domenica 1 novembre 2009

L'affido familiare: legami familiari, buone prassi e scenari futuri

venerdì 13 novembre 2009 dalle ore 9.30 - 18.00
Piazza Armerina, Aula magna Convento di Sant'Anna
Descrizione
in data 13 novembre, venerdì, a piazza armerina, ci sarà un importante convegno sull'affido familiare che vedrà, tra gli altri, la presenza diassessore regionale alla famiglia, dott.ssa caterina chinniciprefetto di enna, dott.ssa giluiana perrottaordine degli psicologi, dott. paolo bozzarotribunale per i minori di caltanissetta, dott. francesco pallinisarà presentato l'istituto dell'affidamento familiare nei suoi aspetti generali ed il modello integrato per realizzare gli affidi.verranno inoltre illustrati i dati sui carichi di lavoro dei consultori familiari ed evidenziata la necessità di cercare un diverso modo per reperire ed utilizzare gli psicologi nella valutazione delle famiglie affidatarie, nello start up dell'affido ed nel suo monitoraggio.
PROGRAMMAORE
9.30 SALUTI DALLE AUTORITA’SINDACO Fausto Carmelo Nigrelli
PREFETTO Giuliana Perrotta
ASSESSORE PROV. POLITICHE SOCIALI Barbara Furia
ORE 9,45 INTRODUCEASSESSORE ALLE POLITICHE SOCIALI Lina Gillo
COORDINACONS.ORDINE PSICOLOGI REGIONE SICILIANA Ilenia Adamo INTERVENGONORE
10.00 L’Affidamento Familiare tra norma e prassi L.184/8 L.149/01Caterina Chinnici- ASS. REGIONALE ALLA FAMIGLIAORE
10.30 L’Affidamento Familiare: le competenze psicologiche Paolo Bozzano- ORDINE PSICOLOGI REGIONE SICILIANABREAKORE
11.30 Il ruolo del tribunale per i minorenni nel percorso dell’Affido Familiare Francesco Pallini- GIUDICE TRIBUNALE PER I MINORENNI
ORE 12.10 Il funzionamento di un servizio affido:l’esperienza del Comune di Palermo Maria Terruso- ASSISTENTE SOCIALE
ORE 12.40 INTERVENTI PAUSA PRANZO
ORE 15.00 I clubs Service a servizio della comunità localeLaura Lo Presti Savoca - PRESIDENTE INNERWEEL
ORE 15,20 Il difensore civico nella Comunità LocaleGiuseppe Aloi - DIFENSORE CIVICO
ORE 15,50 L’esperienza dell’Associazione “Il Girotondo”Maria Rita Amorelli -
PRESIDENTE ASSOCIAZIONEORE 16,10 Aspetti giuridici dell’AffidoElena Parasilliti-AVVOCATO
ORE 16,30 Testimonianze Famiglie Affidatarie
ORE 17,00 Conclusioni

La festa dei morti.

di Filippo Rausa.

