sabato 14 novembre 2009

Arrestato dai Carabinieri un ventenne di Valguarnera. I militari hanno scoperto nella sua abitazione mezzo kilo di hascich e 16 cartucce calibro 16

I Carabinieri della Stazione di Valguarnera, collaborati dal Nucleo Radiomobile della Compagnia di Piazza Armerina al comando del Capitano Michele Cannizzaro, nella prima mattinata di ieri hanno eseguito diverse perquisizioni presso le abitazioni di alcuni giovani del luogo sospettati del possesso di sostanze stupefacenti. Alle operazioni ha preso parte anche un’unità cinofila, cioè un carabiniere con un cane specializzato nelle ricerche di sostanze stupefacenti.
Presso il domicilio di C.B. di anni 20, che da qualche mese si era allontanato dalla casa dei genitori andando ad occupare una casa di campagna appartenente ad una parente, il cane antidroga ha immediatamente segnalato ai militari la presenza di sostanze stupefacenti. Difatti a distanza di pochi minuti all’interno di un mobile è stato rinvenuto un piccolo tubo di plastica all’interno del quale erano presenti quattro dosi di hashich, quattro grammi di marijuana e 56 semi della stessa pianta. Poco dopo l’apertura di un altro vecchio mobile presente nella casa portava al rinvenimento di una piccola serra con un grosso vaso dove erano presenti dieci piantine di marijuana con una lampada posta sopra per fornire calore atto a far crescere le piantine.
Nel prosieguo della perquisizione è stato trovato un grosso involucro con tracce di marijuana dove, secondo gli inquirenti, era stato presente un quantitativo pari ad almeno 500 grammi di stupecaente. Sono state trovate anche due bilance elettroniche e due grossi rotoli di alluminio, dello stesso tipo utilizzato per il confezionamento delle dosi di hashich (vedi foto).
La perquisizione portava all’individuazione di altri reati poiché veniva scoperto che la corrente della lampada della piccola serra proveniva da un allaccio abusivo alla rete esterna dell’ Enel, allaccio ottenuto dopo aver completamente rotto il contatore dell’abitazione che è stato trovato buttato da parte. Ancora veniva rinvenuta una scatola contenenti nove cartucce cal. 16 illegalmente detenute.
Tutto il materiale rinvenuto portava all’ arresto del giovane per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, furto aggravato di energia elettrica e possesso illegale di munizioni. Dopo le operazioni di rito lo stesso è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Enna a disposizione del Magistrato di Turno della Procura della Repubblica di Enna, Dott. Marcello Cozzolino, immediatamente notiziato..
Le indagini per far luce su eventuali altri giovani soggetti coinvolti nello spaccio e nel consumo di sostanze stupefacenti in Valguarnera e negli altri centri vicini sono attivamente proseguite.

Il Presidente della Studentesca Giuseppe Diana dice la sua sulla palestra dell'Itis

Mi fa piacere apprendere dalle pagine del Tuo blog che l’Assessore allo Sport Giuseppe Di Prima si stia adoperando affinchè la palestra dell’Ex Itis sia nuovamente fruibile in modo dignitoso dai praticanti sportivi della città. Adesso, senza alcuna volontà polemica, faccio alcune brevi considerazioni: gli interventi più urgenti nella palestra riguarderebbero anzitutto il tetto, da tempo in pessime condizioni con numerose crepe che provocano infiltrazioni di acqua ed una elevatissima dispersione termica. L’assessore ha dichiarato di aver predisposto un impianto di riscaldamento, ma con un isolamento talmente precario come si può garantire una corretta distribuzione dell’aria calda in tutte le zone del campo da gioco, senza evitare che il getto dell’aria sia talmente forte da non provocare fastidio in chi pratica l’attività sportiva? Inoltre, riguardo la pavimentazione, sorvoliamo sul fatto che siamo in piena attività agonistica con tutti i campionati in fase d’opera - il che costringerà sicuramente l’interruzione dell’attività per un determinato periodo – sono molto titubante sull’importo necessario per rifare la pavimentazione; infatti 14.000 € mi sembrano troppo pochi per il corretto rifacimento di una superficie di 510 mq. in quanto la media dei prezzi sul mercato di tali superfici per attività indoor è di circa 80 € al mq. per cui servirebbero più di 40.000 € per il rifacimento di tutta la superficie di gioco, tranne che non si stiano “rattoppando i buchi” o usando materiali a basso costo ma di scarsissima qualità, che metterebbero a repentaglio la salute dei fruitori e, tra le altre cose, l’impossibilità di omologazione del rettangolo di gioco . A tal proposito sono certo che l’Assessore e coloro che si occuperanno di tale ristrutturazione siano a conoscenza della normativa EN 14904/06 secondo la quale tutte le pavimentazioni sportive, a partire dallo 01/02/2008, debbono avere la marcatura CE di conformità europea, per cui non sprecheranno denaro pubblico in una ristrutturazione “monca” che rimanderebbe il problema solo di poco tempo, sarebbe come dire, voler curare la polmonite con l’aspirina. Mi auguro vivamente che queste mie supposizioni “maligne” vengano ribattute con dati di fatto da chi di dovere e che finalmente, pezzo dopo pezzo, gli sportivi armerini di tutte le età, possano riappropriarsi di strutture dove svolgere attività in modo dignitoso.
Giuseppe Diana

