lunedì 1 novembre 2010

Il vescovo Pennisi per la commemorazione dei defunti: "Oggi si rischia di perdere il senso della vita e della morte"

Oggi siamo riuniti in questo cimitero che significa “luogo del riposo” per la Commemorazione di tutti i defunti, che stabilisce un rapporto intenso tra noi cristiani viventi e quanti hanno superato la soglia dell’aldilà. Oggi ricordiamo con affetto i nostri cari defunti: il loro volto, il loro sorriso, la loro generosità, le loro fatiche!

Per la fede cristiana la morte è come un sonno in attesa della risurrezione.
Il riposo eterno che noi auguriamo ai defunti nella preghiera, non è il sonno che segna lo scacco implacabile della vita umana travolta dall’abisso della morte, ma il riposo illuminato dalla luce della speranza cristiana che trova nella certezza di essere accolti fra le braccia del Padre ricco di misericordia il fondamento ultimo.

Halloween. Una festa che nulla ha a che vedere con la nostra cultura.

Da circa una settimana i quaderni delle mie due figlie più grandi, che frequentano le scuole elementari, paiono avere un solo tema: Halloween. Sembra, nel guardare i loro compiti di questi giorni, e a dire il vero anche nel guardare le vetrine dei negozi, che ci si stia preparando con un conto alla rovescia alla "grande festa" della notte del 31 ottobre (credo sia quella la notte). Vien da dire: è uno scherzetto? Qualcuno potrebbe ricordare forse alle m
aestre che la giornata di festa, nel nostro Paese, è ancora formalmente intitolata al ricordo di Tutti i Santi? Detto questo, mi permetta due osservazioni. Non voglio entrare nel merito di logiche commerciali: so bene che si vendono meglio vestiti da strega piuttosto che santini. Non vorrei nemmeno invocare quella che pare esser al giorno d’oggi l’unica coppia di santi venerabili: il laicismo e la libertà di far quel che si vuole, tutto quel che si vuole.

Consiglio comunale sulle fiere il giallo della richiesta sparita


Sembra che sia sparita nel nulla la richiesta, firmata da sei consiglieri comunali del centrodestra, di un consiglio comunale straordinario per dibattere sulle due fiere che si tengono nella città dei mosaici, a maggio e settembre, e proporre alla città un referendum per riportarle all’interno del perimetro urbano, in altri termini dentro la città. A lanciare il grido d’allarme il capogruppo dell’Udc Enzo Filetti che in aula ha chiesto al presidente del consiglio dove sia finita l’istanza, protocollata presso gli uffici competenti, con la quale si chiede la convocazione di un consiglio comunale straordinario “E sbalorditivo che a distanza di più di 40 giorni non si sappia nulla della richiesta ufficiale di sei consiglieri comunali che chiedono la convocazione di un consiglio comunale.” La replica è arrivata sia dal presidente del consiglio Calogero Centonze che dal vicepresidente Ilenia Adamo “Per quanto mi riguarda – afferma Centonze – il giorno che la conferenza ha esaminato il problema non ero presente”. Alle dichiarazioni del presidente dell’aula si difende il vicepresidente Ilenia Adamo “Io non ho visto nessuna richiesta di consiglio comunale sul tavolo dell’ufficio di presidenza. Per quanto mi compete, nei prossimi giorni, sarà mio compito capire cosa sia successo in merito a quello che denuncia il consigliere Filetti.” La richiesta di un referendum per riportare le due fiere che si svolgono nella città dei mosaici, nel mese di maggio e settembre, all’interno della città, presumibilmente in piazza Falcone e Borsellino, era stata fatta da sei consiglieri del centro destra: Filetti e Cursale (Udc), Picicuto, Trebastoni e Falcone (Mpa), e Incardona (Ind.). “Chiedo che l’ufficio di presidenza faccia piena luce su quanto è avvenuto perché è ingiustificabile oltre che dare adito a sospetti che si smarrisca una richiesta di convocazioni di un consiglio comunale, peraltro atto debitamente protocollato negli uffici comunali, quando, in termini di regolamento, alla richiesta di convocazione dell’aula, da parte dei consiglieri non devono passare più di venti giorni. Ebbene la richiesta è stata protocollata più di 40 giorni fa posso sapere dove sia finita?”. Sulla vicenda è intervenuta anche l’Anva Confesercenti “Ormai siamo al grottesco – commenta Salvatore Bonanno – si smarriscono anche le richieste ufficiali, guarda caso sul mercato, che provengono da consiglieri comunali rappresentanti del popolo.”