Il mese di novembre per noi siciliani è soprattutto il mese dei morti.La tradizione della “Festa dei Morti” non è altro che la credenza popolare per cui “le anime dei nostri congiunti” più cari, una volta l’anno, la notte dall’ I al 2 novembre, escono dalle sepolture e vengono a rallegrare i bambini, lasciando loro secondo i gusti e i desideri ogni più bella cosa.Il loro ricordo è sacro e vivo nella memoria e nel cuore di tutti, è come se tra di loro ed i morti non si siano spezzati e neppure allentati quegli intimi legami, che li tenevano uniti in vita e che rimangono saldi oltre la morte.E’ commovente ed affascinante, nello stesso tempo, la visita al nostro cimitero-fiorito, sempre come un lussureggiante giardino, e per le tombe, non importa se umili od imponenti.Le tremule luci dei lumini con i loro palpiti richiamano i battiti di mille cuori vivi; i fiori recisi, i migliori, deposti sulle tombe, significano una bellezza fragile, un tenero messaggio di gratitudine ed amore; e le visite assidue, alle tombe, presso le quali si riprende e si continua un colloquio muto, mai interrotto, indicano un punto di riferimento costante.Un giorno importante quindi, ma non solo per i grandi, ma anche e soprattutto per i piccoli, che gioiscono nel ricevere, proprio nel giorno della Commemorazione dei Defunti, i loro giocattoli tanto desiderati ed apprezzati.Ricordo che da bambini, io e mio fratello, per farci dormire, o comunque per farci stare buoni, mio nonno Rosario era solito raccontarci che una sera dei “Morti”, un I° novembre in cui era tornato tardi a casa per via del suo lavoro, aveva incontrato i Morti in processione, tutti avvolti in bianchi lenzuoli, con una lanterna in mano, che venivano a due a due dal cimitero.Egli voleva vedere se tra quei morti ci fosse sua madre, e domandava loro dove si trovasse, e quelli rispondevano: “Appresso, appresso”.E pensare, che ci sembrava davvero di vedere quella lunga teoria di fantasmi incappucciati, che dicevano: “appresso, appresso”.E andavamo a letto buoni buoni, sapendo che i morti nel passare per la via ci avrebbero lasciato i regali.L’indomani eravamo svegliati dagli scoppiettii delle pistole e dei fucili dei bambini del vicinato, allora, con urli e con grida di gioia ci precipitavamo in cucina, nel salotto per trovare il regalo nascosto dove, oh meraviglia delle meraviglie!!, i Morti ci avevano portato proprio quello che noi avevamo desiderato: la pistola a tamburo con tanto di fodero, il fuciletto, ispirati a modelli western, il trenino colla galleria, l’asinello rosso; per le bambine, bambole ricciolute, il classico Ciccio bello, fornelli e pentolame.Ora del passato, resta il pellegrinaggio al Cimitero.I bambini d’oggi, che si dice nascono con gli occhi aperti, non credono più ai Morti e il consumismo a portato noi genitori a smetterla con le favole, si preferisce accompagnare i bambini nel negozio e fargli scegliere il regalo che vuole nella bancarella di piazza Cascino.Inoltre lo strano fascino d’oltre America ha trasportato il mito di Halloween anche in Italia e a giudicare dal successo che questa festa “straniera” riscuote da un decennio fra i giovani, continuare a parlare di Morti e regali pare cosa d’altri tempi.E poi, a pensarci bene, lo scorso anno diversi bambini, tra loro mia figlia, suonando il campanello di casa, baldanzosi snocciolavano il motto sentito e risentito una miriade di volte, quel “dolcetto o scherzetto” che se ben ricordo la prima volta lo sentii in quel vecchio cartone di Paperino alle prese con Qui, Quo e Qua.E che dire infine, il 31 ottobre, discoteche, pub e altri locali organizzano serate e nottate all’insegna di horror, vampiri, teschi, fantasmi, pipistrelli e zucche!.Insomma, una bella carnevalata, per esorcizzare la paura della morte e dell’aldilà.Dei “Morti” resta il simpatico ricordo solo nel parlare tra amici, dicendo a chi la fa lunga o parla a sproposito: Ma a chistu chi nu lassanu i morti?.Povere tradizioni se ne vanno e noi, da inabili protagonisti le facciamo dileguare anche se con tanta pena al cuore.

dal blog http://quartieremonte.blogspot.com/

Se Nigrelli e Tudisco litigano noi la prendiamo in chiappetta

Noto che da qualche tempo Tudisco e Nigrelli si parlano poco.
considerato
- che entrambi rappresentano figure istituzionali importanti che governano il turismo (uno è sindaco con delega al turismo e l'altro è assessore provinciale al turismo)
- che entrambi hanno interessi comuni (migliorare il turismo piazzese ed ennese e garantire gli interessi degli operatori e della collettivittà)
- che lo sviluppo del territorio (lo dicono entrambi) passa per una politica integrata e non per una politica portata avanti dai singoli enti
- che i risultati si raggiungono se si lavora insieme
- che se loro litigano la prende in chiappetta la città, il turismo, e l'economia del territorio;
- che entrambi hanno il numero di telefono dell'altro (Tudisco 33462537..) (Nigrelli 320.07139..)
sarebbe opportuno anzi indispensabile e segno di buon senso e maturità istituzionale
che già già a partire dai prossimi incontri (martedì alla villa romana alle 18 e consiglio comunale di giorno 4) insieme individuino la strategia migliore e insieme agli operatori trovino una soluzione condivisa per la questione sulla villa.





Oggi è la festa dei Santi. Ieri ricordati in 7 città italiane al posto di Halloween.

