martedì 9 febbraio 2010

Il Kiwaniss festeggia il 35° anniversario. Premiato Franco Ferrara

In un noto locale cittadino sabato scorso il Kiwanis International club di Piazza Armerina, ha festeggiato il 35° Anniversario della propria fondazione.

Alla cerimonia, diretta dal Cerimoniere Edoardo Lotario, erano presenti le massime autorità kiwaniane del distretto Italia- S. Marino, il governatore eletto Salvatore Costanza, il luogotenente del distretto Nunzio Lauretta, il Vescovo Michele Pennisi , il comandante della compagnia dei Carabinieri Cap. Michele Cannizzaro.
Il presidente del Club della città dei mosaici, Concetto Romano ha ripercorso le attività sociali del service piazzese, costituito ad opera di un gruppo di professionisti locali nel lontano 1975, ponendo l’attenzione sulle numerose iniziative di promozione sociale, culturale e benefiche degli ultimi anni, prevalentemente dedicati al mondo dell’infanzia. Momenti di speciale emozione a metà serata, quando è stato premiato il socio fondatore del club piazzese, l’imprenditore Francesco Ferrara, testimonial di 35 anni di costante e indefessa opera al servizio della comunità municipale, sotto le insegne dell’associazione kiwaniana. Ricevendo una targa commemorativa, il past presidente Ferrara, ha ripercorso decenni di vita sociale per il bene comune, ricordando tutti gli altri soci fondatori del club piazzese, scomparsi negli anni.
Parole di plauso e di esortazione a proseguire lungo la strada tracciata a tutela dei soggetti meno fortunati della nostra società, sono poi state pronunziate, in conclusione della serata, dal vescovo Michele Pennisi e dalle altre autorità presenti alla conviviale.

Nigrelli. "Abbiamo raggiunto l'obiettivo: la Capuana tornerà nella sua sede"

Uccide la sua ex convivente e poi si impicca. La gelosia alla radice della follia omicida

Uccide e sgozza la sua ex convivente e poi si impicca. Questo l’amaro epilogo della triste storia di Salvatore Canì, 34 anni, piazzese e Dimitri Iacona, rumena, 33 anni. Difficile descrivere lo scenario che si è presentato ai nostri occhi. La donna, priva di vita, e con il volto ricoperto di sangue, seduta con attorno al collo una corda legata ad un l’albero. Lui a pochi metri pendolava senza vita dopo essersi impiccato. Uno strano destino quello di Salvatore Canì, titolare di una masseria in contrada Ciaverini, che l’atro ieri notte, insieme alla sua ex convivente, era giunto nella sua proprietà a bordo di una Fiat Uno rossa. I due iniziano a parlare. Una parola di troppo una storia forse mai chiusa e in un attimo un litigio degenera in tragedia. Salvatore Calì colto da un raptus di follia, probabilmente generato da motivi passionali, ha colpito la donna con un coltello appena fuori dalla macchina, alcune coltellate che hanno con tutta probabilità ferito a morte la rumena. Poi a quanto viene riferito dai Carabinieri, giunti sul posto alla guida del capitano della locale compagnia di Piazza Armerina, Michele Cannizzaro, la donna è stata trascinata vicino ad un albero di fichidindia e dopo essere stata sgozzata è stata legata al collo con una corda e messa seduta come se stesse a guardare l’atto che di li a poco avrebbe compiuto il suo ex convivente. Tutto è accaduto in pochi minuti. Salvatore Canì fa pochi passi e decide di togliersi la vita. Anche lui, come ha sottolineare un comune destino con la sua ex convivente appena uccisa, si lega un corda attorno al collo e si toglie la vita impiccandosi in un albero. Stamani un passante ha dato l’allarme alla stazione dei Carabinieri che recatosi sul posto hanno svolto, sotto il diretto controllo del comandante Michele Cannizzaro, tutti i rilievi del caso. Difficile ancora capire il movente del delitto ma tutta probabilità si tratterebbe di un delitto passionale. I due ex conviventi si erano lasciati e con tutta probabilità la gelosia e la causa scatenate della follia omicida del Calì. “Tutte le ipotesi sono ancora aperte” ci dichiara il capitano dei Carabinieri Michele Cannizzaro a cui non riusciamo a far pronunciare altre parole. Salvatore Calì è conosciuto in città come un ragazzo tranquillo anche se indiscrezioni ci informano che negli anni scorsi fosse stato coinvolto in alcune vicende strane legate al traffico di extracomunitari di cui non abbiamo conferme ufficiali. Titolare di una masseria a pochi chilometri da Piazza Armerina si recava spesso in città conosciuto da parecchi persone visto l’attività che svolgeva ha lasciato sgomenti molti suoi amici. Su posto si è recato per le indagini di rito Marcello Cozzolino sostituto procuratore della repubblica di Enna e il medico legale Ruffino.