Allievi regionali: L'Armerina batte la capolista del Porto Empedocle


Il big match della quinta giornata del campionato allievi regionali se le giudicato l’Armerina Mosaici che al Sant’Ippolito ha battuto la capolista del Porto Empedocle superandola in classifica. Meritata la vittoria della squadra allenata da Renzo Amore che con una doppietta di Sergio Minolfi, ha portato a casa tre punti. “Una prestazione ottima offerta da tutta la squadra – commenta a fine partita il mister Renzo Amore – abbiamo meritato in tre punti contro un’ottima avversario che è venuto a giocarsi la partita a viso aperto. Tre punti importanti che fanno morale per il proseguo del campionato.” L’eroe della giornata l’attaccante Sergio Minolfi (nella foto), il migliore in campo per l’Armerina Mosaici “La prova di Sergio Minolfi è stata superlativa ma tutta la squadra ha giocato bene” glissa Renzo Amore “Ora bisognerà continuare così abbiamo tutti i mezzi per fare bene in questo campionato.” Eppure al fischio d’inizio il centrocampista del Porto Empedocle Indelicato stava quasi per segnare con un tiro dal limite dell’area. Ma l’estremo difensore piazzese Pellegrino devia miracolosamente in corner. Nel primo tempo poche le occasioni da rete da registrare per l’Armerina Mosaici. Solo al 12 minuto, Collodoro, da più di 25 metri, prova ad impensierire l’estremo difensore agrigentino. Più vivace la ripresa. I primi venti minuti vendono il Porto Empedocle, al 15’ e al 17’ , prima Severino e poi Ruvio, impegnare Pellegrino che non si fa sorprendere dai due tiri da lontano sferrati dagli avversari. Poi al 20’ la svolta della partita. Sergio Minolfi conquista palla a centrocampo, la difende e, palla al piede, inizia la lunga cavalcata verso l’area avversaria. Cinquanta metri per presentarsi solo davanti il portiere e beffarlo con un tiro angolato. La reazione del Porto Empedocle è debole e confusa l’unica occasione da gol al 35’ quando l’attaccante Vella si trova tra i piedi la palla dell’uno a uno ma ancora una volta l’estremo difensore Pellegrino fa il miracolo deviando la palla in corner. Passano solo due minuti e l’Armerina raddoppia. Bonasera guadagna una punizione che Minolfi da trenta metri insacca alla destra del portiere del Porto Empedocle. Due a zero partita chiusa. Da segnalare le proteste della squadra ospite per un gol annullato per fuori gioco sul 2 a 0. A fine gara 5 sono risultati i giocatori ammoniti: Di Giorgio, Franchino e Romano per l’Armerina e Catalano e Indelicato per il Porto Empedocle.

La lapide di Boris Giuliano sarà ricollocata


Prima viene posta una lapide, nel luogo ove nacque il vicequestore Giorgio Boris Giuliano, ucciso dalla mafia il 21 luglio del 1979 a Palermo, poi inspiegabilmente, dopo 48 ore viene tolta dal luogo ove lui nacque 80 anni fa. A fare chiarezza, in merito alla strana vicenda, è intervenuto un membro del comitato quartiere Monte promotore della cerimonia, Salvatore Cimino. “In merito alla notizia inerente la scomparsa della lapide che con tanto impegno e spirito di sacrificio il comitato quartiere monte ha voluto intitolare all’eroe Giorgio Boris Giuliano, figlio di Piazza Armerina morto a Palermo per mano della mafia, come membro di tale comitato non tollero che si critichi il lavoro che il nostro comitato, con tanto impegno, svolge giornalmente a favore della comunità” queste le prime parole di Salvatore Cimino che continua “ I membri del comitato non solo hanno informato i proprietari, ma hanno chiesto il permesso ancor prima che la lapide venisse costruita, l’unico problema che si è verificato è quello che non potevamo sapere che un residente del palazzo dice una cosa e l’altro ne dice un’altra. Pertanto – continua Cimino - non avendo più il tempo materiale per collocare la lapide altrove abbiamo dovuto farla collocare in prossimità di via Monte n° 2, cosi come da programma, per poi spostarla in attesa di individuare il posto ideale che non crei problemi a nessuno. Voglio comunque rassicurare tutti coloro che hanno apprezzato il nostro gesto comunicando, a nome del comitato quartiere monte, che a giorni la lapide sarà visibile a tutti.” La cerimonia di deposizione della lapide in memoria del vicequestore Giorgio Boris Giuliano era stata celebrata venerdì 22 ottobre alla presenza delle autorità civili, militari e religiose. In quell’occasione venne scoperta la lapide posta in via Monte numero 2 e ricordata la figura del vicequestore piazzese morto a Palermo per mano di Leoluca Bagarella che il 21 luglio del 1979 sparò all’interno del bar Lux, in via De Blasi, sette colpi di pistola contro Giorgio Bori Giuliano.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


___________


"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

TUTTI GLI ARTICOLI