giovedì 27 agosto 2009

Cristina sulla chiusura delle facoltà per operatori turistici. "Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa il sindaco".

Caro Agostino,
mi chiamo Cristina sono una studentessa della facoltà per Operatori turistici di Piazza, ho appena letto il vostro articolo relativo all'imminente apertura del corso di Archeologia del Mediterraneo della Kore.
Non ti nascondo che il più delle volte quando sento parlare della Kore e sopratutto di questo nuovo corso sale una rabbia dentro di me.Come spero ben saprete l'Università di Catania ha chiuso le iscrizioni già dall'anno scorso per il nostro corso di laurea e spero che sarete informati del fatto che già da quest'anno il corso per Operatori Turistici a Piazza Armerina non esisterà più... insomma l'università di Catania ha pensato bene di levare le tende...
I motivi politici ed economici di questa scelta onestamente poco mi interessano. Però essendo piazzese e in questo caso studentessa di questo corso non posso non essere amareggiata per questa cosa. Comunque, a prescindere dal mio sentimento personale, che vi assicuro non è lo stesso per maggior parte dei miei colleghi di corso, volevo farvi notare che la chiusura di questo corso, che ha portato dei beniefici economici non indifferenti alla nostra città è lasciata nella più completa e inesorabile INDIFFERENZA. Insomma, nessuno sa niente e sembra che a nessuno in particolare le istituzioni, interessi la cosa. Il più delle volte quando mi trovo a parlare con amici e conoscenti scopro che in paese non si sa nulla o addirittura si fa confusione tra il nuovo corso di Archeologia della Kore e il corso per Operatori Turistici dell'università di Catania. Quello che gentilmente vi chiedo è se possiate scrivere un articolo che chiarisca le cose a tutti i cittadini ed in particolare mi piacerebbe sapere cosa ne pensa il nostro Sindaco di questa cosa. Con stima e simpatia.
Cristina

Anche i pesci parlano... Due consigli comunale stabiliti dalla conferenza dei capigruppo.

Giorno 9 settembre - Problematica Villa Romana del Casale area commerciale
Giorno 11 settembre - relazione annuale del sindaco

Il Casalotto protesta contro i metodi di organizzazione del Palio. Nessuna festa prevista nel quartiere

Che il Palio dei Normanni ogni anno porta con se parecchie polemiche ci siamo ormai abituati. Ma ciò che ci ha stupito è la presa di posizione del comitato quartiere Casalotto che non ha organizzato all’interno del proprio quartiere nessuna festa o attività collaterale al Palio 2009. La conferma ci viene dalla delibera di giunta numero 197 del 22 agosto 2009. Con tale provvedimento la giunta Nigrelli ha deliberato la concessione di un contributo pari a 4500 euro da destinarsi ai comitati dei quartieri per “eventi collaterali al Palio dei Normanni 2009”. Fin qui niente di strano. Leggendo l’intero atto di giunta ci si accorge che la somma destinata ai comitati di quartiere è così ripartita: 1500 euro al Monte, 1500 euro ai Canali e 1500 euro alla Castellina. E il Casalotto? Perché in delibera non troviamo traccia di preventivo di spese per eventuali e tradizionali attività all’interno del quartiere? Che aria si respira tra i componenti del comitato di quartiere Casalotto? Ufficialmente nessun vuole rilasciare dichiarazioni ma indiscrezioni ci informano che il Casolotto, in perfetta coerenza con l’atteggiamento critico tenuto fin dalla nomina della commissione di conoscenza voluta dal Sindaco, che di fatto, a parere di alcuni rappresentanti di quartiere, escludeva i comitati dall’organizzazione del Palio, a cui poi si è aggiunto la decisione presa unilateralmente dalla stessa commissione di ridurre il numero dei figuranti e dei musici di quartiere e per ultimo le dichiarazioni apparse sul blog e sulla stampa del cavaliere giostrante del quartiere interessato Rosario Paternicò, che criticava la gestione della giostra normanna dello scorso 14 agosto, sarebbero all’origine della forte protesta del Casalotto che a quanto pare si è rifiutato di organizzare qualsiasi tipo di “manifestazione collaterale” alla manifestazione rievocativa dell’ingresso delle truppe normanne in città. Non è peregrina l’ipotesi che di Palio si tornerà a discutere presto e la protesta del comitato del quartiere potrebbe finire in consiglio comunale in tempi brevi. Intanto nel provvedimento di giunta, votato dall’amministrazione di centro sinistra, si legge che 1500 euro sono stati elargiti al comitato quartiere Canali per la festa tenuta lo scorso 3 agosto. La stessa somma è stata data al comitato del quartiere Castellina per la festa tenuta in Piazza Garibaldi la scorsa domenica e 1500 euro al comitato quartiere Monte per la festa di lunedì scorso tenuta in piazza Crocifisso.
Nella foto i cavalieri giostranti del quartiere Casalotto mentre fanno ingresso in piazza Duomo