Sabrina Murgano. L'unico volano dell'economia dell'ennese verrà chiuso.

Si parla tanto di turismo ma ci si sta rendendo conto di quello che sta accadendo attorno a noi in provincia di Enna?
I musei sono chiusi , le strade non di facile fruizione per i pullman , e da lunedì l'unico volano dell'economia della provincia ennese verrà chiuso!
Parlo della villa romana del Casale che da lunedì 16 novembre 2009 al novembre 2010 sarà fruibile solo il venerdì - sabato-domenica e festivi.
Una apertura così organizzata corrisponde ad una chiusura totale.
Per chi non ha molta familiarità con i flussi turistici , mi permetto di dirvi che i turisti arrivano nella prima metà della settimana , parliamo di migliaia di visitatori che non avranno più la possibilità di godere di un bene patrimonio UNESCO.
Quello che accadrà è che le agenzie di viaggio e i grandi tour operators taglieranno fuori dai giri Piazza Armerina e conseguentemente l'intera provincia ennese già povera di risorse economiche e possibilità lavorative.
L'arrivo della Venere a Morgantina con la villa del Casale in queste pessime condizioni non servirà a nulla ...sarà come mettere un tetto in pietra su una precaria palafitta in legno.
Se la villa del Casale chiuderà veramente i cancelli lunedì 16 novembre 150 guide turistiche e circa 800 operatori tra albergatori , ristoratori commercianti e artigiani perderanno il lavoro per almeno due anni.
Le persone che "campano in simbiosi " con la villa del Casale sono circa mille.
Cerchiamo di risvegliare l'amore che abbiamo per il nostro territorio e uniamoci tutti in questa battaglia !!
La villa del Casale è un bene di tutti , appartiene a tutti non solo sui documenti ufficiali !
E’ un sito UNESCO dal 1997 , è nel nostro DNA di siciliani !!
Ma si sta permettendo di chiuderla come se fosse un orto di cui ci si è stufati.
Lottiamo perché la villa del Casale non chiuda ma venga resa fruibile a settori come lo scorso anno nonostante i lavori in corso .
Sabrina Murganopresidente Associazione Guide turistiche provincia di Enna -FEDERAGIT

Strada che vai voragine che trovi! Il Papello delle strade Provinciali e di Piazza