In contrada Ciavarini piazzese uccide rumena e poi si impicca.

di Guglielmo Bongiovanni
Omicidio suicidio in contadada Ciavarini dpo circa un paio di km dal vivaio Salemi. Un piazzese ha - probabilmente con un coltello - ucciso una rumena. Dopo aver compiuto l'omicidio si è impiccato in un albero a 50 metri di distanza da dove aveva commesso l'omicidio.
Sul luogo gli inquirenti stanno verificando i moventi del probabile omicidio-suicidio.
La zona è piena di boscaglia.
Presto vi forniremo ulteriori dettagli sui fatti accaduti.
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Ulterio dettagli di Guglielmo
I protagonisti sono Salvatore Canì 1976 e Dimitri iacona del 1975
Lui aveva due figli, lei un figlio da precedneti unioni
Lei, probabilemnte è staata sgozzata. Il viso era pieno di sangue.
Liti familiari probabile causa dell'omicidio suicidio

Saggezza...

Una ragazza stava aspettando il suo volo in una sala d'attesa di un grande aeroporto. Siccome avrebbe dovuto aspettare per molto tempo,decise di comprare un libro per ammazzare il tempo. Clicca qui per continuare
                

PGS Sicilia " Corri Catania"

 Pgs Sicilia è partner tecnico della Corri Catania: manifestazione che apre domenica 21 marzo la primavera catanese con una corsa non agonistica il cui ricavato verrà devoluto al progetto di solidarietà “Ti regalo una storia” per realizzare le biblioteche nei reparti di cardiologia pediatrica dell’ospedale Ferrarotto di Catania e pediatria degli ospedali Vittorio Emanuele di Catania e Santa Venera di Acireale. Partenza da Piazza Umberto alle 10. ..... Clicca qui per vedere la locandina e il percorso                         

Allarme degrado lanciato dalla via Catena nel cuore del centro storico della città

Erbaccia ovunque, fogne otturate, scale piene di buche e la sera, per chi ama i ratti può fare un’escursione e ammirarli nelle diverse specie e di qualsiasi taglia. Insomma un miscuglio di un degrado che sembra ancora dominare uno dei quartieri più importanti della città. A denunciare tutto e Mario che abita in via Catena. “Credo che l’unica commento che si possa fare e che qui la politica di rivalutazione del centro storico non è mai arrivata. Anzi al contrario viviamo ogni giorno con una nuova emergenza. Qui anche le principale norme che fanno della quotidianità una vita dignitosa sono lasciati fuori dal ghetto della via Catena.” Appena ci addentriamo dentro la via in questione notiamo parecchie abitazioni private abitate da numerose famiglie e subito dinnanzi a noi il primo problema “Le scale sono piene di buche – commenta Mario - per evitare che un bambino ci finisse dentro abbiamo messo dei tavoloni. Fino ad oggi ci è andata bene domani chissà potremmo finire con uno dei nostri figli all’ospedale.” I problemi denunciati dal signor Mario non finiscono qua “L’erbaccia è padrona delle nostra vite oltre ad essere ricettacolo per topi, gatti e cani e la sera diventa quasi impossibile uscire di casa perché si potrebbe rischiare di sbattere o contro un cane randagio o peggio ancora imbattersi in ratti spaventosi.” Sembra il racconto di altri tempi eppure la via Catena offre un panorama meraviglioso su uno scorcio di montagna che simboleggia la storia di Piazza. Contrada Indirizzo (alias Piazza Vecchia) il luogo dove fu ritrovato il vessillo della patrona della città di Piazza Maria Santissima delle Vittorie. “Una zona meravigliosa abbandonata a se stessa” afferma il signor Mario “nonostante la veduta sia splendida basti recarsi qui nel periodo estivo e respirare a pieni polmoni il fetore che sale da una fogna otturata e non più funzionante da cui fuoriescono ratti di ogni tipo.”

