mercoledì 5 settembre 2007

I socialisti minacciano di uscire fuori dalla Provincia

“Caro Presidente, mi vedo costretto a comunicarti il disagio dei socialisti nella coalizione di centro sinistra. Se il disagio continuerà ti abbandoneremo”. E’ il cuore della lettera aperta del segretario provinciale dello SDI, Totuccio Miroddi, al presidente della provincia Cataldo Salerno. Una lettera di fuoco che accusa il PD, di “vampirizzare” i partiti alleati della coalizione. Insomma, un vero e proprio avvertimento del leader dei socialisti ennesi che preannuncia possibili nuovi scenari nel centro sinistra. “Lo SDI è impegnato nella costruzione del Partito Socialista, con altri soggetti politici ed autorevoli personalità – continua Miroddi - attraverso la costituente socialista. Non saranno certo le defezioni di due ex iscritti allo SDI dalle modeste doti politiche ed intellettuali a sgomentarci – dice Miroddi riferendosi all’adesione al Pd di Nasonte e Sanfilippo - Ma ormai questi sono fatti che riguardano solo loro e la loro coscienza. Ciò che invece mi preme rappresentarti - continua Miroddi - è che se il Partito Democratico nasce tentando maldestramente di “vampirizzare” i partiti alleati della coalizione, sappi, caro Presidente che non si poteva scegliere viatico peggiore”. Poi Miroddi attacca senza mezzi termini il leader ennese Mirello Crisafulli. “Pensavamo che la tua elezione a presidente, che sostenemmo con energia in una campagna elettorale dall'esito tutt'altro che scontato, mettesse la parola fine ad una sconcia pratica annessionistica messa in atto soprattutto dai vertici provinciali dell'ex PCI-PDS-DS ma in parte anche da quelli dell'ex DC-PPI-Margherita, in favore di una solidarietà tra contraenti. Alla luce di quanto avvenuto nei giorni scorsi è maturata in noi la convinzione che purtroppo così non è. Con una differenza sostanziale rispetto al passato: se anni fa i socialisti erano prostrati, avviliti, in balìa degli eventi, esposti agli insaziabili appetiti dell’onorevole Crisafulli, oggi le cose sono cambiate”. Infine Miroddi, minaccia la rottura con la coalizione. “Ti chiediamo – dice alla fine della lettera a Salerno - un chiaro pronunciamento sui rapporti tra i partiti della coalizione, che sia in netta discontinuità con il riemergere di pratiche che speravamo ormai archiviate. Se, malauguratamente, ciò non dovesse avvenire, ci troveremmo costretti non già a riconsiderare la nostra collocazione politica”.

Agostino Sella

Seminario politico di Alleanza Siciliana

Piazza Armerina. “Una vera e propria scuola politica tra identità e futuro”. Si tratta di “Triqvetra 2007” un seminario politico di tre giorni organizzato dai giovani Alleanza Siciliana e caratterizzato dalla presenza di tanti big della politica regionale e nazionale. Nei tre giorni di dibattito si parlerà dei temi cari alla destra che vanno dall’identità locale, alla famiglia ed all’economia. Ieri è stata la volta di Francesco Storace, nuovo leader del movimento “la destra” da alcune settimane uscito dalle fila di Alleanza nazionale, oggi ci sarà Daniele Capezzone ex leader dei radicali e domani Vittorio Sgarbi assessore alla cultura di Milano e Alto commissario della Villa Romana del Casale. Insomma un vero e proprio evento politico organizzato dai pimpanti giovani di destra del movimento che fa capo a Nello Musumeci, coordinati da Manfredi Zammataro, segretario regionale di Gioventù Siciliana, Ruggero Razza, coordinatore organizzativo di Alleanza Siciliana e dal consigliere comunale piazzese Nino Cammarata. “Non sarà una semplice kermesse – dice Zammataro – i giovani che verranno non saranno spettatori ma protagonisti dei dibattiti senza nessuna preclusione e pregiudizio”. “Cercheremo di affrontare i temi fondanti della destra tra modernità e tradizione – dice Ruggero Razza – non a caso abbiamo scelto come simbolo del seminario la Triqvetra, ossia la prima immagine nella storia a forma di Trinacria e capitan Harlock un simbolo degli ultimi anni caro ai giovani di oggi”. “Faccio appello ad intervenire ai dibattiti – dice Nino Cammarata – Parleremo anche di politica regionale. Domenica, saranno con noi Miccichè, Lombardo e Musumeci”. Il seminario si svolgerà a Piazza Armerina, la città dei Mosaici del Casale di cui Vittorio Sgarbi e Alto Commissario. "Abbiamo scelto Piazza Armerina – conclude Nino Cammarata - dirigente regionale dei giovani di Alleanza Siciliana e consigliere comunale – perché è uno dei luoghi simbolo della cultura e dell' identità della nostra regione”.

