domenica 19 luglio 2009

Piano di zona. Appello dei familiari dei disabili

DISABILI: APPELLO AI SINDACI NIGRELLI E GANGI

CENTRI AIAS E AGEDI A RISCHIO CHIUSURA
APPELLO AI SINDACI : NIGRELLI E GANGI

I familiari dei disabili assistiti dall’aias e dall’agedi hanno chiesto ai rispettivi presidenti, Lorenzo Naso ed Enzo Casale, una riunione al fine di fare il punto in merito all’esclusione dei due centri dal piano zona del distretto socio sanitario nr. 24 (Piazza Armerina-Aidone- Barrafranca e Pietraperzia). Come noto il piano di zona varato in questi giorni, per il triennio 2010-2012, non comprende alcuna scheda concernente i centri di aggregazione, quindi niente servizio ai disabili residenti a Piazza Armerina e ad Aidone che ricevono servizio dagli unici due centri del distretto n.24 inseriti nei piani di zona 2008-2009. Con la realizzazione della scheda B7 cofinanziata al 50% dalle due associazioni, si eroga servizio a 20 disabili provenienti da Piazza Armerina e Aidone. Cofinanziamento gravoso per le due associazioni che vivono prevalentemente di offerte in memoria dei defunti e di contributi dei soci, ma necessario per realizzare un servizio indispensabile per la comunità dei disabili. Un aiuto concreto ai familiari preoccupati per le condizioni dei propri figli e disperati per il “DOPO DI NO”.
Con l’inserimento nel piano di zona si era pensato all’inizio di un cammino che doveva portare a qualcosa di concreto. Un cammino interrotto sul nascere che spezza le ali della vita a quanti incominciavano a credere a una società che purtroppo si dimostra sempre più egoista o ancora peggio opportunista e imparziale. A dieci giorni dalla comunicazione dell’esclusione, nonostante i mezzi di comunicazione abbiano dato ampio spazio alla clamorosa esclusione del servizio dei centri di aggregazione, la sperata comunicazione da parte degli organi competenti non è arrivata. I familiari dei disabili, considerata gravissima l’esclusione, chiedono al Sindaco di Piazza Armerina e di Aidone d’intervenire per rimediare all’atto ingiusto che l’organizzazione del gruppo piano a messo in atto nei confronti dei disabili che, fra l’altro, si sono sentiti anche poco rappresentai nel gruppo piano. D’altronde riserve in merito al metodo per l’elezione dei rappresentanti erano state evidenziate già nella prima riunione, ma la segnalazione non ha avuto alcun riscontro positivo. Adotteremmo ogni forma di lotta possibile affinché i nostri ragazzi ottengano la continuazione del servizo. Questa volta non ci fermeremmo, affermano in coro tutti i familiari intervenuti alla riunione.

Piazza Armerina, 17 luglio 2009 Lorenzo Naso ed Enzo Casale

Oggi anniversario della morte di Paolo Borsellino

Associazione Culturale “ Premio Rocco Chinnici” – Piazza Armerina
Per non dimenticare
19 luglio 1992 – Strage di via D’Amelio – A Palermo, a circa un mese dalla strage di Capaci, vengono uccisi il Giudice Paolo Borsellino e 5 agenti della scorta
21 luglio 1979 – all’interno del Bar Lux di via Di Blasi, a Palermo, viene ucciso Giorgio Boris Giuliano
29 luglio 1983 – Strage di via Pipitone Federico, sempre a Palermo.Viene fatto saltare in aria il Giudice Rocco Chinnici con altre 3 persone
Anche quest’anno, la società civile, ma anche le Istituzioni, sentono l’obbligo di commemorare quegli uomini , quegli umili servitori dello Stato, con manifestazioni che ne ricordano il valore, la personalità e l’impegno quotidiano contro la criminalità mafiosa.
La nostra Associazione (che attraverso il Premio Rocco Chinnici, istituito oltre 20 anni fa, e altre iniziative di educazione alla legalità vuole mantenere vivi i valori per i quali hanno speso la vita uomini come Borsellino, Giuliano, Chinnici e centinaia di altri ancora ) si associa a quanti in questi giorni partecipano alle manifestazioni che intendono richiamare l’attenzione dell’ opinione pubblica anche sui misteri che avvolgono ancora quelle morti. Ci riferiamo in particolare alla scomparsa della famosa agenda rossa di Borsellino e alla trattativa segreta tra la mafia e i servizi , attraverso il “ papello” di cui sta parlando in questi giorni Massimo Ciancimino.
Vicende inquietanti e tragiche che, se non chiarite, continueranno a pesare come macigni ai fini di una vera e definitiva sconfitta del sistema mafioso che tuttavia in questi ultimi anni ha subito dei colpi durissimi da una più efficace azione dello Stato e soprattutto da una presa di coscienza più forte da parte di imprenditori e commercianti che finalmente, a Palermo e in tante altre Città, denunciano gli estortori o si ribellano in forma associata alle richieste del pizzo.
Anche nella nostra “povera” provincia ennese, considerata, a torto, per troppo tempo immune dal sistema mafioso, le forze dell’ordine, brillantemente coordinate dalla dda di Caltanissetta,con l’operazione “ old one” e altre precedenti, hanno inferto alla mafia dei colpi durissimi.
Ci auguriamo che questa azione dello Stato continui, ma per liberare il nostro territorio e la nostra economia dal giogo mafioso e dal sottosviluppo sociale e culturale che ad esso si accompagna, è necessario che anche le Istituzioni, i partiti, le forze sociali e sindacali, le associazioni culturali, le Chiese, e i giovani in particolare, si impegnino per affermare in concreto, nella vita di ogni giorno, ciascuno nella propria sfera di responsabilità, i valori di legalità, trasparenza e democrazia. I soli che possono garantire un vero sviluppo sociale e un mondo più giusto e solidale,contro ogni tendenza autoritaria ed individualistica, di cui purtroppo la cronaca politica ci presenta continuamente dei segnali non certo incoraggianti, sotto il profilo etico e culturale.
Per l’Associazione Culturale “ Premio Rocco Chinnici”
Il Presidente –Salvatore Roccaverde
Piazza Armerina 18/07/2009

Blogger tg del 19 luglio 2009. Siamosminkiati-Ospedale-Iudica-campettoSant?antonio-LucianoDiDio-StrisceBlu-Palio-TeatridiPietra-Panzaeprsenza-Spatafo

Campetto Sant'Antonio. L'inciviltà piazzese...

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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