domenica 13 giugno 2010

Nigrelli sulla scomparsa di Franco Ferrara.

Comunicato sulla scomparsa di Franco Ferrara.

La morte di Franco Ferrara rappresenta una grande perdita sia in termini personali che per la Città di Piazza Armerina. Ci siamo conosciuti sui banchi del Consiglio comunale nel 1993 e da allora siamo stati legati da una amicizia vera basata sulla stima reciproca.
Di Franco Ferrara voglio ricordare due doti rare: la generosità mai ostentata e sempre vissuta come impegno personale e disinteressato a favore dei meno fortunati e il coraggio che lo ha sempre spinto a prendere posizioni e ad assumersi responsabilità guidato solo dai suoi valori di riferimento e mai dalla convenienza che quasi sempre indica le scelte agli imprenditori. Franco ha dimostrato che qui, in Sicilia, si può essere imprenditori liberi da condizionamenti mafiosi e politici.
Infine voglio ricordare la sua ultradecennale battaglia per gli artigiani e per la realizzazione dell’area artigianale che uno scherzo del destino non gli ha consentito di vedere realizzata, una battaglia condotta da vero piazzese, lui che lo era per scelta e non per nascita, nell’interesse della sua città. Credo che a lui occorrerà dedicare la strada più importante dell’area artigianale quando essa sarà realizzata.
Il Sindaco

Fausto Carmelo Nigrelli

E' morto Franco Ferrara, il "gigante buono", uomo leale e con il cuore grande.

La Biografia di Franco
La FERRARA-ASCENSORI è piazzese di nascita, Francesco Ferrara lo è stato d’adozione. E’ nato nel 1940 a Caltanissetta, da una famiglia borghese, il papà dirigente delle Poste e Telegrafi la mamma casalinga. Un infanzia serena in una cittadina tranquilla, i primi studi di meccanica ed elettronica applicata in un regione addormentata. Tutto quieto, la parentesi della guerra con le bombe su Caltanissetta e gli alleati che iniziano la loro avanzata proprio dalla provincia nissena.

"Scappau a carpa" della diga Olivo e Filippo Giongrandi....

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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