Agostino Sella

Nasce il Partito Democratico

Piazza Armerina. “Non facciamoci del male, come siamo abituati a sinistra, ma cogliamo l’occasione del Partito Democratico”. Con queste parole Ethel Consiglio ha concluso il suo intervento nell’assemblea per la costituzione del comitato promotore del PD. L’incontro, condotto da Innocenzo Di Carlo e Riccardo Calamaio è stato rivolto in modo particolare alle varie associazioni e simpatizzanti che vogliono impegnarsi alla costruzione costituzione del partito “Un partito nuovo, aperto, - hanno detto Calamaio e Di Carlo - partecipato, che si occupi di tutti, soprattutto dei più deboli; dell’infanzia, dei giovani, del rispetto dell’ambiente e del territorio. Un partito che si occupi della gente con i loro bisogni, le loro aspirazioni e le loro speranze ed affidi al loro voto la scelta della leadership. Il partito democratico sarà ciò che noi lo faremo diventare: la sua essenza sarà nelle cose che faremo e la sua forza in quanti saremo”. Durante il dibattito sono emerse una serie di scintille tra il deputato regionale Carmelo Tumino che vuole la soppressione di alcuni enti da lui definiti “inutili” della provincia e il presidente della biennale di archeologia Tanino Adamo. Buone le impressioni di alcune personalità appartenenti alla società civile come Carmelo Nigrelli “questo nuovo partito è una reale occasione di cambiamento per il modo di fare politica sull’intero territorio nazionale. Il 14 ottobre – ha concluso Nigrelli - sarà eletto il segretario nazionale con il meccanismo delle primarie. Un metodo che sarà attuato a tutti i livelli territoriali per l’elezione dei rispettivi segretari, mettendo in evidenza l’apertura reale alla partecipazione democratica per i cittadini”. I lavori sono stati conclusi da Giuseppe Arena, coordinatore del comitato promotore in provinciale, che ha dichiarato: “Il Partito Democratico è, e vuole essere, un partito radicato nel territorio che intende raccogliere tutte le forze politiche e sociali disponibili per dare vita ad un progetto di rinnovamento del nostro territorio. Per fare ciò, è necessario che ognuno di noi valorizzando le proprie esperienze, contribuisca in maniera fattiva con le proprie idee alla costruzione di un percorso virtuoso di sviluppo”. Soddisfatti gli organizzatori che hanno raccolto la disponibilità di una decina di persone che liberamente hanno lasciato il proprio nominativo e rispettivi recapiti nell’apposito registro di sala per quegli ospiti che volessero dare, nell’immediato futuro, il proprio contributo con la partecipazione attiva alla costituzione del comitato locale.

Agostino Sella

Nasce il Comitato di Piano Marino

Piazza Armerina. Sono 80 famiglie, abitano in contrada Piano Marino ed hanno deciso di fare un comitato per valorizzare la loro contrada. A capo del comitato il combattivo Mario Gagliardo, un settantenne in pensione, che è stato eletto presidente il 27 agosto. “Per prima cosa – dice Gagliardo – farò un grande striscione con la scritta “Comitato Piano Marino” e lo metterò nella strada che porta alla contrada così tutti sapranno che c’è un comitato che da oggi cercherà di valorizzare tutta la zona. Nessuno – continua con forza Gagliardo – potrà permettersi il lusso di buttare immondizia per strada od alzare muri che intralciano le vie. Al più presto andrò a prendere il sindaco e sottobraccio lo porterò nella zona per fargli capire quali sono i nostri problemi”. In affetti, la contrada è diventata quasi un quartiere con tante famiglie che abitano la zona e la strada che conduce nelle abitazioni è piuttosto trafficata. Nell’assemblea del 27 agosto hanno partecipato ben 80 persone che hanno deciso di eleggere un direttivo di cui fanno parte: Gianni Grita, Vincenzo Scavuzzo, Salvatore Palumeri, Ettore Palma, Filippo Cancarè, Samuele Romano, Carmelo Carroccio, Giuseppe Micale e Giuseppe Interdonato. Questi hanno eletto presidente Mario Gagliardo. “Da oggi – dice ancora Mario Gagliardo – il comitato risponderà dei problemi di tutta la zona e si farà portavoce delle istanze di quanti vi abitano. Vorrei che la nostra contrada diventasse più pulita e che tutta la viabilità sarebbe più curata. Spero di fare diventare Piano Marino uno dei fiori all’occhiello della nostra città. Una zona curata e ricca di verde un cui non ci sia nessun pericolo per i residenti. In altri posti dell’Italia queste cose si fanno con l’ausilio dei comitati non capisco perché non dovremmo farlo noi”