Perde la nuova rete idrica in via Ortalizio. Un cittadino protesta "Perchè non si interviene? Le nostra case sono piene d'acqua

“Da un anno che viviamo un incubo. Esattamente dal giorno che hanno allacciato la nuova rete idrica”. Questo è il grido d’allarme lanciato da un privato cittadino che abita nella via Ortalizio, presso uno dei quartieri storici della città i Canali all’altezza del numero civico 22. Da un anno che la sua cantina è invasa dall’acqua che proviene dalla nuova rete idrica istallata da AcquaEnna. Il signor Calamaio denuncia l’assenza di interventi da parte dei tecnici di AcquaEnna e la totale indifferenza verso i cittadini di Piazza Armerina su dei lavori che evidentemente, secondo Calamaio, non sono stati fatti ad hoc. “Siamo stanchi di andare dietro a questi signori che conoscono bene la situazione che viviamo. Loro stesso hanno verificato, lo scorso anno, che l’acqua che entra dentro casa mia viene dalla nuova rete idrica così come hanno dimostrato i vigili del fuoco che sono intervenuti nel febbraio del 2009 quando sono stato costretto a chiamarli perché la mia cantina era immersa nell’acqua. Adesso basta!”. La vicenda era esplosa l’anno scorso quando a seguito di violenti precipitazioni dai muri della cantina del signor Calamaio entrava acqua. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Piazza Armerina e i tecnici di AcquaEnna. “I signori di AcquaEnna sanno benissimo che l’acqua proviene dalla loro rete idrica. Perché non intervengono? Come sono stati eseguiti i lavori di rifacimento della nuova condotta? E possibile abbandonare dei cittadini che pagano l’acqua che, peraltro, a Piazza Armerina sembra diventata un bene prezioso visto che costa più di Milano? Credo di no e proprio per questo sono pronto ad andare fino in fondo e se occorre anche alla Procura della Repubblica di Enna.” Il signore proprietario dell’abitazione in via Ortalizio grida tutta la sua amarezza e chiede che qualcuno intervenga per risolvere definitivamente il problema “Chiamerò nei prossimi giorni un tecnico che quantifichi i danni che ho subito in questo ultimo anno. L’acqua – continua a dichiarare il signor Calamaio - continua a scendere nella mia cantina anche quando non piove creando certamente dei danni. Ebbene voglio a questo punto capire che tipo di danni ci sono e se la mia casa è sicura. E tempo di finirla di accettare tutto passivamente e se le istituzioni cittadine non ci difendono sul piano politico e amministrativo allora dobbiamo avere la forza in noi stessi di chiedere giustizia perché oltre ad avere dei doveri nel nostro Paese abbiamo anche dei diritti che a quanto pare vengono calpestati ogni giorno.”

Filippo Rausa: "Faremo di tutto per riportare la scuola media Capuana in via Vittorio Emanuele"

Ieri ha avuto luogo il corteo di sensibilizzazione di alunni e genitori della Scuola Media Luigi Capuana. Il corteo a percorso le principali arterie del quartiere ed infine e giunto presso il Municipio, alunni e genitori sono stati ricevuti dal Sindaco Carmelo Nigrelli, nella Sala delle Luci, presenti anche il dirigente scolastico Arcangelo Amoroso e la vice Stefania Cincotta. Il presidente del comitato quartiere Monte Filippo Rausa, ha esposto le motivazioni che hanno indotto genitori ed alunni a protestare contro la chiusura della scuola Media di via Vittorio Emanuele, è seguito l'intervento del preside, della prof.ssa Stefania Cincotta, che ha strappato un lungo e caloroso applauso, infine è seguito l'intervento del Sindaco, volto a chiarire alcune sfaccettature della vicenda, che piove dall'alto, ma comunque impegnato a risolvere la problematica per fare rientrare gli alunni nella prestigiosa sede dei Gesuiti. A margine alcuni interventi dei genitori, per sollecitare la risoluzione degli inconvenienti nella sede dell'ex università. Dopo circa un'ora dalla conclusione dell'incontro, dalla Prefettura è arrivava l'attesa telefonata di Giuseppe Aloi, collaboratore, addetto stampa di Sua Ecc. il Prefetto di Enna, che comunicava l'incontro per oggi 9 febbraio alle ore 9,00 con il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Enna Ingegnere Torres.
L’obiettivo è quello di ottenere una deroga e finire l’anno accademico nella vecchia sede di via Vittorio Emanuele.
Postato da Comitato Nobile Quartiere Monte su Comitato Nobile Quartiere Monte

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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