lunedì 10 settembre 2007

Ospedale Chiello: tavolo tecnico ma niente di nuovo


Piazza Armerina. Il “five day surgery” è il pomo della discordia nella riunione tra il tavolo tecnico composto dalle associazioni sanitarie ed il direttore generale. Sulla questione nei giorni scorsi hanno dibattuto il manager dell’ASL 4 ennese il dottor Franceso Iudica e i rappresentanti delegati del “comitato cittadino per la salute” e dell’”osservatorio sanitario permanente”. I temi trattati nel tavolo sono ormai noti: il futuro dell’ospedale di Piazza Armerina e della sanità territoriale. Il tavolo è stato essenzialmente tecnico, dovendosi confrontare sulla realtà del cosiddetto “piano di contenimento e di riqualificazione del sistema sanitario regionale 2007-2009”. Dopo le schermaglie degli ultimi mesi la disamina e la discussione sono state quanto mai pacate e cordiali, anche se non tutto è stato riportato alla condivisione tra le parti. Si è constatato che incomincerà a breve l’era dei sacrifici e delle innovazioni fermo restando che talune scelte saranno fatte sia nel senso dei tagli e sia nel senso del miglioramento. Su un punto le parti hanno registrato una divergenza di vedute: la proposta del “five day surgery” che, secondo i comitati, eliminando l’emergenza dall’ospedale piazzese, entro breve tempo lo metterebbe in condizione di rischio di chiusura o quantomeno di forte declassamento; in questo senso hanno ingiunto il manager a riconsiderare la proposta per renderla modellabile alla realtà di un ospedale che serve una popolazione ben al di là del semplice distretto, non fosse altro perché il “piano”, oltre alla individuazione dei criteri di riconversione dei posti-letto descrivendone le procedure, fa riferimento al “five day surgery” come ad una ulteriore opzione di intervento sulla rete ospedaliera, se compatibile con l’allocazione geografica dell’ospedale e con il contesto assistenziale del territorio. In particolare, il piano identifica tale modalità come la possibile sperimentazione di un modello organizzativo senza obbligo attuativo assoluto. Il direttore Judica, pur nella sua fermezza a difendere il “piano di contenimento” e ai sacrifici che necessariamente comporterà, ha dato assicurazione che ogni decisione verrà presa nel senso del miglioramento e dell’innovazione e non del regresso, assicurando la migliore qualità di assistenza possibile al cittadino e coniugando dunque efficacia ed efficienza. In particolare sul punto di cui sopra ha promesso un ulteriore approfondimento. I due comitati si riuniranno a breve per una valutazione dell’incontro e su eventuali iniziative da intraprendere in vista della riunione della commissione regionale del 15 settembre prossimo dove saranno definitivamente sancite le scelte di contenimento della spesa sanitaria per tutta la provincia di Enna.
Agostino Sella

Tumino e Termine per la mozione di sfiducia al sindaco


Piazza Armerina. “La mozione di sfiducia è la prima vera azione politica del partito democratico ed è una grande opportunità democratica per tutta la città”. Lo dicono all’unisono i due deputati regionali del Pd Carmelo Tumino e Salvatore Termine che inseriscono la mozione di sfiducia nel quadro politico provinciale. I due esponenti di spicco della politica ennese, inoltre, ritengono la mozione di sfiducia possa essere un atto politico importante non solo per il PD ma anche per le altre forze politiche. Carmelo Tumino, deputato regionale della Margherita, rivolge a tutti un accorato appello. “Usciamo dalla rabbia, dal mugugno e dalle dicerie politiche che troppo spesso caratterizzano il dibattito. Utilizziamo la mozione di sfiducia come uno strumento democratico su cui discutere e costruire la politica del futuro in questa città ed in questa provincia. Adesso – continua Tumino – decideremo quanto tatticamente è più opportuno presentare il documento in consiglio comunale. E’ fuori da ogni dubbio – continua Tumino – che questa amministrazione per tre anni ha governato nella totale confusione politica. Non ha mai avuto una maggioranza in consiglio comunale, ma il sindaco con i suoi giochetti è riuscito a stare sempre a galla. Non ha mai avuto – continua il deputato piazzese – una linearità politica. Poi, d’improvviso, dopo aver fatto l’indagine di mercato ha deciso di aderire a Forza Italia perché ha avuto come garanzia la sua ricandidatura a sindaco. Un percorso ricco di l’inconsistenza politica”. Con Carmelo Tumino interviene nel dibattito anche Salvatore Termine, segretario di federazione dei DS e deputato regionale del partito di Fassino. “Da tempo c’è una insofferenza nella città legata anche alle questioni migratorie che hanno visto protagonista anche il primo cittadino. Negli ultimi tempi – continua Salvatore Termine – il sindaco Prestifilippo ha improvvisato una azione politica che lo ha portato a vivere il quotidiano creando un malessere generalizzato. Il Partito democratico ha ritenuto di porre una questione politica avendo la consapevolezza che attorno alla mozione di sfiducia si raccoglierà un consenso più vasto dello stesso partito democratico. Ci possono essere le condizioni – conclude Termine - affinché la mozione di sfiducia possa continuare il suo percorso coinvolgendo anche altre forze politiche”.
Agostino Sella

Angelo Scoppo protagonista a Firenze

Piazza Armerina. Finalmente, anche noi esportiamo artisti. Angelo Scroppo, pittore piazzese doc, è stato protagonista di un grande successo anche a Cerreto Guidi, una splendida realtà in provincia di Firenze dove l’artista armerino ha dipinto due opere pittoriche. Si tratta dei due tradizionali drappi del Palio del Cerro che sono stati donati uno alla Chiesa "Arcipretura di San Leonardo" ed un altro alla contrada che ha vinto il palo di Cerreto nell'edizione 2007. "Con le due opere dipinte per Cerreto Guidi – dice il presidente della Pro Loco della cittadina fiorentina Danilo Monconi - Angelo Scroppo artista siciliano di grande spessore anche umano, porta l'osservatore ad intuire una strada, un sentiero, che unisce Cerreto Guidi a Piazza Armerina. Nel primo drappo si notano i colori forti e solari della sua terra, miscelati in maniera perfetta con quelli tipici della collina toscana e in particolare di cerreto guidi, memoria di un trascorso giovanile in terra di toscana, un sentiero raccontato e consegnato poi alla memoria del cantastorie raffigurato in basso. Il secondo drappo- continua Monconi - d'impostazione più tradizionale, vede rappresentata Santa liberata come figura predominante, conferendo all'opera una sacralità importante. La sensazione che deriva dall'osservare le opere nel loro insieme è quella di una espressività complessa, dove sacralità e laicismo si alternano e insieme donano una visione ampia e certamente sincero del sentimento dell'artista. Complimenti ad Angelo Scoppo – conclude il presidente della Pro Loco - che ha saputo cogliere in maniera perfetta il senso dell'incarico ricevuto, superando con grande capacità artistica i limiti di un'opera, che prevede in parte contenuti definiti e compressi nel protocollo d'incarico, limiti che l'artista piazzese ha saputo trasformare in punti di forza espressiva". L'artista piazzese, ha inoltre allestito la Mostra "Limes", tenutasi nei locali della Pro Loco di Cerreto Guidi, con oltre duemila visitatori nei 7 giorni di apertura. L’esperienza di Scoppo nelle terre fiorentinè è avvenuta anche grazie agli scambi turistici culturali fra Piazza Armerina e Cerreto voluta in particolar modo dall'Assessore Fabrizio Tudisco.
Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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