martedì 20 novembre 2007

L'ggemc i carti. La vittoria del prestigiatore.

Alla fine la mozione di sfiducia a Prestifilippo avrà un solo vincitore: Maurizio Prestifilippo. Sarà un prestigiatore, ma ha fregato chi lo voleva mandare a casa.

Ecco come andrà a finire. Il sindaco darà un solo assessorato, l’unico libero al Mpa con la vicesindacatura, che accetterà. O questo... o il tram. Agli altri prometterà sottogoverni, ma alla lunga non darà nenache quelli. AN ed UDC (soprattutto An) faranno un poco di casino ma si adegueranno, in nome della pax provinciale.

Il centro sinistra, alla fine presenterà la mozione, arriverà in consiglio ed avrà 8 voti. Forse 10. Visto che il topolino ha partorito dalla montagna è probabile che anche i più tenaci "mozionisti" come Trebastoni e Manuella, facciano un passo indietro. Sul piatto c’è la candidatura di Colianni a presidente della provincia e l’unione della CDL.

Prestifilippo, con un colpo di prestigio di quelli che non piacciono a Di Giorgio, ha mandato tutto ad Enna per posta celere. Là, quelli del centro destra, Grimaldi, , Ferrari e Colianni e gli altri dovrebbero essere proprio dei “babbei della politica” per mandare all’aria l’unità delle provinciali per Piazza.

Anche se c’è da dire che qualcuno, dentro il centro destra, potrebbe fare il gioco del centro sinistra perché amico del “grande capo” Mirello Crisafulli. Però farlo in questo modo sarebbe troppo evidente. Grimaldi e compagnia eventuali inciuci li sanno fare bene.

Ad Enna tutto andrà alle lunghe. Grimaldi ha la febbre (almeno così dicono) quindi niente riunioni provinciali per ora. Peraltro il virus influenzale che si contagia in questo periodo dura qualche giorno.
Bisticciarsi per Piazza proprio non ne vale la pena e Colianni, che dice di avere tutto sotto controllo, ci tiene a fare il candidato presidente e zittirà i dissidenti autonomisti anche perchè qualcuno di loro vuole candidarsi alle provinciali.

Gli sconfitti della mozione saranno due: il centro sinistra, o meglio, il PD e Giuseppe Mattia.

Il Partito democratico ne esce bastonato da se stesso. Un esempio di "buona pratica" della serie "facciamoci del male". Infatti, se la mozione era presentata al momento giusto, aveva qualche possibilità di passare. Tutti insieme dovrebbero chiudersi in una stanza e darsele di santa ragione. Prendersi a mozziconi e poi, tornare a fare pace. Così almeno, si sfogano.

Mattia e Falcone prima o poi usciranno da Forza Italia. Li stanno facendo morire (politicamente s'intende) "n'suppilu n'suppilu" stretti come sono tra Tudisco e Prestifilippo. Quandro andranno via da Forza Italia o dal Partito delle Libertà sarà sempre troppo tardi.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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