sabato 13 dicembre 2008

Napolitano a Piazza Armerina.

Il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, avrebbe espresso, nel corso di un incontro informale al Quirinale, al dirigente generale della Programmazione della Regione Siciliana, Robert Leonardi, il desiderio di visitare, nel mese di aprile o al massimo entro la prossima primavera, la val di Noto e, specificatamente, le citta' di Noto, Piazza Armerina, Caltagirone e Modica. Quattro citta', nessun capoluogo di provincia, che sono ad emblema di quell'effervescenza del miscelare cultura, tradizione, barocco, storia ed enogastronomia. Tutti elementi che il Presidente Napolitano ha piu' volte mostrato di gradire, come ha piu' volte espresso parole d'elogio per la Sicilia.dod/cam7ss
Fonte. (Asca)

Giovanni Scollo. "Ecco chi è Patricio".

Chi è Patricio?
Borges e le note struggenti del tango costituiscono i punti di riferimento essenziali nel dipanarsi di questa vicenda che prende spunto da un graffito tracciato su un muro di Buenos Aires: “Patricio, te amo. Papà”.
Chi è l’autore di questo messaggio? E quando è stato scritto?
Lo scopriremo il 18 dicembre alle ore 19,30 al Teatro Garibaldi di Piazza Armerina.
Patricio lo ritroveremo nell’adattamento teatrale, che ha curato l’attrice Elisa Di Dio, partendo dalle supposizioni narrative che l’autore del romanzo, W.Veltroni, ha immaginato, modulandolo in cinque possibili storie.
L’adattamento teatrale, che vedrà studenti del Commerciale e Geometri di Piazza Armerina ed attori professionisti de L’Arpa di Calascibetta, racconterà di Patricio, che si ritroverà in monologhi popolati di voci e volti, che hanno per sfondo la Buenos Aires di ieri e di oggi e al centro la complessità del rapporto tra padre e figlio.
Fra la dichiarazione d’amore di un padre a un figlio e le motivazioni reali di quel gesto, sta la libertà d’invenzione sottesa ad ogni atto di narrazione, la capacità di partire dal dato reale per procedere lungo la strada dell’affabulazione fantastica, in grado di catturare l’attenzione del lettore-spettatore.
Lo spettacolo accoglie e condensa linguaggi diversi, il cinema, la danza, la musica, citando autori che hanno interpretato il sentire profondo dell’Argentina, come Borges, Bechis, Piazzolla, amplificando la “visionarietà” emotiva del testo.

Il pubblico esterno è invitato. L’ingresso è gratuito.
Giovanni Scollo

Allarme ospedale....

ciao ago mio cugino che e' di gela ma , studia medicina a ct sabato 6 dic e' andato alle ciminiere e c'erano lombardo russo e altri ......... parlavano del piano di rientro e dicevano che gia' si potevano considerare chiusi gli
ospedali di piazza arm. niscemi , mazzarino e che butera restava un piccolo pronto socc. qui tutto tace ma loro sotto sotto si muovono e come!!!!!!!!!! i commenti anonimi scherzosi sul tuo blo li scrivo io ma nn lo dire ciaooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo e grazie

500 ragazzi ieri per ascoltare la messa in latino celebrata da Michele Pennisi

Piazza Armerina. “In nomine Patris, et Filìì, et Spiritus Sancti”. Ieri, alle 8,30 puntuali, nella chiesa del Carmine, circa 500 ragazzi del liceo classico hanno cominciato con queste parole la celebrazione di una messa in latino. L’occasione è stata quelle delle festività natalizie. Erano almeno una cinquantina d’anni che la chiesa del Carmine non era così piena. Forse lo è stata per l’inaugurazione dopo il suo restauro. Ma di certo mai 500 ragazzi tutti insieme hanno assistito ad una messa, perdippiù i latino. Anche il coro della chiesa era colmo di giovani del liceo classico che cantavano i canti della messa provati nelle settimane precedenti. A celebrare il vescovo della diocesi piazzese Michele Pennisi insieme al suo segretario. Ad organizzarla il preside della scuola, Pippo Russo, i professori del liceo piazzese e Nino Rivoli, prete ed esperto diocesano delle liturgie. “Mi è sembrata una cosa molto interessante – dice il Vescovo Michele Pennisi - un giorno quello di ieri c’era lo sciopero dei mezzi. Eppure quasi tutti i ragazzi erano presenti, pur non essendo un appuntamento obbligato. Questa messa in latino – ha continuato il vescovo - ha dimostrato l’universalità del messaggio di Cristo che interessa in maniera trasversale tutte le lingue, tutte le culture e tutti gli uomini del pianeta. Il Natale – ha detto ancora Pennisi – ci svela l’immagine di un Dio che si fa anche bambino e che quindi con la sua venuta da dignità a tutti gli uomini. Una dignità che si deve tradurre nell’accoglienza di tutti i poveri e degli ultimi”. La messa è stata celebrata secondo il rito di Paolo VI. L’impianto della celebrazione eucaristica è stato interamente recitato in latino. Le letture sono però state lette in diverse lingue. La prima lettura è stata recitata in inglese, il salmo in tedesco e la seconda lettura in francese. Il Vangelo, invece, è stato letto in greco. Solo alla fine, durante i ringraziamenti il Vescovo, ha parlato in italiano. Insomma, una straordinaria esperienza di mondialità quella di ieri alla chiesa del Carmine. L’organizzazione è stata possibile grazie al coinvolgimento dei ragazzi e degli insegnanti di diverse materie, dalla religione ai docenti di lingua, che hanno messo in cantiere l’intero impianto celebrativo della messa. Alla fine i 500 ragazzi hanno recitato insieme la preghiera del Padre Nostro in greco.
Agostino Sella