In 7 città italiane i santi si riprendono la loro festa:
centinaia di giovani per le strade a mostrare il volto bello di Ognissanti
Torino, Padova, Foggia, Catania, Termoli, Pordenone, Desenzano del Garda: sono sette le città italiane che il 31 ottobre vivranno una serata davvero speciale. Centinaia di giovani scenderanno per le strade e per i pubs ad annunciare l’arrivo della festa di Tutti i Santi. Per loro “halloween” si è trasformato in “holyween”, giunto quest’anno alla terza edizione.Lo slogan parla chiaro: i Santi si riprendono la loro festa e, per rendere ancora più evidente che l’antica tradizione non ha nulla da temere dalle mode del momento, volti di santi saranno appesi sui balconi e le finestre delle loro città. Sì, quando vedrete un lume alla finestra, tirate il naso all’insù e vedrete la faccia sorridente di un santo italiano, preferibilmente giovane. «La parte più bella dell’Italia - spiega don Andrea Brugnoli, ideatore dell’idea. - Non vogliamo andare contro nessuno, ma semplicemente riempire le città non di mostri, ma di volti belli, quelli dei santi, appunto». In una notte popolata da streghe e facce da zombi, i santi faranno capolino sulle piazze.In queste sei città della Penisola, le giovani “sentinelle del mattino” (così si autodefiniscono i giovani di questa e di altre iniziative di strada), vivranno una serata chiamata “Una luce nella notte”. Si tratta di aprire una chiesa di notte e di invitare i giovani ad un incontro specialissimo. Questo format è stato ripetuto già più di 350 volte in 50 città italiane, ma la notte di holyween sarà unica. La chiesa rimarrà aperta ovunque dalle 22 alle 2 di notte e all’interno non rimarrà vuota. Finora sono centinaia di migliaia i giovani che vi sono entrati nelle precedenti edizioni, lasciando stupita la stampa e le televisioni che, incuriosite dal fenomeno, ne hanno documentato il flusso continuo.In una Paese, come il nostro in cui un cnonsistente 35% dei cattolici va a Messa ogni settimana (dati Doxa ottobre 2009), holyween rappresenta una singolare sfida. Nel sito web www.sentinelledelmattino.org si possono anche scaricare i volti dei santi da stampare. Lo scorso anno vinse Madre Teresa, seguita da Padre Pio. Quest’anno - ci dicono - vincerà Giovanni Paolo II. Non è santo, ma per le sentinelle è il loro campione

Salvatore Speciale. Gli uffici del comune non sono adeguati alle barriere architettoniche.

Piazza Armerina. “Il 90% degli enti pubblici della città non è adeguata alle barriere archiettoniche”. Salvatore Speciale, giovane e diversamente abile della città dei mosaici, fa sentire la sua voce e si lamenta sul mancato adeguamento degli edifici pubblici alla norma sulle barriere archiettoniche. Oggi, in quasi tutti gli uffici comunali della città dei mosaici, con l’esclusione delle delegazione di via Generale Ciancio dove è ubicato l’ufficio tecnico e la polizia municipale, non è possibile per un disabile in carrozzella raggiungere gli uffici. In particolare, proprio l’assessorato ai servizi sociali e gli uffici per i rilascio dei documenti di stato civile, non sono raggiungibili dai disabili in carrozzella che sono separati dagli uffici da due possenti rampe di scale. A non essere raggiungibile dai disabili è anche la sala delle luci che è il luogo dove il primi cittadino riceve il pubblico durante i giorni settimanali. Una questione che si dibatte da anni ma che non trova mai soluzione. Dice Salvatore Speciale “A Piazza Armerina il 90% degli enti pubblici e privati non è perfettamente a norma di legge per i diversamente abili. Ma la cosa che mi da più fastidio è che al Comune della nostra cittadina un persona con problemi di deambulazione non vi ci può entrare, a meno che si munisca di megafono per fare si che un dipendente comunale gli dia udienza, ma questa cosa la noto io che sono un disabile, non la notano i cittadini che invece chiudono occhi e orecchie fregandosene di tutto, anzi si infastidiscono e lanciano commenti inappropriati perché noi disabili pretendiamo i nostri diritti. Ma non hanno capito – continua Salvatore Speciale - che è finito il tempo delle deleghe o del mutismo”. Infine – il giovane Salvatore Speciale – da anche lui, una stoccata al recente piano di zona contestato da diverse associazioni piazzese “La cosa che mi fa veramente arrabbiare e l’esclusine dai Piani Di Zona delle due uniche associazioni che permettono a bambini e ragazzi di affrontare i lori problemi divertendosi e creando qualcosa che li renda orgogliosi di se stessi. Invito la nostra giunta comunale e tutti i cittadini – conclude Speciale - a riflettere su questi problemi, perché è proprio l’ora di cambiare e noi disabili no staremo più zitti e buoni, pretendiamo i nostri diritti e lotteremo per averli”.
Agostino Sella

L'opposizione compatta replica al sindaco sulle strisce blu

Piazza Armerina. “Il sindaco sulle strisce blu decide in quasi in solitudine ed addirittura senza l’unanime convergenza della sua parte politica”. Il centro destra piazzese si scatena contro le ormai fatidiche “Strisce blu” volute da tutti, ma allo stesso tempo contestate fa tutti. Lo fa con un documento firmato da tutti i nove consiglieri comunali che compongono l’opposizione alla giunta comunale guidata dal sindaco Fausto Carmelo Nigrelli. A firmare una missiva indirizzata al primo cittadino sono stati Basilio Fioriglio, Cermelo Gagliano, Angelo Trebastoni, Calogero Cursale, Enzo Filetti, Renato Incardona, Rosario Paternicò, Giuseppe Falcone ed il giovane Ivan Piccicuto. Dicono i nove “Avevamo di già esposto in Consiglio Comunale perplessità sul servizio delle strisce blu così come eseguito sia sulla procedura amministrativa ed in particolare sulla collocazione degli stalli nelle vie e Piazze Cittadine. Leggiamo le dichiarazioni del Sindaco in una intervista del vostro giornale del 26 ottobre scorso il sindaco sostiene la legittimità dei parcheggi. Noi diciamo di riservarci , ancora una volta, di verificare l’iter istruttorio e procedimentale della pratica e la specifica competenza degli Organi a ciò preposti, desideriamo risaltare il limite politico dell’azione del Sindaco che decide quasi in solitudine su provvedimenti di particolari riflessi sulla Città ed addirittura senza l’unanime convergenza della sua stessa parte politica. La “ replica “ del sindaco – continuano i nove - appare più indirizzata alla componente consiliare del P.D. che, nell’occasione, accerta con noi l’arrogante posizione di difesa di un servizio la cui rilevante portata socio-economica avrebbe dovuto essere preventivamente discussa e concertata. Per quanto attiene alle considerazioni del Sindaco Nigrelli dovrebbe ricordare che gli atti deliberativi della giunta municipale non vengono portati ritualmente, come per legge, alla conoscenza dei consiglieri se non dopo reiterate richieste e quindi dopo lunghi tempi successivi all’adozione. E’ comunque da censurare l’affermazione perché anche dopo tempo è sempre auspicabile dibattere per migliorare provvedimenti la cui blindatura amministrativa desta perplessità, se non altro. Le inquietudini politiche del P.D., derivanti dai provvedimenti in atto e da altre materie in corso dovrebbero far riflettere il Sindaco sulla necessità di verificare il crescente malcontento sull’azione amministrativa e quindi di verificarne la condotta, non dimenticando, altresì, che il disatteso programma politico pone di già seria ipoteca al governo della Città. Nello specifico delle strisce blu – concludono i nove - ci riserviamo di obiettare sul debole contenuto giuridico di quanto affermato dal Sindaco, ritornando in Consiglio Comunale, sede naturale di tanto importante servizio di interesse cittadino”.
Agostino Sella

Martedì alle 18 incontro per la questione villa all'hotel villa romana

Piazza Armerina. “Dobbiamo tutti insieme trovare una soluzione per tenere aperta la villa romana anche nei giorni feriali”. Fabrizio Tudisco, assessore provinciale al turismo, continua ancora a parlare della vicenda che ha portato alla decisione di tenere chiusa la villa romana del Casale nei giorni feriale e convoca una assemblea aperta a tutte le forze politiche ed agli operatori economici. Da a tutti appuntamento per martedì 3 novembre all’hotel Villa Romana. “Questa decisione – dice Tudisco – rischia di mettere in ginocchio la nostra economia. Per questo faccio appello a tutti, al di là di ogni colore politico, a trovare insieme una soluzione per evitare in tutti i modi la chiusura della villa romana del Casale nei giorni feriali. Per questo invito tutte le forze politiche di maggioranza ed opposizione, le forze sindacali e soprattutto tutti gli operatori turisti della città a fare fronte comune affinché attraverso una pacata e ragionevole discussione si possa arrivare ad una soluzione condivisa. Credo – dice l’amministratore provinciale – che ci siano i margini per trovare una via meno drastica per gli operatori turistici provinciali. Si potrebbe alzare i giorni di chiusura in inverno in modo da garantire l’apertura primaverile. Credo che la soluzione migliore sia quella individuata da Guido Meli in una delle riunione che ho avuto con lui in estate nel cantiere della villa. Decisione di questa portata – continua l’assessore provinciale – devono essere condivise da tutti. Dovremmo cercare di coinvolgere anche i tuor operators che portano alla villa ogni anno migliaia di visitatori. Ho già avuto le adesioni – continua Tudisco – di molti rappresentanti politici e di diverse sigle sindacali. La villa – continua Tudisco – rappresenta il più grande magnate economico della provincia. Con la diminuzione dei visitatori nel sito patrimonio dell’umanità si avrebbe anche un grosso calo di visitatori a Morgantina. Peraltro la provincia sta molto investendo sulla promozione turistica. Che cosa andremo a dire alla Bit a Milano il prossimo febbraio. Semmai occorre valorizzare il cantiere aperto. Già per la primavera il direttore dei lavori Guido Meli si è impegnato a consegnare definitivamente lavori completi della nuova copertura nella zona che coincide con la Basilica e con i corridoio della grande caccia e gli ambienti della scena erotica e del vestibolo di Ulisse e Polifemo. Da soli, questi ambienti, rappresentano già un grosso attrattore turistico.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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