Mentre Tudisco è da Berlusconi in Sardegna pensa all'ospedale e a Di Catania. Intanto passa le notti al Bilionaire con Flavio Briatore e Filippo Rausa

Ho partecipato alla manifestazione effettuata a Palermo (sotto la sede dell'Ass.to alla sanità) e a ben due manifestazioni organizzate dai Comitati di quartiere presso il Circolo di Cultura dichiarando e pubblicando sui giornali locali il mio netto dissenso alla chiusura del presidio Ospedaliero.

Si può e si deve operare in difesa del territorio senza ergersi a "Masaniello" ma con discrezione e determinazione, pertanto assicuro a Nino Di Catania e a tutti i Piazzesi che continuerò ad adoperarmi per tutelare gl'interessi dei Piazzesi soprattutto adesso che la nomina del nuovo Direttore generale ( in quota PDL e vicinissimo all'On.Edoardo Leanza) ci offre nuove prospettive di dialogo.


Fabrizio Tudisco

Giuseppe Sanalitro premiato a Pozzallo per le sue poesie

Caro Agostino,
sono un neo-assiduo frequentatore del tuo blog. Ti scrivo per segnalarti che Giuseppe Sanalitro, piazzese di nascita e di convinzione, è stato recentemente premiato per una sua poesia ad un concorso bandito dalla Città di Pozzallo.

Ti invio il link se ti va di pubblicarlo. Tanto per inserire qualche bella notizia. Naturalmente non sono obirttivo, perché suo amico, cmq credo che Giuseppe stia dimostrando di essere un poeta emergente a livello locale e nazionale.

http://www.ilgiornaledipozzallo.net/francesco-licitra-vince-il-premio-di-poesia-franco-rosa/

Ti ringrazio per l'attenzione.

Christian Patelmo

Ecco il link della poesia
http://blogs.myspace.com/index.cfm?fuseaction=blog.view&friendId=166091396&blogId=506185784

Quanto ci costa un consigliere comunale? Domanda frequente posta dai nostri lettori

Personalmente vorrei sempre rispondere nel modo più esaustivo alle domande che mi giungono via mail da molti cittadini. Una di questa mi è parsa interessante: Quanto guadagnano i consiglieri comunali? Quanto ci costa la politica a Piazza Armerina? L’unico modo, secondo il mio punto di vista, più incisivo ed efficace sarebbe quello di mostrare i freddi numeri per poi lasciare ai lettori, agli osservatori, ogni commento. Ma purtroppo anche questo diviene un’impresa ardua perché, ad esempio, da una rapida anali del sito del comune, di tutte le determine c.d. dirigenziali del 2009 che prevedono la liquidazione ai consiglieri comunali dei gettoni di presenza ve ne è pubblicata per intero solo una, nella fattispecie, l’ultima che risale al 19 agosto del 2009 con numero 10189. In questa determina si legge che l’ufficio affari generali ha impegnato una somma pari a 9,813.75 euro per liquidare i gettoni di presenza dei consiglieri comunali. Il resto è buio assoluto. Per completezza va quindi segnalato che per tutto il 2009 vi sono state periodicamente delle determine emesse il cui importo e a noi sconosciuto. La determina numero 10170 del 23 luglio del 2009, la determina dell’8 aprile del 2009 numero 10104, la determina 10076 del 9 marzo del 2009, la determina del 6 febbraio del 2009 numero 10047 e la determina del 12 gennaio del 2009 numero 10012. Fatte queste doverose precisazioni e impossibilitati a mostrare ai nostri attenti lettori un quadro completo di quanto ci costa un consigliere comunale credo che l’informazione vada completata con la disciplina che regolamenta questo aspetto, prettamente economico, che sembra essere divenuta centrale nell’opinione che i cittadini esternano nei confronti delle istituzioni che ci rappresentano. Personalmente ritengo che sia giusto pagare un consigliere comunale che si dedichi alla politica semmai l’attenzione dovrebbe essere spostata sul rendimento di ognuno dei venti rappresentati della città e quindi fare, eventualmente, un mea culpa se il voto non è stato investito nel migliore dei modi e nell’interesse generale della città. La legge finanziaria del 2008 ha stabilito, nell’ottica del contenimento della spese degli enti locali, l’indennità di carica per i membri dei consigli comunali, introducendo il gettone di presenza, subordinandolo alla effettiva partecipazione dei consiglieri a consigli e commissioni; i consiglieri comunali all’unanimità, con la deliberazione numero 12 del 29 febbraio del 2008, hanno monetizzato il guadagno per ogni seduta del consiglio comunale, di commissione permanente e di conferenza dei capigruppo, che corrisponde ad una somma pari a 60 euro per seduta fatto salvo il limite massimo di un quarto dell’indennità attribuita al Sindaco. Ai presidenti di consiglio la legge invece assegna un’indennità di funzione. Rimane ancora aperta la domanda: Quanto guadagna concretamente un consigliere comunale? Il giorno in cui saranno rese pubbliche tutte le determine dirigenziali mi farò carico di fornire un quadro economico completo ai nostri lettori che ringrazio per le domande e le continue sollecitazioni che ci forniscono quotidianamente.