E' stato chiamato il papello delle strade della provincia di Enna e di Piazza Armerina. Una lunga disamina fatta dal laboratorio civico che si riunisce il mercoledì per discutere dei problemi della città. Numerosi i giovani e liberi professionisti provenienti da diversi mondi culturali o dal mondo dell’associazionismo in genere. Tra questi troviamo Carmelo Selvaggio che insieme al suo gruppo ha presentato al neo assessore provinciale Giuseppe Mattia una relazione sullo stato delle strade provinciali e comunali. Una lunga e per certi versi drammatica analisi del cattivo stato delle nostre strade accompagnata dalla denuncia dell’assenza di manutenzione di importanti arterie che si trasformano in un lago con le prime piogge invernali. “Nel rinnovare all’assessore provinciale Giuseppe Mattia tutta la nostra stima e il nostro miglior auguro di buon lavoro vogliamo sottoporre alla sua attenzione e sollecitare un suo intervento su una delle emergenza che vive la Provincia e la città di Piazza il degrado del territorio” questo le prime parole di Carmelo Selvaggio che continua nella sua disamina in un comunicato che vi pubblichiamo integralmente. “Qualche capogruppo anziché polemizzare sui rimpasti della Giunta Monaco, dovrebbe polemizzare sul degrado dell’intero territorio provinciale, degrado non certo causato da questa Amministrazione. Così come certe amministrazioni, anziché pensare a scale faraoniche, dovrebbero pensare a sistemare in via definitiva e risolutiva le vie di accesso alla città capoluogo, vie eternamente chiuse per frane, caduta massi, etc. Il degrado del territorio è sotto gli occhi di tutti, in quanto è mancata una seria e concreta politica di tutela ambientale. È notorio che le strade della provincia, quando piove, si trasformano in fiumi in piena, perché non è stata realizzata, né mai attenzionata, una corretta canalizzazione delle acque fluvie, dove al posto dei canali di gronda sono state realizzate presunte fioriere, adibite alla coltivazione di steppaglie (vedi Via Pergusa a Enna e tutta la tratta che da P. Armerina arriva al bivio per la Villa romana): gli effetti deleteri sono, ovviamente, frane, smottamenti, detriti etc, con forte disagio per quanti debbono, durante il periodo invernale, transitare per le strade provinciali. Una volta esistevano i cantonieri, oggi basta una transenna con un segnale di pericolo per fango o caduta massi per risolvere il problema.
Riteniamo che la nomina di questo nuovo assessore sia propedeutica per affrontare e risolvere le problematiche di tutela e bonifica ambientale, attraverso il coinvolgimento degli Enti locali che formano il tessuto provinciale, unitamente agli uffici preposti.
Il dissesto idro-geologico in cui versa il territorio è tristemente noto, basta guardare quello che è successo e succede quando piove, al bivio Catena di Barrafranca, alla Monte-Cantina, alla strada che porta al Lombardia, alla Via Pergusa fino a Sant’Anna, quello che è successo alla Panoramica. A causa di ciò, in più occasioni, la città di Enna si è trovata con quasi tutte le strade di accesso chiuse. Qunto accade a P. Armerina non è da meno, vedi zona Canali, Castellina, Piano Marino sul versante Indirizzo, zona Scarante, Fontanelle, dove anche qui i responsabili della Protezione civile e dell’Ufficio tecnico non hanno mai visto i fiumi che scendono dalla parte sovrastante la Via Nino Martoglio e dalle strade di Contrada Fontanelle, dove la piena, sistematicamente, stacca il lastricato in pietra trascinandolo a valle, creando serio pericolo per i residenti e quanti transitano in queste strade. Tali disagi, evidentemente, non li conosce il responsabile della Protezione civile, per il semplice fatto che percorre queste strade solo in estate per recarsi in campagna.
Sono altresì impraticabili ─ come è ampiamente noto ─ le vie di accesso a P. Armerina, vedi scorrimento veloce per Valguarnera, Panoramica per Enna, arterie sempre interessate da cedimenti strutturali del manto stardale, la strada per Aidone, quella per Mirabella Imbaccari etc. Viene spontaneo chiedersi con quali mezzi di locomozione i turisti debbano raggiungere i siti archeologici di Morgantina e della Villa romana del Casale; pertanto, chi polemizza sull’apertura o meno della Villa durante la fase ultima del restauro e del montaggio della nuova copertura, dovrebbe chiedere conto e ragione alle passate amministrazioni sia per il depauperamento del sito sia per i gravi disagi cui vanno incontro i turisti, tanto da indurre i tour operator a dirottarli in altre zone.
Non citiamo gli altri Comuni per pura sintesi.
La crescente urbanizzazione e conseguente impermealizzazione del territori senza le opportune e sufficienti opere di canalizzazione delle acque fluvie chiama direttamente in causa comuni, commissioni edilizie, uffici tecnici e genio civile. Da qui la necessità e l’urgenza di un pieno coinvolgimento degli Enti locali e delle loro strutture operative per un’azione sinergica mirata a salvaguardare il territorio e l’incolumità dei cittadini.
Auspichiamo, attraverso questo assessorato, una progettualità compiuta con il massimo delle convergenze possibili, finalizzate a dare un contributo decisivo al risanamento idro-geologico del territorio.”
Carmelo Selvaggio

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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