Maltempo. 800 mila euro di danni a Piazza

Piazza Armerina. Quasi 800 mila euro di danni solo nel territorio della città dei mosaici. E’ questa la stima di massima a cui ammontano i danni causati dalle persistenti piogge di questi giorni che hanno causato, tra le altre cose, il crollo di un muro dell’antica chiesa della Catena. Per questo l’amministrazione guidata da Carmelo Nigrelli, sta predisponendo gli atti per chiedere lo stato di calamità naturale alla regione siciliana. Ma ancora, almeno fino a domani, non si avrà l’elenco dettagliato dei danni avuti in tutto il territorio comunale. ““Il territorio di Piazza è tra i più grandi della Sicilia con i suoi 303 chilometri quadrati – dice il sindaco Fausto Carmelo Nigrelli – stiamo facendo la ricognizione di tutte le strade che attraversano il nostro territorio. L’ufficio di protezione civile sta predisponendo una dettagliata relazione. Lunedì con una delibera di giunta chiederemo alla regione siciliana lo stato di calamità naturale”. In effetti dopo le continue piogge dell’altro ieri e di ieri, il territorio è devastato. Ci sono stati smottamenti in contrada Piazza Vecchia, nella zona dell’Indirizzo, in contrada Bauccio, nei pressi del ponte Baemi, in contrada Saldano. Alcuni cittadini di via Antonio Vivaldi, nei pressi di contrada Scarante sono impossibilitati a raggiungere le proprie abitazioni a causa di una frana. Ed ancora non è completo l’elenco dei danni. Molte contrade che appartengono al territorio di Piazza Armerina ma lontane dal centro abitato non sono ancora state raggiunte dagli uomini della protezione civile coordinati dall’ingegnere Walter Procaccianti. L’assessore al territorio Tanino Guccio, da due giorni è alle prese con la relazione da mandare a Palermo. “Oltre ai danni nel territorio dobbiamo aggiungere quelli del centro abitato – dice Guccio - ci sono state infiltrazioni di acqua in quasi tutte le scuole. La sede dell’università si è allagata e sono saltati centinaia di metri quadri di mattonelle per le vie della città”. Il sindaco prepara le mosse per i prossimi giorni. “Parlerò subito con il vescovo per fare una ricognizione di tutte le chiese di Piazza. Alcune sono in condizioni estremamente fatiscenti. Non possiamo permettere che i nostri beni culturali siano danneggiati. Nella chiesa della Catena, adiacente al vano sottostante il campanile dove ieri è entrata tanta acqua c’è uno degli altari più belli della città realizzato da Gagini”. Ed ancora, pare non sia finita. Ieri la situazione è migliorata ma le previsione non sono rosee. Peraltro i cantieri aperti nel centro storico per il rifacimento della rete idrica rendono difficile la vita dei residenti.
Agostino Sella

La storia del concorso di ragioniere capo secondo Filippo Di Giorgio. Parla ma non fa i nomi.

Caro Agostino,
ti invio delle riflessioni in qualità di componente - non più Presidente - dell'Associazione Notarbartolo sul concorso pubblico per il posto di ragioniere capo bandito dal Comune di Piazza Armerina, con preghiera, se lo ritieni utile ed opportuno a tutela dei tanti giovani frodati da questa Amministrazione, di pubblicarla nel tuo blog e- previa tua abile ed esauriente sintesi - anche sul tuo giornale.
ti ringrazio come sempre per la collaborazione, ti porgo cordiali saluti.
Filippo Andrea Di Giorgio

L'intervento di Filippo potete leggerlo sul blog di Roberto e anche, di Enzo Grassia, candidato alle uultime elezioni nell'UDC di Lantieri e diretto dal democratico amico mio Ranieri Ferrara ex capogruppo ed segretario dei DS.
__________
Caro Filippo, ho letto il tuo intervento.
Però, oltre a fare queste riflessioni, vuoi dirci su chi è stato, secondo te, disegnato questo benedetto concorso?
Fai nomi e cognomi e così siamo tutti più tranquilli.
Altrimenti il tuo rimane un puro esercizio di dialettica, ben costruito, ma sempre un esercizio di dialettica rimane.
Con tanta serenità
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI