sabato 6 ottobre 2007

Reazioni alla mozione: chi dice si, chi dice no.

Piazza Armerina. Reazioni a 360° sulla mozione di sfiducia al sindaco Prestifilippo. Parlano tutti tranne quelli del Partito Democratico dove è calato il gelo. La decisione dei DS di aprire la cassaforte e presentare subito la mozione ha fatto “saltare in aria” alcuni componenti del Pd vicini a Carmelo Tumino. Per Basilio Fioriglio, ex presidente del consiglio “la presentazione della mozione da parte del centro sinistra è stato un atto dovuto. Con il fatto che si ventilava la presentazione ma non si protocollava – continua Fioriglio - sorgeva il dubbio che qualcuno volesse utilizzarla come deterrente per i propri fini. Finalmente si comincia a parlare di politica e possiamo mettere fine allo stillicidio che ha fatto tanto male alla città. Adesso l’aula consiliare sarà il luogo della verità dove tutti dovranno uscire allo scoperto”. Per Benito Anzaldi dell’UDC “la mozione di sfiducia è assolutamente immotivata. Occorrerebbe piuttosto – dice Anzaldi – occuparsi dei problemi annosi come l’ospedale che rischia di chiudersi, la questione dei rifiuti e quella dell’acqua. Lasciare il paese ad un commissario straordinario sarebbe un suicidio”. Per il capogruppo del Mpa Giovanni Scollo. “La sfiducia è l’ultima spiaggia e la sua presentazione è stata una operazione politica esagerata. Per chi deve votarla è un atto di grande responsabilità. Escludo che la mozione faccia parte di un ragionamento politico complessivo. Credo che la sua presentazione sia stata dettata da reazioni personali e psicologiche, piuttosto che politiche”. Per il presidente del consiglio comunale Filippo Miroddi la mozione è “un atto che prima o poi deve essere consumato. Credevo – continua Miroddi – che fosse presentata intorno al 20 ottobre. Ma non cambia la sostanza delle cose. Adesso entro 30 giorni andremo in aula per discuterne a viso aperto”. Calogero Cursale (nella foto), consigliere comunale eletto nella lista dell’ex sindaco Sottosanti se la prende con il centro destra. “Il centro sinistra ha fatto bene a consumare questo atto politico – dice Cursale – La mozione è anche merito del centro destra dove ognuno va per i fatti suoi. Tutti sono andati a parlare con il sindaco per conto proprio. Si sono fatte – continua Cursale - riunioni e mai nessuno mi ha contattato. Il centro destra sembra una massoneria. Sono molto amareggiato”. La mozione rischia, intanto, di spaccare il Partito Democratico già prima che nasca ufficialmente. Pare ci sia una frattura netta tra i veltroniani, che sono tutti “allineati e coperti” per la mozione, ed i sostenitori di Enrico Letta. Secondo i “lettiani”, rappresentati in consiglio da Lina Grillo, la mozione non doveva essere presentata nonostante contenesse le otto firme. Occorreva prima almeno approvare il Prg. Martedì è convocato l’esecutivo della Margherita per la resa dei conti. O si insabbia tutto in attesa delle primarie o nel centro sinistra scoppierà il putiferio.
Agostino Sella

Beni archeologici: storie di affitti e catalogazioni...

