lunedì 17 luglio 2017

Comunicato dell'associazione Don Bosco 2000 in merito agli atti vandalici dei giorni scorsi

Considerati gli eventi che stanno accadendo in queste ultime settimane nel territorio di Piazza Armerina e visti gli spiacevoli episodi che hanno visto alcuni migranti che vivono nel nostro Comune compiere atti vandalici, l’associazione Don Bosco 2000 precisa che nessuno dei migranti coinvolti in questi eventi è in accoglienza presso le proprie strutture.

Questa precisazione è d’obbligo vista la tendenza a fomentare umori xenofobi che mirano ad inappropriate generalizzazioni. Gli episodi, che sembrano siano riconducibili a un paio di migranti, rischiano in maniera preoccupante di ricadere sui tantissimi altri giovani migranti che vivono nel nostro territorio nel pieno rispetto delle regole dell’integrazione e della convivenza.


Da anni l'associazione si occupa di accoglienza ed integrazione dei migranti nel territorio ennese, con un duro lavoro svolto da uno staff estremamente qualificato, che segue i migranti nei percorsi di prima e seconda accoglienza. Più volte l'associazione è stata individuata dal Servizio Centrale del Ministero dell’Interno, come modello di buona accoglienza, attraverso le buone prassi che si portano avanti con l’alfabetizzazione, la formazione professionale, e soprattutto la grande rete di contatti con le associazioni e le istituzioni del terzo settore. Solo così è possibile fare un’accoglienza vera ed efficace. “La nostra associazione è da sempre impegnata in prima fila per far passare un messaggio chiaro di rispetto delle regole – dichiara la coordinatrice dello SPRAR di Piazza Armerina, Dott.ssa Samantha Barresi – I migranti che ospitiamo sanno che ci sono delle regole fondamentali, in primis quella del rispetto per il territorio che accoglie. Le porte del centro collettivo “Ostello del Borgo” chiudono a mezzanotte e tutti i migranti hanno l’obbligo della firma. In passato c’è stato qualche episodio di violazione del contratto di accoglienza, e la nostra associazione ha immediatamente attuato la revoca dell’accoglienza, in perfetta sintonia con le autorità competenti”. 

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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