martedì 23 ottobre 2007

Dalla Scozia Guglielmo Bongiovanni. Rangers 3 Celtic 0 (parte terza)

Scozia. Sterling – Rangers 3 Celtic 0.
Questo il risultato finale della prima sfida stagionale tra le due squadre scozzesi piu’ amate.
Questo e’ il risultato finale della sfida tra inglesi ed irlandesi, tra protestanti e cattolici, tra la Regina e il Papa.
Insomma Rangers - Celtic l'essenza di questa città..
Diverso il bollettino del dopo partita.
Circa una decina gli arresti nella sola Sterling.
Diverse risse, ma per fortuna, nella piccola cittadina che onora William Wallace, nessun ferito grave.
Ho seguito il macht in un noto “pub” insieme ai tifosi delle due squadre.
Novanta minuti di cori contro l’opposta tifoseria.
Con il razzismo, il limite non è mai abbastanza chiaro, ma da nessuna parte come a Glasgow esiste una sorta di “no man’s land”, confusa fra fanatismo e partigianeria, orgoglio e pregiudizio, dove al giorno d’oggi si è costretti ad agire con una cautela per non superare quel limite.
Novanta minuti di canzoni sull’orgoglio e la storia di entrambi i clubs, sia i tifosi dei Rangers che quelli del Celtic si sono lasciati andare a cori che, in Italia, verrebbero definiti offensive su, come per esempio, odiare la religione professata dai rivali.
Per fortuna, nessun giudice scozzese ha mai pensato di squalificare Ibrox Park o Parkhead.
Incredibile quando a inizio partita, dalla falange biancoverde (Celtic) si leva “The Fields of Athenry”, una ballata che anche l’Ira fece sua, e dall’altra parte comincia a ribollire il sangue.
Incredibile quando quando dalla stand dei “Light Blues” (Rangers) si alza “The Billy Boys” incitando a bagnare i propri coltelli del sangue della Fenian Brotherhood.
Che farebbe il giudice nostrano?
Chiuderebbe un’intera città?
Odio che va oltre la contesa sportiva, ma raramente succede qualcosa durante un Old Firm, ed anche quello di quest’anno non fa eccezione.
Questa e’ la cronaca di cosa e’ successo durante il macth seguito con un’attenzione e uno stato d’animo che ha dell’incredibile.
A fine partita i tifosi dei Rangers, come vuole la tradizione scozzese, sono rimasti per parecchie ore dentro i locali di Stirling a consumare parecchi litri di birra e continuare la loro fersta con canti, cori, ballate, orgogliosi del proprio team.
Solo in pochi hanno cercato di rovinare un sabato che tutto sommato e trascorso con relativa serenita’.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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