La chiesa di Santa Veneranda presto sarà restituita al culto. Intanto molte sono le lamentele che giungono dal quariere Castellina

“Vogliamo la nostra parrocchia” questo è l’appello che viene dal cuore del quartiere Castellina. La chiesa è quella di Santa Veneranda, (nella foto accanto) chiesa madre dello storico quartiere. Dal 2002 che la chiesa è chiusa al culto. Da sette anni che i fedeli aspettano che il tetto venga ripristinato. Il progetto presentato dalla protezione civile regionale è stato approvato per un totale di 80 mila euro ora si aspetta il decreto di assegnazione dei fondi per poter iniziare i lavori che i fedeli aspettano ormai da tempo. Ieri ci siamo recati nei pressi della chiesa, sita nel cuore della Castellina, e alla nostra vista molte signore ci hanno avvicinato pregandoci di scrivere qualcosa perché è desiderio di molti abitanti del quartiere ritornare a preghare nella propria parrocchia “Ho un ricordo meraviglioso fin da quando padre Calcagno curava la sua parrocchia e lo spirito dei parrocchiani con amore e totale devozione, siamo in molte ad augurarci che la chiesa possa essere restituita al culto soprattutto per la sua importanza storica che ha rappresentato e rappresenta per la Castellina.” Chiesa madre del quartiere fin dal 1580, il Roccella nel suo libro Chiese e conventi nella città di Piazza scrisse “Intorno al 1580 forse per un terremoto la chiesa di Santa Caterina cominciò a minacciare rovina per cui le funzioni parrocchiali a partire dal 1582 vennero effettuate nella vicina chiesa di Santa Veneranda.” Cinque secoli di storia, di fede, e di preghiere ora gli abitanti del quartiere desiderano tornare dentro la loro parrocchia “Sono molte le anziane signore che dal 2002 non vanno in chiesa non avendo più vicina la loro parrocchia” ci dice un’altra signora che nel frattempo si avvicina a noi “Non riusciamo a comprendere come mai sia caduto il tetto e ci voglia così tanto tempo per eseguire dei lavori”. Intanto le nostre voci rassicuranti portano altre signore fuori dalle loro abitazioni, comportamento tipico del costume siciliano, tutti hanno desiderio di dire la loro ma nessun vuole essere menzionato con nome e cognome “padre Calcagno curava quella chiesa come una bomboniera, periodicamente manutentava il tetto e faceva tutti gli interventi che erano necessari per mantenere la chiesa in perfetto stato tutto il quartiere ha un ricordo splendido di padre Calcagno ora la chiesa come vede è lasciata nel più completo abbandono, all’interno della sacrestia vi sono topi e gatti morti insomma la sensazione è quella che la chiesa non tornerà più a splendere nel cuore del nostro quartiere” afferma un’altra signora che nel frattempo si è avvicinata. Non la pensa così padre Salvatore Giuliano, responsabile della chiesa di San Rocco e legale rappresentante della chiesa di Santa Veneranda. “ Personalmente mi reco quasi ogni giorno a controllare la chiesa e vi assicuro che non vi sono ne topi ne gatti morti all’interno della sacrestia; aggiungo che la chiesa tornerà a svolgere le sue funzioni parrocchiali ovviamente dopo l’intervento che dovrà mettere in sicurezza il tetto e ripristinare la piena funzionalità della sacrestia. Il progetto di 80 mila euro presentato dalla protezione civile regionale è stato approvato ora si aspettano i soldi per iniziare i lavori”.”

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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