giovedì 11 agosto 2011

Gettone di presenza. I consiglieri di Piazza prendono più di quelli di Enna e quasi quanto quelli di Roma. In realtà dovrebbero percepire al massimo 35 euro.

Sono veramente indignato. E' incredibile.
Oggi pomeriggio ci ho perso un pò di tempo, ho fatto delle ricerche ed ho capito che i nostri consiglieri comunali percepiscono un gettone di presenza incredibilmente alto. Dovrebbero percepire 35 euro ed invece  ne intascano 60.
Dalle mie veloci ricerche il dato che emerge è lapalissiano: i nostri consiglieri comunali percepiscono un gettone maggiore di quello di Enna, che è capoluogo di provincia, e il doppio di quello di Lentini, che ha duemila abitanti in più.

Se mancano 600 mila euro perchè non cominciamo a tagliare i gettoni di presenza dei consiglieri comunali?

Mancano 600 mila euro nel bilancio di previsione per andare a pareggio.
Il sindaco e la giunta si sono ridotti lo stipendio del 30% già ad inizio mandato.
I consiglieri, per ogni consiglio comunale e per ogni commissioni si sciroppano 60 euro dalle casse comunali.
Questi consiglieri - che dicono di amare la loro città e di lavorare per il bene di Piazza - perchè non si riducono il gettone del 50% e lo destinano ad altre attività per la città?

Bocciata addizionale Irpef e accice bolletta elettrica. Oggi in consiglio la privatizzazione dell'asilo nido.

Politica piazzese sempre nel caos.
E città in difficoltà.
Occorre trovare 600 mila euro entro il 31 agosto per coprire il buco del bilancio di previsione.
Lunedì, il consiglio comunale ha bocciato inesorabilmente la proposta del sindaco sull'addizionale IRPEF e sull'accise bolletta elettrica.
La città soffre l'assenza della politica e la infantile contrapposizione dentro il partito democratico che ha portato Nigrelli a non avere più la maggioranza che aveva conquistato alle amministrative del 2008.

Collocati 46 nuovi cassonetti per i rifiuti a Piazza Armerina. Altri 30 saranno sistemati a giorni.

COMUNICATO STAMPA
11agosto 2011
Era appena successiva alla 1° decade di luglio la notizia che il Comune di Piazza Armerina, d’accordo con l’ATO, avrebbe provveduto a fare fronte con urgenza all’acquisto di alcune decine di cassonetti da 1110 litri, al fine di evitare rischi sanitari nelle settimane più calde che vedono una cospicua presenza di turisti in città. Successivamente si sarebbe provveduto, con le procedure ordinarie, all’acquisto di altri cassonetti da dislocare i sostituzione di quelli più malmessi.

Il Palio di quest'anno come sarà? (Lo stesso, forse peggio)

di Mario Di Giorgio
Sono uno dei tanti deluso di questa nostra cittadina, di come viene preparato il Palio dei Normanni. Ho fatto parte con tanto entusiasmo da 15 anni a questa tradizione, ed ogni anno lo visto sempre a degenerare.
La politica ha fatto da padrone a questa organizzazione in ogni anno; raccomandazioni, commissioni con politici oppure altri in sostituzione dei politici a fare da padri e padroni del palio .

EREI - Gattatico (RE) dal 23 agosto al 25 settembre 2011, la mostra delle opere di Tino Sanalitro.

EREI di Giovanni Monasteri
Il paesaggio ritorna, nella produzione di Cateno Sanalitro, zampillando copiosamente da un gesto ormai automatico, ripetitivo, quasi rituale. Immagino l’artista e amico nell’atto di tracciare – col pennello, con la spatola – una linea d’orizzonte, di confine tra terra e cielo; una linea ora dritta e netta, ora ondulata e sfumata. Lo rivedo nel gesto lento e sapiente di mesticare gli ocra, i verdi, gli
azzurri, il bianco e il nero, per riprodurre non solo nelle tinte, ma persino nella loro consistenza, nella loro matericità, le terre calcinate, le terre arate, le terre bruciate dal sole, le terre verdi d’aprile, le maggesi e le sterpaglie. Terre e ancora terre.
E poi il cielo, azzurro e intenso o percosso da nuvole bianche come vele: un cielo che non sovrasta i luoghi rappresentati, ma pare allontanarsene, simmetricamente, come lo sguardo al di qua della tela.
Lo sguardo dell’artista si allontana il più possibile per abbracciare spazi sempre più vasti, ritraendosi verso un primo piano talvolta fatto di zolle, talaltra di botri profondi, linee diagonali che danno il senso della prospettiva, della  distanza. 

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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