martedì 6 novembre 2007

Ebbravo Prestifilippo. Si dimette dall'Ato e spiazza l'Mpa. Tumino e Colianni si parlano

Piazza Armerina. Prestifilippo si dimette dall'Ato e spiazza l'Mpa. Le inaspettate dimissioni rimescolano le carte in tavola sulla questione della sfiducia. Il primo cittadino ha, con questo atto, spiazzato tutti e messo in difficoltà soprattutto l’Mpa, che con forza gli aveva chiesto di abbandonare la poltrona della società d’ambito. Adesso, i consiglieri che nel movimento di Lombardo non vedono di buon occhio la sfiducia, come Scollo, Lo Verme e Volturo, hanno carne al fuoco portare avanti le loro istanze dentro il partito. Rimane ancora aperta la questione della giunta, dove pare che Prestifilippo, non cede alle richieste della corazzata lombardiana che da sola conta ben 6 consiglieri comunali, un numero maggiore di quelli che ufficialmente stanno dalla parte del sindaco. Intanto duello a distanza è tra il deputato piazzese Carmelo Tumino e l’assessore regionale Paolo Colianni leader dell’Mpa ennese. Ieri Tumino aveva detto che toccava all’Mpa firmare per primo la mozione di sfiducia. “Se il centro sinistra – dice Colianni – si vuole tirare indietro dalla mozione di sfiducia dopo quello che ha fatto ed ha detto lo deve spiegare alla gente. Cerchi invece di essere coerente con il suo percorso politico. Noi un percorso c’è l’abbiamo. Abbiamo interrotto il tavolo di centro destra quando Prestifilippo ha avuto la vice presidenza dell’Ato. Poi abbiamo chiesto un programma di fine legislatura ed un vice sindaco e due assessorati. Ricordo – continua Colianni – che non si tratta di manuale Cancelli perché altrimenti dovevamo chiedere molto di più considerato che l’Mpa ha 6 consiglieri comunali. Poi – continua l’assessore alla Famiglia – vorrei sottolineare che tutti consiglieri del Mpa sono uniti dal progetto ed io che sono il leader della provincia di Enna sono il garante delle loro posizioni. Venerdì avremo una assemblea in cui parleremo della questione e decideremo con tutti i consiglieri comunali. Certo di fronte all’antipolitica di Prestifilippo, avremo le mani libere”. Tumino, da parte sua, cerca di chiarire la sua posizione. “La sfiducia – dice Tumino - è un atto che a questo punto deve andare in aula. Con l’Mpa c’è un percorso parallelo. Dobbiamo percorrere insieme una strada senza che nessuno stia davanti all’altro. Poi la sfiducia arriverà in aula dove si vedrà se passerà oppure no”.
Agostino Sella

Casa di riposo: finalmente buone notizie.