Piazza Armerina. Che fine ha fatto la seconda testa di marmo sparita dai magazzini di palazzo Trigona? Una è stata ritrovata, l’altra ancora no. Se quella ragazza del nord non avesse fatto la tesi di laurea e visto quella straordinaria testa romana di età Flavia (nella foto) nel libro di Vinicio Gentili, nessuno si accorgeva della sua sparizione. Eppure la storia dei reperti archeologi è strana. Pare, ad oggi, che solamente pochissimi reperti archeologi del territorio ennese siano stati catalogati. “Se non esiste nessuna catalogazione dei beni archeologici - si chiedono i non addetti ai lavori - come si fa a sapere se un bene è sparito dai magazzini oppure no”? In effetti, se i beni archeologici, vasi, monili, teste e simili non sono catalogati e come se non esistessero. Chiunque può aprire i magazzini, prendere comodamente un bel vaso greco e portarselo a casa. Se nessuno se ne accorge, non si può dire che quel vaso è rubato perché è come se non esistesse. Eppure di catalogatori alla soprintendenza ce ne sono. Nel 1995 ne sono “entrati” 30, poi ridotti a 15 per varie vicissitudini. Non è, però, che siano stati con le mani in mano. Essendoci tra i 15 pochi, o forse nessun archeologo, hanno catalogato i beni immobili, cioè palazzi e monumenti. Tutte cose, guarda caso, che non si possono rubare e non possono sparire, a meno di una catastrofe naturale di sproporzionate dimensioni. Altra storia è quella dei magazzini che tengono in custodia i reperti. Prima che venisse istituita la soprintendenza di Enna, fino al 1985, tutti i reperti della aree archeologiche piazzesi erano custoditi a Piazza Armerina in via Mazzini, immobili presi in affitto dal noto numismatico ennese Enzo Cammarata. Dal 1985 i reperti dai magazzini Cammarata sono stati trasferiti in parte ad Enna ed in parte in alcune stanze del palazzo Trigona. Però, ora come allora, non esiste nessun inventario. Da palazzo Trigona è stata rubata la Dama Flavia. Oltre alle due teste potrebbero essere sparite altre cose. Ma quali, nessuno lo sa e può dirlo con certezza. Il sindaco piazzese addirittura va oltre “Se a controllare tutto fossero i Carabinieri ci sentiremmo più tranquilli – dice Prestifilippo - Visto che tra il personale della Soprintendenza potrebbe esserci una talpa che ha aperto la porta ai ladri o che ha rubato in proprio le statue”.
Agostino Sella

Pretifilippo manda un sms a Lino Leanza: "Mi hai lasciato solo"

Piazza Armerina. “Caro assessore capisco che non mi dai la confidenza di rispondermi. Io, però, devo dirti che è indispensabile la tua presenza a Piazza Armerina”. E’ l’inizio del testo di sms inviato dal palmare del sindaco di piazzese Maurizio Prestifilippo (nella foto) all’assessore regionale ai Beni Culturali Lino Leanza. Da alcuni giorni, il primo cittadino piazzese cerca di mettersi in contatto con il capo dei beni culturali siciliani senza però riuscirci. “Il suo telefono squilla, squilla sempre – dice il sindaco – ma lui non risponde. L’unico modo era mandargli un sms”. Ecco il resto del messaggio di Prestifilippo a Leanza “Sarebbe utile una tua presenza a Piazza Armerina per coordinare le diverse azioni in corso a Palazzo Trigona ed alla Villa Romana del casale. Occorre poi, caro assessore, dare avvio al recupero dei beni di proprietà regionale della Chiesa di Sant’Anna e della Torre del Padre Santo, che sono due straordinari esempi di architettura, il primo barocco ed il secondo medievale. Inoltre ti ricordo che è scoppiato lo scandalo dei reperti abbandonati nei magazzini della Soprintendenza. Alla Villa Romana ci sono notevoli problemi da affrontare e risolvere. Insomma, è importante una tua presenza”. Poi il sindaco conclude il suo lungo sms con una considerazione, per così dire, al “vetriolo”. “Assessore Leanza non vorrei, che dopo tutto quello che abbiamo fatto per i beni culturali piazzesi, aspetti anche tu, che il tuo partito l’Mpa mi faccia fuori per occuparti della mia città”. In effetti il partito di Leanza, con i suoi sei consiglieri comunali, Scollo, Fioriglio, Manuella, Lo Verme, Volturo e Trebastoni, sta dando notevole fastidio a Prestifilippo. Il partito sembra diviso tra chi dimostra massima stima al primo cittadino e chi invece vuole interrompere la sua legislatura. Ma non finisce qui. Le “male lingue” dicono i vertici del Mpa, vorrebbero sbarazzarsi di Prestifilippo, per poi nominare un commissario straordinario vicino a Lombardo e Leanza. Un comportamento non tollerato da alcuni che potrebbe interrompere l’importante stagione che stanno attraversando i beni culturali piazzesi. In questo momento sono aperti alcuni cantieri che nel giro di qualche mese rifaranno nuova la città: tra i più importanti i due grandi lavori alla Villa Romana del Casale, il recupero di Palazzo Trigona. Infine, a breve partirà la riqualificazione urbana di una parte importante del centro storico con il progetto “il gioco della storia”.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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