peraltro hai scritto erroneamente in minuscolo, te lo potevi risparmiare.
Anche perché mi conosci e sai che non sono facilmente “sollecitabile” come tu hai inteso da nessuno.

Se vengo a conoscenza di una notizia, da qualunque fonte questa venga, e la ritengo degna di nota, da chiunque arrivi, dopo averla verificata, cerco di pubblicarla, o provenga da “Santa Madre Chiesa” o dal sindaco o dagli oppositori del sindaco, o dai medici o dai pazienti.

Allora, secondo la tua tesi, per ogni cosa che scrivo sono sollecitato da qualche “santo”!?

Quando ho scritto dell’ospedale sono allora stato sollecitato dalla “Santa madre categoria dei medici” oppure quando scrivo di politica sono sollecitato da “qualche santo politico di turno….

Ma che vuol dire…

Peraltro, non capisco che ruolo, secondo te, dovrebbe avere uno che scrive notizie.

Cos’è notizia un medico che fa il proprio lavoro e per il quale è pagato!?
Allora perché non dovrei scrivere di un barista che fa bene il caffè che il cliente paga o di un barbiere che tagli bene la barba, o di un ingegnere che fa bene i suoi progetti e per cui è pagato.

Chi scrive, come credo pensi anche tu, o almeno hai pensato finora, deve servire da pungolo, deve mettere in risalto anche le cose che non funzionano, per cercare di migliorarle.
Allora a cosa serve la stampa…

E poi, quando eravamo uniti dalla militanza nella Rete e facevamo opposizione mettendo anche in risalto le cose che non funzionavano eravamo dei distruttori della città di Piazza Armerina…

Comunque, non so se so usare la penna, come dici, ma certamente non la uso in maniera dittatoriale e credo neanche in modo offensivo, come forse la hai usata tu con me.

Con la consueta cordialità e il tradizionale affetto.

Agostino
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Articolo pubblicato da La Sicilia nella prima decade di luglio 2007

Piazza Armerina. “Al Chiello persiste uno stato di malessere costante. L’ospedale è in balia di chiunque notte e giorno. Non esistono ne portieri e ne vigilantes”. Lo gridano con forza, non gli utenti, ma i medici dell’ospedale piazzese che hanno proclamato lo stato di agitazione per le carenze ormai croniche del nosocomio. I dottori hanno costituito l’Osservatorio Sanitario Permanente con lo scopo di monitorare le disfunzioni e le carenze che sono sorte negli ultimi tempi nel nosocomio della città dei mosaici. I medici mettono in risalto una serie di problemi e criticano la Direzione generale e la Direzione sanitaria sia aziendale che ospedaliera che definiscono un vero e proprio “muro di gomma”. Tra i problemi evidenziati dall’osservatorio c’è quello della scarsa organizzazione ospedaliera, con l’emissione di ordini di servizio che “non si preoccupano dei regolamenti vigenti”. Forte protesta anche per la carenza di personale medico ed infermieristico in quasi tutti i reparti. Un problema questo “che non permette di sostituire le unità mediche che vanno in malattia” con gravi difficoltà per i reparti e gli ambulatori. La protesta più eclatante è quella relativa alla sicurezza dei luoghi ospedalieri. I medici accusano lo smantellamento del servizio di guardiania e del sistema di video-sorveglianza. Poi riferendosi alle aree parcheggio dicono che in esse “regna il caos più assoluto” con un accesso non controllato nei reparti che sono invasi in tutte le ore dai visitatori. Insomma una protesta a 360° che presto dovrebbe sfociare in una forte ed eclatante azione di protesta. Dietro lo smantellamento dei servizi, secondo alcuni componenti dell’osservatorio, si potrebbe nascondere la volontà di far chiudere definitivamente l’ospedale che rappresenta un punto di riferimento importante per l’utenza sanitaria del centro Sicilia. Alle proteste dei medici si aggiungono quelle del comitato per la salute che ha visto nei giorni scorsi organizzare un sit in per scongiurare la chiusura dell’ex Inam. Nei prossimi giorni dovrebbe celebrarsi un consiglio comunale convocato esclusivamente per affrontare il problema. Queste iniziative, mettono in risalto un netto scontro tra la classe medica locale e le direzioni sanitarie, che potrebbero portare ad imminenti operazioni di protesta compreso lo sciopero nei prossimi giorni di alcune categorie.
Agostino Sella

l'articolo incriminato Malasanità piazzese. Ospedale Chiello allo sbaraglio di Agostino Sella

Giorni decisivi per Prestifilippo ed il PD.