Piazza Armerina. “Alla fine c’è l’abbiamo fatta. Abbiamo aspettato un’intera giornata ma è stata una grande vittoria per i lavoratori che hanno ricevuto tante buone notizie”. Sono le parole di Maurizio Prestifilippo che ieri con una folta delegazione (nella foto) della Casa di Riposo San Giuseppe, che si è recato a Palermo per incontrare l’assessore alle politiche familiari Paolo Colianni. Nell’incontro i lavoratori che da ben 11 mesi sono senza stipendio hanno avuto garantito il pagamento di tutti gli arretrati entro il 31 dicembre 2007. “E’ una vera boccata d’ossigeno per le nostre famiglie” dicono stanchi ma soddisfatti i lavoratori. Nell’incontro avuto con la delegazione, composta oltre che dal primo cittadino dal vice sindaco Fabrizio Tudisco, dall’assessore alle politiche sociali Carmelo Gagliano e dal consigliere comunale Benito Anzaldi, Colianni ha anche affermato che a breve sarà nella città dei Mosaici per dimostrare a tutti come la casa di risposo San Giuseppe sia stata gestita malissimo negli ultimi anni. Addirittura l’assessore regionale ha anche fatto intendere di chiedere l’intervento della corte dei conti ed il risarcimento agli amministratori dell’ente degli scorsi anni, che a suo parere, hanno amministrato facendo spese ridondanti e superiori alle reali necessità. Colianni, ha anche assicurato che il commissario Pappalardo realizzerà a breve il pareggio di bilancio che ad oggi ha un buco di oltre 600 mila euro. Per ripianare il debito l’ente chiederà un mutuo ipotecario impegnando i beni immobili, in cui oggi è allocata la casa di riposo. Colianni ha anche sottolineato come in relazione al numero degli attuali assistiti il numero di dipendenti dovrà ridursi da 39 a 25. Occorrerà anche bloccare le assunzioni temporanee ed evitare le malattie del personale che sono ricorrenti. L’assessore ha evidenziato come la Casa di Riposo, per evitare il licenziamento del personale in esubero, potrà erogare altri servizi come l’assistenza domiciliare agli anziani. Una recente nota dell’assessore ai sindaci invita le amministrazione a preferire le Ipab agli enti esterni per l’erogazione dei servizi. Insomma alla fine tutti contenti. “Dopo una giornata siamo riusciti a convincere Colianni a riceverci – dice Gagliano – non avevo dubbi che sentisse le nostre ragioni”. Il vice sindaco Tudisco è soddisfatto: “è stata un odissea farci ricevere. Ma alla fine c’è l’abbiamo fatta ed abbiamo avuto ottime notizie. E’ la dimostrazione questa giunta sia una squadra compatta e vincente che risolve i problemi”.
Agostino Sella

La Delia risponde a Cammarata. I soldi presi per il 1° maggio dal comune erano legittimi

Piazza Armerina. Francesco La Delia (nella foto) segretario della sinistra giovanile, non ci sta e risponde all’attacco del consigliere comunale Nino Cammarata che lo aveva trovato con “le mani nella marmellata” accusandolo di aver accettato un contributo dall’amministrazione di centro destra per l’organizzazione del concerto del primo maggio tradizionalmente di centro sinistra. “In merito all’attacco al mio partito dal consigliere Cammarata - dice La Delia – per il concerto organizzato il primo maggio in piazza Boris Giuliano voglio ricordare che i 2.500 Euro sono serviti per l’organizzazione di una manifestazione che non era un concerto partitico né a livello locale né a quello nazionale, ma un concerto fatto per festeggiare la festa dei lavoratori. In particolar modo – continua il giovane La Delia – a Piazza Armerina è stato organizzato negli ultimi 2 anni dal mio gruppo per dare la possibilità ai giovani piazzesi e ai giovani dei paesi limitrofi di passare una serata piacevole e “diversa”. Per questo non vedo il motivo – continua La Delia – perché in una festa come quella del primo maggio ci debbano essere per forza militanti di partito. Invece sono stati invitati i rappresentati provinciali dei maggiori sindacati quali CGIL, CISL e UIL i quali hanno rilasciato un comunicato congiunto che abbiamo letto durante il concerto. È vero – continua La Delia - lo spettacolo è stato organizzato dalla Sinistra Giovanile, ma nessun logo politico compare nel manifesto, solo quello del comune, che ci ha finanziato con contributi che non venivano dalla parte di bilancio relativa alle politiche giovanili, il logo della provincia e i tre loghi dei sindacati. Inoltre – conclude il segretario della Sinistra Giovanile - i gruppi che si sono esibiti in questi due anni, non fanno parte dello schieramento politico del mio partito se non in piccola minoranza. Infine – dice La Delia - chiedo al consigliere Cammarata e al suo partito di aprire un dialogo tra i giovani del centro sinistra e quelli del centro destra, perché l’intento di tutti noi giovani è portare avanti la nostra città e cercare di cambiare questa classe politica che molto spesso ci delude”.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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