sabato 7 agosto 2010

Intitolazione della sala riunioni dell'ex università "S. Rosalia" al dott. Alfredo Chiara

Il sindaco invita a partecipare alla manifestazione che si terrà domenica 8 agosto alle ore 19.00 presso l'edificio di S. Rosalia, durante la quale la sala riunioni sarà dedicata al Dott. Alfredo Chiara, funzionario del Comune di Piazza, ad un mese dalla sua prematura scomparsa.

Sei persone arrestate dai Carabinieri con l'accusa di rissa aggravata. Litigavano per questione di eredità

Sei persone tratte in arresto dai Carabinieri di Pietraperzia, coordinati dal capitano Michele Cannizzaro, con l’accusa di rissa aggravata. Due nuclei familiari, Giuseppa Corvo di anni 55 e il fratello Vincenzo Biagio Corvo di anni 60 ed i rispettivi nuclei familiari, si sono azzuffati a pugni e calci davanti la caserma dei Carabinieri di Pietraperzia. I motivi della violenta rissa sono da ricondurre alla divisione dell’eredità di beni e terreni del defunto padre che aveva portato i due fratelli a violenti litigi, tanto che uno dei cugini, Filippo Puzzo, nel corso della mattinata pare che si sia recato presso l’abitazione dello zio Vincenzo Corvo e, con la sua autovettura Fiat Panda, forse a causa del nervoso, era andato a schiantarsi contro il garage, aggredendo successivamente la zia che si trovava in casa , allontanandosi poi dal posto. Immediatamente i Carabinieri sono giunti sul posto invitando la famiglia Corvo alla calma ed a presentarsi in Caserma. Giunti nei pressi della Caserma i due nuclei familiari si sono però nuovamente incrociati ed a questo punto non si sono accontentati delle semplici offese. Tutti si sono lanciati contro la parte avversa menando calci e pugni e continuando anche dopo l’arrivo dei Carabinieri che hanno faticato non poco per riuscire, in qualche modo a separarli. Con l’aiuto di altre pattuglie del Comando Compagnia nel frattempo inviate sul posto a dare man forte per mantenere separati tutti i soggetti sono stati condotti presso gli Uffici della Caserma dove, dopo aver fatto prestare loro le prime cure, sono stati tratti in arresto per il reato di rissa aggravata. Gli arrestati sono tutti di Pietraperzia: Corvo Giuseppa,Puzzo Calogero,Puzzo Sebastian,Puzzo Filippo, Corvo Vincenzo Biagio,Corvo Sebastiano.

Il sindaco Nigrelli replica al portavoce dei cinque autonomi del Pd:"Pretesti che nulla hanno a che fare con la città"

"L’ennesimo intervento del consigliere Capizzi contiene, ancora una volta, numerose imprecisioni e altrettante notizie false. Sono dunque costretto a replicare solo per fornire ai cittadini informazioni e dati esatti." Si apre con questi toni la risposta del sindaco Nigrelli al portavoce dei cinque autonomi del partito democratico.
"Capizzi afferma che il comune di Piazza avrebbe 70 minori ricoverati in strutture di accoglienza, molti di più di quelli ricoverati a Enna o Caltagirone. Il numero è totalmente infondato -afferma Nigrelli - attualmente i minori assistiti presso tali strutture dal nostro Comune sono 27, di cui 9 sono ricoverati in due strutture a Piazza Armerina, 18 presso strutture in altre città.
Nel 2009 i minori assistiti erano 34, ma gli uffici, grazie al servizio di assistenti sociali professionali, seguendo le indicazioni dell’amministrazione che derivavano dagli atti di indirizzo dei consiglieri comunali, hanno incrementato le attività per favorire affidamenti e adozioni facendo fuoriuscire alcuni minori dai centri."
"Il costo - continua Nigrelli - di questo importante servizio, nella previsione 2010, calcolato ancora su 34 assistiti, è di 783 mila euro di cui l’80% viene rimborsato dalla Regione. Con decreto del 27 luglio scorso l’Assessorato alla Famiglia ha già determinato la restituzione al Comune di Piazza Armerina della prima tranche di rimborso pari a una somma di 376 mila euro su un totale di 626 mila. Appare evidente, dunque, non solo che si tratta di un servizio essenziale, non solo che stiamo attuando politiche di riduzione dei costi, ma anche che la parte più consistente degli oneri è a carico della regione."
"Capizzi - continua a replicare il sindaco - dovrebbe sapere che non solo il programma prevede il potenziamento dei servizi sociali, ma anche gli atti posti in essere in due anni sono con esso coerenti. Per esempio la relazione previsionale e programmatica legata al bilancio dell’anno scorso, che Capizzi votò convintamente, specifica che il programma si propone di potenziare l’integrazione tra servizi sociali e sanitari e tra i soggetti protagonisti del sistema di welfare locale, anche attraverso le azioni previste dal Piano di Zona socio-sanitario; di sostenere la famiglia; di assistere gli anziani; di sostenere i disabili; sostenere giovani e adulti nell’uscita da percorsi di povertà, emarginazione e devianza. Le finalità da conseguire, viene esplicitamente detto nella relazione, sono quelle di promuovere l’integrazione tra servizi sociali del Comune e altri soggetti , pubblici e privati, impegnati in interventi di solidarietà, attraverso la collaborazione stretta in un sistema a rete con i soggetti del welfare locale; sostenere la famiglia mediante la creazione di spazi dedicati alle relazioni familiari e aiutando le famiglie con minori in difficoltà; sostenere le funzioni e i bisogni della persona disabile e del suo nucleo familiare; favorire la permanenza a domicilio delle persone non autosufficienti, anziane e disabili, riducendo il numero dei ricoveri e stimolando le risorse attive dell’anziano attraverso il potenziamento dei servizi di assistenza domiciliare per supportare le famiglie che si prendono cura degli anziani; agevolare l’accesso ai servizi domiciliari degli anziani non autosufficienti; rafforzare le relazioni di aiuto e le reti solidaristiche locali a supporto dei minori e degli anziani.” Esattamente quello che si sta facendo.
I dati forniti da Capizzi sono dunque sbagliati e le valutazioni sulla rispondenza al programma pretestuose e false."
"Sul personale - replica il primo cittadino al consigliere Capizzi - e in particolare sulle progressioni verticali, la mia amministrazione ha garantito il completamento entro fine 2008 di un iter che andava avanti da due anni, lasciando nell’incertezza tutto il personale del Comune, con lo scopo di dare un’organizzazione stabile all’Ente, obiettivo che è stato raggiunto. Per quanto riguarda la manutenzione delle strade e i parcheggi a pagamento suggerisco al consigliere Capizzi di collegarsi a internet, entrare nel portale del Comune e guardare alcuni atti oppure di chiedere, più semplicemente, informazioni ai dirigenti degli uffici. La gara per la manutenzione delle strade comunali è stata bandita il 28 aprile e l’11 maggio è stata aggiudicata alla ditta MAVAN di Mussomeli con un ribasso del 7,3152 sull’importo dei lavori. Attualmente si è in attesa della certificazione antimafia da parte della Prefettura per procedere alla consegna dei lavori."
Il sindaco parla anche di strisce blu "Il Capizzi parla di un previsto incasso di 800 mila euro all’anno per le strisce blu, ma fa una grande confusione. L’avviso pubblico dell’aprile 2009, parla di 850 mila euro di valore della concessione per sei anni, cioè poco meno di 142 mila euro in media all’anno. Da dicembre 2009 al 30 giugno 2010 – e siamo ancora nell’anno si sperimentazione – il Comune ha incassato 27 mila euro dai parcometri e sono state elevate contravvenzioni per 70 mila euro. Con questo trend l’incasso del primo anno supererà abbondantemente i 100 mila euro a destinazione vincolata. Risultato interessante per la fase di avvio."
"Non intendo - conclude il sindaco Carmelo Nigrelli - entrare nel merito delle affermazioni politiche di Capizzi, tuttavia osservo che il compito del sindaco è quello di dare attuazione al programma elettorale votato dai cittadini e io intendo mantenere fede a questo impegno preferibilmente con chi dichiarò nel 2008, magari strumentalmente, di condividere il mio programma, ma, in ogni caso, con chiunque, dentro le istituzioni e non, voglia impegnarsi per continuare a perseguire e raggiungere gli scopi stabiliti. Il resto, come ho già affermato, sono solo pretesti che nulla hanno a che fare con gli interessi della Città."

Sportello Serit da sopprimere

Lo sportello della Serit verrà chiuso. Questa, in sintesi, la risposta del sindaco Carmelo Nigrelli all’interrogazione del consigliere Basilio Fioriglio che aveva sollevato la questione, nei giorni scorsi, in consiglio comunale. “Purtroppo la società, così come apprendo dalla risposta del sindaco alla mia interrogazione, ha deciso di chiudere lo sportello della Serit ritenendola non remunerativa e ritenendo non sufficienti le garanzie offerte dalla missiva invitata dal sindaco Nigrelli al presidente della SeritSicilia” commenta l’indipendente Basilio Fioriglio che da mesi si è battuto per tentare di salvare la succursale di Piazza Armerina. “Voglio sperare che il Primo cittadino possa fare l’impossibile per recuperare questa situazione. La chiusura della succursale Serit aumenterebbe i disagi che vivono i nostri concittadini” aggiunge il consigliere indipendente Fioriglio. “Non escudo – replica il sindaco Carmelo Nigrelli – che nei prossimi giorni si possa addivenire ad un nuovo accordo per una apertura dello sportello in un locale del comune almeno per due giorni la settimana.” Lo scorso maggio, su insistenza del consigliere Basilio Fioriglio, il sindaco Nigrelli, aveva scritto una missiva al presidente della SeritSicilia esprimendo il disappunto per la decisione presa di chiudere lo sportello Serit in città. Nella missiva di protesta la massima carica istituzionale della città evidenziava un comportamento contradditorio nei vertici della Serit “Avevamo concordato – spiega il sindaco Nigrelli - che il comune mettesse a disposizione, gratuitamente, dei locali adeguati per accogliere lo sportello e che il servizio sarebbe rimasto anche se per alcuni giorni la settimana. Dei funzionari erano venuti a visionare i locali e l’ufficio tecnico del comune aveva eseguito alcuni lavori su loro indicazione per venire incontro alla esigenze della Serit. Comunque – continua il sindaco Nigrelli – fino al 31 dicembre del 2010 si continueranno ad affidare tutte le riscossioni coattive ai fini Ici e per le infrazioni al codice della strada.”

La Patrona Maria Santissima delle Vittorie collocata sul piano del Presbiterio

Collocata sul piano del Presbiterio la sacra immagine della Patrona della città di Piazza e della diocesi, Maria Santissima delle Vittorie. Con una solenne cerimonia, alla presenza di S.E. il vescovo Michele Pennisi, del sindaco Carmelo Nigrelli, accompagnato dall’assessore alle politiche sociali Lina Grillo, dall’assessore alle feste e tradizioni, Lillo Cimino e dal comandante della Polizia Municipale Alfredo Sapone, il fercolo d’argento massiccio, che custodisce il Vessillo della Vergine Madre è stato posto sul piano dell’altare maggiore. Vi resterà per nove giorni, fino alle ore 20 del 15 agosto, quando la Patrona della città uscirà dalla Basilica Cattedrale per abbracciare il popolo dei fedeli. L’apertura degli sportelli della teca d’argento, quest’anno toccata a Salvatore Giangrandi, è stata salutata da un fragoroso applauso e dal grido viva Maria da parte dei fedeli che gremivano la chiesa Madre della città. Nell’omelia il vescovo Michele Pennisi ha ribadito l’amore e la fede che la città rinnova a Maria Santissima delle Vittorie e interpretando il passo della lettura del vangelo, letto prima del suo intervento, ha sottolineato, per l’ennesima volta, l’importanza della famiglia come entità unita nell’amore verso i figli e nella fede verso la Vergine Madre. “E sempre un momento emozionante e sentito dall’intera collettività piazzese” ha commentato il sindaco Nigrelli a fine cerimonia “il 5 agosto è un giorno importante per la città di Piazza perché ancora una volta i piazzesi dimostrano l’amore e l’attaccamento che hanno verso la loro Patrona.” Durante la cerimonia i cavalieri dei quattro quartieri storici: Monte, Canali, Castellina e Casalotto, insieme ai portatori hanno offerto alla Madonna le lampade votive. Il sindaco Nigrelli, a nome della città, ha consegnato un omaggio floreale rinnovando il legame che lega la città di Piazza alla Patrona Maria Santissima delle Vittorie.

Bruciato un cassonetto nel quartiere Monte

Bruciati altri cassonetti dell’immondizia. Questa volta ignoti hanno agito in via Costa Vallone nel cuore dello storico quartiere Monte. Una zona da alta densità abitativa. L’unico cassonetto di raccolta dei rifiuti solidi urbani è stato completamento dato alle fiamme. Sono più di 60 i contenitori dei rifiuti solidi urbani che negli ultimi anni sono andati in fumo. E nonostante le richieste dell’azienda che si occupa del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, non possono essere rimpiazzati visto la crisi economica in cui versa l’Ato rifuti. Perché? Cosa ci sta dietro? Un gesto di sconsiderati oppure dietro queste azioni si nasconde l’interesse di mafiosi o criminali con l’obiettivo di proteggere gli interessi di qualcuno? Lo scenario è inquietante. I disservizi causati alla città sono enormi e il numero dei contenitori attualmente disponibili non soddisfano le esigenze della collettività; le conseguenze che potrebbero derivarne sul piano dell’immagine sono disastrose presentando ogni giorno la foto di una città sporca per colpa di qualcuno che ha evidentemente dei conti da regolare dentro un settore che sembra dominato da tanti lati oscuri e misteriosi. Dagli uffici di Sicilia Ambiente nessun commento ufficiale su questi episodi che si ripetono con frequenza ma, da indiscrezioni, l’ipotesi che prevale, tra gli addetti ai lavori, e da ricondurre ai soliti comportamenti vandalici che qualcuno mette in atto solo per il gusto di creare disagi alla città. Nessun disegno criminoso, quindi, dietro questi episodi che sono stati condannati dai vertici di Sicilia Ambiente e dalle istituzioni di governo della città. L’ultimo episodio risale a qualche mese addietro quanto è sono stati bruciati i cassonetti posti in viale Libertà e prima ancora nella zona del quartiere Canali.

Chi sono

Qualcuno, di cui non ho molta stima, mi chiama "Architetto di Dio". La cosa, però, mi piace. Dicono che sono un architetto eclettico ed un pò anomalo. Il mio lavoro è a metà tra i restauri ed il turismo. Sono cooperatore salesiano e amo Don Bosco. Sono sposato con Cinzia che amo. Abbiamo tre figli, Gabriele Samuele e Gaia. Se vuoi scrivermi ecco la mail architettodidio@gmail.com


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"Il senso di inquietudine mi insegue sempre e quando mi pare di aver colto una certezza ricado nell'assoluto smarrimento. Mi chiedo: sono al posto giusto, al momento giusto? Boh! che casino è la VITA e quanto doloroso è questo cammino di scoperta dell'Assoluto che c'è in noi!"

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