Piazza Armerina. Giorni decisivi nella politica piazzese. A tenere banco il futuro assetto del Partito Democratico e l’azione del sindaco Prestifilippo che a breve dovrebbe riequilibrare, secondo alcuni, o azzerare secondo altri, la sua giunta. Per le sorti di Prestifilippo potrebbe essere decisivo un incontro che oggi dovrebbe tenersi ad Enna tra tutti i segretari provinciali dei partiti del centro destra. In ballo ci sono le dimissioni da vice presidente dell’Ato del primo cittadino piazzese e le modalità per i nuovi assetti della giunta Prestifilippo. Secondo Michelangelo Trebastoni, consigliere dell’Mpa “il sindaco dovrà dimettersi perentoriamente dall’Ato ed azzerare la sua squadra dando poi 3 assessorati all’Mpa con la vice sindacatura e poi riservare la presenza in giunta ad An e Udc”. Una tesi difficilmente ricevibile dal primo cittadino che per accontentare il partito di Lombardo dovrebbe fare fuori quasi tutti i suoi uomini di fiducia, a cui invece, pare molto legato. “Se non ci sono queste condizioni – dice Trebastoni - ho già pronto un documento sulla sfiducia che presenteremo come partito”. La situazione dentro l’Mpa non è però chiara e si cerca di trovare una posizione condivisa da tutti. Acque agitate anche dentro il PD dopo il fallimento della prima mozione di sfiducia a Prestifilippo. Peraltro la secondo non va a gonfie vele considerando che ad oggi non tutti i consiglieri veltroniani hanno firmato la nuova mozione in mano del presidente del consiglio Miroddi. “Qualcuno perde tempo. Si porta tutto alle lunghe”, dice un aderente del PD. Nel partito di Veltroni a breve dovranno essere eletti il segretario cittadino ed il capogruppo consiliare, dopo le dimissioni dalla carica di Lina Grillo. Per la carica di segretario dovrebbero essere effettuate le primarie a cui avrebbero diritto di voto tutti i 919 votanti del 14 ottobre e gli iscritti ai partiti di Ds e Margherita. Nell’elezione del nuovo segretario si definiranno i nuovi equilibri del PD. A meno di sorprese il segretario potrebbe uscire fuori da un accordo tra l’area diessina guidata da Giuseppe Strazzanti e quella coordinata dall’ex sindaco Ivan Velardita, che può contare tra le fila i consiglieri Cimino e Incardona. Le due componenti avrebbero maggiori voti dell’area legata a Carmelo Tumino, nonostante il buon risultato alle primarie di Enrico Letta. Il nuovo capogruppo, secondo indiscrezioni, invece potrebbe essere il giovane consigliere comunale Giuseppe Capizzi (nella foto) subentrato al dimissionario Ranieri Ferrara.
Agostino Sella

Trebastoni: la villa non chiuderà più

Piazza Armerina. “La villa non si chiuderà più. Dal 10 gennaio ci sarà un corridoio laterale per l’ingresso ed entro Pasqua tutto sarà nelle migliori condizioni”. Michelangelo Trebastoni (nella foto) consigliere comunale del Mpa, è entusiasta per il risultato raggiunto nella sua missione a Palermo nelle stanze dell’assessore regionale ai Beni Culturali Lino Leanza. “Grazie ai miei rapporti personali con Leanza sono stato ricevuto assieme ad una delegazione composta dal collega Salvatore Manuella, dal consigliere provinciale Carmelo Randazzo, dagli imprenditori Raffaella Motta ed Ettore Messina e dal sindacalista Salvatore Bonanno – dice Trebastoni – Abbiamo rappresentato all’assessore gli enormi danni che avrebbe causato una chiusura del sito archeologico anche per gli impegni già presi con i tour operator. Insieme a Leanza abbiamo concordato – continua Trebastoni – che la villa non si chiude più. Dal 10 gennaio l’ingresso avverrà da un corridoio laterale che permetterà di visitare solo quanto in quella fase di cantiere sarà possibile. Nel successivo mese e mezzo – continua Michelangelo Trebastoni – ci sarà un accelerazione dei lavori per permettere entro la Pasqua, che quest’anno cade intorno al 20 marzo, di avere la villa nello stato migliore possibile. Abbiamo anche incontrato – continua Trebastoni – il direttore dei lavori, l’architetto Guido Meli, che si è detto d’accordo con la nostra tesi”. Le dichiarazioni di Trebastoni rappresentano una boccata d’ossigeno per tutto il movimento turistico piazzese. La chiusura della Villa avrebbe provocato un danno di immagine non indifferente e spostato flussi turistici numerosi in altri siti della Sicilia. Soddisfatto anche Totò Manuella, anch’esso consigliere dell’Mpa, che da qualche mese fa coppia fissa con Trebastoni “Siamo veramente soddisfatti – dice Manuella – è la dimostrazione che quando la politica si muove bene riesce ad ottenere le cose. Peraltro con questa soluzione è anche possibile ammirare i nuovi scavi in corso per la scoperta della città medievale limitrofo al sito romano”
Agostino Sella

Il 25 novembre incontro di pastorale giovanile.