Agostino Sella

Intervista a Michelangelo Trebastoni, futuro direttore della Villa Romana del Casale


Piazza Armerina.


Nino Leanza, assessore regionale ai Beni Culturali, qualche giorno fa a Palermo durante una conferenza stampa, ha espresso la volontà di nominare Michelangelo Trebastoni, classe 1962, direttore della Villa Romana del Casale. A quella conferenza era anche presente Vittorio Sgarbi e tra qualche settimana dovrebbe essere esecutivo il provvedimento di nomina del dirigente piazzese.


Dottore Trebastoni, quando si insedierà quali sono le prime tre cose che farà per la Villa Romana del Casale.

Innanzitutto cercherò di sistemare una volta per tutte la questione dei commercianti. Non è possibile che una querelle di questo tipo vada avanti da mesi senza trovare nessuna soluzione e con un fortissimo ritorno di immagine negativo. Poi cercherò di vigilare per fare in modo che i 25 milioni di euro dei Por e dei Pit vengano speso nel migliore dei modi. Infine cercherò di pianificare meglio la promozione della Villa Romana in Italia e soprattutto nel resto del pianeta.

Sembra che la Villa non decolli come volano dell’economia locale. Perché?

Ad oggi è mancata una regia generale di coordinamento di tutte le azioni. Il direttore di un museo di così grande importanza deve essere giorno dopo giorno sul posto di comando e assumere il ruolo di principale attore di tutti i processi che si svolgono attorno al monumento. Mi pare che ad oggi questo non è avvenuto.

La Villa è visitata da 600.000 persone l’anno. Piazza Armerina da appena 50.000. Come pensa di aumentare la stanzialità turistica nella città.

Dico di più. 600.000 visitatori l’anno sono pochi. Si può benissimo arrivare ad un milione. La Villa è patrimonio dell’umanità ed ha potenziali straordinarietà. Piazza, peraltro, ha tante strutture ricettive che meritano di lavorare di più. Occorre creare sistema e non lavorare ognuno per i fatti propri. Cercherò di mettere insieme tutti e creare un prodotto turistico del centro Sicilia che possa competere con altri comparti del territorio isolano adesso più forti di noi.

Lei è anche un consigliere comunale del Mpa. Qual è la vostra posizione sul sindaco.

Sono convinto che ormai Prestifilippo sia arrivato al capolinea. Ha dimostrato di non avere capacità amministrativa e di creare un clima di continua “guerriglia politica”, mentre questa città ha bisogno di pace e collaborazione. Io peraltro ho firmato il documento preparatorio alla mozione e penso la sfiducia sia la strada maestra. So che tra poco saranno depositate le firme che consentirà di portare la mozione in aula. Noi del Mpa saremo la pronti votarla a meno che Prestifilippo non abbia il coraggio di azzerare la giunta senza se e senza ma. Ma chiedergli di azzerare è come chiedere l’apparizione della Madonna. Sarebbe un miracolo.

Ma in politica i miracoli avvengono, ogni tanto.

Si ma i miracoli li fanno le persone umili, non ci ha un approccio arrogante alla politica. L’azzeramento immediato è la condizione posta dal Mpa. Lo abbiamo deciso insieme i sei consiglieri vicini al movimento di Lombardo in un vertice a Piraino con gli assessori regionali Colianni e Interlandi. Il sindaco ha tempo fino al 30 settembre. Se non azzererà entro quella data lo manderemo a casa.

Agostino Sella

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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