Piazza Armerina. “Educatori, capi scout, i responsabili di tutti i gruppi i movimenti e le associazioni della diocesi chiamati a raccolta per il 25 novembre”. E’ l’appello dell’ufficio diocesano di pastorale giovanile ha organizzato un incontro con l’obiettivo di rispondere alla crisi di valori e alla stagnazione culturale con un rinnovato protagonismo giovanile. Dopo il meeting nazionale dei giovani italiani con il Papa e l’esplicito invito a creare “Centri nelle periferie”, nella Diocesi c’è grande fermento per l’avvio di numerose iniziative culturali e sociali che coinvolgeranno i giovani della città di tutti i comuni e per l’avvio di importanti esperienze di rete sia nella città di Enna con Eurodesk che a Gela con il Centro di Servizi per il Volontariato Cesvop e la Rete Educativa Cittadina. I delegati del Vescovo per la Pastorale Giovanile, il sacerdote don Giuseppe Fausciana e il giovane laico Enzo Madonia affermano che “urge ridare voce sia nella Chiesa che nella società civile, alla creatività dei giovani, al loro pensiero e spirito critico, per costruire un ponte di sincero dialogo tra generazioni. Occorre inoltre – continuano i due - vivacizzare la presenza dei gruppi, sostenendoli nella formazione ad una autentica vocazione al servizio. Solo in questo modo, avremo nelle città, uomini liberi di spendersi in ogni campo della vita, anche in quella pubblica, con spirito di autentica carità e servizio. Oggi, la città urge di uomini capaci e competenti nel servire”. Appuntamento pertanto il 25 Novembre a Piazza Armerina alle ore 9:00, presso il seminario estivo di Montagna Gebbia. Ad animare la giornata oltre ai delegati per la pastorale giovanile, Enzo madonia e don Giuseppe Fausciana, saranno Enrico Di venti, capo scout, responsabile della Consulta Giovanile di Enna, con importanti esperienze nel campo della missione e del commercio Equo e Solidale e Cinzia Vella, cooperatrice salesiana impegnata nella promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza attraverso la gestione dell’oratorio salesiano piazzese e nell’animazione dell’associazione Meter di don Fortunato Di Noto. L’incontro sarà una festa di comunione dei carismi dei vari gruppi movimenti e associazioni presenti in Diocesi e una occasione di verifica del progetto triennale di Pastorale Giovanile e degli strumenti fino ad ora utilizzati: il meeting, i forum cittadini, le consulte, il lavoro in rete. Ulteriori informazioni sulle modalità di partecipazione si trovano sul sito internet www.pastoralegiovanile.org.
Agostino Sella

Mpa. Bruno rettifica Scollo. "Ci vuole una giunta politica con AN e UDC"

Piazza Armerina. Si arricchisce di un'altra puntata la telenovela sulla mozione di sfiducia. Adesso i problemi pare siano in casa dell’Unione. Infatti, nonostante un summit con tutti i deputati del centro sinistra dell’ennese, Carmelo Tumino, Salvatore Termine e Mirello Crisafulli, ha deciso di ripresentare una nuova mozione, pare che il nuovo documento non abbia ancora le firme di tutti e sette i consiglieri comunali dello schieramento prodiano. Probabilmente non tutti i consiglieri del centro sinistra, a questo punto, sono d’accordo ad andare avanti con la sfiducia a Prestifilippo, e tirano il freno a mano. Pare, però che nei prossimi giorni, una nuova riunione dovrebbe riunire tutti i consiglieri per firmare. Certo è, che se la mozione si arena sarebbe una grave sconfitta per il centro sinistra ed in particolar modo per il partito democratico, spaccato in due al suo interno. Intanto nell’Mpa dell’assessore Colianni continuano le schermaglie tra i consiglieri comunali. Alcune dichiarazioni del capogruppo Giovanni Scollo avevano fatto venire il maldipancia ad alcuni esponenti lombardiani costringendo il segretario provinciale Giorgio Bruno ad intervenire per sedare la polemica. “Devo per forza intervenire – dice Bruno – per dire una volta per tutte come stanno le cose. Prestifilippo si dimetta subito dall’Ato, nel giro di un paio di giorni. Aver consegnato il mandato a Grimaldi non basta. Dopo le sue dimissioni definitive riapriremo il tavolo provinciale. L’Mpa vuole che la squadra di Prestifilippo rappresenti una giunta politica in cui siano presenti tutte le forse del centro destra a partire dall’Udc e da An”. Prestifilippo, dal canto suo, dice di essere disponibile al dialogo “Io sono disponibile al confronto – dice il primo cittadino piazzese – anche se le questioni sollevate da Bruno vanno sviluppate ed affrontate dal sistema dei partiti a livello provinciale. E’ in quella sede che i partiti del centro destra devono appoggiare il progetto politico”.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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